Web – Un software che va a caccia di immagini pornografiche e che riesce a distinguerle tra tutte le altre immagini eventualmente presenti su un network di siti Web. Questo il profilo di ImageFilter, il dispositivo di ricerca antiporno della parigina LookThatUp, secondo cui chi gestisce imponenti quantità di siti, come i servizi che ospitano pagine personali o commerciali, “non potrà più fare a meno di questo software”.
Da quanto si apprende, il nuovo software lavorerebbe come l’agent di un motore di ricerca ma, dinanzi a immagini pubblicate online, sarebbe in grado di scomporre le foto o i disegni e di individuare le caratteristiche individuali di ciascun oggetto grafico.
La softwarehouse ritiene che le agenzie governative, le associazioni private, le aziende di hosting e via dicendo vorranno utilizzare ImageFilter, un’applicazione che consentirebbe loro di essere avvertiti, anche via telefonino, della presenza sui propri network di immagini che non vi dovrebbero essere. Un software che potrebbe ridurre grandemente il lavoro dei “cacciatori di porno” regolarmente assunti da quei grandi network che offrono spazio a vario titolo su Web, specificando che si tratta di spazio non utilizzabile per la pubblicazione di immagini osé.
A quanto pare ImageFilter si basa sulla classificazione degli oggetti dell’immagine a partire dal colore, densità dell’immagine e forma. Sarebbe poi in grado di analizzare il posizionamento di ciascun oggetto e i dati ottenuti, riversandoli in una miniriproduzione che viene paragonata a quelle di un database ad hoc. Se un certo server ospita un’immagine che ImageFilter ritiene possa offrire contenuti “scabrosi”, un’email viene inviata al gestore del server.
Va detto che il mercato dei filtri software antiporno è in rapida crescita dappertutto. Oltre a quelli utilizzati per “schermare” i computer di casa o di ufficio, spesso peraltro senza risultati apprezzabili, sono numerosissimi i software che riconoscono frasi e blocchi di testo a contenuto hard. ImageFilter si propone di mettere “un cappello” sugli altri filtri e occuparsi delle immagini. La sfida è aperta.
ImageFilter è anche personalizzabile. Il suo utente deve infatti decidere, in una scala da 1 a 100, a quale livello operare “la censura”, cioè quale deve essere il livello di “accettazione”. Questo significa che un sito dedicato ai più piccoli potrà scegliere un livello molto basso di accettazione, tra 1 e 10, in modo tale da filtrare tutto ciò che può essere inadatto. Allo stesso tempo un network dedicato alle fotografie artistiche potrebbe scegliere un livello di accettazione molto più alto.
Il prezzo di ImageFilter, che risiede su server LookThatUp, varia tra i 3mila e i 500mila dollari a seconda del tipo di uso che ne viene fatto e in quali contesti. Una versione “alpha” del prodotto era stata utilizzata dalla polizia francese per le prime indagini online contro la pornografia infantile.