HP addomestica i chip molecolari

HP addomestica i chip molecolari

Propone alcune idee che potrebbero accelerare il processo di sviluppo dei chip molecolari, la nuova tecnologia che rimpiazzerà il silicio
Propone alcune idee che potrebbero accelerare il processo di sviluppo dei chip molecolari, la nuova tecnologia che rimpiazzerà il silicio


Palo Alto (USA) – I cosiddetti “chip molecolari” permetteranno di racchiudere un intero computer nello spazio di una puntina da disegno e con velocità di elaborazione stratosferiche. Le ricerche in questo campo, sebbene vadano avanti da anni, devono però ancora risolvere un grosso problema rappresentato dalla difficoltà di far comunicare circuiti di dimensioni microscopiche con il mondo esterno.

Una prima risposta arriva dai laboratori di ricerca HP che, attraverso la registrazione di due nuovi brevetti, hanno proposto una soluzione al problema: connettere chip di scala molecolare, solitamente delle dimensioni di un batterio, e chip tradizionali, circa 100 volte più grandi, attraverso una “polvere atomica” basata su oro ed altre molecole.

“Abbiamo in mente di reinventare i circuiti integrati con componenti molecolari al posto di quelli a semiconduttore”, ha affermato Fellow Williams, direttore del Quantum Science Research di HP. “Abbiamo già ottenuto due brevetti chiave e ne abbiamo diversi altri pendenti che pensiamo potranno consentire ai computer di divenire milioni di volte più efficienti di quelli attuali”.

Sebbene HP ammetta soavemente che questa è solo un’idea, e di concreto c’è ancora poco o nulla, gli scienziati sono fiduciosi nel fatto che se questa soluzione potrà essere messa in pratica, si potranno accelerare i tempi con cui i chip molecolari potranno essere interfacciati agli attuali dispositivi ampliandone le possibilità e incrementandone enormemente le prestazioni.

HP afferma che “i sottili fili metallici degli attuali circuiti sono indirizzati da dispositivi chiamati demultiplexer. Costruire un demultiplexer richiede trame di connessioni estremamente precise e complesse. Dato che è virtualmente impossibile fare delle connessioni così precise con fili di scala molecolare, il nuovo brevetto propone di costruire connessioni casuali utilizzando un processo chimico. La trama risultante potrà essere scelta utilizzando algoritmi di calcolo”.

“Abbiamo essenzialmente creato una città di strade attraversate da viali, ma queste sono così sottili che non possiamo disegnare le strisce stradali”, ha spiegato Phil Kuekes, scienziato di HP. “Così abbiamo ideato un processo chimico che dà ad ogni strada e ad ogni viale un nome unico. A questo punto lanciamo un programma che identifichi le arterie stradali di maggiore importanza dal loro nome e ci consenta di creare una mappa della città. Una volta che abbiamo la mappa, si potranno immagazzinare e recuperare le informazioni attraverso ogni intersezione”

HP, in collaborazione con la University of California, ha in progetto la costruzione, entro il 2005, di un modulo di memoria da 16 Kbit che utilizzi le idee espresse da Kuekes.

L’azienda sostiene che, a detta di molti esperti, entro il 2012 la tecnologia per la produzione dei chip basata sul silicio raggiungerà i propri limiti fisici ed economici.

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Pubblicato il 19 lug 2001
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