In Cina solo games autorizzati

In Cina solo games autorizzati

Il nuovo regolamento prevede che una speciale commissione governativa giudichi i videogiochi on e off line prima che vengano venduti. Per proteggere la gioventù cinese che, però, sfrutta le console pirata
Il nuovo regolamento prevede che una speciale commissione governativa giudichi i videogiochi on e off line prima che vengano venduti. Per proteggere la gioventù cinese che, però, sfrutta le console pirata


Pechino (Cina) – Un nuovo strumento per controllare ciò che arriva alle giovani menti del paese è stato messo a punto dalle autorità cinesi. Hanno infatti deciso che tutti i videogiochi che saranno venduti in Cina dovranno prima essere analizzati da una speciale Commissione di censura.

La decisione di imporre questo nuovo regolamento non arriva né nuova né inattesa in quanto rientra in quella che da più parti viene definita campagna di moralizzazione mirata in particolar modo proprio ai giovani. Gli stessi che vengono tenuti lontani dagli internet café e che pure sono tra i più avidi fruitori delle nuove tecnologie informatiche.

Il regolamento, secondo quanto riportato dall’agenzia di stato Xinhua , viene giustificato con il fatto che una parte consistente dei videogiochi che circolano in Cina sono importati, una percentuale vicino all’80 per cento. L’aumento dell’uso di games per il gioco online, poi, a quanto pare sta ulteriormente preoccupando le autorità .

I contenuti dei giochi occidentali, come ben sanno i lettori di HighScore , non di rado comprendono scene o rappresentazioni di violenza e sesso , due elementi che non piacciono alle autorità cinesi che si trincerano anche dietro a non meglio specificate “ragioni di sicurezza nazionale”.

Il nuovo regolamento prevede che entro il prossimo primo settembre siano sottoposti al vaglio del ministero della Cultura tutti i giochi già in vendita. Naturalmente i produttori che dovessero trasgredire dovranno vedersela con le autorità.

Una volta ottenuto il bollino blu , i produttori e i distributori non potranno più modificare il gioco né cambiarne il nome.

Di interesse segnalare che proprio in queste ore sta emergendo sui media americani il caso dei giochi pirata per le console di punta, PlayStation2 e Xbox: in Cina le vendite di giochi pirata sembrano conoscere una veloce espansione anche grazie alla diffusione di console pirata che da più di due anni affollano il mercato nero.

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Pubblicato il
28 mag 2004
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