Siete curiosi di sapere se siete davvero innamorati? Allora stringete il DoCoMo Tai Heart fra le mani, mentre parlate al telefono con il vostro partner o spettegolate con i vostri amici dell’ultimo appuntamento galante.

Questo bizzarro cuoricino luminoso è in grado di rilevare il battito cardiaco durante la conversazione ed elaborando i dati è capace di rivelarvi quale sia il vostro vero sentimento nei confronti di una persona a voi cara. Questo cuore basa il suo funzionamento sullo stesso principio della macchina della verità, implementandolo però in modo molto limitato.
Il Tai Heart è stato presentato ovviamente in Giappone nel corso del CEATEC 2010 e gli spettatori hanno potuto vedere il cuore rivelatore in funzione, con i LED accessi oppure con la vibrazione attiva per confermare l’innamoramento o per svelare un falso interesse. La modalità d’uso futura prevede che una coppia potrà avere due cuori che comunichino via Bluetooth o via Internet, per cui durante un incontro o durante una telefonata ognuno potrà conoscere i sentimenti dell’altra.
In alcuni casi, tutto ciò potrebbe essere però assolutamente deleterio.
( via UBERGIZMO )
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Quindi...
Anche in Italia un qualsiasi titolare di partita IVA, può rifiutarsi di pagare l'equo compenso all'acquisto un qualsiasi supporto (CD, DVD, SD, HDD, ecc.)?SCF IS EVILRe: Quindi...
Me lo stavo chiedendo anche io... e credo che la risposta sia "sì", ma a patto di voler buttare soldi e tempo in cause legali senza fine.H5N1Re: Quindi...
- Scritto da: H5N1> Me lo stavo chiedendo anche io... e credo che la> risposta sia "sì", ma a patto di voler buttare> soldi e tempo in cause legali senza> fine.tecnicamente non serve fare un causa: le aziende, che probabilmente acquistano supporti per migliaia di euro (e non decine o centinaia come gli utenti comuni) possono fare una dichiarzione nella quale si attesta che i supporti verranno utilizzati per l'archiviazione di materiale proprio e riavere indietro in qualche modo questa "tassa".Fa comunque ridere come situazione, che si parli di Spagna o di Italia: io ho circa 300 giga di foto scattate da me nel corso degli anni e dovrei pagare l'equo compenso per un disco capace di archiviarle? e perchè mai?Ma, soprattutto, questa tassa NON AUTORIZZA NE' GIUSTIFICA la copia, quindi siamo cornuti e mazziati: se ti beccano con una copia dell'ultima compilation di x-factor (...) e mostri alla finanza lo scontrino che attesta il pagamento dell'equo compenso, rischi comunque multe e/o galera (mentre se uccidi ti invitano ai talk show :D )Andrea PaganiRe: Quindi...
discorso giustissimo come fotografia dell'esistenteperò se poi passiamo al giudizio penso che siamo d'accordo sul fatto che è la solita furbacchiata di chi già ha per avere ancora di più...01234Re: Quindi...
- Scritto da: Andrea Pagani> Fa comunque ridere come situazione, che si parli> di Spagna o di Italia: io ho circa 300 giga di> foto scattate da me nel corso degli anni e dovrei> pagare l'equo compenso per un disco capace di> archiviarle? e perchè> mai?perché nelle tue foto ci sarà sicuramente qualche opera d'ingegno (monumenti, opere architettoniche) la cui immagine è protetta da diritto d'autore, quindi devi pagare l'equo compenso."matrixil diritto d'autore è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità"il solito bene informatoRe: Quindi...
in Italia, da sempre, l'equo compenso non si applica alle aziende. Le aziende che comprano supporti digitali o componenti hardware sottoposti al compenso/tassa compilano un modulo trovabile sul sito SIAE e allegano la documentazione relativa all'acquisto e la inviano alla SIAE che la analizza e procede al rimborso. La SIAE si riserva controlli. In ogni caso essendo in Italia applicato all'origine, il compenso, l'unico modo per le aziende di recuperare il maltolto è questo, ma è appunto possibile farloTetsuiaRe: Quindi...
> compilano un modulo> trovabile sul sito SIAE e allegano la> documentazione relativa all'acquisto e la inviano> alla SIAE che la analizza e procede al rimborso.> La SIAE si riserva controlli. In ogni caso> essendo in Italia applicato all'origine, il> compenso, l'unico modo per le aziende di> recuperare il maltolto è questo, ma è appunto> possibile> farloinsomma in perfetto stile Calderoli, il ministro della SemplificazioneLOLbubbaRe: Quindi...
