Roma – Il parlamento greco ha dato il via libera ad una normativa che solleva enormi perplessità e persino battute di feroce sarcasmo dentro e fuori dalla rete: si tratta della legge che di fatto rende illegali i videogiochi all’interno dei confini del paese.
A questo clamoroso divieto non si è giunti per caso. Le autorità greche, la pubblica opinione e il mondo politico ha infatti discusso a lungo in passato sull’impatto del cosiddetto “internet gambling”, il gioco d’azzardo via internet, ritenuto in Grecia come già in Australia una piaga sociale da affrontare con la massima energia. Un problema a cui si associa quello del più “tradizionale” ma endemico gioco d’azzardo clandestino.
Proprio le normative contro il gioco d’azzardo sono servite come base per estendere la legislazione vigente a tutti i “giochi elettronici”. Utilizzare un videogame al di fuori delle mura di casa propria, da ora in Grecia significa rischiare sulla carta fino a tre mesi di carcere e multe fino a 10mila euro.
La nuova normativa, che verrà probabilmente assalita non solo dai difensori delle libertà civili ma anche dalla fiorente industria videoludica, non giunge del tutto inattesa se si pensa che solo qualche tempo fa le autorità decisero di impedire l’utilizzo di videogiochi in rete dagli internet café.
Stando ad un articolo del giornale locale Kathimerini, scovato da TheRegister, che si riferisce ad una bozza della legge prima che venisse approvata, la messa al bando riguarda “qualsiasi device elettrico, elettromeccanico ed elettronico di gioco, inclusi i computer, che non possono trovarsi in hotel, caffé, clubs e in generale in pubblico”. Secondo Kathimerini il governo “non è in grado di distinguere l’innocenza di un videogioco dall’illegalità di un sistema di gambling”.
A questo punto, visti anche gli obblighi commerciali della Grecia nell’Unione Europea, rimane da vedere quanto a lungo i parlamentari di Atene potranno continuare a chiudere gli occhi sui videogame che, da soli, rappresentano una quota enorme di tutto il software venduto e commerciato non solo in Grecia ma in tutta la UE.
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Il coraggio
Ecco cosa ci vuole!Coraggio, ci vuole coraggio per andare contro gli interessi americani. E per "interessi americani" non parlo solo di quelli economici di una singola azienda ma di quelli più perniciosi di una politica che ormai sta diventando troppo invadente.Una grande nazione non si misura in kmq!Bisogna riequilibrare le forze a livello mondiale, se no Hitler cambierà l'accento da quello "crucco" a quello del Minnesota...AnonimoMomento critico...
Adesso arriva il momento critico...Chi deciderà se un prodotto commerciale è insostituibile?E' già stata preparata una metodologia per determinare il prodotto migliore?La formazione del personale e degli amministratori è già stata prevista?Ho tanto idea che se l'adozione del software OS non venga accompagnata da una adeguata preparazione(Istituzionale e soprattutto a livello formativo/conoscitivo) sarà un flop.Cmq è bene che qualcuno cominci così potremmo avere un quadro concreto dei costi/benefici dell'adozione del software OS in una pubblica amministrazione( è sempre brutto fare da cavie...)AnonimoRe: Momento critico...
> Ho tanto idea che se l'adozione del software> OS non venga accompagnata da una adeguata> preparazione(Istituzionale e soprattutto a> livello formativo/conoscitivo) sarà un flop.gia successo in alcuni casi reali. e una cosa normale, dipende dalla serieta con cui viene affrontata la vicenda... > Cmq è bene che qualcuno cominci così> potremmo avere un quadro concreto dei> costi/benefici dell'adozione del software OS> in una pubblica amministrazione( è sempre> brutto fare da cavie...)beh anche essere sempre gli ultimi arrivati e bruttino...dai l'importante e che se ne parli tanto, tanto tanto, e alla fine qualcosa di buono ne viene fuoriAnonimoRe: Momento critico...
credo che al momento nella p.a. non ci sia un esperto di windows in ogni ufficio. quando hanno dei problemi proverannoa smanettare un po', per poi chiamare l'assistenza, come accade in molte aziende.che i soldi vadano a un sistemista *ux piuttosto che a uno win, non fa differenza. forse è anche meglio visto che si risparmiano i soldi sulla licenza.comunque io sono del parere che la sostituzione del software chiuso con l'open source debba essere graduale, e si debba comunque ricercare l'integrazione con il sistema preesistente (con una buona configurazione di samba, per esempio).- Scritto da: Matteo> Adesso arriva il momento critico...> > Chi deciderà se un prodotto commerciale è> insostituibile?> E' già stata preparata una metodologia per> determinare il prodotto migliore?> La formazione del personale e degli> amministratori è già stata prevista?> > Ho tanto idea che se l'adozione del software> OS non venga accompagnata da una adeguata> preparazione(Istituzionale e soprattutto a> livello formativo/conoscitivo) sarà un flop.> > Cmq è bene che qualcuno cominci così> potremmo avere un quadro concreto dei> costi/benefici dell'adozione del software OS> in una pubblica amministrazione( è sempre> brutto fare da cavie...)> > >AnonimoRe: Momento critico...
