La richiesta di Anti Digital Divide non è rimasta lettera morta: la lettera aperta che ADD ha rivolto al Governo e delle Autorità competenti in materia di TLC è giunta fino al Ministro delle Comunicazioni . Che non si è tirato indietro e ha risposto.
Nella lettera di ADD si lamentava l’assenza di tutele reali per gli utenti a fronte di possibili abusi, con un riferimento diretto alla questione intercettazioni . ADD chiede anche una reale concorrenza nel mercato e, per arrivarci, torna a proporre lo scorporo della rete di Telecom Italia, “chiesto in passato da Mario Monti ex presidente dell’Antitrust europea, da Giuseppe Tesauro ex presidente dell’antitrust italiana, da illustri economisti, dalla Corte dei conti e addirittura nel 2001 da Gasparri, ma stranamente mai posto in essere”.
Ma lo scorporo dell’infrastruttura non sarebbe una condizione sufficiente per un miglioramento delle condizioni di concorrenza. ADD ritiene fondamentale il varo di un provvedimento finalizzato al ritorno dell’ “ultimo miglio” e della proprietà statale delle centrali telefoniche, per consentire a tutti gli operatori, a parità di condizioni, di riscattare all’ingrosso il canone telefonico dallo Stato, “che dovrà fissarne l’entità calcolandolo con il metodo cost plus cioè basandosi sui costi effettivi sostenuti per fornire il servizio di accesso”.
Il documento è stato inviato anche a Beppe Grillo , che lo ha ospitato nel suo blog , amplificandone la visibilità e contribuendo ad un celere raggiungimento dell’obiettivo che ADD si prefiggeva: ottenere la considerazione del neoministro Paolo Gentiloni, che nel suo blog ha infatti manifestato la propria attenzione alle questioni esposte nella lettera: “…condivido l’esigenza di proseguire l’apertura del mercato delle telecomunicazioni (e di avviare l’apertura del mercato del broadcasting). Lo considero uno dei compiti strategici del Governo, oltre che dell’attività di regolazione dell’Agcom. Sugli strumenti si può e si deve confrontarsi. Per questo farò subito contattare Anti Digital Divide per acquisire le sue proposte”.
Ma è sul digital divide che sembrano focalizzarsi altre forze: Francesco Cossiga e Franco Grillini hanno rivolto al Ministro delle Comunicazioni un’interrogazione per chiedere la liberalizzazione della tecnologia WiMax in Italia. La richiesta evidenzia le possibilità offerte da tale tecnologia, che consentirebbe di superare le barriere orografiche che oggi imbrigliano la diffusione del broadband nella penisola. L’interrogazione del senatore Cossiga e dell’onorevole Grillini mirano ad una rapida assegnazione delle licenze WiMax agli operatori, per accelerarne la disponibilità.
L’agenda del Ministro delle Comunicazioni in questi giorni è a dir poco fittissima: con un occhio sugli argomenti sopra descritti, ieri si sono svolti presso il Ministero due incontri con gli operatori delle televisioni (tema: diritti TV per le trasmissioni sportive) e delle telecomunicazioni (protagonisti: Telecom Italia, TIM, Fastweb, TRE, Vodafone e Wind).
Dario Bonacina