Los Angeles (USA) – Un nuovo e importantissimo esempio del matrimonio fra biotecnologia e neuroelettronica. E’ così che un team di scienziati dell’Università della California ha descritto l’esperimento con cui è riuscito a creare un microscopico robot ibrido, composto da chip e cellule viventi.
Il robot, che misura meno di un millimetro, possiede dei “muscoli” formati da cellule di topo cresciute al di sopra di nanochip: grazie alla contrazione delle cellule, il robot è in grado di muoversi senza alcuna fonte di energia esterna.
In un articolo apparso sul giornale Nature Materials, i ricercatori Jianzhong Xi, Jacob Schmidt e Carlo Montemagno hanno spiegato di aver costruito il robot servendosi di un nuovo e più efficace metodo per far attecchire le cellule al di sopra di microscopici chip. Nel caso specifico le cellule sono state prese dal cuore di un ratto.
Una delle più grandi promesse di questa nuova tecnica, secondo Montemagno, è la possibilità, un giorno, di costruire dispositivi capaci di assemblarsi o ripararsi da soli: dispositivi che, di fatto, potranno essere considerati “vivi”.
“Questi robot sono assolutamente vivi”, ha detto Montemagno. “Ciò significa che le cellule crescono, si moltiplicano e si assemblano, dando così forma alla struttura stessa del robot”.
In futuro questi biorobot potrebbe essere utilizzati, secondo i ricercatori americani, all’interno di microscopici dispositivi, come ad esempio generatori elettrici in miniatura capaci di alimentare un chip per computer.
In passato un altro team di scienziati americani è riuscito a costruire robot con un “cervello” formato da transistor e neuroni di topo , mentre un gruppo di ricercatori tedeschi ha fatto radicare su di un chip di silicio alcune cellule nervose di lumaca .
-
Cos'è la solita minestra?
La solita minestra del chiaro-scuro del dico ma non dico.Mi piace l' Open, ma compro il wc-closed........Il solito articolo che stende cortine fumogene e che non dice nulla oltre a non rappresentare la vera realtà di cuò di cui ha veramente bisogno l' Europa.Le solite cazzate.Anonimosee see
dai.. vogliamo parliare del "livello di supporto" di chifornisce il... _supporto_ ?AnonimoRe: see see
- Scritto da: Anonimo> dai.. vogliamo parliare del "livello di> supporto" di chi> fornisce il... _supporto_ ? che genio.. mi quoto da solo..vogliamo parl-i-arne?.. parlamone :)Anonimooss sola possibilità industria sw eu
e' incredibile come tuttora possano fioccare flame su questi temie' fin troppo ovvio che l'eu nonpuo' restare, quanto all'industria sw,solo un cliente che tira fuori il portafoglio(in altre parole una colonia)il secondo dopoguerra e' finito !abbiamo bisogno di produrre: pensiamoforse che sia piu' difficile fare dieci milionidi auto l'anno di alta qualita' tra cui bmwmercedes e porsche, come fa la germania,che produrre un cesso a pedali come xp ?e' fin troppo ovvio che la produzione europeasara' basata su linux (& c), come accade in altri paesi in cui l'industria sw sta emergendo(cina per es)vogliamo pensare che paesi tecnologicamenteavanzati, come quelli del nord-europa, restinoper sempre colonizzati da una produzione di terzaserie come quella di ms, apple, e simili ?semplicemente impossibile....AnonimoRe: oss sola possibilità industria sw eu
- Scritto da: Anonimo> e' incredibile come tuttora possano > fioccare flame su questi temi> e' fin troppo ovvio che l'eu non> puo' restare, quanto all'industria sw,> solo un cliente che tira fuori il portafoglio> (in altre parole una colonia)> il secondo dopoguerra e' finito !> abbiamo bisogno di produrre: pensiamo> forse che sia piu' difficile fare dieci> milioni> di auto l'anno di alta qualita' tra cui bmw> mercedes e porsche, come fa la germania,guarda che la vera differenza di qualità la trovi solo sulle giapponesi (chiedi ad un meccanico di qualsiasi marca)> che produrre un cesso a pedali come xp ?Intanto è il sistema con la miglior integrazione gui/kernel (in quanto a prestazioni) ... ma chissenefrega dell'interfaccia grafica, è roba da "utonti", giusto?E intanto Linux è fermo all'1%; chissà come mai.> e' fin troppo ovvio che la produzione europea> sara' basata su linux (& c), come accade in > altri paesi in cui l'industria sw sta> emergendo> (cina per es)credo che la cina stia pensando ad un s.o. di propria produzione.> vogliamo pensare che paesi tecnologicamente> avanzati, come quelli del nord-europa,> restino> per sempre colonizzati da una produzione di> terza> serie come quella di ms, apple, e simili ?> semplicemente impossibile....> sottovalutare la qualità della concorrenza anzichè migliorare un sistema, non mi sembra la soluzione miglioreAnonimonon c'è' concorrenza
>guarda che la vera differenza di qualità la trovi solo sulle >giapponesi (chiedi ad un meccanico di qualsiasi marca)i meccanici che conosco dicono che la qualita'e i materiali delle auto tedesche non hanno confronti> sottovalutare la qualità della concorrenzanon c'e' concorrenza, come tutti sannoc'e' una colonia, di cui si ha il monopolio,finche' dura.>credo che la cina stia pensando ad un s.o. di propria >produzione.quello che ho appena detto: basato su linuxmica sono scemi >sottovalutare la qualità della concorrenza anzichè >migliorare un sistema, non mi sembra la soluzione> migliorein europa si potrebbe fare, e si fara', qualcosa dimeglio di un cesso a pedali come xp, ma non grazie al tasso italiota di stupidita'AnonimoLo vogliono chiuso
Poiché l'articolo termina dicendo:>"questo sondaggio mostra che gli sviluppatori sono poco>convinti del livello di supporto e di affidabilità associati al>software aperto. E come risultato vediamo che i clienti si>rivolgono ancora ai sistemi proprietari per tecnologie più>avanzate e complesse utilizzate per lo sviluppo della loro>produzione".Mi sembra ovvio che il titolo debba essere "In Europa gli sviluppatori lo vogliono chiuso" oppure "In Europa solo gli sviluppatori open source lo vogliono aperto".Non capisco perché, rimanendo in ambito open source e senza sconfinare nel fantastico mondo del software libero, le licenze né open né closed, sempre esistite, che permettono di aprire il codice, in tutto o in parte, ai propri partner e clienti, sotto il vincolo contrattuale di fare/non fare certe cose, non debbano andare bene.Non capisco perché si debba regalare tutto il codice a tutti, indiscriminatamente.AnonimoRe: oss sola possibilità industria sw eu
- Scritto da: Anonimo> e' incredibile come tuttora possano > fioccare flame su questi temiChi fa fioccare flame? ti riferisci a te stesso forse?> e' fin troppo ovvio che l'eu non> puo' restare, quanto all'industria sw,> solo un cliente che tira fuori il portafoglio> (in altre parole una colonia)Beh ogni paese ha le sue risorse, noi compriamo l'informatica da paesi extraeuropei ( non necessariamente ) ma i paesi extraeuropei vanno matti per le nostre borsette, le scarpe di pelle, i vini e il fashion system.Noi vendiamo quello che abbiamo, la Apple in europa non c'è, quindi se vuoi un Macintosh lo devi comprare facendo incassare i soldi alla Apple americana e in piccola parte alla catena di rivenditori europei.Per contro quando un americano vuole comprare un paio di scarpe di pelle fatte a mano o una maglietta Prada, le comprerà in america facendo incassare i soldi a noi italiani e in parte alla catena di rivenditori americani, dato che in america vendono stracci o vestiti pacchiani.> il secondo dopoguerra e' finito !Da come parli sembrerebbe che non te ne sei proprio accorto e che per te la guerra fredda non è ancora cominciata.> abbiamo bisogno di produrre: pensiamo> forse che sia piu' difficile fare dieci> milioni> di auto l'anno di alta qualita' tra cui bmw> mercedes e porsche, come fa la germania,> che produrre un cesso a pedali come xp ?Ah beh, sei tu l'espertone che parli sicuramente con cognizione di causa.> e' fin troppo ovvio che la produzione europea> sara' basata su linux (& c), come accade inQuello che per te è ovvio non lo è per gli altri.Su Linux non si può basare alcuna produzione perché viene a mancare qualsiasi profitto a causa dei quattro assiomi del "software libero" ( che libero non è in quanto libertà è assenza di vincoli ) di cui Linux fa parte e che impediscono che si possa formare un prezzo che non sia nullo.Linux, a parte le grandi aziende come IBM ( ...guarda... lasciamo perdere... ) per ora è solo un puzzle che nella maggior parte dei casi viene tirato alla gente gratis o venduto in edicola tra settimanali di gossip e quotidiani. > altri paesi in cui l'industria sw sta> emergendo> (cina per es)Cina: una dittatura comunista.> vogliamo pensare che paesi tecnologicamente> avanzati, come quelli del nord-europa,> restino> per sempre colonizzati da una produzione di> terza> serie come quella di ms, apple, e simili ?Vaglielo a dire alla "MS, Apple e simili" ( simili? cioè tutti escluso Linux? ), vaglielo a dire a chi li usa e che non vuole usare Linux o software "open source" ( vedi l'articolo "In europa lo vogliono aperto" dove si dice che gli sviluppatori continuano a scegliere closed )> semplicemente impossibile....e' semplicemente incredibile come tuttora possano fioccare flame su questi temiAnonimoRe: see see
- Scritto da: Anonimo> dai.. vogliamo parliare del "livello di> supporto" di chi> fornisce il... _supporto_ ?Si è vero, hai perfettamente ragione, mentre le aziende closed forniscono un supporto più che sufficiente se non impeccabile, le aziende open non te lo offrono, al massimo ti offrono qualche "so-tutto-io" in body-rental a prezzi stratosferici ( ma lui prende molto di meno così è stimolato a lavorare e non alzare la cresta ), tanto, mica l'hanno scritto loro il software che tu usi, mica è closed.AnonimoRe: Cos'è la solita minestra?
- Scritto da: Anonimo> La solita minestra del chiaro-scuro del dico> ma non dico.> Mi piace l' Open, ma compro il> wc-closed........> Il solito articolo che stende cortine> fumogene e che non dice nulla oltre a non> rappresentare la vera realtà di> cuò di cui ha veramente bisogno l'> Europa.> Le solite c....Straquoto!!!!!!!!!!!AnonimoMa che titolino!....
