Il Monte Rosa connesso in wireless

Il Monte Rosa connesso in wireless

Il Politecnico di Torino realizza una connessione che parte dal capoluogo piemontese e tocca Monte Rosa e altre cime, coprendo distanze record, oltre il WiMax
Il Politecnico di Torino realizza una connessione che parte dal capoluogo piemontese e tocca Monte Rosa e altre cime, coprendo distanze record, oltre il WiMax

Torino – “Sempre più in alto” gridava Mike Bongiorno dalla vetta del Cervino. La cima è diversa, ma la frase si può pronunciare tranquillamente per descrivere la strada percorsa dalla tecnologia wireless utilizzata dal Politecnico di Torino che ha realizzato un sistema di comunicazione che arriva fino alla Capanna Regina Margherita , il rifugio più alto d’Europa, sito sulla punta Gnifetti del Monte Rosa.

Il progetto (cofinanziato da Regione Piemonte, Provincia di Piacenza e Comune di Verrua Savoia) è stato realizzato da uno staff di tecnici del laboratorio iXem del Dipartimento di Elettronica , guidati dal professore Daniele Trinchero. Il sistema wireless copre a 20 Mbps una distanza di oltre 300 km, collegando la sede del Politecnico di Torino con il Monte Rosa, per toccare – proseguendo per 225 km – il Monte Valluga (Austria) e Pian Cavallaro sul Monte Cimone (a 295 km di distanza).

Il sistema impiega solamente trasmettitori sviluppati all’interno del laboratorio del Politecnico di Torino, gestiti attraverso un’attrezzatura consona ad un progetto low-cost, basata su un software open source installato su un PC non proprio dell’ultima generazione (un solido 386): “I risultati ottenuti aprono interessanti scenari di applicazione per la riduzione del divario digitale tra i paesi industrializzati e i paesi del terzo mondo” ha dichiarato il professor Trinchero.

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Pubblicato il
25 mag 2007
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