I classici di Sega sui PDA di Palm

I classici di Sega sui PDA di Palm

Sega ha rilasciato per il PDA Tungsten-T di Palm alcuni dei giochi che hanno spopolato durante la prima metà degli anni '90, fra cui Sonic the Hedgehog. Tutti acquistabili e scaricabili on-line ad un prezzo non esattamente d'altri tempi
Sega ha rilasciato per il PDA Tungsten-T di Palm alcuni dei giochi che hanno spopolato durante la prima metà degli anni '90, fra cui Sonic the Hedgehog. Tutti acquistabili e scaricabili on-line ad un prezzo non esattamente d'altri tempi


Tokyo (Giappone) – Se il retrogaming è stato inizialmente dominio incontrastato degli emulatori per computer, e fondato sulla filosofia del baratto di vecchi giochi fra appassionati, in tempi più recenti molti big del settore videoludico hanno fatto di questa moda un vero e proprio business.

Questa tendenza, nata in seguito all’esigenza di far girare sui dispositivi mobile – primi fra tutti i telefoni cellulari – giochi molto semplici e dalla grafica essenziale, ha visto le protagoniste di questo settore riesumare buona parte dei loro vecchi classici per riproporli sui minuscoli display LCD di telefonini & company. Oggi queste stesse aziende, grazie al continuo crescere della potenza e della complessità dell’hardware di questi dispositivi, colgono l’opportunità di rispolverare titoli che hanno fatto la storia recente dei videogame.

È il caso di Sega, che ha appena reso disponibili cinque giochi per il PDA Tungsten-T di Palm che sono stati originariamente pubblicati durante la prima metà degli anni ’90: “Sonic the Hedgehog”, “Dr. Robotnik’s Mean Bean Machine”, “Shinobi”, “Super Columns” e “Shining Force II: The Sword of Hajya”.

I cinque titoli sfruttano le caratteristiche dell’architettura ARM/OMAP di Texas Instruments e il display TFT a colori del Tungsten-T: la loro compatibilità dovrebbe estendersi anche all’imminente Tungsten-C.

Il prezzo di ogni gioco, acquistabile e scaricabile dal sito di Palm , è di 19,95 dollari, una cifra assai inferiore a quella di un titolo moderno e tuttavia, a parere di molti, un tantino sproporzionata rispetto all’effettivo valore di giochi che hanno sulle spalle una decina d’anni.

Proprio nei giorni scorsi Namco, altro storico marchio giapponese del settore videoludico, ha proposto a Sega una fusione fra le due società. Se la proposta venisse accettata darebbe origine, secondo le fonti, alla più grande azienda di videogame del mondo.

Il colosso giapponese sta già valutando una possibile fusione con Sammy, un produttore giapponese di flipper.

Secondo alcune voci Sega sarebbe stata contattata anche da Electronic Arts e Microsoft, entrambe interessate ad una sua possibile acquisizione.

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Pubblicato il
18 apr 2003
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