LOL & ROTFL!!!!^_____^hahahahahah!!!!non ho nemmeno letto l'articolo ma... eh :-)Anonimovuoi garanzie ? paghi !
il supporto tecnico per molti software liberi e' fornito da varie societa con dei contratti di assistenza ben precisi .pensate alla Suse , alla Mysql AB , alla Redhat.la maggior parte degli sviluppatori pensa ancora che libero=gratis .AnonimoRe: oss sola possibilità industria sw eu
- Scritto da: Anonimo> Intanto è il sistema con la miglior> integrazione gui/kernel (in quanto a> prestazioni) ... Mac OS X?> ma chissenefrega> dell'interfaccia grafica, è roba da> "utonti", giusto?Gnome, KDE, Xfce. Non sono ancora arrivati, ma stanno facendo progressi.> E intanto Linux è fermo all'1%;1% de che? Quelli sono solo i venduti, molto inferiori al reale utilizzo.> credo che la cina stia pensando ad un s.o.> di propria produzione.Basato su Linux, se ben ricordo.> sottovalutare la qualità della> concorrenza anzichè migliorare un> sistema, non mi sembra la soluzione miglioreStai tranquillo che stanno cercando di impedirlo: secondo te a cosa servono realmente i brevetti (meglio, l'uso indiscriminato di brevettare qualsiasi ca##ata)?AnonimoRe: non c'è' concorrenza
Secondo me il sistema operativo della apple non e' proprio da buttare via, in fondo gli ultimi sono su base unix quindi dopotutto, anche se ogni software ha errori perche' scritto da persone umane, penso che ne abbia di meno rispetto a .... al monopolio.Che poi il ... monopolio sia stato praticamente scritto per chi e' ignorante e non capisce nulla di pc ne' di informatica e che quasi quasi pure il bottoncino del "next" gli dia fastidio quando adopera il pc, beh questo io credo che sia dato dal fatto che nel mondo l'ignoranza informatica e' la cosa + dilagante che ci sia.Spesso noto che persone oltre i 30-40 anni che si avvicinano al mondo dei pc per la prima volta e che non abbiano voglia di imparare tutto, si stufino presto di tutte le logiche complicazioni nell'usare i programmi o mettere periferiche in un pc, sempre ben inteso usando il monopolio.Quindi o buttano tutto sbuffando e dicendo che e' uno schifo oppure pagano un tecnico dicendogli di fare cose che spesso io ritengo "assurde!" senza voler sentire ragioni.Vi assicuro che ne ho incontrate svariate di queste persone.:sAnonimoLa scelta è sempre difficile
La mia personale opinione sulla ricerca condotta è che ci siano una po' di incomprensioni di fondo sul tema.Noto che spesso i programmatori amano prendere le librerie open source o free software per includerle nel proprio prodotto, senza curarsi minimamente della licenza che queste librerie hanno.Insomma, per la maggior parte degli sviluppatori, questo è il vero vantaggio : includere a sbaffo codice fatto da altri, potendo scrivere prodotti più in fretta senza avere costi.Per quanto riguarda il supporto, credo che l'affidabilità che i suddetti programmatori cerchino non sia la garanzia di qualcuno che offra servizi, molte aziende hanno preso prodotti free e ci hanno costruito sopra diventando loro stessi fornitori di assistenza, piuttosto si rivela la disperata ricerca di qualcuno che firmi un pezzo di cata e che sia incriminabile se qualcosa va storto.Insomma, quello che un acquirente di software o un programmatore che analizza un prodotto da acquistare valuta, è la possibilità di scaricare i rischi della scelta su qualcuno.Nessun software proprietario può garantire assistenza e supporto più del software libero, perché questi servizi sono offerti da aziende, che possono fallire o cambiare mercato.Invece, quando si include software a sbaffo, non si cerca nemmeno il supporto, ma in questo caso, si evita anche di pubblicizzarlo troppo.alexmarioRe: La scelta è sempre difficile
- Scritto da: alexmario> piuttosto si rivela> la disperata ricerca di qualcuno che firmi> un pezzo di cata e che sia incriminabile se> qualcosa va storto.> Insomma, quello che un acquirente di> software o un programmatore che analizza un> prodotto da acquistare valuta, è la> possibilità di scaricare i rischi> della scelta su qualcuno.Se così fosse la microsoft avrebbe chiuso da un pezzo!Tit.AnonimoASSURDO !!!
"Secondo Jim Rivera, direttore della Tecnologia in BEA, "questo sondaggio mostra che gli sviluppatori sono poco convinti del livello di supporto e di affidabilità associati al software aperto. E come risultato vediamo che i clienti si rivolgono ancora ai sistemi proprietari per tecnologie più avanzate e complesse utilizzate per lo sviluppo della loro produzione"."Ma roba da matti. Con questa frase si è invertito completamente il risultato dell' indagine. Avrebbe dovuto essere "questo sondaggio mostra che gli sviluppatori sono convinti del livello di supporto e di affidabilità associati al software aperto."Il 60% ha dichiarato che svilupperà software open !!!Ma comè facile, con qualche bugia, cambiare senso alla realtà.....AnonimoSe siete indecisi scrivetevelo voi.
Io penso che questa diatriba tra open e closed non finira' mai, forse peggio della diatriba se sia nato prima l'uovo o la gallina.Se proprio non volete prendere una decisione netta sull'argomento beh non c'e' alternativa, scrivetevi il software da soli almeno l'assistenza siete voi, le richieste di miglioramento del software e la compatibilita' siete voi che le fate a voi stessi, e ragionando all'interno di un ambito aziendale avrete sicuramente un team di qualche persona che sia stato assegnato a questo compito.In ogni caso il costo per un'azienda di creare un team interno e dargli il compito di scrivere software espressamente dedicato per se stessa e' elevato, ha qualche beneficio, ma sopratutto mette in luce la mancata decisione che dovevate prendere tra open e closed.Personalmente il problema di decidere dove mettere l'open e dove mettere il closed, intendo in quali ambiti di produzione, non e' cosi' immediato, lo so'.Pero' sicuro posso dire una cosa, windows e' adattissimo al ragazzino diciamo bambino/adolescente che col pc gioca semplicemente e che non conosce come si utilizza il pc ne' vuole impararselo vuole semplicemente una "cosa" che e' sia una console che uno strumento per farsi qualche cd, una visita su internet e qualche altra "stupidagine".Escluso questo campo video/ludico comincia la vera scelta di campo.Penso che il TCO sia relativo al grado di preparazione del personale di un ente/azienda, grado di preparazione che io guardo secondo il metodo "del bicchiere mezzo vuoto" e non "del bicchiere mezzo pieno" e che traduco con la frase : "quanto e' ignorante il personale di un ente/azienda che dovra' utilizzare i pc".Ovviamente la parola "ignorante" e' valutata in base al rapporto tra il sapere che un dipende ha in quel momento e quanto ne dovrebbe avere per svolgere appieno tutto il compito che gli viene assegnato.Ovviamente il TCO per sistemi non microsoft e' + alto semplicemente perche' microsoft e' sempre stato utilizzato in determinati enti/aziende, in ogni caso si parla di costi per l'istruzione, e penso che cmq ad un'azienda gli convenga un personale + istruito di uno che arranca con fatica anche su prodotti microsoft.In ogni modo, forse, prima di prendere la decisione conviene che al personale gli venga fatto fare un corso di istruzione sui pc che prenda a raggiera tutte le varie "situazioni" per quanto riguarda il software spaziando dall'open al closed.Un personale ben istruito lavora meglio e con + profitto di uno non istruito, questa e' una banalita' non a tutti ben compresa perche' ci mettono sempre il fattore costo in mezzo :DPer me non e' tanto importante scegliere quanto istruire, se istruisci capisci pure cosa scegliere in base alle proprie esigenze.Una istruzione va' fatta anche per il gruppo dei managers di un ente/azienda che spesso consigliano soluzione totalmente sballate solo perche' + trendy o perche' l'hanno vista in tv... sappiate che succedono anche queste cose.Anonimoche posts ragazzi
Dalla maggior parte dei posts si capisce quanti pregiudizi, misconceptions e talibanismi ci sono tra alcuni lettori di PIFondamentalmente le 3 più grandi misconceptions sono:open source = linuxclosed source = windowsopen source = gratisOpen source significa semplicemente un software del quale venga fornito anche il sorgente; può quindi essere a pagamento o no, e non è detto che debba essere un sistema operativo; può esserci anzi una app open, destinata a un s.o. closed, e nemmeno gratis, volendo.Io posso dirvi la mia opinione di programmatore, riguardo all'open source: tralasciando qualsiasi questione legata alle licenze, resta comunque il problema che si ha a che fare con software scritto da altri, ai quali naturalmente non puoi ascrivere responsabilità. Chiunque ha lavorato abbastanza nel campo in una azienda di minime dimensioni anche di sw closed si sarà trovato nella situazione di debuggare/estendere/manutenere codice scritto anni prima da precedenti impiegati... chiunque si è trovato in quella situazione sa che incubo può diventare. Chiunque sa cosa vuol dire quando si costruiscono applicazioni su librerie non consolidate: un developer fa un bugfix o una modifica in una libreria, e come per magia spuntano n nuovi bugs in un app che ne fa uso. Figuriamoci quando al progetto su cui tu basi i tuoi investimenti lavorano persone non solo a cui non puoi ascrivere responsabilità, ma che pure non hai mai visto in faccia.Per me l'open source può funzionare solo come base di partenza di un progetto: prendo il codice, e blocco un branch di sviluppo locale; se poi trovo delle bugfix o faccio delle estensioni, posso anche fornirle a tutto il resto del mondo, ma non posso permettere che il resto del mondo mi modifichi il mio branch locale.Mi rendo conto che questo può essere sbagliato e andare completamente contro la filosofia open.La cosa che dovrebbe essere assolutamente open, secondo me, e *per legge*, sono le specifiche dei formati di files di scambio (es. word, excel, etc)dilbert68Re: che posts ragazzi
- Scritto da: dilbert68> Dalla maggior parte dei posts si capisce> quanti pregiudizi, misconceptions e> talibanismi ci sono tra alcuni lettori di PI> > Fondamentalmente le 3 più grandi> misconceptions sono:> > open source = linux> closed source = windows> open source = gratis> imho tre errori colossali.> Open source significa semplicemente un> software del quale venga fornito anche il> sorgente; può quindi essere a> pagamento o no, e non è detto che> debba essere un sistema operativo;> può esserci anzi una app open,> destinata a un s.o. closed, e nemmeno> gratis, volendo.> hai pienamente ragione anche in questo[cut]> Figuriamoci quando al progetto su cui tu> basi i tuoi investimenti lavorano persone> non solo a cui non puoi ascrivere> responsabilità, ma che pure non hai> mai visto in faccia.non lo vedo come difetto specifico dell'O.S., anche nel caso di software closed spessissimo ti appoggi a codice scritto da altri, ad esempio librerie.Sono d'accordo con te che la scelta fra il prendere un progetto open e personalizzarlo o creare exnovo un nuovo progetto debba essere ponderata evitando scelte guidate dalla moda del momento.> Per me l'open source può funzionare> solo come base di partenza di un progetto:> prendo il codice, e blocco un branch di> sviluppo locale; se poi trovo delle bugfix > o faccio delle estensioni, posso anche> fornirle a tutto il resto del mondo, ma non> posso permettere che il resto del mondo mi> modifichi il mio branch locale.Il codice che sviluppi, se parti dall'O.S. devi darlo al resto del mondo, d'altronde le licenze open sono chiare su questo punto: quello che sviluppi partendo da codice open deve rimanere open.Così anche il resto del mondo può creare a sua volta altri branch locali.Riguardo al tuo branch locale sei tu che devi decidere cosa metterci o meno, non sei obbligato a piazzarci le modifiche che il resto del mondo fa.> Mi rendo conto che questo può essere> sbagliato e andare completamente contro la> filosofia open.> > La cosa che dovrebbe essere assolutamente> open, secondo me, e *per legge*, sono le> specifiche dei formati di files di scambio> (es. word, excel, etc)concordoshevathasSondaggio dice 60% userebbe, non userà!
"In the same survey (conducted by independent research house, Evans Data Corporation), more than 60% of developers revealed that they would use Open Source Software (OSS) but also identified what they see as significant barriers to its wide-spread implementation"Ovvero: il 60% lo userebbe se non ci fossero i motivi descritti nell'articolo. Non c'è scritto da nessuna parte che lo userà.Link:http://www.bea.com/framework.jsp?CNT=pr01408.htm&FP=/content/news_events/press_releases/2005&ref=PR3AnonimoRe: Sondaggio dice 60% userebbe, non use
Si trovano nella condizione di noi tuttiOssia vorremmo tanto poter lavorare open ma alla fine ci troviamo sempre a smanettare con roba closedIn realta' non c'e' niente di nuovo se non che chi sviluppa ha una propensione openAnonimoRe: ASSURDO !!!
