Roma – Come risollevare l’immagine delle tecnologie DRM ? Con un concorso a premi , devono aver pensato gli sviluppatori della software house russa StarForce .
Sony BMG ha combinato un vero disastro installando rootkit nei suoi CD. Adesso l’intero settore ne paga le conseguenze e per rialzare la testa le prova tutte. StarForce commercializza una serie di applicazioni di protezione-copyright per supporti ottici. Il mercato di riferimento è quello business, tanto più che fra i suoi clienti vi sono aziende di ogni nazionalità, compresa l’italiana Adeste .
StarForce certamente non è incorsa negli stessi problemi di Sony e nessuno l’ha mai accusata di violare i Pc degli utenti con stratagemmi informatici, ma i consumatori, è risaputo, quando alzano le antenne diventano sospettosi con tutto. Il “dissing” in questo caso riguarda strani problemi di malfunzionamento riscontrati da alcuni utenti. In pratica alcuni lettori CD/DVD avrebbero smesso di funzionare correttamente dopo aver riprodotto i supporti con DRM StarForce.
L’azienda, sicura del suo prodotto, ha deciso di controbattere con una sfida – mascherata da concorso. Chi riuscirà a dimostrare i malfunzionamenti avrà diritto ad un premio di 3 mila dollari, il viaggio spesato verso la sede russa dell’azienda e due giorni di pernottamento in albergo. Già, perché le dimostrazioni dovranno avvenire negli uffici della StarForce o con un PC personale o con uno di quelli a disposizione dell’azienda. Le segnalazioni dovranno pervenire non oltre il 31 gennaio 2006.
Sony BMG , all’inizio di novembre avrebbe potuto negare l’esistenza di rootkit sui suoi supporti ottici e indire un concorso analogo: le vacanze in Giappone sarebbero state bellissime.
Dario d’Elia