Il bricco intelligente

Il bricco intelligente

Una serie di sensori tiene sotto controllo la qualità e la bontà del latte
Una serie di sensori tiene sotto controllo la qualità e la bontà del latte

Il latte inacidito nel frigorifero dopo giorni e giorni che il contenitore è aperto è una situazione a cui molti sono abituati. Si apre la confezione del latte, se ne usa giusto il quantitativo necessario e poi resta lì, ad aspettare che qualcuno si accorga del suo deterioramento per essere gettato via. Questo nella migliore delle ipotesi. A volte i più distratti non si rendono conto che il latte è andato a male, utilizzandolo ancora, con conseguenze non proprio idilliache. In un futuro non poi così lontano questa situazione dovrebbe risolversi grazie all’ausilio della tecnologia. Infatti, il gruppo di sviluppo di Quirky con la partnership di General Electric (GE) hanno progettato un bricco intelligente, chiamato Milkmaid.

Milkmaid

All’interno di quello che sembra un tradizionale contenitore in vetro in realtà si nascondono tutta una serie di sensori capaci di monitorare in modo continuo il pH del latte e la sua temperature, registrandone eventuali variazioni. A queste variazioni, poi, sono fatti corrispondere tutta una serie di stati che indicano la qualità del prodotto, intuibile attraverso un LED posto nella base del bricco, che cambia colore dal verde al rosso, a seconda del fatto che il latte sia ancora adatto al consumo umano o sia da buttare.

Nella docking station del brick è anche implementato un sistema GSM con tanto di SIM, che permette al sistema di inviare messaggi al cellulare dell’utilizzatore del bricco, per ricordargli quando è il momento di acquistare del latte fresco.

Allo stesso tempo questo sistema permette anche di alimentare attraverso dei feed un’apposita app informativa per iOS, da cui è possibile ricavare tutta una serie di informazioni sul latte presente nel bricco, come temperatura, acidità, intervalli di acquisto, quantità versata e via discorrendo.

Il prodotto è ancora in fase di perfezionamento, ma l’obiettivo è di migliorare il prototipo finale mantenendo comunque accessibile il prezzo, per raggiungere in breve tempo i frigoriferi americani prima e quelli del resto del mondo in un momento successivo.

(via Digital Trends )

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Pubblicato il
19 giu 2012
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