- Scritto da: Anonimo> Il 60% ha dichiarato che svilupperà> software open !!!Magari il contrario.> Ma comè facile, con qualche bugia,> cambiare senso alla realtà.....Senti chi parla.AnonimoRe: La scelta è sempre difficile
Sono uno sviluppatore di applicazioni grafiche, e mi capita spesso di dover avere a che fare con i formati grafici più diffusi (jpeg,tiff,png etc). Esistono delle ben note e diffuse librerie adatte a questo scopo che sono sotto licenza LGPL atte, ad esempio, al mio scopo. Ti assicuro che il sottoscritto sta' molto attento alle licenze di utilizzo di qualsiasi libreria che utilizza, perchè è giusto così. Il software opensource,quando rilasciato nella versione LGPL, è liberamente linkabile senza nessun problema. Forse sono l'unico programmatore che sta' attento a queste cose, ma non credo, probabilmente per il fatto che nessuno vuole avere beghe legali di nessun tipo perchè il gioco non vale la candela!Ciao Davidedavidino79Re: La scelta è sempre difficile
- Scritto da: davidino79> Sono uno sviluppatore di applicazioni> grafiche, e mi capita spesso di dover avere> a che fare con i formati grafici più> diffusi (jpeg,tiff,png etc). Esistono delle> ben note e diffuse librerie adatte a questo> scopo che sono sotto licenza LGPL atte, ad> esempio, al mio scopo. Ti assicuro che il> sottoscritto sta' molto attento alle licenze> di utilizzo di qualsiasi libreria che> utilizza, perchè è giusto> così. Il software opensource,quando> rilasciato nella versione LGPL, è> liberamente linkabile senza nessun problema.> Forse sono l'unico programmatore che sta'> attento a queste cose, ma non credo,> probabilmente per il fatto che nessuno vuole> avere beghe legali di nessun tipo> perchè il gioco non vale la candela!> Ciao DavideSe fai così non fai altro che il tuo dovere.La mia esperienza, però, mi ha portato a riscontrare numerose occasioni in cui la licenza Free Software veniva considerata di fatto software gratuito da includere nel proprio prodotto e basta.Il mio intervento voleva sottolineare questo aspetto del discorso che pare essere una delle incomprensioni di fondo.L'altra è quella che sempre più spesso viene opposta da chi compra prodotti per assemblarli.In questo caso, l'acquirente si preoccupa che la sua spesa sia coparta da garanzie legali se qualcosa va storto.Se invece di spendere soldi per comprare, dici ai tuoi di arrangiarsi con prodotti Free (utilizzare prodotto open source non è garanzia di successo), e qualcosa va male, il tuo posto salta al 100%.alexmarioRe: vuoi garanzie ? paghi !
- Scritto da: Anonimo> il supporto tecnico per molti software> liberi e' fornito da varie societa con dei> contratti di assistenza ben precisi .> pensate alla Suse , alla Mysql AB , alla> Redhat.> la maggior parte degli sviluppatori pensa> ancora che libero=gratis .Infatti, perché nessun venditore/installatore del loro software gratuito libero volontario, li paga.AnonimoRe: oss sola possibilità industria sw eu
credete veramente che tutti sappiano cosa è windows o linux?o state seduti solo a una scrivania e contatti con clienti niente oppure avete a che fare solo con ditte grandi.la maggior parte delle aziende italiane sono piccole 1-10 persone.andate a raccontare loro la storia di win o linux.vi risponderanno io voglio qualcosa che funzioni per me.comunque penso che stiamo usando dei bulldozer per spostare qualche grammo di qualcosa.tutto è nuovo, tutto è piu, tutto è tutto.ms dos 1 mb programma funzionante velocità buona.win xp 512 mb programma funzionante velocità decente.questo è progresso.pgozziniRe: oss sola possibilità industria sw eu
> 1% de che? Quelli sono solo i venduti, molto> inferiori al reale utilizzo._molto_?ROTFLAnonimoRe: SIETE STATI AVVISATI ...
- Scritto da: Anonimo> Infatti, perché nessun> venditore/installatore del loro software> gratuito libero volontario, li paga.beh , se tuoi vuoi essere pagato in base la numero di installazioni ,ovvio che devi scrivere sw proprietario... la maggior parte dei progetti open source non nasce allo scopodi far soldi .AnonimoRe: oss sola possibilità industria sw eu
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > e' incredibile come tuttora possano > > fioccare flame su questi temi> > Chi fa fioccare flame? ti riferisci a te> stesso forse?> > > e' fin troppo ovvio che l'eu non> > puo' restare, quanto all'industria sw,> > solo un cliente che tira fuori il> portafoglio> > (in altre parole una colonia)> > Beh ogni paese ha le sue risorse, noi> compriamo l'informatica da paesi> extraeuropei ( non necessariamente ) ma i> paesi extraeuropei vanno matti per le nostre> borsette, le scarpe di pelle, i vini e il> fashion system.> > Noi vendiamo quello che abbiamo, la Apple in> europa non c'è, quindi se vuoi un> Macintosh lo devi comprare facendo incassare> i soldi alla Apple americana e in piccola> parte alla catena di rivenditori europei.> > Per contro quando un americano vuole> comprare un paio di scarpe di pelle fatte a> mano o una maglietta Prada, le> comprerà in america facendo incassare> i soldi a noi italiani e in parte alla> catena di rivenditori americani, dato che in> america vendono stracci o vestiti pacchiani.> > > il secondo dopoguerra e' finito !> > Da come parli sembrerebbe che non te ne sei> proprio accorto e che per te la guerra> fredda non è ancora cominciata.> > > abbiamo bisogno di produrre: pensiamo> > forse che sia piu' difficile fare dieci> > milioni> > di auto l'anno di alta qualita' tra cui> bmw> > mercedes e porsche, come fa la germania,> > che produrre un cesso a pedali come xp ?> > Ah beh, sei tu l'espertone che parli> sicuramente con cognizione di causa.> > > e' fin troppo ovvio che la produzione> europea> > sara' basata su linux (& c), come> accade in> > Quello che per te è ovvio non lo> è per gli altri.> > Su Linux non si può basare alcuna> produzione perché viene a mancare> qualsiasi profitto a causa dei quattro> assiomi del "software libero" ( che libero> non è in quanto libertà> è assenza di vincoli ) di cui Linux> fa parte e che impediscono che si possa> formare un prezzo che non sia nullo.Assenza di vincoli???Non solo non sai cos'è l'open source, ma apparentemente non sai neppure cosa sia la libertà.> Linux, a parte le grandi aziende come IBM (> ...guarda... lasciamo perdere... ) per ora> è solo un puzzle che nella maggior> parte dei casi viene tirato alla gente> gratis o venduto in edicola tra settimanali> di gossip e quotidiani.> > > altri paesi in cui l'industria sw sta> > emergendo> > (cina per es)> > Cina: una dittatura comunista.> > > vogliamo pensare che paesi> tecnologicamente> > avanzati, come quelli del nord-europa,> > restino> > per sempre colonizzati da una> produzione di> > terza> > serie come quella di ms, apple, e> simili ?> > Vaglielo a dire alla "MS, Apple e simili" (> simili? cioè tutti escluso Linux? ),> vaglielo a dire a chi li usa e che non vuole> usare Linux o software "open source" ( vedi> l'articolo "In europa lo vogliono aperto"> dove si dice che gli sviluppatori continuano> a scegliere closed )> > > semplicemente impossibile....> > e' semplicemente incredibile come tuttora> possano fioccare flame su questi temiAnonimoRe: Ma che titolino!....
- Scritto da: Anonimo> LOL & ROTFL!!!!> > ^_____^> > > hahahahahah!!!!> > non ho nemmeno letto l'articolo ma... eh :)L'alito, che avevi capito?AnonimoRe: La scelta è sempre difficile
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: alexmario> > piuttosto si rivela> > la disperata ricerca di qualcuno che> firmi> > un pezzo di cata e che sia> incriminabile se> > qualcosa va storto.> > Insomma, quello che un acquirente di> > software o un programmatore che> analizza un> > prodotto da acquistare valuta, è> la> > possibilità di scaricare i rischi> > della scelta su qualcuno.> > Se così fosse la microsoft avrebbe> chiuso da un pezzo!> > Tit.Il rischio non viene scaricato finanziariamente sulla MS anche perchè non forniscono nessuna garanzia.Però se tu hai scritto un software per Windows e alla fine risulta che Windows pone problemi puoi sempre dire che la tua scelta non era sbagliata e che basterà aspettare il prossimo service pack.Se invece ti capita con Linux ti saltano subito tutti addosso dicendoti che sicuramente non ci sarebbero stati problemi usando Windows perchè è lo standard di mercato.Sei pronto a rischiare il posto di lavoro perchè hai voluto proporre Linux? Beh, la maggior parte della gente no. Quindi usano Linux solamente dove sono certi di riuscire il progetto (qualunque esso sia). Mentre dove c'è anche solamente un'incertezza usano Windows, così al peggio diventa colpa della MS e il gioco è fatto.AnonimoRe: che posts ragazzi
> Il codice che sviluppi, se parti dall'O.S.> devi darlo al resto del mondo, d'altronde> le licenze open sono chiare su questo punto:> quello che sviluppi partendo da codice open> deve rimanere open.Questo non è vero in generale, se prendi la licenza bsd ad esempio puoi fare quello che vuoi con il software open anche un prodotto closed basta che riporti il disclaimer (vedi ad esempio il codice *bsd in windows :$).Con la GPL non puoi farlo naturalmente.Inoltre non capisco quali garanzie maggiori dà il closed, visto che nelle licenze che scritto che non sono responsabili di niente o al massimo ti risarciscono 50 $GuidoAnonimoRe: Cos'è la solita minestra?
