Tokyo (Giappone) – “I-mode ha la potenzialità per raggiungere le quote di mercato dei personal computer in Giappone”: così Ken-ichi Enoki, boss del progetto I-mode del colosso nipponico NTT DoCoMo, ha reso pubbliche le grandi ambizioni dell’azienda.
Ma l’idea di Enoki sembra tutt’altro che peregrina, se si considera che in Giappone il numero di utenti dei servizi avanzati wireless forniti da NTT DoCoMo sta aumentando esponenzialmente e molto più rapidamente di quanto aumentino gli utenti di personal computer.
Secondo le cifre ufficiali diffuse dall’azienda, ogni giorno sono 50mila i nuovi utenti dei servizi I-mode, vale a dire 1,5 milioni al mese: numeri notevolissimi che vanno ad ampliare rapidamente il totale degli utenti, stimato oggi attorno ai 20 milioni.
Enoki sostiene che I-mode supererà il PC “perché non è soltanto utile per il mercato consumer ma anche per la produttività personale e professionale”. E in futuro, con l’avvento dei telefonini della nuova generazione “il cellulare diventerà la chiave per la vendita di prodotti, anche perché riceverà immagini e testi contestualmente”. Anche per questo I-mode ha da tempo valicato i confini giapponesi, preparandosi ad uno sbarco europeo sullo sfondo di accordi con operatori mobili del Vecchio Continente, tra cui anche l’italiana TIM.