IBM Research ha sviluppato una nuova famiglia di polimeri, la prima da anni, che per di più è dotata di qualità da primato. Il materiale plastico, di tipo termoindurente (che si forma con il calore) potrebbe in futuro avere applicazioni in molti campi industriali ad alto contenuto tecnologico.
Big Blue spiega infatti che i nuovi polimeri sono più resistenti delle ossa, sono leggeri, resistenti ai solventi e riciclabili al 100 per cento in acqua. Non bastasse questo, la nuova classe di composti ha la capacità unica di “auto-riparare” i legami chimici delle molecole nel caso in cui due pezzi di uno stesso polimero vengano messi a contatto l’uno con l’altro.
Le varie caratteristiche dei polimeri sono modificabili a seconda della temperatura con cui questi vengono creati, ottenendo ad esempio un composto plastico estremamente resistente (che i ricercatori di IBM hanno già soprannominato “Titano”) oppure un materiale flessibile che è possibile allungare come un elastico.
Le applicazioni pratiche della nuova scoperta non sono attese in tempi brevi, tuttavia IBM promette meraviglie per il futuro prossimo o meno prossimo: già oggi i polimeri sono presenti in ogni genere di materiale o componente, e la nuova classe di composti avrebbe le caratteristiche ideali per rinforzare i telai delle automobili o le ali degli aeroplani di linea (Titano), creare nuovi meccanismi per la somministrazione di medicinali e molto altro ancora.
Alfonso Maruccia