Madrid (Spagna) – Non dovrà prendere nessun toro per le corna il Pinguino “matador” che IBM si appresta ad accompagnare in Spagna, ma avrà un compito altrettanto delicato e difficile: quello di “domare” una capacità di elaborazione di 40mila miliardi di operazioni al secondo (o 40 Teraflops), l’equivalente, secondo Big Blue, di poco meno di 20.000 PC.
Il “mostro”, che se entrasse in funzione oggi sarebbe il computer più potente al mondo, disporrà di 9 terabyte di memoria, avrà un peso di 60 tonnellate e occuperà uno spazio pari a 120 metri quadri.
Il progetto, della durata di quattro anni, verrà finanziato dal governo spagnolo con un fondo di 70 milioni di euro. L’obiettivo è quello di costituire un centro nazionale di supercalcolo in grado di portare avanti ricerche nel campo delle malattie, dell’ambiente e del design industriale.
“Sarà il primo supercomputer al mondo per un uso generalizzato”, ha affermato il ministro spagnolo della Scienza e della Tecnologia Juan Costa, spiegando inoltre che il morbo di Alzheimer, la sindrome della mucca pazza e i cambiamenti climatici saranno fra le priorità del nuovo centro di ricerca.
I dettagli tecnici del supercomputer, che verrà installato nella regione della Catalonia, non sono ancora noti, tuttavia IBM ha affermato che sul cluster girerà Linux e altro software open source.
Proprio di recente IBM ha annunciato l’attivazione, in Germania, di un supercomputer da 8,9 Teraflops che, al momento attuale, si trova al vertice della classifica europea.
L’attuale computer più veloce al mondo, l’Earth Simulator di NEC , è in grado di macinare circa 35 teraflops.
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Ottimo!
Secondo me è un dispositivo utile, soprattutto per quelle persone che viaggiano continuamente e per le quali perdere (o farsi sottrarre) dei dati importanti (o riservati) sarebbe catastrofico.Ed inoltre:"Memory Experts si è detta tuttavia al lavoro per rendere il proprio prodotto compatibile anche con Macintosh e Linux."Questa è una bella notizia... molti altri produttori di hardware dovrebbero seguirne l'esempio... oramai è palese che non esiste + solo Windows....!!!!! :DSaluti,ZEuS(linux)AnonimoRe: Ottimo!
Incredibile, non hai scritto winzozz, mica vorrà dire che prima o poi ci potrà essere pace e ragionevolezza tra windowsari e lunari??AlexAnonimoCompletamente inutile!
é stato dimostrato (basta cercare in rete) che tali sistema di sicurezza possono essere superati con una facilitá mostruosa! Altrimenti avremmo giá il bancomat o la carta di credito basata sul riconoscimento delle impronte digitali!AnonimoRe: Completamente inutile!
- Scritto da: Anonimo> é stato dimostrato (basta cercare in> rete) che tali sistema di sicurezza possono> essere superati con una facilitá mostruosa!> Altrimenti avremmo giá il bancomat o la> carta di credito basata sul riconoscimento> delle impronte digitali!Non esageriamo adesso. Il problema pero' esiste, e' necessario innanzitutto recuperare il calco del dito (non cosi' semplice), in alternativa con un procedimento un po laborioso si puo' ottenere il calco da un impronta, ma la cosa e' ancora piu' difficile .Certo che una password stampata in mente e digitata al riparo da occhi indiscreti e', per l'accesso in locale, sicura almeno quanto questo costosissimo sistema, anzi di piu'.AnonimoRe: Completamente inutile!
e crittare i dati sul disco ? non si fa prima ? non si spende meno ?AnonimoRe: Completamente inutile!
- Scritto da: Anonimo> e crittare i dati sul disco ? non si fa> prima ? non si spende meno ?Ma si vende meno e si fanno meno soldi !AnonimoNotizia vecchia
AnonimoInteressante.....
...soprattutto per coloro che non dovranno più faticare per far confessare una password... basterà tagliare il dito della vittima :oAnonimoper farsi tagliare le dita.
Così persone senza scrupolo havanno una buona ragione per tagliare le dita nel sonno a qualcuno qualora volessero accedere a certe informazioni.AnonimoRe: per farsi tagliare le dita.
- Scritto da: Anonimo> Così persone senza scrupolo havannoma parli come Scalfaro o e stato un lapsus ?:DAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 01 03 2004
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