Pechino – La NASA si dispera per il fallimento dell’ultima missione dello Shuttle Discovery e la Cina coglie subito l’occasione per rilanciare il proprio programma d’ esplorazione spaziale : il vascello Shenzhou partirà per lo spazio entro la fine del prossimo ottobre. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stato Xinhua , il razzo vettore “Lunga Marcia” trasporterà la capsula oltre l’atmosfera – i due taikonauti , così si chiamano gli astronauti cinesi, a bordo di Shenzhou rimarranno in orbita per cinque o sei giorni.
Si tratta della sesta missione per il giovane progetto Shenzhou, nato nel 1999 su ispirazione della Soyuz russa . Per la seconda volta nella storia, astronauti cinesi si addentreranno nelle buie profondità dello spazio. L’obiettivo di Shenzhou VI, stando alle pochissime informazioni rilasciate dall’Accademia Cinese delle Scienze, è un esperimento di bioingegneria da condurre in assenza di gravità: il materiale genetico di una prelibata varietà suina, il “maiale di Rongchang”, verrà esposto alle radiazioni spaziali e riportato sulla Terra.
Il quotidiano nazionale China Daily non esita ad affermare che questa ricerca permetterà di capire gli effetti dello spazio sugli organismi viventi. Infatti il programma spaziale cinese, scrupolosamente pianificato, prevede che i taikonauti inizino a camminare nello spazio già dalla prossima missione.
Le ambizioni extraterrestri della Cina sono sempre più grandi e sulle pagine di Spaceflight , rivista ufficiale della gloriosa Società Interplanetaria Britannica , si parla addirittura di progetti per la costruzione di uno “Shuttle” made in China in grado di viaggiare ad altitudini suborbitali. L’impennata spaziale di Pechino raggiungerà il culmine nel 2008, quando verranno lanciati numerosi satelliti meteorologici in occasione dei giochi olimpici.
Altri osservatori temono un ritorno al passato : il crescente interesse della RPC nei confronti di tutte le tecnologie aerospaziali -inclusa la produzione di vettori balistici intercontinentali-, a qualcuno ricorda i terribili anni della guerra fredda.
Tommaso Lombardi
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Io quoto Barlow!
Il motto di Barlow? "La musica è proprietà comune dell'umanità ed è una forma di sacrilegio cercare di possederla".AnonimoRe: Io quoto Barlow!
- Scritto da: Anonimo> Il motto di Barlow? "La musica è proprietà comune> dell'umanità ed è una forma di sacrilegio cercare> di possederla".Calma però con questi discorsi... non vi capisco.Esiste della musica che è proprieta' di tutti (canzoni popolari, inni, etc) ma se un cantante compone una canzone di successo, è giusto che ci guadagni.Il che è molto diverso dal pagare 20 e passa euri per un cd (20 euri di cui la maggior parte vanno agli industrialotti del disco)Vorrei pagare i cd il giusto, secondo me 9-10 euro sarebbe un prezzo onestoAnonimoRe: Io quoto Barlow!
- Scritto da: Anonimo> Il che è molto diverso dal pagare 20 e passa euri> per un cd (20 euri di cui la maggior parte vanno> agli industrialotti del disco)Hai mai visto la scomposizione del prezzo di un CD? Il solo compenso della casa discografica, tralasciando le spese di studio di registrazione, produzione e distribuzione è quattro / cinque volte quello dell'artista.I dati li trovi su Downhill Battle (cerca on line).Se i proventi fossero distribuiti in modo proporzionato al contributo effettivo dato dai vari soggetti alla creazione di un album un brano sotto forma di MP3 potrebbe tranquillamente costare 20 centesimi di euro, e l'artista guadagnerebbe più di quanto guadagna oggi.AnonimoRe: Io quoto Barlow!
- Scritto da: Anonimo> - Scritto da: Anonimo> > Il motto di Barlow? "La musica è proprietà> comune> > dell'umanità ed è una forma di sacrilegio> cercare> > di possederla".> > Calma però con questi discorsi... non vi capisco.> > Esiste della musica che è proprieta' di tutti> (canzoni popolari, inni, etc) ma se un cantante> compone una canzone di successo, è giusto che ci> guadagni.chi l'ha detto? c'era un tempo in cui gli artisti facevano schifezze per guadagnarsi da vivere relegando la vera arte nelle proprie stanze.L'artista oggi ha la possibilità di raggiungere milioni di utenti tramite internet e di guadagnarci con il "donationware"... e non scordiamoci i concerti: penso che un cantante/cantautore guadagnerebbe moltissimo dai suoi concerti se non fosse iscritto alla SIAE!soulistaRe: Io quoto Barlow!
