New York (USA) – Misurare il Web è una delle imprese più difficili e si è tentato di farlo fin dagli albori dello sviluppo della “parte grafica” di Internet. Secondo uno dei più autorevoli centri studi che si sono dedicati anche a questa missione, l’Online Computer Library Center, la corsa del Web, ovvero la nascita di nuovi siti Internet, per la prima volta mostra un rallentamento.
Stando ai dati raccolti dagli studiosi del centro, “costola” dell’associazione delle biblioteche nordamericane, tra giugno 1999 e giugno 2000 sarebbero nati 2,4 milioni di siti, portando il totale da 4,7 milioni a 7,1. Un incremento forte, dunque, ma “solo” del 53 per cento rispetto al 77 per cento rilevato per il periodo giugno98-giugno99.
Secondo il direttore del progetto di ricerca, Ed O’Neill, i dati dimostrano una tendenza che inevitabilmente prima o poi sarebbe dovuta palesarsi: “Era destino che iniziasse a rallentare”. Eppure lo stesso O’Neill sottolinea come gli strumenti di analisi utilizzati non consentano di avere dati oggettivi fino in fondo: “Va detto però che molti siti crescono rapidamente in dimensione, così può essere fuorviante dire che la crescita sta rallentando”.
Occorre considerare che anche altri importanti elementi di giudizio non sono stati considerati all’interno dello studio dell’OCLC. Tra questi, per esempio, il fatto che le pagine personali ospitate da community online, spesso vastissime, non vengono considerate come siti a sé stanti. Nè si è tenuto conto della quantità di contenuto, dal numero di pagine o del tipo di materiali, anche multimediali, eventualmente presenti sui siti.
Questi problemi di misurazione comprometterebbero l’intero valore dello studio secondo Mike Bergman, “motore” della BrightPlanet , un’azienda privata impegnata tra le altre cose nello studio e nell’analisi dei fenomeni di crescita del web. Secondo Bergman, una dei fattori che può consentire di formulare una statistica attendibile sulle dimensioni del Web deve prendere in considerazione la quantità di pagine disponibili e non “il numero dei siti”. E BrightPlanet sostiene che i documenti online sono 550 miliardi…