ICT italiano sempre più indietro

ICT italiano sempre più indietro

Cresce troppo poco rispetto alla media europea e a quella mondiale, si allarga il gap con i paesi europei ed asiatici. L'informatica scende. Italia in ritardo secondo gli ultimi dati Assinform
Cresce troppo poco rispetto alla media europea e a quella mondiale, si allarga il gap con i paesi europei ed asiatici. L'informatica scende. Italia in ritardo secondo gli ultimi dati Assinform


Roma – C’è un timido segnale di ripresa nell’Information and Communication Technology italiana ma è una ripresa troppo debole rispetto alla crescita media europea e mondiale. Ad affermarlo è Assinform : l’Associazione dei produttori ha infatti anticipato come di consueto i dati del suo Rapporto annuale, dati tutt’altro che rassicuranti.

Secondo Assinform, nel 2004 il mercato aggregato dell’informatica e delle telecomunicazioni ha espresso in Italia un volume d’affari pari a 61.180 milioni di Euro, con un incremento dell’1,5% rispetto al 2003, contro il 5,9% rilevato a livello mondiale e contro il 3,4% a livello europeo. La situazione dell’informatica presa a sé è ancora più pesante: – 0,4% contro una media europea di + 2,4%.

“Il gap – spiega Assinform – impatta sulla competitività del sistema paese e sollecita azioni urgenti per ridare slancio al mercato e ridare fiato alla nostra economia”. L’attuale situazione, definita di “sostanziale ristagno”, produce ulteriori ritardi negli investimenti che tolgono evidentemente efficienza al cosiddetto “sistema paese”.

“Non si può accontentarsi del fatto che il settore mostra qualche cenno di miglioramento, quando gli investimenti ICT dei paesi con cui competiamo crescono a tassi almeno doppi o tripli rispetto ai nostri – ha dichiarato il presidente di Assinform Pierfilippo Roggero – Siamo rimasti quasi i soli, anche in Europa, ad avere un mercato ICT che cresce poco e senza privilegiare le componenti di investimento più significative”.

Assinform, che a breve avanzerà proposte per rispondere alla situazione, ha basato le sue analisi sulle rilevazioni che per proprio conto ha compiuto NetConsulting . Secondo l’amministratore delegato di quest’ultima, Giancarlo Capitani, “nel 2004 il mercato italiano dell’ICT si è mosso con lentezza e affanno, all’insegna dell’attesa e dell’incertezza. I segnali positivi non sono mancati nelle telecomunicazioni, con la forte crescita dei servizi a banda larga e una dinamica meno difficile negli apparati. Ma nell’informatica si può solo parlare di conferma di una crisi iniziata nel 2002 e che ha visto protagoniste proprio le piccole imprese”.

Il dettaglio dell’andamento dei singoli settori dell’ICT, dall’informatica alle telecomunicazioni, e i commenti relativi sono disponibili qui .

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Pubblicato il
9 mar 2005
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