- Scritto da: Anonimo> La solita minestra del chiaro-scuro del dico> ma non dico.> Mi piace l' Open, ma compro il> wc-closed........Cosa ti aspettavi da una indagine condotta dalla BEA? Lo sai a quanto vendono WebLogic? Mica possono dire 'Usate JBoss che non vi costa nulla invece del nostro che vi costa un capitale.'Anonimoio lo voglio chiuso e non sono il solo
Lo studio citato in questo articolo non può che essere un falso e quanto meno non rappresentare la reale volontà di sviluppatori e software house piccole e medie... tra l'altro sa di propaganda ideologica e di partesecondo me bisogna appunto fare un po' di chiarezza... la stragrande maggioranza di programmatori over 30 infatti non ha assolutamente chiaro il concetto di open source inteso però come software gratis in gpl da regalare per la salvezza dall'umanitàLa maggiorparte imho intendono la GPL come una sorta di BSD... il che non comporta alcun obbligo e dovereIn realtà agli sviluppatori poco importa di avere i 60 MB di sorgenti firefox, pertanto la condivisione dei sorgenti risulta in pratica poco rilevante ai fini pratici di programmazione "commerciale" (oh Dio che parola brutta... me ne andrò all'inferno!)In questi casi infatti sono molto più profiqui una community on line, un sito di esempi e naturalmente il buon vecchio libro da leggere al ces**Potrei pure mettermi d'accordo con il cliente per fornirgli i sorgenti, ma in tal caso per me il progetto risulta venduto al 100% con il relativo costoIl concetto varia se invece di sondare gli sviluppatori comuni, chiediamo dei pareri alle fondazioni linux-like oppure ai soliti studenti universitari smanettoni temporaneamente ideologisti... ma da qui a dire che "in Europa gli sviluppatori lo vogliono aperto" come per dire... "gli sviluppatori europei vogliono che l'umanità possa godere dei benefici del software e noi ci sacrificheremo per questo a patto di assicurarci un pasto caldo"... ce ne vuole di coraggiodotnetRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
> caldo"... ce ne vuole di coraggioForse e' proprio questo che ti manca.Il coraggio di non cedere all'egoismo e fare una scelta razionale per il bene di tutti, quindi anche il tuo, che non sacrifichi le competenze ma le aumenti e che grazie a queste ultime ti permetta di guadagnare bene.Sei tu che puoi scegliere, decidere o cedere.AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
Premetto che parlo del software libero e non dell'open source.Visto che chi *definisce* cosa è software open source e cosa non lo è ha definito (per ora?) il software libero come open source parlo solo di questa parte.Inoltre nel testo in alcuni posti è preso il software libero come sinonimo di open source e quindi non si capisce esattamente di cosa si voglia parlare.- Scritto da: dotnet> Lo studio citato in questo articolo non> può che essere un falso e quanto meno> non rappresentare la reale volontà di> sviluppatori e software house piccole e> medie... tra l'altro sa di propaganda> ideologica e di parteanche secondo me è falso perché sono contenute delle "frasi fatte" che sono non vere, frasi che sono riportate come "vere" o "credibili" da varie fonti, ma che in realtà sono l'esatto contrario. Si cerca di generalizzare qualcosa che deve essere invece visto in dettaglio.per quanto riguarda il software libero si dice: "mancanza di supporto e di servizi di maintenance e di aggiornamenti periodici regolari"io mi chiedo, ma questi hanno mai provato ad utilizzare un software libero? Hanno mai avuto problemi e cercato di risolverli?Nella maggior parte dei casi è possibile contattare direttamente i programmatori (non è possibile per nessun prodotto closed source che io conosca) e chiedere direttamente a loro. Sono in oltre disponibili forum, mailing-list, ...E' possibile richiedere direttamente nuove specifiche e se la richiesta è ritenuta valida si può vederla implementata nella versione successiva.Le versioni si succedono continuamente, per alcuni progetti c'è una pubblicazione giornaliera della beta (night build) con le modifiche fatte durante il giorno.Bisogna naturalmente distinguere progetto da progetto, ma se il progetto è "buono", è una cosa di cui la comunità del software libero ha bisogno di sicuro si avrà un team che lo svilupperà.Si dice anche: "scarsa affidabilità che viene attribuita alle licenze del software libero"affidabilità a fare cosa?* a far valere la licenza? Da quel che mi risulta tutti coloro che hanno violato la GPL alla fine o hanno emesso il proprio software sotto GPL od hanno eliminato il codice che non potevano usare.Ci sono vari studi legali della FSF che offrono assistenza a chi detiene il copyright su un lavoro e lo ha licenziato usando una loro licenza (GPL/LGPL/GFDL)> secondo me bisogna appunto fare un po' di> chiarezza... infatti, bisogna identificare prima di tutto di cosa si vuole parlare esattamente e poi usare tutti i termini esatti.> la stragrande maggioranza di programmatori> over 30 infatti non ha assolutamente chiaro> il concetto di open source inteso> però come software gratis in gpl da> regalare per la salvezza dall'umanitàgià qui ci sono termini che non si abbinano fra loro:* software libero non equivale a software open source* software libero non è gratis* software libero non è per la salvezza dell'umanità* molti programmatori over30 conoscono queste cose. Se si è un programmatore queste cose si devono sapere!Il software libero offre, a contrario del software commerciale closed source, delle libertà agli utenti finali, agli utilizzatori, libertà che invece il software close cerca sempre di diminuire.Chi usa il software libero può: vedere i sorgenti, modificarli, copiarli, passarli ad un amico, ... ed è tutto legale!> La maggiorparte imho intendono la GPL come> una sorta di BSD... il che non comporta> alcun obbligo e doverecome sopra, se parli di programmatori non è pensabile a questa non conoscenza, se parli di persone non esperte di informatica (perché io intendo che un programmatore sia esperto di informatica e non uno che non lo è), allora può essere, ma basta fagli capire la differenza e la maggior parte capiranno ... la maggior parte delle persone, forse ti può stupire, ma non sono stupide, sono in grado di capire> In realtà agli sviluppatori poco> importa di avere i 60 MB di sorgenti> firefox, pertanto la condivisione dei> sorgenti risulta in pratica poco rilevante> ai fini pratici di programmazione> "commerciale" (oh Dio che parola brutta...> me ne andrò all'inferno!)e qui ti sbagli, ai programmatori interessa poter avere accesso ai sorgenti di ogni cosa che utilizzano. I programmatori sono di loro natura curiosi e avere i sorgenti gli permette di soddisfare alcune delle loro curiosità.Di sicuro un programmatore non si metterà a guardare i sorgenti di ogni cosa, ma potrà accedere ai sorgenti di un determinato prodotto che gli interessa e diventare anche parte del team di sviluppo se vuole o fornire patch, modifiche, personalizzazioni, ...> Potrei pure mettermi d'accordo con il> cliente per fornirgli i sorgenti, ma in tal> caso per me il progetto risulta venduto al> 100% con il relativo costoda questa frase (ma anche da altre) si capisce che tu non hai capito cosa è il software libero ... e purtroppo non hai capito neanche cosa è il software closed o meglio cosa le multinazionali vogliono farlo diventare con brevetti e altre amenità di questo tipoAnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
> Potrei pure mettermi d'accordo con il> cliente per fornirgli i sorgenti, ma in tal> caso per me il progetto risulta venduto al> 100% con il relativo costoHai scritto una frase emblematica. Quello che secondo me non viene compreso a molti è che, sempre SECONDO ME, il codice sorgente è parte integrante del prodotto che vendo. Se per dargli il sorgente devo aumentargli il prezzo, significa che alla base gli sto vendendo un prodotto incompleto. Oppure farlo pagare di più per il sorgente è una sorta di "indennità" data dal fatto che in futuro, in caso di modifiche, potrà farsele da solo o rivolgersi a qualcun altro senza essere costretto a chiederle per forza a me?TADTADsince1995io il software lo voglio SOLO APERTO!!!
Io il software lo voglio SOLO APERTO e GRATIS, ed ovviamente sono disposto a regalare software aperto!Però ovviamente faccio anche del software chiuso a pagamento!!!!!!!AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
A me piace pensare ad una via di mezzo, sono per l'open e free, ma capisco chi vende il proprio SW ed ha paura di perdere clienti.Insomma non la vedo come la lotta tra il bene ed il male, ma comeuna strategia una scelta a seconda delle esigenze.Dal punto di vista di una grande azienda, se io programmatorerilasciassi il mio SW open una volta cambiata azienda potrei riutilizzarlo, e questo è male (forse). Ma all'azienda poco importa se per arrivare ad una soluzione ho comunque utilizzato parti di SW gpl o lgpl. All'azienda contano i profitti e quindi spesso ci sirivolge fuori in outsourcing. A questo punto si paga la tecnologia che si è pensata, ma non si assumono le risorse per realizzarla. espesso il "vecchio" programmatore viene dato in outsourcing pure lui.Invece di pensare alle solite applicazioni (open non significa soloopen office o mozzila) proviamo a riflettere su driver per HW. Quanto costa ad un'azienda scriversi un driver per un componente inserito su una propria scheda? Se più aziende (equesta è un'utopia sigh) condividessero certe parti di SW basterebbero pochi dipendenti e spesso la comuità collaborerebbecon una rapidità tale da ridurre i tempi di sviluppo. Anche se bisogna ammetterlo a volte a scapito della qualità. Ma sipotrebbe aumentare il tempo per l'integrazione riducendo quellodello sviluppo.Ah e comunque sono d'accordo sul fatto che a volte è necessarioun capro espiatorio, quindi ci si rivolge altrove per non rimettercidi persona.AnonimoRe: Lo vogliono chiuso
- Scritto da: Anonimo> Poiché l'articolo termina dicendo:> > >"questo sondaggio mostra che gli> sviluppatori sono poco> >convinti del livello di supporto e di> affidabilità associati al> >software aperto. E come risultato> vediamo che i clienti si> >rivolgono ancora ai sistemi proprietari> per tecnologie più> >avanzate e complesse utilizzate per lo> sviluppo della loro> >produzione".> > Mi sembra ovvio che il titolo debba essere> "In Europa gli sviluppatori lo vogliono> chiuso" oppure "In Europa solo gli> sviluppatori open source lo vogliono> aperto".> > Non capisco perché, rimanendo in> ambito open source e senza sconfinare nel> fantastico mondo del software libero, le> licenze né open né closed,> sempre esistite, che permettono di aprire il> codice, in tutto o in parte, ai propri> partner e clienti, sotto il vincolo> contrattuale di fare/non fare certe cose,> non debbano andare bene.> > Non capisco perché si debba regalare> tutto il codice a tutti,> indiscriminatamente.effettivamente PI è oramai caduto troppo in basso, la sua credibilità rasenta il fondonon metto in dubbio che realmente BEA Systems abbia effettuato tale studio, ma resta il fatto che il risultato è palesemente contraddittorio, confuso, ambiguo e inattendibile...direi proprio da non pubblicareAnonimoRe: Sondaggio dice 60% userebbe, non use
- Scritto da: Anonimo> Si trovano nella condizione di noi tutti> Ossia vorremmo tanto poter lavorare open masinceramente non ho mai avuto tutta sta voglia di lavorare opensai com'è, non amo farmela ficc*re in cul* dal furbone di turno e tra l'altro non gradisco le donazioni-elemosine> alla fine ci troviamo sempre a smanettare> con roba closedforse sei tu a smanettare tra un'esame e un altro, io ci lavoro e i miei clienti sono soddisfatti> In realta' non c'e' niente di nuovo se non> che chi sviluppa ha una propensione opensi, ora chiamiamola pure vocazione... ma perfavore :sAnonimoRe: oss sola possibilità industria sw eu
