HTML-Difesa italiana 1-0

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Che dire? Il sito del Ministero della Difesa italiano è privo di qualsiasi ragionamento HTML ed esclude gli utenti Netscape
Che dire? Il sito del Ministero della Difesa italiano è privo di qualsiasi ragionamento HTML ed esclude gli utenti Netscape


Roma – Link che non funzionano, pagine inaccessibili, home page costruita senza alcuna conoscenza di HTML, esclusione degli utenti del browser di Netscape da una corretta navigazione, scarsità di informazioni aggiornate: questo lo spaccato, alquanto deludente, del sito del Ministero della Difesa italiano.

Basta navigare qualche minuto sul sito della Difesa per pensare due cose. La prima, che chi ha fatto quel sito non conosce le basi dell’HTML. La seconda, è che chi l’ha fatto, se è stato pagato per farlo, dovrebbe restituire i soldi. Ma c’è anche un terzo ragionamento che si insinua perniciosamente dentro il navigatore che s’imbatte nel sito: chi è il responsabile del Ministero che ha dato l’ok alla pubblicazione di pagine del genere? Perché ci sono delle responsabilità. Organizzative, certo, ma anche d’immagine, di presentazione. Sennò a che è servito pensare ad un sito (sempre che qualcuno abbia effettivamente pensato) ?

C’è anche la versione in inglese, e questo preoccupa perché significa che i broken link, cioè i link non funzionanti, saranno visti anche all’estero. Oltre a tutto il resto. Ma i link non funzionano da parecchio, come se i siti di Marina ed Esercito fossero stati rimossi. Rimane però, e funzionante, quello dell’Aviazione militare.


La cosa che più ha irritato coloro che ci hanno scritto in questi giorni sull’argomento è però l’impossibilità di navigare tra le pagine del sito con Netscape Navigator. O meglio, ci si può navigare, ma ci sono una serie di pulsantini e rimandi che proprio non si vedono, tralasciando qualche vistoso problema “grafico” di visualizzazione.

Insomma siamo di fronte ad un depliant che verrà certamente pubblicizzato tra ministri e generali come “il sito della Difesa” ma che è in realtà un depliant fatto male, che non si riesce ad aprire e che quando si apre, a forza, si scopre essere semivuoto, fatto male, sgradevole e decisamente poco significativo. Questo è quello che viene offerto anche ai navigatori esteri, magari reduci dal passaggio sul sito della Marina Militare americana, appena rinnovato perché, oltre ad essere database in continuo aggiornamento di tutte le attività, è anche diventato un nodo di comunicazione con i Marines di tutto il mondo…

Paolo De Andreis

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Pubblicato il 3 dic 1999
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