In America la prima megarete IPv6

In America la prima megarete IPv6

Il consorzio che l'ha sviluppata e lanciata include nomi del calibro di Cisco Systems, 3Com e AT&T. Si tratta della prima rete nordamericana basata sulla versione 6 dell'IP. Europa più avanti
Il consorzio che l'ha sviluppata e lanciata include nomi del calibro di Cisco Systems, 3Com e AT&T. Si tratta della prima rete nordamericana basata sulla versione 6 dell'IP. Europa più avanti


Roma – L’indispensabile passaggio dall’attuale IPv4 a IPv6, necessario per garantire stabilità ed espandibilità alla rete, ha compiuto un deciso passo avanti ieri con l’annuncio del varo della prima rete nordamericana in standard IPv6. Una notizia di estrema importanza anche perché su questo progetto hanno investito fin qui alcuni dei più grossi nomi del networking a stelle e strisce.

Ci sono infatti aziende come Cisco Systems, 3Com, AT&T, BellSouth ed altre dietro IPv6 Forum, l’entità che ha annunciato il varo della rete basata sulla nuova versione dell’Internet Protocol. Uno degli obiettivi del passaggio a IPv6 è, come noto, l’estensione pressoché ad libitum degli indirizzi di rete disponibili, per superare l’attuale protocollo che oggi limita lo sviluppo del network.

Va detto che in Europa e in Asia l’attenzione verso IPv6 è stata molto maggiore di quanto accaduto negli Stati Uniti e in Canada. Da questa parte dell’Atlantico, infatti, sono molti gli investimenti e le ricerche compiuti in questo ambito un po’ ad ogni livello. L’esperienza accumulata in Europa, anche in Italia con il GARR , non ha pari negli USA. Uno dei motivi di tutto ciò è che nell’originale assegnazione degli IP agli Stati Uniti è stato riservato uno spazio IP enormemente più ampio del resto del mondo, cosa che riduce grandemente il problema del passaggio a IPv6 per quel paese.

Moonv6, questo il nome del progetto, ha l’ambizione di trascinare gli sforzi statunitensi verso l’IPv6 operando sia come “sveglia” istituzionale per un paese che non si è tempestivamente messo al lavoro su questo fronte sia come focalizzatore di energie e investimenti per la ricerca e lo sviluppo. Non è un caso che a Moonv6 partecipano anche organizzazioni come la “North American IPv6 Task Force” (NAv6TF), l'”InterOperability Lab” dell’Università del New Hampshire, il “Joint Interoperability Testing Command”, “Internet2” e numerose agenzie governative.

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Pubblicato il 22 ott 2003
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