Roma – Incubo delle multinazionali e paladino delle libertà digitali, Ian Clarke è il padre del Progetto Freenet e nelle scorse ore ha lanciato dalla sede californiana della sua Uprizer il primo applicativo commerciale basato sul computing distribuito in un ambiente peer-to-peer. Che ha qualcosa, ma davvero non molto, a che vedere con Freenet.
Clarke, che ha presentato il prodotto insieme al CEO di Uprizer, Dave Scantling, ha spiegato che il suo “Edge Distribution Network” (EDN) è un applicativo pensato per quelle imprese che intendano sfruttare la piattaforma peer-to-peer per distribuire ai dipendenti delle corporation qualsiasi genere di contenuto, in particolare quelli di audio e videostreaming e di e-learning.
La maggiore differenza tra EDN e i sistemi oggi in voga è l’assenza di un sistema centralizzato di distribuzione, in quanto le postazioni connesse sfruttano una delle chiavi di Freenet e di fatto re-distribuiscono i materiali quando richiesto da chi ne deve fruire.
“Uprizer – ha affermato Scantling – offre una alternativa efficiente ai server centrali per quelle aziende che intendano massimizzare l’infrastruttura esistente e costruire un sistema di flussi informativi senza ostacoli all’interno della propria organizzazione, riducendo al contempo gli investimenti”.
Difficile dire se il progettone EDN riuscirà a farsi largo, vista anche la crescente concorrenza nel mondo del P2P a scopo commerciale: di certo attira un notevole interesse perché basata su Freenet e realizzata, appunto, con la collaborazione “chiave” di Clarke. Una intervista a Clarke su Freenet è disponibile su queste pagine di Punto Informatico.