Il notebook impallatosi nell'SP1

Il notebook impallatosi nell'SP1

L'avventura di un lettore che non riesce ad avere dai produttori del suo portatile i CD di ripristino dopo una delicata operazione andata male. Un notebook che non favella
L'avventura di un lettore che non riesce ad avere dai produttori del suo portatile i CD di ripristino dopo una delicata operazione andata male. Un notebook che non favella


Roma – Circa un mese fa, trovandomi a dover acquistare per la mia società un pc portatile, mi lasciai tentare da una favolosa offerta di un Gericom mod. Webgine Advance. Indubbiamente l’arnese presentava caratteristiche di rilievo ad un prezzo assai competitivo, soprattutto approfittando dell’offerta della catena Mediaworld che lo proponeva, in via promozionale, sottocosto.

Ritirato il mio fiammante notebook e provatene per qualche giorno le sue caratteristiche rimanevo assai contento delle prestazioni, insomma tutto bene.

Ma, perchè c’è sempre un “ma”, dopo qualche giorno decido di scaricare il Windows XP Service Pack 1 di aggiornamento dal sito di Microsoft. Durante la complicata routine di installazione e scaricamento da Internet, fra il mio computer e il server di Microsoft succede qualcosa di irreparabile (valle a capire tu ‘ste macchine!), e questo manda in
totale blocco il computer. Assai preoccupato, anche a causa degli avvertimenti che avevo visto durante l’installazione (cose del tipo “stai compiendo un’operazione critica”, “dammi almeno la metà del disco rigido, l’orologio e la borsa che così ti assicuro di poter tornare indietro”), attendo per più di un’ora che tutto si sblocchi. Ma nulla accade, e allora decido di sconnettere la pila per riavviare il sistema.

Ovviamente il sistema non ne vuole sapere di riavviarsi. Poco male, penso. Ho ancora il bellissimo CD di ripristino e con quello reinstallerò tutto.

E qui viene il bello:
Selezionando l’avvio da cd compare una scritta del tipo “attenzione il sistema operativo è stato inizialmente installato in un altra lingua non è possibile ripristinare con questo CD”. Mi gratto la pera e poi decido, ovviamente tramite un altro pc, di connettermi ad internet per vedere cosa dice il sito della Gericom.

Meraviglia delle meraviglie, ci si deve registrare per ottenere supporto tecnico. Solo che la pagina che dovrebbe contenere il form per registrarsi è inesistente. Il link porta solo ad una pagina di errore. Tuttavia non mi perdo d’animo, e trovo sul sito un numero (a tariffa hotline – sic!) di supporto tecnico per l’Italia.
Chiamo molto speranzoso, e una segreteria automatica mi informa che il numero da comporre è un altro, quest’ultimo alla tariffa di 1,80 ? al minuto.

Dopo un breve ripasso mentale volto a sintetizzare il più possibile il mio problema chiamo è mi sento rispondere che sì, in effetti la Gericom ha inserito i CD di ripristino in lingua sbagliata (sarebbe carino sapere a questo punto se sono in swaili, serbo-croato o cos’altro), ma che, mandando una mail all’indirizzo fritsch@gericom.com con i dati della macchina si puo’, in soli tre giorni, ricevere al proprio domicilio il CD corretto.

Puntualmente, in data 31 ottobre 2002, invio la fatidica mail al sig. Fritsch. Passano ben più di 3 giorni e non giungono i dischetti, nè una mail di risposta. Allora richiamo il fatidico numero da uneuroeottanta, ottenendo solo la laconica risposta “rimandi la mail”. Poi, sollevando il pc mi accorgo di un adesivo che reca il numero di “Progetto Elettronica 92” quale supporto tecnico. E’ fatta, mi dico! Chiamo e l’operatore mi spiega che hanno ricevuto una mail dalla Gericom che, dichiarandosi edotta del problema, informa di avere inviato a tutti i rivenditori i cd corretti.

WOW!

Telefono subito a Mediaworld per sapere se sono disponibili e l’addetto, dopo essersi consultato con mezzo negozio, mi spiega che sì, in effetti qualcosa dalla Gericom l’hanno ricevuta. Ma non sono i CD, bensì un fax che informa che arriveranno i CD.
Nulla è detto sul quando.

A questo punto io mi trovo nell’incresciosa situazione di avere fatto ben 2 telefonate da 1,80 ? al minuto, avere faticato a tradurre in inglese la mia richiesta di CD di ripristino, avere perso tempo a contattare Progetto Elettronica (il cui numero è comunque un 199 – non economicissimo neanche questo) e Mediaworld e ad avere un pezzo di plastica che mi guarda e non favella.
E’ possibile? Ai posteri…

Antonio Palatucci

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Pubblicato il 11 nov 2002
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