I domini .eu hanno un distributore

I domini .eu hanno un distributore

La Commissione UE ha scelto EURid: il consorzio avrà la responsabilità della messa sul mercato dei suffissi internet europei. Da definire gli accordi con l'ICANN e le modalità di cessione. Forse i privati non potranno richiederli
La Commissione UE ha scelto EURid: il consorzio avrà la responsabilità della messa sul mercato dei suffissi internet europei. Da definire gli accordi con l'ICANN e le modalità di cessione. Forse i privati non potranno richiederli


Roma – Con 10 euro le imprese europee potranno registrare domini internet col suffisso più europeo che c’è, “.eu”. Dopo mesi, infatti, la Commissione europea ha finalmente deciso che ad occuparsi della gestione dei nuovi domini sarà EURid, ente non profit che come noto gode anche di una forte presenza italiana. Sulla designazione di EURid erano già trapelate numerose indiscrezioni lo scorso marzo.

Attenzione però. Questa decisione non significa che già da domani sarà possibile registrare i nuovi domini. In ballo ci sono ancora gli accordi con l’ ICANN , l’organismo di supervisione del sistema dei domini, che potrebbero richiedere non poco tempo, anche sei-sette mesi. E da decidere ci sono anche tutte le procedure con le quali gli.eu verranno resi disponibili.

La sede centrale di EURid sarà a Bruxelles. In quella città si troverà gran parte dell’organizzazione del registrar europeo mentre in Svezia e in Italia si troveranno due uffici “regionali”, dove per regione si intende il nord e il sud dell’Europa.

L’Italia non è stata scelta a caso. All’interno del consorzio EURid, infatti, vi sono quelle competenze italiane che risalgono alle autorità di registrazione dei domini.it del CNR.

Qualche notizia su quale sarà comunque il modello adottato è già emersa. In particolare EURid non avrà alcuna responsabilità nella vendita diretta delle registrazioni. Invece, chi vorrà acquistare la registrazione di un dominio presso uno dei registrar che saranno autorizzati da EURid dovrà accettare nel contratto una serie di condizioni che EURid metterà a punto. In questo modo il consorzio conserverà il controllo sulle “regole” dei domini.eu.

La verità è che c’è un punto nodale che deve ancora essere sciolto: i privati potranno registrare i domini.eu o questi saranno riservati alle sole aziende e altre organizzazioni? Su questo la Commissione deve ancora pervenire ad una decisione. Una scelta dalla quale dipenderà molto del futuro di questi domini, del loro mercato e, forse, anche di un pizzico dell’identità europea.

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Pubblicato il
23 mag 2003
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