Mosca (Russia) – Da pochi giorni, dal 26 febbraio, è possibile registrare in Russia domini internazionali.com,.net e.org scritti in cirillico e in pochi giorni sono migliaia i domini presumibilmente “catturati” da cybersquatter, da “accaparratori” intenzionati a fare del commercio dei domini un lucroso business.
Tra i nomi “caduti” nelle mani degli accaparratori persino quello del presidente russo Vladimir Putin nonché quello della maggiore tre le corporation americane, la Coca-Cola.
Il fatto che sta suscitando un polverone a Mosca non è però tanto l’accaparramento dei domini quanto, come già accaduto altrove, la dissennata gestione della cosa da parte della RosBusinessConsulting , il registrar incaricato da Network Solutions di mantenere il registro dei domini in cirillico.
L’azienda, infatti, senza alcun preavviso, lo scorso 26 febbraio ha annunciato l’apertura delle registrazioni in cirillico trovandosi nel giro di poche ore completamente sommersa dalle richieste inoltrate via Internet, con un sistema che ha accettato più richieste per gli stessi domini, creando un caos senza precedenti. A quel punto le registrazioni via web sono state bloccate e a tutti gli aspiranti possessori di dominio che si sono visti rifiutare la registrazione è stato detto di seguire la procedura “tradizionale”, via posta normale. Una procedura lunga, però, che ha consentito, appunto, l’accapparramento di migliaia di domini…
Una lista dei domini registrati è reperibile sebbene l’intera interfaccia sia naturalmente costruita in russo.
Il punto messo in risalto dal Moscow Times, è che la battaglia per i domini in cirillico è tutt’altro che finita. Mancano pochi mesi, infatti, all’introduzione dei domini.ru in cirillico, i domini nazionali russi, e ci si aspetta una corsa all’accaparramento ben più “competitiva”.