HP svela server-acciuga multiprocessore

HP svela server-acciuga multiprocessore

Il colosso amplia la sua offerta di server ultradensi a basso consumo e alta densità e presenta la sua nuova architettura blade multiprocessore per ambienti enterprise
Il colosso amplia la sua offerta di server ultradensi a basso consumo e alta densità e presenta la sua nuova architettura blade multiprocessore per ambienti enterprise


Milano – HP, che dalla fusione con Compaq ha ereditato la linea di server blade ProLiant BL e-Class – sistemi dedicati ai data center aziendali ed in grado di occupare meno spazio e consumare una frazione dell’energia elettrica rispetto ad un server tradizionale – ha annunciato la prima architettura per questo tipo di server in grado di supportare, grazie ai nuovi chipset presentati da Intel lo scorso marzo , configurazioni multiprocessore.

I server blade “ultradensi” contengono in genere il numero di processori più alto possibile in base ai requisiti minimi termici e di formato. Sono particolarmente diffusi tra gli Internet Service Provider e negli ambienti in cui è importante ridurre i costi dell’energia e dello spazio occupato, e vengono generalmente utilizzati per attività come l’hosting Web e la protezione tramite firewall. Questi server hanno una configurazione a rack molto compatta, somigliante alla disposizione di una serie di libri su di uno scaffale. Una delle priorità, in questi sistemi, è ridurre il consumo di energia, e di conseguenza l’emissione di calore.

HP, che ha introdotto sul mercato il concetto di server blade nel 2001 – ispirandosi, a sua volta, ai server ultradensi di Rebel e RLX – ha presentato il nuovo server HP ProLiant BL20p in grado di supportare fino a due processori Pentium III due drive SCSI hot-plug, un massimo di 4 GB di memoria SDRAM ECC e un controller RAID integrato con Battery-Backed write cache. Il blade server ProLiant BL20p è in grado di raggiungere una capacità storage interna di 144 GB e si avvale della tecnologia HP Integrated Lights-out (iLO) per la gestione dell’infrastruttura e dei singoli blade. Questa tecnologia è caratterizzata inoltre dalle funzionalità di controllo e presenza virtuale che consente, in modo esclusivo, la gestione in remoto dei blade anche a sistema operativo non funzionante. HP sostiene che il nuovo blade server HP ProLiant BL20p è ideale per applicazioni multiserver come il Web hosting dinamico, le terminal server farm e lo streaming di contributi media.

“Oggi le aziende richiedono infrastrutture di calcolo in grado di fornire un vantaggio competitivo attraverso una maggiore ottimizzazione dei costi e una capacità di conservare le risorse e di rispondere più rapidamente all’evoluzione delle esigenze aziendale”, ha dichiarato Francois Bornibus, Head of the Industry Standard Server per la divisione Enterprise Systems Group in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) di HP. “I clienti richiedono inoltre un?architettura blade sofisticata e scalabile negli ambienti enterprise contraddistinta da prestazioni e salvaguardia dell’investimento”.

HP ha spiegato che l’architettura server ProLiant BL p-Class protegge le informazioni server attraverso tecniche di alimentazione intelligenti e resistenti ai guasti, drive SCSI hot-plug, schede di rete (NIC) ridondanti e un controller RAID integrato. Per far fronte ai nuovi carichi di lavoro è possibile aggiungere ulteriori blade server, sistemi di interconnessione e alimentatori, il tutto riducendo i cablaggi – secondo HP – dell’80% rispetto ai server tradizionali.

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Pubblicato il
2 set 2002
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