- Scritto da: SCF IS EVIL> Anche in Italia un qualsiasi titolare di partita> IVA, può rifiutarsi di pagare l'equo compenso> all'acquisto un qualsiasi supporto (CD, DVD, SD,> HDD,> ecc.)?Siamo in europa unita, non ci sono piu' le dogane.Quel materiale li' lo si compra in qualche paese europeo realmente democratico, dove non fanno leggi ad hoc per tenere in vita i parassiti.panda rossaRe: Si, però...
> Ma dov'e' il diritto nel pagare una multa> preventiva per un reato potenziale ? Questo e'> dare preventivamente del ladro al consumatore,> altro che> rispetto.Ma infatti: è come se comprando un'automobile mi dessero subito un migliaio di euro di multa e mi togliessero 10 punti perchè "chissà quante volte andrai più veloce del limite senza che ti becchiamo con l'autovelox" (che paradossalmente avrebbe più ragione di essere rispetto all'equo ompenso Siae :D )Andrea PaganiRe: Si, però...
> Ma infatti: è come se comprando un'automobile mi> dessero subito un migliaio di euro di multa e mi> togliessero 10 punti perchè "chissà quante volte> andrai più veloce del limite senza che ti> becchiamo con l'autovelox" (che paradossalmente> avrebbe più ragione di essere rispetto all'equo> ompenso Siae :D> )Stai paragonando un sinallagma di diritto civile ad un illecito amministrativo. Non c'entra nemmeno se ce lo pigi. A occhio e croce, Thenora qui è l'unico che ha una discreta idea del perché esista l'equo compenso. Che poi sia una XXXXXta metterlo sui supporti di destinazione anziché sui contenuti acquistati siamo d'accordo, ma non puoi paragonarmi un compenso per un'eccezione ad un diritto ad una presunzione di illecito amministrativo.guerretRe: Si, però...
> Stai paragonando un sinallagma di diritto civile> ad un illecito amministrativo. Non c'entra> nemmeno se ce lo pigi. A occhio e croce, Thenora> qui è l'unico che ha una discreta idea del perché> esista l'equo compenso. Che poi sia una XXXXXta> metterlo sui supporti di destinazione anziché sui> contenuti acquistati siamo d'accordo, ma non puoi> paragonarmi un compenso per un'eccezione ad un> diritto ad una presunzione di illecito> amministrativo.pignolo :oAndrea PaganiRe: Si, però...
- Scritto da: guerret> > Ma infatti: è come se comprando un'automobile mi> > dessero subito un migliaio di euro di multa e mi> > togliessero 10 punti perchè "chissà quante volte> > andrai più veloce del limite senza che ti> > becchiamo con l'autovelox" (che paradossalmente> > avrebbe più ragione di essere rispetto all'equo> > ompenso Siae :D )> Stai paragonando un sinallagma di diritto civile> ad un illecito amministrativo. Non c'entra> nemmeno se ce lo pigi. A occhio e croce, Thenora> qui è l'unico che ha una discreta idea del perché> esista l'equo compenso. Che poi sia una XXXXXta> metterlo sui supporti di destinazione anziché sui> contenuti acquistati siamo d'accordo, ma non puoi> paragonarmi un compenso per un'eccezione ad un> diritto ad una presunzione di illecito> amministrativo.E facci tu qualche paragone piu' calzante, visto che ne tu ne' teora riuscite a far capire alla massa di caproni qui (me compreso) qual e' il senso di pagare una tassa sulla musica su una card della macchina fotografica.kraneRe: Si, però...
- Scritto da: krane> E facci tu qualche paragone piu' calzante, visto> che ne tu ne' teora riuscite a far capire alla> massa di caproni qui (me compreso) qual e' il> senso di pagare una tassa sulla musica su una> card della macchina> fotografica.Il senso e' quello di nutrire quelle zecche parassite che ti si attaccano alla giugulare e si nutrono del tuo sangue, lasciandoti in cambio delle infezioni.panda rossaRe: Si, però...