- Scritto da: Anonimo> Il motto di Barlow? "La musica è proprietà comune> dell'umanità ed è una forma di sacrilegio cercare> di possederla".claro, tu non produci questo tipo di beneovviamente non credo che barlow campi facendo il cameriereAnonimoRe: Io quoto Barlow!
> claro, tu non produci questo tipo di bene> > ovviamente non credo che barlow campi facendo il> cameriereGia' la definizione di "bene" lo inserisce in un contesto di mercato/profitto. Questo negli ultimi 50 anni ha perso ormai il controllo. Nel mercato musicale come in altri.Io produco musica ma non sono affatto soddisfatto di questo modello economico...quindi quoto anch'io Barlow, e altri idioti che ritengono la cultura e l'arte patrimonio umano (illusi...no?) prima che che prodotti commerciali.AnonimoRe: Io quoto Barlow!
> Bravo!! Se il tuo lavoro è valido stai tranquillo> che i clienti li troverai, mentre "artisti" tipo> Piotta & monnezza varia non guadagnerebbero> niente neanche se il p2p non fosse stato> inventato!!!!> Buona fortuna!!!> ;)Grazie per il supporto, il problema è quello di farsi conoscere, dato che non ho gli investimenti pubblicitari di piotta&co...magari se ti piacciono i brani diffondili :)Anonimo"I Fought the law and.... law won....."
Avanti Mick dopo ventanni s'invecchia nel fisico ma non nelle idee. Sempre coerenti e ammirazione immutata.....peccato che joe nn ci sia piu' a darti man forte.Saluti.martinmystereSemplicissimo
Jones vuole regalare la sua musica ? Nessuno glielo impedisce. Se qualcun altro non si sente di farlo, però, non può essere costretto, o peggio defraudato contro la sua volontà. Questo sarebbe il trionfo della libertà e della volontà degli autori. Ma è un concetto troppo sensato per trovare approvazione "popolare".AnonimoRe: Semplicissimo
Forse non ti è chiaro che se fossero gli autori stessi ad esser "imprenditori di se stessi" guadagrerebbero 5 volte tanto pur riducendo il prezzo dei cd ad 1/3.AnonimoRe: Semplicissimo
Evidentemente non ti è chiaro che senza la promozione e il battage delle major gli "imprenditori di sè stessi" godrebbero più o meno della fama di Mino Reitano o dei complessini folk delle feste dell'Unità.Soprattutto, non ti è chiaro il concetto di libertà individuale: se un "artista" decide di farsi sponsorizzare dalle major, è liberissimo di farlo. E nessuno ha il diritto di rubare il suo lavoro con la scusa che "la musica appartiene al popolo". La musica appartiene a chi la crea: se gli gira bene, e nel modo che LUI ritiene più opportuno, la farà ascoltare anche a qualcun altro. Non è certo l'oclocrazia ottusa degli scaricatori folli che può imporre agli artisti cosa fare...AnonimoRe: Semplicissimo
Sarà forse a te che non è chiaro che è impossibile fare il contrario. Prima di parlare, informati presso chi lavora da anni nel settore.tu credi veramente a quello che dici, ne sono sicuro, perchè all'apparenza è così, ma la reatltà (quella vera) è ben diversa.c'è l'esempio che falo stesso jones di grandi artisti del passato..che forse sono famosi come mino reitano?quella delle major è una mafia che non permette a qualcuno di autoprodursi.io potrei scrivere anche stand by me, me se non pago milioni (e tanti) non me la trasmettono per radio neanche una volta.ma cosa ti credi che dove c'è guadagno di miliardi di dollari non c'è un'organizzazione dietro che fa di tutto per conservare uno status quo non permettendo ad altri (in ogni modo) di destabilizzarlo?ah già, se qualcuno vuole creare una simile organizzazione dev'essere libero di farlo,vero?dai retta a me, svegliati che sei tutto sudatoAnonimoLa morte delle major
Quanto dovremmo aspettare ancora? Queste dittatrici nel commercio libero hanno le ore contate.AnonimoRe: La morte delle major
illuso....AnonimoRe: La morte delle major
- Scritto da: Anonimo> Quanto dovremmo aspettare ancora? Queste> dittatrici nel commercio libero hanno le ore> contate.il vento é cambiato... anzi no... il vento c'é sempre stato... solo che adesso lo sentono e lo sentono molto forte: cercano di guadagnarci il più possibile ma vedrai che una volta che questo vento sarà troppo forte per loro, si adegueranno e cavalcheranno l'onda, guadagnando in nuove e più subdole maniere.CiaosoulistaBravo Mick!!!!