- Scritto da: Anonimo> Assenza di vincoli???> Non solo non sai cos'è l'open source,> ma apparentemente non sai neppure cosa sia> la libertà....tu invece sembra che abbia un'idiosincrasia verso il quoting, ma va be'.....AnonimoRe: see see
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > dai.. vogliamo parliare del "livello di> > supporto" di chi> > fornisce il... _supporto_ ?> > Si è vero, hai perfettamente ragione,> mentre le aziende closed forniscono un> supporto più che sufficiente se non> impeccabile, le aziende open non te lo> offrono, al massimo ti offrono qualche> "so-tutto-io" in body-rental a prezzi> stratosferici ( ma lui prende molto di meno> così è stimolato a lavorare e> non alzare la cresta ), tanto, mica l'hanno> scritto loro il software che tu usi, mica> è closed.... punti di vista.....non sono d'accordo.AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: dotnet> Lo studio citato in questo articolo non> può che essere un falso e quanto meno> non rappresentare la reale volontà di> sviluppatori e software house piccole e> medie... Mi piace questo tuo atteggiamento aperto e intelligente verso la realtà: se non ti sta bene allora è falso.Puerile.paulatzRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: dotnet> Potrei pure mettermi d'accordo con il> cliente per fornirgli i sorgenti, ma in tal> caso per me il progetto risulta venduto al> 100% con il relativo costoil problema e' che a volte questa possiblità non viene offerta alle aziende , che allora si rivolgono al software libero .AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> > > Potrei pure mettermi d'accordo con il> > cliente per fornirgli i sorgenti, ma in> tal> > caso per me il progetto risulta venduto> al> > 100% con il relativo costo> il problema e' che a volte questa> possiblità non viene offerta alle> aziende , che allora si rivolgono al> software libero.Ma perché ?Ragazzi, non sguazziamo sempre nella solita confusione da mercatino di marrakech. Un conto è parlare di "strumenti di sviluppo" opensource (rari come mosche bianche) o proprietari, altro è se si parla di "come rilasciare il proprio software". L'articolo fa già confusione su questo, i commenti la peggiorano.cmq anche se si parla di come rilasciare lo sviluppo i casi non sono pochi: se m'invento un'analisi e scrivo un software con l'idea balorda di fare un "prodotto di massa" è un conto. Tutt'altro discorso se Tizio mi chiama e mi dice "Uè ti, ho bisogno di un softwerino per gestire la produzione" allora ci si mette d'accordo se Tizio compra solo il programma a prezzo politico e io rischio SPERANDO di rivenderlo forse a altre dieci persone (ma non ci penso neanche), oppure se Tizio mi commissiona tutto lo sviluppo, quindi si tiene il sorgente e paga le ore fino all'ultima lira. Questo si faceva anche quando RMS non era nessuno, è solo una questione di rapporto tra PMI e sviluppatori freelance indipendenti, che non devono sfamare diecimila famiglie di dipendenti sparando una killer application da vendere a milioni di utenti ogni sei mesi.AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> da questa frase (ma anche da altre) si> capisce che tu non hai capito cosa è> il software libero ... conosco bene la differenza... ma resta il fatto che open e libero sono due attributi che di fatto si sottointendono a vicendaideologicamente open vuol dire libero e non semplicemente aperto, altrimenti tutti i siti web di tutti i tempi sarebbero open source giacchè è in gran parte impossibile compilarlicomunque a me piace riflettere osservando la realtà e da ciò che vedo a nessuno, o quanto meno al 99% dei programmatori, interesserebbe l'open source libero gratis gpl free ocomecaspitavuoi, se solo conoscessero la triste realtà di chi regala il suo lavoro a IBM, Sun, RedHat, Linspire, ecc..e ti ripeto ancora una volta, l'articolo è un falso poichè il 99% dei programmatori lavora in gestionali scritti in fox pro, delphi e visualbasic... e credo proprio che a questa categoria i sorgenti di open office servono a ben poco... meglio una rivista in edicola, credimi... altro che "In Europa gli sviluppatori lo vogliono aperto"questo è il mio punto di vista, prendilo come vuoi, ma certi numeri in questo articolo mi sono ridicolidotnetRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: dotnet> > - Scritto da: Anonimo> > > da questa frase (ma anche da altre) si> > capisce che tu non hai capito cosa> è> > il software libero ... > > conosco bene la differenza... ma resta il> fatto che open e libero sono due attributi> che di fatto si sottointendono a vicenda> > ideologicamente open vuol dire libero e non> semplicemente aperto, altrimenti tutti i> siti web di tutti i tempi sarebbero open> source giacchè è in gran parte> impossibile compilarliOpen significa aperto, è free che significa liberoDariusAnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> > Open significa aperto, è free che> significa libero> o io non riesco a farmi capire o è meglio che mollo la discussionetempo perso:(byedotnetRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
> conto è parlare di "strumenti di> sviluppo" opensource (rari come mosche> bianche) o proprietari, altro è se si> parla di "come rilasciare il proprio> software". Esatto. E su entrambi ci sono vistose perplessita' diciamo, come scrive pi. Credo sia il caso di riconoscerlo no che l'open source non e' necessariamente il massimo in tutto. A dirlo uno si sente eretico.AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
> se poi tu vuoi i sorgenti, bene io te li> vendo a 70 mila euro, ovvero per due anni> del mio tempo... semplice no?Mah... Allora ogni volta che mi scarico JBoss sto risparmiando 100000 euro??? > questa tua frase dimostra la tua> ingenuità e poca lungimiranzaSono punti di vista... Non ti ho mica detto cretino per le tue opinioni... > comunque ti ho già risposto, la> formula GPL imho non è valida> soprattutto per progetti medio-lunghi,> soprattutto quando a giocarsi la pelle> è il programmatore solitario di> periferia...Da quanto scrivi sembra che tu la ritenga valida solo per progetti brevi e di piccola entità. Chissà come però ha avuto successo con progettoni tipo JBoss, OpenOffice e, ovviamente, linux.Comunque chi vivrà vedrà.TADTADsince1995Re: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: TADsince1995> > Da quanto scrivi sembra che tu la ritenga> valida solo per progetti brevi e di piccola> entità. Chissà come> però ha avuto successo con progettoni> tipo JBoss, OpenOffice e, ovviamente, linux.se tu conoscessi bene la storia dei tre software appena nominati, ti renderesti conto che sono come delle cattedrali nel desertoinoltre questi progetti sono controllati direttamente dalla fsf, la quale ha sotto sotto finanziatori come IBM e SUN cui solo scopo è poter accedere a quei sorgenti a basso costo per i lucrosi intere$$i> > Comunque chi vivrà vedrà.> beh, dai questa frase è ormai obsoleta, siamo nel 2005 e fortunatamente il free software non ha ancora convinto nessuno, a quando la rivoluzione? :)AnonimoL'open source è supportato...
Mysql ad esempio e' open eppure e' supportato cosi' per molti altri prodotti.Alcuni prodotti closed anche costosi mi hanno lasciato in braghe di tela poiche' le aziende che li supportavano o sono fallite oppure hanno deciso di non supportare piu' quel prodotto.Se il codice fosse stato open forse qualcun altro avrebbe potuto continuare nel supporto ed aggiornamento.Se windows fosse open source probabilmente nei primi tempi si sarebbero scoperti un infinita' di bugs ma con il passar del tempo questi sarebbero stati corretti dalla comunita' stessa di programmatori open.AnonimoRe: L'open source è supportato...
- Scritto da: Anonimo> Mysql ad esempio e' open eppure e'> supportato cosi' per molti altri prodotti.> > Alcuni prodotti closed anche costosi mi> hanno lasciato in braghe di tela poiche' le> aziende che li supportavano o sono fallite> oppure hanno deciso di non supportare piu'> quel prodotto.OK: Quali, quando, perché?> Se windows fosse open source probabilmente> nei primi tempi si sarebbero scoperti un> infinita' di bugs ma con il passar del tempo> questi sarebbero stati corretti dalla> comunita' stessa di programmatori open.Se windows fosse open source probabilmente non potrebbe esistere perché Microsoft non avrebbe avuto i soldi per pagare i lavoratori.AnonimoRe: L'open source è supportato...
- Scritto da: Anonimo> Mysql ad esempio e' open eppure e'> supportato cosi' per molti altri prodotti.a parte che il tuo post mi pare un po' OT, ti ricordo che MySql è open inteso come sorgente disponibile, ma non è freeil che annulla completamente il tuo concetto> > Alcuni prodotti closed anche costosi mi> hanno lasciato in braghe di tela poiche' le> aziende che li supportavano o sono fallite> oppure hanno deciso di non supportare piu'> quel prodotto.puoi farmi un esempio di database non più supportato che ti ha lasciato in "braghe di tela"?> > Se il codice fosse stato open forse qualcun> altro avrebbe potuto continuare nel supporto> ed aggiornamento.nulla è eterno, nemmeno i programmini open source, moltissimi si sono persi per strada (vedi made in linux)a che serve l'essenza "free" se poi muoiono ugualmente nella peggio maniera> > Se windows fosse open source probabilmente> nei primi tempi si sarebbero scoperti un> infinita' di bugs ma con il passar del tempo> questi sarebbero stati corretti dalla> comunita' stessa di programmatori open.il software free ogni giorno risulta sempre più bacato, ergo close o open cambia pocoaddirittura alcuni sostengono che la natura "leggibile" dei sorgenti aumenti i rischi di exploit... il che mi pare anche sensatoAnonimoRe: L'open source è supportato...
> a parte che il tuo post mi pare un po' OT,> ti ricordo che MySql è open inteso> come sorgente disponibile, ma non è> free> > il che annulla completamente il tuo concettoE' freeeissimo se vuoi il supporto pero' lo paghi.> puoi farmi un esempio di database non> più supportato che ti ha lasciato in> "braghe di tela"?No, non database ma programmi di business intelligence. > > Se il codice fosse stato open forse> qualcun> > altro avrebbe potuto continuare nel> supporto> > ed aggiornamento. > nulla è eterno, nemmeno i programmini> open source, moltissimi si sono persi per> strada (vedi made in linux)> a che serve l'essenza "free" se poi muoiono> ugualmente nella peggio manieraUn codice aperto, puo' essere ripreso e adattato, uno chiuso proprio no. > addirittura alcuni sostengono che la natura> "leggibile" dei sorgenti aumenti i rischi di> exploit... il che mi pare anche sensatoSensato forse ad un analisi superficiale, ma smentito dalla realta' dei fatti, windows e' tutto un exploit mentre software come apache ed altri open ne hanno molti meno nonostante il loro codice sia a disposizione di tutti.Proprio perche' il codice e' a disposizione che permette ai programmatori di individuare eventuali vulnerabilita', segnalarle o proporre una correzione.AnonimoRe: vuoi garanzie ? paghi ! e M$?
Hai mai letto la licenza allegata ai prodotti Microsoft?Dove le vedi le garanzie?AnonimoRe: vuoi garanzie ? paghi ! e M$?
- Scritto da: Anonimo> Hai mai letto la licenza allegata ai> prodotti Microsoft?> Dove le vedi le garanzie?hai mai avuto a che fare con l'assistenza MS o altre software house commerciali?solo allora capirai cosa vuol dire assistenza inclusa nel prezzoAnonimoRe: io il software lo voglio SOLO APERTO!!!
