Il Gartner mette una croce su Rambus

Il Gartner mette una croce su Rambus

E ' una dichiarazione pesante come un macigno quella che chiude le porte al futuro della tecnologia Rambus nel mercato dei PC. E se fino a pochi mesi fa avrebbe potuto essere largamente condivisa, ora sorge qualche dubbio
E ' una dichiarazione pesante come un macigno quella che chiude le porte al futuro della tecnologia Rambus nel mercato dei PC. E se fino a pochi mesi fa avrebbe potuto essere largamente condivisa, ora sorge qualche dubbio


Cannes (Francia) – “Le memorie Rambus? Il loro destino è già segnato”. A dirlo è un analista del Gartner Group , Kevin Knox, che durante il Symposium/ITXpo di Cannes ha anche aggiunto ” Rambus è già praticamente morta. Essa può ancora sperare soltanto in alcuni segmenti, come quello delle workstation hi-end, ma ha già fallito per quanto riguarda il mercato principale dei PC. E’ probabile che non sia una grande idea quella di supportare questa tecnologia”.

L’analisi del Gartner, che prevede in 6-8 mesi la completa morte di Rambus sul mercato PC, sarebbe giustificata, oltre che dall’ancor elevato prezzo dei moduli RDRAM, anche dai continui problemi produttivi e d’implementazione dei chipset in grado di supportarle. Inoltre, l’avanzare delle economiche DDR SDRAM, che a pari frequenza di bus sembrano non aver nulla da invidiare, in termini di prestazioni, alle costosissime cugine, sembrano mettere le Rambus su un piano ancor più inclinato.

Nonostante questo, e nonostante che le varie opinioni espresse su Punto Informatico siano sempre andate in questo senso, la valutazione del Gartner appare ora un po’ “inopportuna”, almeno sulla tempistica. Se fino a qualche mese fa infatti il cielo sopra a Rambus era davvero nero e non si vedevano significativi spiragli di luce, oggi la situazione appare, seppur difficile, sicuramente meno buia che in passato.

Forte di un patto di ferro con Intel, che costringe quest’ultima a supportare le RDRAM nel P4, e forte di una politica “del terrore” con la quale sta convincendo diversi noti chipmaker a pagarle royalties per la licenza di alcune tecnologie adottate nella fabbricazione delle memorie SDRAM, Rambus sembra aver cominciato a respirare di nuovo: spalleggiata anche da un’ Intel delusa ma non per questo meno determinata, la produzione di memorie RDRAM è in lenta crescita ed il prezzo in leggera diminuzione.

Che il destino di Rambus rimanga incerto è fuor di dubbio, ma se oggi si dovesse scommettere la testa sulla morte di quest’azienda, sarebbe forse più salutare attendere ancora per qualche mese lo svolgersi degli eventi.

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Pubblicato il 8 nov 2000
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