Il Maine nuoce gravemente ai produttori di cellulari

Il Maine nuoce gravemente ai produttori di cellulari

Sottolineare i pericoli dell'esposizione al cellulare è l'idea per tutelare i cittadini. Mutuata dai pacchetti di sigarette
Sottolineare i pericoli dell'esposizione al cellulare è l'idea per tutelare i cittadini. Mutuata dai pacchetti di sigarette

Scrivere direttamente sulla confezione del cellulare e sull’apparecchio stesso che può provocare tumori . Una scritta nera a parte la parola “attenzione”, che campeggerà in caratteri rossi. Questa è l’ intenzione delle autorità del Maine per preservare la salute dei suoi cittadini , per sensibilizzare sui rischi di un’esposizione eccessiva al telefonino. Come per le sigarette particolare attenzione sarà riservata ai bambini e alle donne incinte .

A proporla, il deputato Andrea Boland, che è riuscita a farla passare nell’ordine del giorno della prima sessione del 2010, quella solitamente dedicata alle emergenze e agli atti governativi. Boland sa che non ci sono dimostrazioni scientifiche, ma sa anche che quasi 950 mila utilizzatori di cellulari su 1,3 milioni di residenti “non sono a conoscenza dei possibili rischi”.

La proposta arriverà sui banchi legislativi dello stato del Maine e punto di scontro saranno i rischi delle radiazioni elettromagnetiche emesse dagli apparecchi mobili, i loro effetti sulle cellule ed eventuali correlazioni con il cancro.

La CTIA, la faccia pubblica dell’industria dei telefonini, ribadisce che non vi sono dati a dimostrare la presunta nocività dell’utilizzo dei cellulari e che non vi sia affatto un legame tra il loro utilizzo e lo sviluppo di malattie. Il National Cancer Institute invece sottolinea che, anche se “la ricerca non ha ancora dimostrato il legame tra cancro ed utilizzo dei telefonini, ulteriori dati sono necessari”.

L’avvertimento, poi, potrebbe campeggiare accanto all’etichetta del prezzo, almeno secondo la proposta del sindaco di San Francisco Gavin Newsom, che vorrebbe inoltre mostrare il livello di radiazioni rilasciato da ogni singolo modello: misurazione già richiesta dalla FCC ma senza l’obbligo di divulgazione.

Anche l’Europa ha chiesto agli Stati di approfondire la questione e previsto alcune misure a tutela dei bambini.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
22 dic 2009
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