- Scritto da: yogurt> Io il software lo voglio SOLO APERTO e> GRATIS, ed ovviamente sono disposto a> regalare software aperto!> Però ovviamente faccio anche del> software chiuso a pagamento!!!!!!!quindi, tu " vuoi solo software aperto e gratis", però "ovviamente" fai anche "software chiuso a pagamento"sto per vomitare :sdotnetRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: dotnet> > - Scritto da: Anonimo> > > da questa frase (ma anche da altre) si> > capisce che tu non hai capito cosa> è> > il software libero ... > > conosco bene la differenza... ma resta il> fatto che open e libero sono due attributi> che di fatto si sottointendono a vicendanon è affatto vero perché ci sono molti software definiti come open source che non sono software liberi.> ideologicamente open vuol dire libero e non> semplicemente aperto, altrimenti tutti i> siti web di tutti i tempi sarebbero open> source giacchè è in gran parte> impossibile compilarliehm, mi sa che non conosci la definizione di open source e di free software.Per free software guarda www.gnu.orgper open source guarda www.opensource.org> comunque a me piace riflettere osservando la> realtà e da ciò che vedo a> nessuno, o quanto meno al 99% dei> programmatori, interesserebbe l'open source> libero gratis gpl free ocomecaspitavuoi, sese non usi i termini corretti è impossibile parlare della stessa cosa. Se non vedi differenza tra termini che non sono tra loro sinonimi penso sia meglio che tu approfondisca le tue conoscenze in questo settore.> solo conoscessero la triste realtà di> chi regala il suo lavoro a IBM, Sun, RedHat,> Linspire, ecc..primo uno può decidere di fare quello che vuole e poi se uno contribuisce ad un progetto di software libero non regala niente a nessuno come intendi tu.Se una società fa un prodotto e lo rilascia sotto licenza di software libero, in realtà tale società detiene il copyright di tale prodotto, ma gli utenti detengono da allora in poi i DIRITTI su quel prodotto, diritti di cui la società ha deciso di spogliarsi per donarli agli utenti.Ma tu sai invece cosa vogliono fare e cosa stanno facendo chi tiene le fila dei software closed commerciali? Non ritieni queste loro mosse lesive nei confronti di tutti gli utenti? Non ritieni un "esproprio" delle liberta che hai o hai avuto poco fa e che di sicuro ritieni non alienabili?> e ti ripeto ancora una volta, l'articolo> è un falso poichè il 99% dei> programmatori lavora in gestionali scritti> in fox pro, delphi e visualbasic... e credo> proprio che a questa categoria i sorgenti di> open office servono a ben poco... meglio una> rivista in edicola, credimi... altro che "In> Europa gli sviluppatori lo vogliono aperto"chi sviluppa per conto proprio o chi paga per lo sviluppo è colui che deve prendere la decisione più "gravosa": rinuciare a qualcosa per garantire dei diritti ai proprio utenti o porre limitazioni, alle volte assurde, a chi poi andrà ad usare il proprio prodotto?Tu come utente cosa preferisci? Usare un prodotto che ti obbliga a determinati comportamenti o usare un prodotto che ti garantisca dei diritti d'uso?Tu come sviluppatore cosa preferisci? Creare un prodotto che limita i tuoi utenti e li obbliga a determinati comportamenti o garantire a loro delle libertà? Preferisci che i tuoi utenti siano liberi o schiavi delle tue limitazioni?Le limitazioni ci sono e come anche ora, solo che molti le ignorano perché in pratica non c'è nessuno che le faccia rispettare, ma potrebbe arrivare un giorno in cui tutto questo non potrà più essere ignorato e quindi o ci si troverà ingabbiati da software che ti impone solo delle limitazioni e privazioni d'uso o si avrà scelto un sotware che ti garantisca dei diritti.> questo è il mio punto di vista,> prendilo come vuoi, ma certi numeri in> questo articolo mi sono ridicoliognuno è libero di pensare quello che vuole ... per ora c'è ancora questa libertà da parte di tutti ;-)Però ti consiglio prima di capire bene la differenza tra alcuni termini e poi di capire la differenza tra limitare l'uso di qualcosa e quella di garantire dei diritti a chi usa qualcosa.AnonimoOT, tutti quelli dell'IT lo hanno aperto
AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: dotnet> ma se io sviluppo un software di analisi> finanziaria in due anni di lavoro, stai> sicuro che io non proporrò il> software con sorgenti inclusi (altrimenti il> suo costo sarebbe di diverse decine di> migliaia di euro), ma bensì in> formula closed a 100 euro...> > se ne vendo 1000 ci guadagno, se ne vendo> 100 ci ho perso un sacco di soldi... a mio> rischio> > se poi tu vuoi i sorgenti, bene io te li> vendo a 70 mila euro, ovvero per due anni> del mio tempo... semplice no?mi sembra che sei un po' miope. Se tu crei un programma che è veramente valido e lo rilasci sotto GPL con il tuo copyright, quel programma è tuo. C'è una licenza che ne garantisce le limitazioni d'uso e che ti garantisce protezione legale fornita dalla FSF senza pagare nulla.Se lo distribuisci come software proprietario devi crearti tu una tua licenza, devi garantirne il rispetto nelle varie sedi ... e tutto questo è gratis?Se il programma è valido non avrai 1.000 utenti, ma ne potresti avere con molti zeri in più.Pensa se tu hai 1.000.000 utenti del tuo programma, lo distribuisci sotto GPL, puoi benissimo venderlo ad un prezzo molto modesto (magari 10 euro compreso CD) ed in più ti crei un giro di clienti vastissimo per: manutenzione, consulenze, personalizzazioni, ...Nota: di sicuro non tutti gli utenti compreranno da te il tuo prodotto, ma alla fine il punto di riferimento per tutto sarà chi detiene il copyright e cioè tu.Da quello che scrivi non hai ancora capito che il software libero non è gratis!Ci sono state parecchie società americane che sono balzate dal garage ad un giro d'affari da capogiro solo distribuendo software libero a pagamento, software da loro non realizzato.AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: TADsince1995> > > > Da quanto scrivi sembra che tu la> ritenga> > valida solo per progetti brevi e di> piccola> > entità. Chissà come> > però ha avuto successo con> progettoni> > tipo JBoss, OpenOffice e, ovviamente,> linux.> > se tu conoscessi bene la storia dei tre> software appena nominati, ti renderesti> conto che sono come delle cattedrali nel> desertotu non hai idea di cosa sia il software libero e di cosa ci sia dietro e quanto ci sia già sviluppato e pronto per un utilizzo in produzione.Prova ad installarti una Debian e perdici un po' di tempo per capire come utilizzarla e poi ne riparliamo> inoltre questi progetti sono controllati> direttamente dalla fsf, la quale ha sottola FSF non controlla un bel nulla. La FSF è la detentrice delle licenze GPL/LGPL/GFDL. Chi vede che un suo prodotto rilasciato sotto tali licenze è stato usato infrangendo tali licenze può chiedere alla FSF di essere difeso legalmente da loro per farle rispettare.La FSF non può in nessun modo fare nulla su un software rilasciato sotto GPL se chi detiene il copyright non la autorizza.> sotto finanziatori come IBM e SUN cui solo> scopo è poter accedere a quei> sorgenti a basso costo per i lucrosi> intere$$ila FSF accetta donazioni, ma non c'è nessuno che la finanzia se non forse RMS che versa tutti i premi che vince direttamente nelle sue casse.Ripeto tu non hai chiari i concetti e di come funziona il software libero.> > > > Comunque chi vivrà vedrà.> > > > beh, dai questa frase è ormai> obsoleta, siamo nel 2005 e fortunatamente il> free software non ha ancora convinto> nessuno, a quando la rivoluzione? :)non ha convinto nessuno?Ma se è usatissimo ed i suoi livelli di crescita sono sempre più rapidi!Guarda che m$ sta facendo di tutto per ostacolarlo e non ci riescono ... come mai?AnonimoRe: vuoi garanzie ? paghi ! e M$?
> hai mai avuto a che fare con l'assistenza MS> o altre software house commerciali?> > solo allora capirai cosa vuol dire> assistenza inclusa nel prezzoE' purtroppo si, souprattutto con programmi di contabilita' anche di aziende "serie" che propongono assistenza 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.Che presa per il sedere :@Lasciamo perdere l'assistenza M$ che non e' per nulla gratuita e non basta aver acquistato i suoi "prodotti"AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> Ci sono state parecchie società> americane che sono balzate dal garage ad un> giro d'affari da capogiro solo distribuendo> software libero a pagamento, software da> loro non realizzato.sarà, ma io sono per la difesa dei diritti degli sviluppatoril'open source forse garantisce un tozzo di pane a tutti i programmatori, mentre le aziende si fanno i soldoni distribuendo e impacchettando il sudore altruiin ogni caso, a me il modello free software GPL non convince, ho conosciuto troppe realtà che distribuiscono software secondo i canoni di stallman e tutte con seri problemi finanziari, oppure con una qualche altra fonte di sopravvivenza fuori dall'ambito informaticoil free software è come il freecommerce di fine millennio, ai tempi qualcuno si è arricchito... ma solo qualcunodotnetRe: vuoi garanzie ? paghi ! e M$?
- Scritto da: Anonimo> > Lasciamo perdere l'assistenza M$ che non e'> per nulla gratuita e non basta aver> acquistato i suoi "prodotti"le bugie allungano il nasoAnonimoterribile battaglia x proprietà intellet
AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: dotnet> > - Scritto da: Anonimo> > > Ci sono state parecchie società> > americane che sono balzate dal garage> ad un> > giro d'affari da capogiro solo> distribuendo> > software libero a pagamento, software da> > loro non realizzato.> > sarà, ma io sono per la difesa dei> diritti degli sviluppatorivarri forse dire di chi sottopaga gli sviluppatori!> l'open source forse garantisce un tozzo di> pane a tutti i programmatori, mentre le> aziende si fanno i soldoni distribuendo e> impacchettando il sudore altruiperché le aziende commerciali non si fanno molti più soldoni vendendo quello che tu sviluppi?Non dirmi che anche a te forniscono una percentuale sugli utili ... se sei il proprietario dell'azienda, allora stai dall'altra parte della barricata e quindi non difendi i diritti degli sviluppatori, ma delle aziende che sfruttano gli sviluppatori. > in ogni caso, a me il modello free software> GPL non convince, ho conosciuto troppe> realtà che distribuiscono software> secondo i canoni di stallman e tutte con> seri problemi finanziari, oppure con una> qualche altra fonte di sopravvivenza fuori> dall'ambito informaticoio ne ho conosciute di più che pur facendo il contrario di quello che dice Stallmann hanno ancora più grossi problemi finanziari ... anzi molte non ne hanno più di questi problemi perché sono fallite.Non penso proprio sia il metodo di distribuzione del software che fa si che una società sia in salute o meno.> il free software è come il> freecommerce di fine millennio, ai tempi> qualcuno si è arricchito... ma solo> qualcunoil software closed commerciale è sempre più gestito da lobby di potere che intascano i soldi di tutti fornendo sempre meno servizi.AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
> Da quello che scrivi non hai ancora capito> che il software libero non è gratis!> IO IO l' ho capito...mi hanno proposto un gestionale (pure bello)...sotto gpl ...........peccato che non me lo possa permettere (12000 ?).....mi faro scrivere qualcosa apposta, cosi almeno risparmio e lo posso fare su f.s. linuxAnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> Ragazzi, non sguazziamo sempre nella solita> confusione da mercatino di marrakech. Un> conto è parlare di "strumenti di> sviluppo" opensource (rari come mosche> bianche) ehmm .. veramente se si lavora su linux/*bsd si devono usare per forza quelli ...in ambito windows sono rari come mosche bianche , anche se Eclipse si sta facendo strada .AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> > > il software closed commerciale è> sempre più gestito da lobby di potere> che intascano i soldi di tutti fornendo> sempre meno servizi.in italia ci sono centinaia di software house per così dire... "closed"ma tu evidentemente conosci poco la realtà in cui vivicomunque, per spirito di cronaca, io lavoro in modo indipendente e non ho dipendenti a cui dare lo stipendiodotnetRe: L'open source è supportato...
- Scritto da: Anonimo> > E' freeeissimo se vuoi il supporto pero' lo> paghi.> MySql si paga per usi commerciali, praticamente l'illegalità regna sovrana nel linux world, ergo non è "freeeissimo" (che orrenda parola) torna a studiareciaoAnonimoPersonale opinione
Ho letto il commento di dotnet, e tutti i seguenti.Quello secondo me che vi sfugge è che l'open source è un modello di business, che mira a migliorare i servizi (modifica nel tempo del codice, portabilita', possibilita' di migliorie, etc) , quindi possibilita' di lavoro ulteriori oltre alla stesura del codice.Diversa cosa è la GPL. Con la GPL così com'è "fare soldi" è piuttosto difficile.Dotnet si chiede: come fai a fare soldi con l'open? Semplice, con un NDA.Se il tuo codice può visionarlo solo il tuo cliente, tu puoi vendere lo stesso prodotto a quanti clienti vuoi, senza rischiare che vada in giro "aggratis".Qui casca l'asino con la GPL, perchè chi usa un software GPL ha diritto a copiare il software.E' chiaro che un prodotto open messo liberamente per download con tanto di codice sorgente sotto GPL diviene dopo poco tempo automaticamente gratis. Chi si prende la briga di ricompilare il codice in binario e distribuirlo ci sarà sempre.Quello che vorrei chiedere a dotnet, però, è:Perchè allora su windows esistono tanti freeware, e nonostante cio' si vendono ancora prodotti commerciali?Se guardi bene, per un buon 70% i programmi installati sui desktop degli utenti sono in genere freeware, non open, ma comunque gratuiti.Dunque? Non mi sembra però che manchi il lavoro al software proprietario.Il problema quindi non è open o closed.AnonimoRe: Personale opinione
- Scritto da: Anonimo> Ho letto il commento di dotnet, e tutti i> seguenti.> > Quello secondo me che vi sfugge è che> l'open source è un modello di> business, che mira a migliorare i servizi> (modifica nel tempo del codice,> portabilita', possibilita' di migliorie,> etc) , quindi possibilita' di lavoro> ulteriori oltre alla stesura del codice.ti ripeto, se un mio cliente vuole i sorgenti io glielo vendo, a meno che non comunico l'indisponibilità dei sorgenti a priori... ma fin'ora non è mai successo> > Diversa cosa è la GPL. Con la GPL> così com'è "fare soldi"> è piuttosto difficile.non è una questione di fare soldi, io sono dell'idea che chi lavora e lavora tanto, non dovrà mai chiede oboli a nessunodiciamo che attorno al free software ci girano troppi rapaci che sfruttano l'ingenuità dei programmatori open sourcel'open source è un business per le aziende che muovono solo carta... a buon intenditore...il piccolo programmatore di provincia sgommerà mattina e sera fra i clienti per 600 euro al mese per sempre> > Dotnet si chiede: come fai a fare soldi con> l'open? Semplice, con un NDA.> > Se il tuo codice può visionarlo solo> il tuo cliente, tu puoi vendere lo stesso> prodotto a quanti clienti vuoi, senza> rischiare che vada in giro "aggratis".questa è una pratica sempre esistita, almeno da 25 anni> > Qui casca l'asino con la GPL, perchè> chi usa un software GPL ha diritto a copiare> il software.esatto, la GPL è una soluzione più accademica che commerciale e se qualcuno vuol farla apparire diversamente, questo qualcuno non mi piace> > E' chiaro che un prodotto open messo> liberamente per download con tanto di codice> sorgente sotto GPL diviene dopo poco tempo> automaticamente gratis. Chi si prende la> briga di ricompilare il codice in binario e> distribuirlo ci sarà sempre.e questa è una triste realtà> > Quello che vorrei chiedere a dotnet,> però, è:> > Perchè allora su windows esistono> tanti freeware, e nonostante cio' si vendono> ancora prodotti commerciali?dove sono tutti questi freeware?sono meno di quanto immagini, spesso infatti si tratta di software in bundle con l'hardware (vedi fotoritocco, programmi OCR, ecc..), oppure shareware un po' tolleranti come winzip oppure cuteftp con banner inclusoe comunque il freeware ha quasi sempre lo scopo di far conosce l'azienda e i suoi prodotti commerciali> > Se guardi bene, per un buon 70% i programmi> installati sui desktop degli utenti sono in> genere freeware, non open, ma comunque> gratuiti.beh dai, ci sarebbe tutto un discorso da fare su questo argomentofreeware e free software sono imparagonabili> > Dunque? Non mi sembra però che manchi> il lavoro al software proprietario.è fin troppo facile la tua soluzione, infatti non reggeil software freeware ha lo scopo nel 95% dei casi di portare alla vendita di altro software closed e commercialel'open source inteso come free software è lui stesso un fine... al massimo prevede delle personalizzazioni a pagamento... ma queste sono utopiche leggende metropolitane> > Il problema quindi non è open o> closed.il problema è che nessuno di questo passo spenderà mai una lira in software (nemmeno nelle personalizzazioni)per approfondimenti, leggi questo mio intervento di qualche mese fa':http://punto-informatico.it/forum/pol.asp?mid=690112dotnetRe: Cos'è la solita minestra?
