Portland (USA) – Gli organizzatori della Christian Game Developers Conference , ormai giunta alla sua quarta edizione, hanno un solo obiettivo: promuovere i valori cristiani nel panorama videoludico internazionale, ricco di contenuti talvolta violenti e potenzialmente dannosi per i più piccoli. Niente sangue, niente violenza, niente sesso: le software house di stampo cristiano stanno sbocciando in tutto il Mondo e vorrebbero evangelizzare le masse con l’aiuto dell’informatica.
“I tempi sono maturi”, dichiara l’analista economico Billy Pidgeon , “perché le famiglie possano abbracciare di buon grado una forma d’intrattenimento digitale più cristiana”. Secondo le ricerche condotte dall’esperto “i genitori sono stanchi dei figli totalmente rapiti da passatempi ultraviolenti e pieni di sangue”.
Nel corso della conferenza, che si svolgerà in un campus universitario, aziende e programmatori provenienti da tutto il continente avranno modo di pianificare una strategia di mercato per la diffusione di titoli dal forte contenuto religioso.
“Dobbiamo dare fiducia a chi lavora nel settore”, dicono gli organizzatori dell’evento, “affinché possano lavorare per la gloria di Dio”: molti esponenti dell’industria approfitteranno dell’occasione per presentare le ultime novità in uscita per la prossima stagione.
Si tratta di una grande varietà di titoli per piattaforme e target ben differenziati: dal quiz biblico per console ” The Bible Game “, prodotto da Crave Entertainment , fino all’epico ” Eternal Forces “: una simulazione bellica che vede lo scontro tra angeli e demoni, basata su una nota serie di narrativa apocalittica “.
La rassegna terminerà con l’assegnazione del premio di “Miglior gioco cristiano del 2005”: “Dobbiamo riuscire a fornire prodotti di qualità che possano veicolare al meglio i nostri messaggi verso il grande pubblico”, sostiene Tim Emmerich, fondatore della GraceWorks Interactive .
Tommaso Lombardi