Tokyo (Giappone) – Il primo robot a fare ingresso nei grandi negozi d’abbigliamento potrebbe essere Palette, un manichino capace di posare per il cliente e spiare le sue abitudini.
Palette è una “femmina” robot programmata per mimare i movimenti delle braccia della persona che gli sta vicino, così che questa possa farsi un’idea più precisa di come gli starebbe indosso un certo capo in esposizione. Ma il manichino-robot ha anche un altro, invisibile compito: quello di valutare il sesso e l’età dell’acquirente e, se possibile, identificare la marca della sua borsetta. Le informazioni così raccolte potranno essere archiviate e utilizzate dal negozio a fini di marketing.
Per svolgere il suo duplice ruolo, Palette si avvale di alcune piccole telecamere nascoste e di un sistema di acquisizione e analisi delle immagini sviluppato dalla filiale giapponese di Silicon Graphics ( SGI ): il colosso lavora a stretto contatto con la società che ha progettato il robot, Flower Robotics , e conta di iniziare a vendere Palette all’industria della moda entro la fine dell’anno. Il prezzo del robot non è ancora stato definito, ma SGI afferma che intende renderlo “il più possibile vicino a quello di un manichino convenzionale”.
Il manichino costruito da Flower Robotics, benché dotato di tratti femminei, non ha alcun volto: i progettisti hanno giustificato questa scelta con la necessità di non distrarre i clienti dalla merce. In futuro l’azienda giapponese conta di introdurre versioni di Palette con sembianze di uomo e di bambino.