Il codice di Cabir è pubblico

Il codice di Cabir è pubblico

L'autore del primo e più celebre worm per telefoni cellulari ha deciso di aprire il codice sorgente del proprio vermicello così da favorire la nascita di nuove varianti. Quelle in circolazione sono già oltre una decina
L'autore del primo e più celebre worm per telefoni cellulari ha deciso di aprire il codice sorgente del proprio vermicello così da favorire la nascita di nuove varianti. Quelle in circolazione sono già oltre una decina


Roma – Ispirato forse dall’atmosfera natalizia, l’autore di Cabir ha di recente donato alla comunità dei virus writer il codice sorgente del proprio worm per cellulari. Ciò significa che, d’ora in avanti, chiunque abbia un’infarinatura di programmazione potrà costruire la propria variante di Cabir.

“Pubblicare sul Web il codice sorgente di un virus è un’azione irresponsabile e pericolosa, soprattutto perché incoraggia altre persone a creare programmi malevoli”, ha dichiarato Graham Cluley, senior technology consultant della società di antivirus Sophos.

Scritto da un programmatore brasiliano di 32 anni, il codice reso pubblico è lo stesso che si trova alla base delle varianti H e I di Cabir: come i suoi predecessori, questi vermicelli sono in grado di infettare gli smart phone basati su Symbian OS e propagarsi attraverso connessioni Bluetooth attive. Sebbene i suoi effetti non siano irreversibili, Cabir può bloccare buona parte delle funzionalità di un telefono mobile.

Il mezzo d’infezione più frequente è il Web o i siti WAP, due risorse da cui gli utenti di smart phone Symbian OS possono scaricare e installare nuove applicazioni: in genere i worm come Cabir vengono infatti celati all’interno di file apparentemente innocui, con estensione “.sis”, che una volta lanciati infettano il telefono.

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Pubblicato il
4 gen 2005
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