- Scritto da: Matteo> Ho tanto idea che se l'adozione del software> OS non venga accompagnata da una adeguata> preparazione(Istituzionale e soprattutto a> livello formativo/conoscitivo) sarà un flop.> Preparazione? Ma dico hai idea di quale preparazionesia stata fatta nella pubblica amministrazioneitaliana con l'introduzione dei computer?Mi pare proprio di no, direi... Agli sportelliil massimo che devono saper fare e' riconoscerei pulsanti dell'applicativo da usare per introdurrele pratiche e documenti... e quello puo' giraresu windows come su qualsiasi altro sistema...Nessuno pretende o chiede che si sappia fare altro. Del resto 10-15 anni fa, usavano terminalidi macchine ibm tutti, mica pc...Quindi non diciamo cazzate per piacere... Nella maggior parte degli uffici l'uso di un sistema protetto e finalmente senza giochini e cazzate sarebbe visto come il Messia...AnonimoUn appaluso
Complimenti!AnonimoLa Tecnologia Del Risparmio
Mi sa che i Governi hanno visto i pinguini i loro discendenti solo nei documentari.hihihihihiiiihihihihihiSi risparmia si, ma poi si deve anche saperlo usare (tra parentesi), cosa più importante si deve anche conosciere le possibilità che può offrire OpenSource: più possibilità e flessibilitàAnonimosarà dura...
Sarà dura davvero. Il fatto è che non basta cambiare il software, quello che è difficile è rompere la spinta inerziale che spinge piattaforme più note e usate.All'inizio probabilmente queste iniziative porteranno a dei flop, anche perché se credono che con l'OSS (Open Source Software) si possa risparmiare a breve termine... beh, si sbagliano di grosso. L'OSS è un investimento a LUNGO termine, ossia nel risparmio in termine di assistenza, di downtime, di upgrade e similia, però comporta spese iniziali notevoli (di formazione, rifacimento parco macchine /etc /etc).E' cmq positivo che qualcosa si stia muovendo... e sono un po' stupito che siano paesi americani che per primi tentano la via dell'OSS (nel '98 avevo previsto che tempo massimo 2003/2005 almeno tre stati europei avrebbero iniziato la migrazione del loro sistema informatico su piattaforme OSS, evidentemente mi ero sbagliato di grosso, sia come tempi che come posizione geografica).Si, sarà dura, ma ce la faremo (Palladium permettendo).AnonimoRe: sarà dura...
Non solo, c'è da vincere l'inerzia degli pseudo -sistemisti che conoscono solo un po' di windows a riciclarsi e imparare un VERO sistema operativo...AnonimoRe: sarà dura...
