Il dialer della discordia

Il dialer della discordia

Non bastano i siti-truffa, i banner che ingannano, gli espedienti per far scaricare i dialer, ora arrivano anche allegati allo spam. E gli utenti s'arrabbiano. Le speranze di fermare l'invasione, però, sono scarse
Non bastano i siti-truffa, i banner che ingannano, gli espedienti per far scaricare i dialer, ora arrivano anche allegati allo spam. E gli utenti s'arrabbiano. Le speranze di fermare l'invasione, però, sono scarse


Roma – I dialer, i programmini che fino ad oggi venivano pubblicizzati con ogni mezzo per indurre l’utente a collegarsi a pagamento per scaricare in primis loghi e suonerie, da qualche tempo arrivano anche come allegati di email spammatorie. Suscitando le ire degli utenti.

La posta elettronica non richiesta, che secondo BrightMail è aumentata del 70 per cento negli ultimi 12 mesi, in Italia sta conoscendo una crescita particolare, sospinta da una diffusa distruttiva creatività e dalla poca o nessuna considerazione per la “vita della rete”.

Il messaggio di spam che sta girando in Italia da diversi giorni utilizza un trucco di cui già si è abusato in passato, quello cioè di far credere all’utente che c’è una cartolina virtuale pronta per lui spedita da un’ammiratrice, e nel subject delle diverse email di questo genere rilevate non manca mai la parola “amore”. Tutti riferimenti pensati per ingannare l’utente e fargli eseguire il programma allegato al messaggio.

“Da notare – scrive Andrea a Punto Informatico – che il corpo dell’email non faceva accenno al dialer ma solo ad eseguire l’allegato… cosa che ovviamente io non ho fatto. Mi sono limitato infatti ad aprire con un editor il file scoprendo quindi “l’identità” dell’allegato!”

L’irritazione per la ricezione di uno spam è quindi moltiplicata dalla presenza di un ingombrante allegato che sfrutta umane necessità per ingannare l’utente e farlo disconnettere da internet e collegare ad un sito dove non solo non c’è un amore in attesa ma anche si pagano 1,5 euro più Iva al minuto. Informazione, questa, che viene abilmente nascosta all’interno delle schermate del dialer stesso.

“Questa è una truffa – scrive a PI Stefano – Si è superato il limite della legalità. Con i dialer precedenti potevano aggrapparsi a qualche cavillo, ma spero che nelle leggi italiane non ci sia nulla che possa giustificare una cosa del genere”.

Su questo genere di spam da qualche tempo sta peraltro indagando anche la Polizia Postale e la speranza di molti è che si giunga presto all’identificazione degli autori di questo spam e degli altri messaggi che prendono in giro l’utente, talvolta in modo particolarmente crudele.

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Pubblicato il
3 set 2002
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