IBM: che le installazioni siano standard

IBM: che le installazioni siano standard

Al vaglio del W3C una nuova tecnologia che si propone di semplificare e uniformare i processi di installazione e packaging del software sulle principali piattaforme, incluse Windows e Linux
Al vaglio del W3C una nuova tecnologia che si propone di semplificare e uniformare i processi di installazione e packaging del software sulle principali piattaforme, incluse Windows e Linux


Armonk (USA) – IBM ha svelato una nuova tecnologia di autoconfigurazione che, a suo dire, consentirà agli sviluppatori di creare software pacchettizzati in grado di installarsi su una certa varietà di piattaforme.

La nuova tecnologia, denominata Solution
Installation for Autonomic Computing, gli ISV (Independent Software Vendors) promette, in modo particolare, di semplificare la vita ai venditori indipendenti di software riducendo la complessità del processo di realizzazione del software e di ottimizzazione dell’installazione su sistemi operativi differenti, tra cui Windows e Linux.

IBM, Novell e altre aziende leader del settore hanno sottoposto le
specifiche tecniche per lo schema della Solution Installation al W3C (World Wide Web Consortium) in modo da renderle disponibili a tutta l’industria con licenza libera da royalty. IBM e le proprie partner hanno poi chiesto la costituzione di una commissione che si occupi della formalizzazione di una specifica per il packaging del software. Lo schema di packaging si baserà su XML e, secondo i piani di Big Blue, potrà essere utilizzato per rendere le capacità di autoconfigurazione proprie dell’Autonomic Computing adatte alle infrastrutture on demand. Fra i coautori delle specifiche che costituiranno la base del nuovo standard vi è InstallShield Software, nota sviluppatrice di tool per il packaging e l’installazione del software.

“L’installazione di applicazioni software in ambienti complessi ed eterogenei – sia che si tratti di installazioni ex novo che di aggiornamenti – è spesso tediosa, lunga e propensa all’errore”, ha spiegato IBM in un comunicato. “Abbracciando un formato aperto comune per il packaging e l’installazione delle applicazioni attraverso vari ambienti, Solution Installation for Autonomic Computing consentirà ai clienti di installare il software più velocemente, riducendo i tempi morti e minimizzando i costi”.

“IBM incoraggia l’adozione di tecnologie di autonomic computing acquisendo e promuovendo standard aperti”, ha detto Alan Ganek, Vice President, Autonomic Computing di IBM. “Questa nuova tecnologia avanzata rappresenta un importante passo avanti nei sistemi di autoconfigurazione che consentono di concentrarsi sulle priorità dei clienti, offrendo la possibilità di configurare e implementare il software in maniera sempre più semplice”.

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Pubblicato il 20 lug 2004
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