> All'inizio probabilmente queste iniziative> porteranno a dei flop, anche perché se> credono che con l'OSS (Open Source Software)> si possa risparmiare a breve termine... beh,> si sbagliano di grosso.e vero. ci hanno provato in messico con le scuole. prendevano e invece di mandare alle scuole le licenze di windows mandavano un cd con una distro linux. ovviamente e andato tutto a puttane. se vogliono spararla grossa per sperare in scontoni da parte di ms sulle licenze facciano pure, se pensano di cambiare tutto dall'oggi al domani si sbagliano. ma non possiamo sapere come affronteranno la cosa in venezuela, quindi speriamo che si dimostrino sufficientemente avveduti da non rovinare tutto.> E' cmq positivo che qualcosa si stia> muovendo... e sono un po' stupito che siano> paesi americani che per primi tentano la via> dell'OSS (nel '98 avevo previsto che tempo> massimo 2003/2005 almeno tre stati europei> avrebbero iniziato la migrazione del loro> sistema informatico su piattaforme OSS,> evidentemente mi ero sbagliato di grosso,> sia come tempi che come posizione> geografica).ho sentito una cosa ieri in tv mi pare.. berlusconi a johannesburg parlava di piattaforma informatica unificata per i paesi in via di sviluppo per gestire efficientemente sanita, fisco ecc... chissa a cosa si riferiva... chissa che ogni tanto non ne combinino qualcuna di buona lassu al governo... certo fa un po ridere pensare che si preoccupino della pa degli stati africani e non della nostra.. speriamo bene... > Si, sarà dura, ma ce la faremo (Palladium> permettendo).palladium qualunque cosa sia non ce la fa... come potrebbe...AnonimoEheh
Tanto le varie distribuzioni di Linux saranno, tra qualche tempo, distribuite a pagamento come avviene per i prodotti Microsoft e la parola "Open" sarà solamente un lontano ricordo. Saranno finiti i tempi delle vacche grasse dove si comprava per 15,000 di vecchie lire una distribuzione di Linux Mandrake :-))))AnonimoRe: Eheh
- Scritto da: - PiPpo -> Tanto le varie distribuzioni di Linux> saranno, tra qualche tempo, distribuite a> pagamento come avviene per i prodotti> Microsoft e la parola "Open" sarà solamente> un lontano ricordo. Saranno finiti i tempi> delle vacche grasse dove si comprava per> 15,000 di vecchie lire una distribuzione di> Linux Mandrake :-))))Mi sembra la storia della volpe e dell'uva...AnonimoRe: Eheh
trollallero' trollala'- Scritto da: - PiPpo -> Tanto le varie distribuzioni di Linux> saranno, tra qualche tempo, distribuite a> pagamento come avviene per i prodotti> Microsoft e la parola "Open" sarà solamente> un lontano ricordo. Saranno finiti i tempi> delle vacche grasse dove si comprava per> 15,000 di vecchie lire una distribuzione di> Linux Mandrake :-))))AnonimoRe: Eheh
- Scritto da: mello> trollallero' trollala'> > - Scritto da: - PiPpo -> > Tanto le varie distribuzioni di Linux> > saranno, tra qualche tempo, distribuite a> > pagamento come avviene per i prodotti> > Microsoft e la parola "Open" sarà> solamente> > un lontano ricordo. Saranno finiti i tempi> > delle vacche grasse dove si comprava per> > 15,000 di vecchie lire una distribuzione> di> > Linux Mandrake :-))))Poco da fare lo spiritoso.AnonimoRe: Eheh
- Scritto da: - PiPpo -> Tanto le varie distribuzioni di Linux> saranno, tra qualche tempo, distribuite a> pagamento come avviene per i prodotti> Microsoft e la parola "Open" sarà solamente> un lontano ricordo. Saranno finiti i tempi> delle vacche grasse dove si comprava per> 15,000 di vecchie lire una distribuzione di> Linux Mandrake :-))))Ehi, mago Merlino, visto che hai tutta questa presunzione sul futuro, mi dici anche i prossimi numeri del superenalotto?Nel frattempo descrivici anche il panorama che si vede dal pero su cui ti ergi, tu, oh sommo sapiente che tutto prevede e tutto sa.Certo, non hai portato delle argomentazioni analitiche, ma la sfera di cristallo ha rivelato, e tacciono gli scettici.AnonimoRe: Eheh
In effetti, a parte la c****ta iniziale nessuno si ha detto qualcosa in contrario...nemmeno io...quindi cosa scrivo a fare in questo forum...AnonimoRe: Eheh
ANCORA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!OPEN NON VUOLE DIRE GRATIS CE LO FICCHIAMO NELLA TESTA UNA VOLTA PER TUTTE.AnonimoRe: Eheh
> Tanto le varie distribuzioni di Linux> saranno, tra qualche tempo, distribuite a> pagamento come avviene per i prodotti> Microsoft e la parola "Open" sarà solamente> un lontano ricordo. Saranno finiti i tempi> delle vacche grasse dove si comprava per> 15,000 di vecchie lire una distribuzione di> Linux Mandrake :-))))www.debian.orgwww.gnu.orgfatti una cultura che ti serveAnonimoRe: Eheh
