HTML umanoide in via di sviluppo

HTML umanoide in via di sviluppo

Lo HumanMarkup Language consentirà la realizzazione di codice per scrivere comunicazioni umane non verbali. Per capirsi meglio via internet
Lo HumanMarkup Language consentirà la realizzazione di codice per scrivere comunicazioni umane non verbali. Per capirsi meglio via internet


Roma – Tradurre in codice informatico forme di comunicazione umana non-verbale, per consentire la trasmissione via internet di sensazioni, emozioni e “gesti”, da utente ad utente. Questo è l’ambizioso obiettivo di un Comitato tecnico nato in seno ad OASIS (Organisation for the Advancement of Structured Information Standards), che intende rendere gratuito lo standard una volta definiti tutti gli aspetti tecnici. E il 17 settembre si terrà il primo meeting per discutere quello che viene definito “HumanML”, ovvero “Human Markup Language”.

Della cosa si è occupato in questi giorni anche il “New Scientist”, che ha messo in evidenza come il nuovo linguaggio per realizzare in forma di codice tipologie di comunicazione non-verbale sarà compatibile, nelle intenzioni dei promotori, con l’XML. L’Extensible Markup Language, infatti, appare come l’ambiente più duttile e completo per la predisposizione di sistemi HumanML.

Lo HumanML infilerà dunque “contesti umani” (culturali, sociali, psicologici, intenzionali) all’interno dell’informazione. Le applicazioni includono intelligenza artificiale, realtà virtuale, scioglimento delle conflittualità, psicoterapia, arte, produzione, pubblicità, dialogo interculturale, sistemi di monitoraggio, negoziati diplomatici e business.

“HumanML – ha spiegato Ranjeeth Kumar Thunga, capo del Comitato tecnico OASIS dedicato al nuovo linguaggio – offre la possibilità di ridurre gli equivoci e consentire alle persone di esprimersi in modo più profondo. Adottando la stessa infrastruttura e tecnologia utilizzata in transazioni business-to-business, lo HumanML ci consente di definire e chiarire i diversi, sottili e complessi processi umani coinvolti nella comunicazione. Con lo HumanML, possiamo sostanzialmente ridurre la conflittualità interpersonale e infrasociale associata con la comunicazione inadeguata di tratti ed espressioni umani”.

Con lo HumanML, annota il New Scientist, le pagine web potrebbero essere utilizzate per comunicare anche con chi parla una lingua diversa. Per esempio, nelle traduzioni spesso si perde una nota umoristica di una conversazione, cosa che non accadrebbe in un contesto “HumanML”. In questo ambito, infatti, una “nota” del genere si tradurrebbe con un insieme di immagini, suoni e parole…

La strada è lunga, naturalmente, e per questo OASIS, a partire dal 17 settembre, cercherà sviluppatori desiderosi di appoggiare un progetto che, una volta completato, verrà messo a disposizione di tutti.

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Pubblicato il
29 ago 2001
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