- Scritto da: Anonimo> > > - Scritto da: Anonimo> > La solita minestra del chiaro-scuro del> dico> > ma non dico.> > Mi piace l' Open, ma compro il> > wc-closed........> > Cosa ti aspettavi da una indagine condotta> dalla BEA? Lo sai a quanto vendono WebLogic?> Mica possono dire 'Usate JBoss che non vi> costa nulla invece del nostro che vi costa> un capitale.'JBoss è un prodotto per eterni smanettoni (come tutti i prodotti open source)... sarebbe assurdo venderloAnonimoTCO?
E hanno un loro ruolo nell'allontanare dal software aperto anche le difficoltà nel definire con esattezza il TCO (Total cost of ownership) e molti citano anche problemi di proprietà intellettuale. TCO? Ma si parla di sistemi di sviluppo o di sistemi operativi? Cos'e` il TCO di un sistema di sviluppo? Ma non è tutto qui. "Questa attuale riluttanza - scrive BEA - può anche essere attribuita alla scarsa affidabilità che viene attribuita alle licenze del software libero, che il 42 per cento degli intervistati cita come ragione principale per non implementare il codice aperto". Scarsa affidabilita`? Mi chiedo: quanti degli intervistati riescono a scriversi un contratto di licenza in legalese che ritengano piu` affidabile di che so, la LGPL? Affidabile in che senso?AnonimoRe: che posts ragazzi
- Scritto da: shevathas> Il codice che sviluppi, se parti dall'O.S.> devi darlo al resto del mondo, d'altronde> le licenze open sono chiare su questo punto:> quello che sviluppi partendo da codice open> deve rimanere open.Mah, non sempre.La LGPL (Lesser GPL) e` qui per questo: se posso includere un'implementazione del Mersenne Twister nel mio set di librerie distribuite con un sorgente che e` solo read-only open source, e` grazie al fatto che l'MT si trova sotto LGPL.AnonimoRe: Lo vogliono chiuso
- Scritto da: Anonimo> Poiché l'articolo termina dicendo:> > >"questo sondaggio mostra che gli> sviluppatori sono poco> >convinti del livello di supporto e di> affidabilità associati al> >software aperto. E come risultato> vediamo che i clienti si> >rivolgono ancora ai sistemi proprietari> per tecnologie più> >avanzate e complesse utilizzate per lo> sviluppo della loro> >produzione".> > Mi sembra ovvio che il titolo debba essere> "In Europa gli sviluppatori lo vogliono> chiuso" oppure "In Europa solo gli> sviluppatori open source lo vogliono> aperto".Penso che nella conclusione volessero evidenziare che non c'e` una decisa maggioranza di consenso al modello open-source. Pero` all'inizio l'articolo dice che il consenso e` del 60% circa, che e` comunque una maggioranza assoluta che giustifica il titolo.> Non capisco perché si debba regalare> tutto il codice a tutti,> indiscriminatamente.Il codice e` tuo, ci fai quel che ti pare, incluso regalarlo.Nessuno ha mai detto una cosa del genere.Io per esempio, per i progetti che mi stanno piu` a cuore, pur di evitare il forking uso un modello read-only open-source: guardare ma non toccare.AnonimoIn Europa gli sviluppatori lo vogliono..
AnonimoOT Re: non c'è' concorrenza
- Scritto da: Anonimo> Che poi il ... monopolio sia stato> praticamente scritto per chi e' ignorante e> non capisce nulla di pc ne' di informatica e> che quasi quasi pure il bottoncino del> "next" gli dia fastidio quando adopera il> pc, beh questo io credo che sia dato dal> fatto che nel mondo l'ignoranza informatica> e' la cosa + dilagante che ci sia.A proposito a che server il next se poi si accettano sempre le impostazioni di default, facciamo tutto con una cliccata sola 8)AnonimoRe: L'open source è supportato...
> MySql si paga per usi commerciali,> praticamente l'illegalità regna> sovrana nel linux world, ergo non è> "freeeissimo" (che orrenda parola) > > torna a studiare> > ciaoEh, Eh, vedo che in un discorso cerchi i particolari per poter aver ragione, ma toppi alla grande in quanto la licenza commerciale la devi comprare per poter rivendere Mysql insieme ai tuoi prodotti e non per utilizzarlo nella tua azienda oppure se desideri supporto.O, scusa e' tutto scritto in iglese, vabbe' chiedi ad un ragazzetto delle elementari che ti traduca il testo... e anche che lo spieghi :DAnonimoRe: che posts ragazzi
Senza offesa ma, scusa... "posts" ?No dai.CiaoAnonimoRe: vuoi garanzie ? paghi ! e M$?
> > Lasciamo perdere l'assistenza M$ che> non e'> > per nulla gratuita e non basta aver> > acquistato i suoi "prodotti"> > le bugie allungano il nasoe tu lo sai benissimo... vero? :D :DAnonimoRe: La scelta è sempre difficile
- Scritto da: Anonimo....> > Il rischio non viene scaricato> finanziariamente sulla MS anche> perchè non forniscono nessuna> garanzia.> Però se tu hai scritto un software> per Windows e alla fine risulta che Windows> pone problemi puoi sempre dire che la tua> scelta non era sbagliata e che> basterà aspettare il prossimo service> pack.> Se invece ti capita con Linux ti saltano> subito tutti addosso dicendoti che> sicuramente non ci sarebbero stati problemi> usando Windows perchè è lo> standard di mercato.> Sei pronto a rischiare il posto di lavoro> perchè hai voluto proporre Linux?> Beh, la maggior parte della gente no. Quindi> usano Linux solamente dove sono certi di> riuscire il progetto (qualunque esso sia).> Mentre dove c'è anche solamente> un'incertezza usano Windows, così al> peggio diventa colpa della MS e il gioco> è fatto.Non è così, il punto non è Microsoft o Linux, il punto è open source o closed source.E il fatto è che l'open source è più usato di quanto si dice, e a volte i programmatori non sanno neanche di usarlo (come ad esempio la zlib, talmente semplice da usare che non ci si accorge).E di per se l'inchiesta è piuttosto confusa, visto che la stessa microsoft ha rilasciato molti pacchetti come open source l'anno scorso, e sono componenti piuttosto vitali, come lo stack tcp e roba del genere.Microsoft o Linux tutti sono favorevoli a l'open source.... e nessuno ti licenzia se qualcosa va storto, per fortuna non governa nè il vaticano, nè robespiereAnonimoRe: Personale opinione
> diciamo che attorno al free software ci> girano troppi rapaci che sfruttano> l'ingenuità dei programmatori open> sourcePiu' che altro sfruttano l'ingenuita' dei clienti ho visto rivendere phpnuke a prezzi esorbitanti.> l'open source è un business per le> aziende che muovono solo carta... a buon> intenditore...Eh, non e' cosi' semplice il software open e' solo la base, installazioni e pensanti personalizzazioni non ti permettono solo di "muovere la carta"> il piccolo programmatore di provincia> sgommerà mattina e sera fra i clienti> per 600 euro al mese per sempreCon l'aria che tira anche quello di citta' fara' la stessa fine.I programmatori open pigliano ben piu' di quella cifra. I software open richiedono esperienza e conoscenze che vanno al dila' del punta e clicca, sia per essere installati che per essere modificati e questo darebbe finalmente la dignita' che meritano i tecnici dell'ITAnonimoRe: TCO?
La verita' e' che se scegli il software close puoi scaricare il barile dicendo che non e' colpa tua se il tutto funziona male, ma se scegli quello open e solo colpa tua che non sei in grado di farlo funzionare al meglio.AnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
Ah certo... e quindi quando tu vai in un autosalone ad acquistare la tua bella Ford Mondeo TDi ti devono dare anche le due tonnellate di progetti che sono stati necessari per la sua costruzione??Eh già, perchè senza quelli tu hai acquistato un prodotto incompleto.....Patetici...AnonimoRe: Personale opinione
- Scritto da: dotnet....Sei paranoico.Se qualcuno ti chiede di fargli un lavoro ti fai pagare.Se non vuole pagarti non fargli il lavoro, o lo farà qualcun'altro che si fa pagare meno e che sicuramente farà il lavoro peggio.Non puoi cambiare il mondo.Se è ammissibile il copyright che trovi nei prodotti closed è più che ammissibile la GPL.Una persona che dice abbasso il free software dice abbasso la libertà di scrivere e distribuire codice. Se permetti, anche se la cosa mi crea un po' di disappunto, devo farti notare che sei semplicemente un idiota se pretendi che le istituzioni facciano qualcosa in questa direzione.danieleAnonimoRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> Ah certo... e quindi quando tu vai in un> autosalone ad acquistare la tua bella Ford> Mondeo TDi ti devono dare anche le due> tonnellate di progetti che sono stati> necessari per la sua costruzione??> Eh già, perchè senza quelli tu> hai acquistato un prodotto incompleto.....> > Patetici...senza pensare a tutti brevetti che ci stanno dietro ad una Mondeo TDi... altro che, ci si dovrebbe rompere il cu*o in siberia per almeno 1000 anni prima di poter acquistare una Mondeo nel vero senso della parola...a quando le comunità delle "open car"... bwaaaahhhAnonimoRe: Personale opinione
- Scritto da: Anonimo> > Se permetti,> anche se la cosa mi crea un po' di> disappunto, devo farti notare che sei> semplicemente un idiota se pretendi che le> istituzioni facciano qualcosa in questa> direzione.beh, considera che quel poco di buono che si è fatto fin'ora in open source si concentra sempre più nelle mani delle poche vere distribuzioni commerciali mda in usa al 90%... l'Italia non esiste se non in progettini da doposcuolaalmeno finora un migliaio di software house hanno campato nello stivale con il commerciale... me vedo anni di vacche magre per tutti :(dotnetRe: La scelta è sempre difficile
- Scritto da: Anonimo > Il rischio non viene scaricato> finanziariamente sulla MS anche> perchè non forniscono nessuna> garanzia.> Però se tu hai scritto un software> per Windows e alla fine risulta che Windows> pone problemi puoi sempre dire che la tua> scelta non era sbagliata e che> basterà aspettare il prossimo service> pack.> Se invece ti capita con Linux ti saltano> subito tutti addosso dicendoti che> sicuramente non ci sarebbero stati problemi> usando Windows perchè è lo> standard di mercato.> Sei pronto a rischiare il posto di lavoro> perchè hai voluto proporre Linux?> Beh, la maggior parte della gente no. Quindi> usano Linux solamente dove sono certi di> riuscire il progetto (qualunque esso sia).> Mentre dove c'è anche solamente> un'incertezza usano Windows, così al> peggio diventa colpa della MS e il gioco> è fatto.Gia' perche' sicuramente il prossimo SP risolvera' il problema? Da dove ti viene tutta questa sicurezza? E se poi non mi risolve un bel nulla a chi do la colpa? Qualcuno potrebbe dirmi che sicuramente non ci sarebbero stati problemi usando Linux.... e allora mi salterebbero addosso lostesso.In ogni caso per togliersi il dubbio "funziona-non funziona" e' buona norma dotarsi di macchine test sulle queli installare i S.O. che ci interessano prima di mettere il tutto in produzione. A volte succede che una data vers. del S.O. possa creare problemi (qualcheincompatibilita'con-lib-dll-vattelappesca)ma non c'e' garanzia che sia il prossimo SP piuttosto che la prossima vers. del kernel o delle LIBC a risolvere il problema, che il S.O. sia standard o non standard, diffuso o meno.AlessandroxRe: L'open source è supportato...