- Scritto da: qweasdzxc> > Tanto le varie distribuzioni di Linux> > saranno, tra qualche tempo, distribuite a> > pagamento come avviene per i prodotti> > Microsoft e la parola "Open" sarà> solamente> > un lontano ricordo. Saranno finiti i tempi> > delle vacche grasse dove si comprava per> > 15,000 di vecchie lire una distribuzione> di> > Linux Mandrake :-))))> > www.debian.org> www.gnu.org> > fatti una cultura che ti serveE tu sii meno utonto linux.AnonimoRe: Eheh
Ok, è sempre il ragazzino che cambia nick e parla un italiano fantasioso che va a rompere le palle su tutti i forum a ripetere le tre stupidate che legge su PC Professionale.Stop replies. Grazie.AnonimoRe: Eheh
Può essere, dopo dovranno addirittura prendersi *una* distribuzione da installare ovunque.LoL.AnonimoRe: Eheh
> Saranno finiti i tempi> delle vacche grasse dove si comprava per> 15,000 di vecchie lire una distribuzione di> Linux Mandrake :-))))Anche se fosse cosi', si tirerebbero fuori dei soldi per un sistema operativo efficente e non per una vaccata! :)Terra2AnonimoRe: Eheh
trollallero trollallà...AnonimoRe: Eheh
- Scritto da: - PiPpo -> Tanto le varie distribuzioni di Linux> saranno, tra qualche tempo, distribuite a> pagamento come avviene per i prodotti> Microsoft e la parola "Open" sarà solamente> un lontano ricordo.Open != gratuito.Non mi sembra così difficile da capire: eppure, continuamente, si ricasca nel solito discorso.AnonimoNon sempre applicabile
Il fatto che l'Open Source sia preso in considerazione prevalentemente da stati "in via di sviluppo", o piccole amministrazioni, mi fa pensare che sarà difficile che questa filosofia prenda piede nei governi degli stati europei, o comunque immersi fino al collo dalle pastoie economiche imposte dagli USA... purtroppo non credo sia fantascienza una situazione futura del genere: L'Italia (del dopo berlusconi ovviamente) pensa all'alternativa Open Source, conferenza stampa, dopo 10 minuti suona il telefono del presidente del Consiglio... è Bush (o chi dopo di lui) ... "Gudd monninge paisà, o è notte allà? E' vero che volite buttare indo o'cesso a Windozze? No, pecchè qui, il mio minischtro dell'Economia mi diceva che importiamo troppa paschta! E illo penzava a nu bello taglio delle importazzzioni! Come? Non buttate più a Windozze? Ah, bravo paisà, sei invitato per una bella schpagettata, qui nello schtudio ovale: io, mammete, tu, e il mio amico Billo, sì, quello di Reddomonde che fatica indo ai computèr!"AnonimoRe: Non sempre applicabile
> L'Italia (del dopo berlusconi ovviamente)> pensa all'alternativa Open Source,ahimè è proprio l'italia del prima-Berlusconi (leggi D'Alema) ad aver firmato la collaborazione con la microsoft tuttora vigente, vediamo di basarci sui fatti.AnonimoRe: Non sempre applicabile
> ahimè è proprio l'italia del> prima-Berlusconi (leggi D'Alema) ad aver> firmato la collaborazione con la microsoft> tuttora vigente, vediamo di basarci sui> fatti.Quindi pensi che Berlusconi orami senza ritegno nell'adulare George 'Dabliu' Bush possa andare contro la volontà americana...Aspettiamo che Stanca ci porti dalla padella alla brace(leggasi IBM)AnonimoRe: Non sempre applicabile
- Scritto da: Matteooooo> > > ahimè è proprio l'italia del> > prima-Berlusconi (leggi D'Alema) ad aver> > firmato la collaborazione con la microsoft> > tuttora vigente, vediamo di basarci sui> > fatti.> > Quindi pensi che Berlusconi orami senza> ritegno nell'adulare George 'Dabliu' Bush> possa andare contro la volontà americana...> > Aspettiamo che Stanca ci porti dalla padella> alla brace(leggasi IBM)Non riportavo opinioni ma fatti. L'italia è vincolata ad usare microsoft per i contratti firmati dal precedente governo.Quello che penso io o quello che vorrebbe fare Berlusconi è del tutto irrilevante visto che ora siamo vincolati ad usare microsoft.AnonimoLa nuova moda inaugurata dal paraguay...
Se uno stato è in profondo deficit annuncia l'utilizzo di software opensource e come per magia arrivano un po' di miliardi da qualcuno che conosciamo tutti bene!AnonimoRe: La nuova moda inaugurata dal paraguay...
> Se uno stato è in profondo deficit annuncia> l'utilizzo di software opensource e come per> magia arrivano un po' di miliardi da> qualcuno che conosciamo tutti bene!Vabbe' che e' ricco... ma non puo' finanze tutto il sud-america :)Credo che sia piu' economica la soluzione USA tradizionale: "bombardarne uno per educarne 100"Terra2Anonimo¡que viva venezuela!
Credo sia solo una questione di licenze il motivo principale dell'azione, credo che anche senza una fede "open source" è sicuramente da applaudire.In bocca al lupo, venezuela!AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 03 09 2002
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