Il megadisco di Seagate sposa Serial ATA

Il megadisco di Seagate sposa Serial ATA

Con una nuova spinta alla densità di memorizzazione, Seagate svela un hard disk da 120 GB che fa uso di due soli piatti e supporta nativamente Serial ATA
Con una nuova spinta alla densità di memorizzazione, Seagate svela un hard disk da 120 GB che fa uso di due soli piatti e supporta nativamente Serial ATA


Scotts Valley (USA) – Dopo aver introdotto per prima dischi con una densità di memorizzazione, per singolo piatto, pari a 40 GB, Seagate torna a segnare un record introducendo il primo hard disk da 120 GB che utilizza solo due piatti. Il nuovo modello, il Barracuda ATA V, è anche il primo prodotto a supportare Serial ATA, la nuova interfaccia di connessione seriale che andrà progressivamente a rimpiazzare l’attuale standard ATA.

Con una densità di memorizzazione di 60 GB per piatto, contro i 40 GB offerti dai più costosi modelli di hard disk oggi sul mercato, Seagate riconferma la propria volontà nel restare al vertice di un mercato che si è fatto molto selettivo e che di recente ha visto la fusione di importanti realtà come Maxtor/Quantum e IBM/Hitachi . Nel prossimo futuro, la corsa a densità di memorizzazione sempre più spinte sembra però destinata a rallentare un po’ il suo passo. Secondo alcuni analisti, al momento la capienza degli hard disk cresce infatti ad un ritmo troppo elevato rispetto alle necessità del mercato.

Il nuovo Barracuda verrà messo in commercio a partire dal prossimo mese con un’interfaccia ATA/100. A tal proposito è curioso notare come Seagate abbia snobbato il più recente ATA/133 proposto lo scorso anno da Maxtor . Per la versione Serial ATA, che Seagate e Intel stanno già mostrando presso il PC Expo di New York, bisognerà invece attendere l’autunno. Questo modello adotta una cache di 8 MB (contro i 2 MB della versione ATA/100), una dimensione che Seagate definisce “la più grande mai adottata da un hard disk per PC”.

La prima versione del Serial ATA sarà in grado di fornire velocità di trasferimento dati pari a 150 MB/s. Sebbene questo valore non sembri molto superiore a quello oggi offerto dall’ATA/133, in realtà la differenza è cospicua: nell’ATA parallelo, infatti, il transfer rate dichiarato (133 MB/s nel caso dell’ultima versione dello standard) è solo teorico: nella realtà le prestazioni ottenibili sono assai più basse e inficiate da overhead di varia natura.

Accanto ai vantaggi prestazionali, il Serial ATA vanta poi il supporto a funzionalità come l’intelligent data handling, l’hot plugging ed una correzione degli errori più avanzata. Questo standard utilizza poi connessioni di tipo point-to-point e adotta cavi più lunghi e stretti che, fra le altre cose, risentono meno delle interferenze elettromagnetiche. Delle principali caratteristiche di Serial ATA si è parlato qui , mentre qui è possibile trovare il recente annuncio sull’inizio dello sviluppo di Serial ATA II.

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Pubblicato il
26 giu 2002
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