- Scritto da: Anonimo> > MySql si paga per usi commerciali,> > praticamente l'illegalità regna> > sovrana nel linux world, ergo non> è> > "freeeissimo" (che orrenda parola) > > > > torna a studiare> > > > ciao> > Eh, Eh, vedo che in un discorso cerchi i> particolari per poter aver ragione, ma toppi> alla grande in quanto la licenza commerciale> la devi comprare per poter rivendere Mysql> insieme ai tuoi prodotti e non per> utilizzarlo nella tua azienda oppure se> desideri supporto.> > O, scusa e' tutto scritto in iglese, vabbe'> chiedi ad un ragazzetto delle elementari che> ti traduca il testo... e anche che lo> spieghi :D> ma ti rendi conto della figura da lamer che stai facendo?cioè mi spiego, prima hai detto che MySql è "freeeissimo" e poi confermi la mia tesi secondo cui tu non sai cosa vuol dire free e che mysql si paga per usi commerciali (commercio/vendita/distribuzione) come ho sempre affermato...e poi cosa c'entra l'inglese che tra l'altro potrei pure insegnarti?posso chiederti quanti anni hai?AnonimoRe: TCO?
- Scritto da: Anonimo> La verita' e' che se scegli il software> close puoi scaricare il barile dicendo che> non e' colpa tua se il tutto funziona male,> ma se scegli quello open e solo colpa tua> che non sei in grado di farlo funzionare al> meglio.> non so se hai mai letto il contratto di licenza di windows...ma loro esplicitamente dicono che se non funziona non e' detto che sia colpa loro... se tanto mi da tanto io mi rivolgo a qualcun'altro...:@:@:@:@awerellwvRe: L'open source è supportato...
> ma ti rendi conto della figura da lamer che> stai facendo?sempre meglio che la tua da (troll)> cioè mi spiego, prima hai detto che> MySql è "freeeissimo" e poi confermi> la mia tesi secondo cui tu non sai cosa vuol> dire free e che mysql si paga per usi> commerciali> (commercio/vendita/distribuzione) come ho> sempre affermato...Certo caro, se lo vuoi utilizzare per la tua azienda ok e' gratis, ma se vuoi farci i soldi rivendendolo a qualcun'altro e' ovvio che devi pagare altrimenti, secondo la gpl dovresti dare l'accesso anche al codice del tuo software distributo con mysql.Ed in piu' e lo ribadisco anche se fai finta di non capire (oppure non capisci veramente :| ) che il costo di tale licenza da sopratutto l'accesso al supporto, infatti molti pagano per avere il supporto anche se non hanno effettivo bisogno della licenza di rivendita.> e poi cosa c'entra l'inglese che tra l'altro> potrei pure insegnarti?Eh, si certo, certo. > posso chiederti quanti anni hai?18 e tu?AnonimoRe: La scelta è sempre difficile
- Scritto da: Alessandrox> > Gia' perche' sicuramente il prossimo SP> risolvera' il problema? Da dove ti viene> tutta questa sicurezza? E se poi non mi> risolve un bel nulla a chi do la colpa?Guarda, il problema a questi livelli (parlo di chi è deputato all'acquisto) non è tanto che funzioni o meno qualcosa, piuttosto trovare un modo per scaricare a qualcun'altro la colpa se non funziona.Un esempio?Sono un resonsabile acquisti.Il mio tecnico mi sta rompendo l'anima da una vita perché io acquisti Linux per la nostra azienda.Il fatto è che sulla mia scrivania è pieno di deplian di aziende che ti garantiscono software funzionante in varie formule.Che cosa sceglierò?Vedi, per installare 100 macchine basta una settimana (o meno) ad un tecnico.Ma provvedere al loro funzionamento ordinario, no.Occorre una struttura più grande che se ne occupi, che possa mettere a disposizione una risorsa subito, all'occorrenza.Quindi, io che mi occupo di comprare, mi affiderò a quella che mi pare la realtà più consolidata.Poi non dimenticare che tutti i 35-40 enni sono cresciuti nel limbo della totale incompatibilità fra sistemi, il che rende la scelta ancora più radicale verso lo standard di mercato.> Qualcuno potrebbe dirmi che sicuramente non> ci sarebbero stati problemi usando Linux....> e allora mi salterebbero addosso lostesso.No, perché tu hai agito con lo scrupolo del buon padre di famiglia adottando la soluzione più canonica e consolidata.Mentre con Linux avresti rischiato grosso.Vedi, il problema non è se funziona, ma quanto rischi.Se cammini su una corda ad un metro da terra, magari non hai problemi.Stendi la stessa corda a 100 metri da terra e prova a ripetere l'operazione.> In ogni caso per togliersi il dubbio> "funziona-non funziona" e' buona norma> dotarsi di macchine test sulle queli> installare i S.O. che ci interessano prima> di mettere il tutto in produzione. A volte> succede che una data vers. del S.O. possa> creare problemi> (qualcheincompatibilita'con-lib-dll-vattelapp> ma non c'e' garanzia che sia il prossimo SP> piuttosto che la prossima vers. del kernel o> delle LIBC a risolvere il problema, che il> S.O. sia standard o non standard, diffuso o> meno.Questa è una soluzione tecnica, ma stiamo parlando di persone cui non interessa la tecnica.:)alexmarioRe: io lo voglio chiuso e non sono il so
- Scritto da: Anonimo> > ehmm .. veramente se si lavora su linux/*bsd> si devono usare per forza quelli ...Dai, non diciamo eresie. Se vuoi un elenco di compilatori, lint e tools commerciali per unix, compatibili a livello binario con linux, basta chiedere, ce ne sono decine (se ti limiti ai cataloghi di quest'anno) o migliaia (se ti metti a cercare un po', trovi anche dei VAX nuovi di pacca e scatolate di licenze invendute perfettamente adatte all'uopo).AnonimoRe: L'open source è supportato...
- Scritto da: Anonimo> > Certo caro, se lo vuoi utilizzare per la tua> azienda ok e' gratis, ma se vuoi farci i> soldi rivendendolo a qualcun'altro e' ovvio> che devi pagare altrimenti, secondo la gpl> dovresti dare l'accesso anche al codice del> tuo software distributo con mysql.ma quando mai, io posso ad esempio distribuire il kernel linux assieme alla mia distribuzione commerciale, la GPL non lo vietati ripeto: MySql non è free> Ed in piu' e lo ribadisco anche se fai finta> di non capire (oppure non capisci veramente> :| ) che il costo di tale licenza da> sopratutto l'accesso al supporto, infatti> molti pagano per avere il supporto anche se> non hanno effettivo bisogno della licenza di> rivendita."da soprattutto" non è sufficientemente chiaro> > posso chiederti quanti anni hai?> 18 e tu?sei ancora un pupo, ne farai di evoluzionibyeAnonimoRe: L'open source è supportato...
Ah no? sei convito di poter inglobare del software sotto licenza gpl nel tuo e rivenderlo?Bhe! se ne sei convinto fai pure> sei ancora un pupo, ne farai di evoluzioniGia' tu invece, da quello che scrivi, e' meglio che vada presto in pensione, visto che un "pupo" ne sa gia' piu' di te :DAnonimoRe: Personale opinione
- Scritto da: Anonimo> Quello secondo me che vi sfugge è che> l'open source è un modello di> business, che mira a migliorare i servizi> (modifica nel tempo del codice,> portabilita', possibilita' di migliorie,> etc) , quindi possibilita' di lavoro> ulteriori oltre alla stesura del codice.Ti sfugge che stando proprio ai cattedratici dell'open source, l'open source NON HA un modello di business.Hai letto bene?AnonimoRe: Personale opinione
- Scritto da: Anonimo> I software open richiedono esperienza e> conoscenze che vanno al dila' del punta e> clicca, sia per essere installati che per> essere modificati e questo darebbe> finalmente la dignita' che meritano i> tecnici dell'ITMa che bello, complichiamo le cose per selezionare i veri, i giusti, i duri e puri? Scusa ma a me questo puzza di fregatura. Preferisco il punta e clicca perché almeno non mi fregano per ogni virgola punto e punto e virgola.AnonimoRe: Personale opinione
> Ma che bello, complichiamo le cose per> selezionare i veri, i giusti, i duri e puri?> Scusa ma a me questo puzza di fregatura.> Preferisco il punta e clicca perché> almeno non mi fregano per ogni virgola punto> e punto e virgola.L'informatica e' una materia complessa, il fatto che si clicchi "avanti" per installare un programma e' una semplificazione creata dai programmatori, ma non rende un "informatico" chi sa solo compiere questa azione.Anche gli ingegneri fanno si che chi guida un auto non debba per forza studiare termodinamica, meccanica, ed altre amenita', ma debba solo saper guidare.Il saper guidare non fa di qualcuno un ingegnere come il saper installare i programmi non fa di qualcuno un esperto del settore IT.AnonimoRe: L'open source è supportato...
> > oppure hanno deciso di non supportare> piu'> > quel prodotto.> > OK: Quali, quando, perché?La lista e' davvero lunga, soprattuto nel campo del datawarehousing, framework e business intelligence. > Se windows fosse open source probabilmente> non potrebbe esistere perché> Microsoft non avrebbe avuto i soldi per> pagare i lavoratori.Eppure Linux, con le sua intefacce grafice kde, gnome e molte altre esiste e prospera anche senza speculare all'inverosimile.AnonimoLinux ed il costo di fabbrica...
L'italia e' il paese degli intermediari e rivenditori che fanno inevitabilmente gonfiare il prezzo nel percorso di produzione e vendita.Non dico che il costo di Linux rappresenti il reali costo di sviluppo di un software ma mi piacerebbe sapere quanto costerebbe una copia di windows senza gli emormi guadagni di Bill e della sua macchina del marketing. :|AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 18 01 2005
Ti potrebbe interessare