Ha capito come andranno le cose adesso! E' inutile che i cantanti combattano il p2p, inimicandosi i potenziali clienti, come quelli che appartengono al " fronte antipirateria, sempre più folto di musicisti emergenti e sempreverdi". Peggio per loro perchè così si determinerà una selezione naturale e magari chi aveva ascoltato in anteprima un cd di un artista, che poi gli è piaciuto ed aveva intenzione di comprarlo, non lo acquisterà più sapendo che quell'artista è contro il p2p e che non vuole che il suo cd sia ascoltato in anteprima, mentre gli altri venderanno perché artisti veramente validi! Se uno per valutare deve comprare spendere 20 euro per valutare se lo scordano, soprattutto dopo che li hai spesi ed il cd fa cag*re!!!!E comunque quegli artisti che sono preoccupati che non vendono una mazza sono quelli che imputano le loro mancate entrate al p2p, invece di ammettere che effettivamente le loro "creazioni" fanno schifo, tipo Piotta, che tra l'altro non vale la pena né di scaricare né di masterizzare! Perciò stiano tranquilli!!!!!! 8)AnonimoLINK CORRETTO / X LA REDAZIONE
L'url corretto per il sito ufficiale e':http://www.carbonsiliconinc.comnell'articolo e' errato.KamaRe: LINK CORRETTO / X LA REDAZIONE
Si ma il link ai files musicali dov'è ???AnonimoRe: LINK CORRETTO / X LA REDAZIONE
Sei ignorante, è tutta pubblicità e basta. Non l' hai ancora capito? Tempo di metterli che li hanno già toltiAnonimoPiù P2P, più fatica e meno soldi
Potranno anche dire bene ma razzolano male. Un mondo con il p2p e le altre cose open porteranno solo maggiore sforzo di lavoro a chi sta sotto quelli che guadagnano bene come questo rock'n'rollaro. Saremo anche tutti più acculturati, più bravi a produrre musica, tutti più veloci a scaricare la musica di altri ma solo in pochissimi guadegneremo i loro soldi. Tutti musicisti ma tutti poveri in canna.A voi le critiche e prego che non sia il prossimo futuro...PaoloAnonimoRe: Più P2P, più fatica e meno soldi
warning major at workè triste che vi paghino per dire stronzate, a cui fortunatamente crede sempre meno genteAnonimoRe: Più P2P, più fatica e meno soldi
- Scritto da: Anonimo> Potranno anche dire bene ma razzolano male. Un> mondo con il p2p e le altre cose open porteranno> solo maggiore sforzo di lavoro a chi sta sotto> quelli che guadagnano bene come questo> rock'n'rollaro. Saremo anche tutti più> acculturati, più bravi a produrre musica, tutti> più veloci a scaricare la musica di altri ma solo> in pochissimi guadegneremo i loro soldi. Tutti> musicisti ma tutti poveri in canna.> > A voi le critiche e prego che non sia il prossimo> futuro...> PaoloWow ora provo anchio: dunque vediamo...........emh........coff coff.......:NON CI SONO PIU' LE MEZZE STAGIONIinvito gli altri lettori di pi ad aggiungere una banalita'frogRe: Più P2P, più fatica e meno soldi
Hai ragione, si stava meglio quando si stava peggio....e comunque rosso di sera e bel tempo si spera.Ics-piRe: Più P2P, più fatica e meno soldi
- Scritto da: Ics-pi> Hai ragione, si stava meglio quando si stava> peggio....e comunque rosso di sera e bel tempo si> spera.qui una volta era tutta campagnaAnonimoE gli open sorci applaudono
basta che le cose siano gratis che tutti i comunisti dell'open source iniziano a masturbarsi...lo sviluppo culturale (musica, film, software, letteratura..ecc..) dell'ultimo secolo lo si deve soprattutto al copyrightquando tutti potrano scroccare tutto senza chiedere/dare nulla a nessuno, allora capirete quanto è brutto il fanatismo marxianoAnonimocarbonsilicon irraggiungibile :(
sito irraggiungiBBoliAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 18 lug 2005Ti potrebbe interessare