> E facci tu qualche paragone piu' calzante, visto> che ne tu ne' teora riuscite a far capire alla> massa di caproni qui (me compreso) qual e' il> senso di pagare una tassa sulla musica su una> card della macchina> fotografica.Ci provo, in breve. Un'opera è composta da un corpus mysticum (la musica, il testo, insomma il contenuto) ed un corpus mechanicum (CD, carta, videocassetta, insomma il supporto). Se te compri un CD, tu acquisisci la proprietà piena sul corpus mechanicum, nel senso che ci puoi fare quel che vuoi (venderlo, regalarlo, distruggerlo...), ma non sul mysticum, perché tu hai acquisito solo il diritto di fruirlo, che è molto meno della proprietà. In particolare, non hai acquisito il diritto a riprodurre il contenuto, perché quello rimane prerogativa ESCLUSIVA dell'autore.Con alcune eccezioni, in particolare una: quella che permette a te di fare una copia per uso personale. Cioè puoi farci una copia (o più), purché tu non la spacci/venda/distribuisca; la devi usare per te, ad esempio per ascoltare sull'iPod le musiche dei CD che hai comprato. Questo è un piccolo diritto che te acquisisci, e una riduzione dell'esclusività del diritto dell'autore a produrre copie dell'opera. In sostanza, tu guadagni un piccolo diritto, lui lo perde, e qui si innesta il compenso: l'autore ha diritto ad una piccola somma in denaro in cambio della tua possibilità che tu faccia una copia.Fin qui tutto bene. Il problema sorge con il modo in cui il compenso viene prelevato. Perché se fosse fatto bene, per il diritto alla copia privata si aumenterebbe un pochino il costo del prodotto che te compri e festa finita; se ci pensi, d'altronde, quando compri una canzone su iTunes ne compri anche il diritto di farne copie sull'iPod. Invece, mettendo il costo sui supporti su cui IN TEORIA puoi copiare le opere, diventa un pagamento sulle ipotesi di utilizzo. Anzi, diventa più simile ad un costo che vada a coprire i mancati guadagni dell'industria dovuti alla pirateria, nascosto sotto il pretesto dell'equo compenso perché non si può dire apertamente (in quanto introdurrebbe una presunzione di colpevolezza in chiunque compri supporti vergini).Questo è uno schifo sia per la discrepanza tra l'intento dichiarato e l'implementazione effettiva, sia perché caricando il costo su un sacco di prodotti si va a pagare il compenso fino a 3 volte: sul computer, sul masterizzatore e sul CD.Sono stato un pochino chiaro?guerretRe: Si, però...
- Scritto da: guerret> Stai paragonando un sinallagma...---8<---8<---Mi piaci quando parli di sinallagma.Purtroppo è solo in parte vero: secondo l'attuale legislazione, confortata anche dalla poca giurisprudenza sul tema, l'equo compenso è sempre dovuto mentre la possibilità per il consumatore di effettuare la copia privata è lasciata alla buona volontà del titolare dei diritti. Basta infatti che sia imposta una protezione anticopia ed il sinallagma è andato a quel paese.AlessioCRe: Si, però...
Sì sì ma infatti se leggi l'altro post che ho appena pubblicato vedrai che convengo sull'enorme discrepanza tra "l'equo compenso per copia privata" e "la copia privata" vera e propria, visto che per l'implementazione che è stata fatta il primo copre molto più della seconda.guerretRe: Si, però...
mah.... :vorrei ricordare che la furbata sta nel manico: compri l'ultimo cd di sting? bravo, paga e poi mica è tuo... :| è tuo solo il supporto!!!se p.es. ti si graffia il cd affari tuoi. Peccato che hai pagato 1 a dire troppo il supporto (quello che resta a te) e il contenuto o meglio il poterne fruire gli altri 19 (se ti dice bene), e pur avendolo pagato così tanto, e così tanto di più del supporto, se quest'ultimo si rovina non hai diritto a un'altra copia (che a loro costa, ricordiamolo, solo pochi cent.) e non puoi nemmeno fartene una tu per conto tuo??? (pagando il supporto)e cmq paghi su ogni supporto una tassa preventiva nel caso tu voglia fartela???qualcosa non quadra, non trovate?01234Re: Si, però...
- Scritto da: ThEnOra> - Scritto da: krane> Non è una multa ma il "compenso", o melgio il> "compromesso", per permetteri di farti in casa,> per uso personale, una copia legale del supporto> che hai acquistato senza dover richiedere> l'autorizzazione al detentore del diritto.Ma io non ho intenzione di fare nessuna copia di niente, ma solo di mettere materiale originale prodotto da me (es ho un sacco di foto del mio acquario nella memory card) chi mi rida' i soldi che ho pagato in cambio di niente ?kraneRe: Si, però...
- Scritto da: ThEnOra> - Scritto da: M.R.> > ...perchè dare un diritto al consumatore (copia> > privata)> > Infatti non è un diritto, ma un'eccezione della> legge sul diritto d'autore.Tale eccezione è GIA' prevista dalla legge e la copia privata prevede che ti abbia pagato l'originale quindi perché dovresti rubarti i soldi tramite l'equo compenso? Il diritto alla copia privata me lo dà già la legge sul diritto d'autore nel momento stesso in cui acquisto l'originale (a patto che non abbia protezioni). Tu autore/editore non puoi pretendere soldi (equo compenso) per questo, perché è la legge a darmi questo diritto, non sei tu a darmelo, quindi non vedo perché dovrei pagarti l'equo compenso, né a che titolo tu possa pretenderlo.Luco, giudice di linea mancatoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiTi potrebbe interessare