Taranto – Si sono chiuse ieri due operazioni della Guardia di Finanza sul territorio pugliese che hanno portato alla luce due importanti attività illegali legate alla riproduzione abusiva di contenuti, finalizzata alla loro rivendita sul mercato nero.
L’operazione “Smart Free”, come è stata definita dagli inquirenti, ha portato all’arresto di un musicista di Faggiano, F.M.: nel luogo dove risiedeva le Fiamme Gialle hanno individuato un laboratorio di duplicazione abusiva nel quale erano state realizzate molte di quel mezzo milione di copie illegali di CD e DVD rinvenute e sequestrate dagli inquirenti.
Nel corso dell’operazione sono anche stati eseguite 14 perquisizioni a carico di nove persone, tutte indagate per sospetta violazione delle normative sul diritto d’autore. La rilevazioni dell’inchiesta, coordinata dal PM Alessio Coccioli, partono da lontano, dal 2004, quando alcune indagini fecero emergere un giro di smart card pirata.
In un’operazione congiunta a Lecce, invece, le Fiamme Gialle hanno denunciato un uomo di 40anni perché nel proprio salotto e nella propria palestra aveva installato masterizzatori con cui copiava software, videogiochi e film di prima visione.
A quanto pare, l’attività dell’uomo ha attirato l’occhio degli inquirenti in quanto da quella palestra, in origine dedicata al body building, sono state notate molte persone entrare ed uscire nel giro di pochi minuti. Nella palestra, quando i militari sono entrati, un PC stava masterizzando. Sono stati sequestrati in questa operazione 95mila mp3, 3mila copertine a colori, più di 1.300 tra CD, DVD e Dvix, 4 masterizzatori, 2 computer, 2 stampanti con scanner e fotocopiatrice, 1 lettore CD e 1 hard disk esterno da 200 giga.
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Sviluppo in paesi liberi
Questo e' un po' cio' che aspetta i paesi che adotteranno normative insulse come queste dei brevetti.Lo sviluppo di moltissimo software opensource ci spostera' in paesi come l'India.Lavoreranno principalmente sviluppatori di quesi paesi.Il software prodotto anche da sviluppatori dei paesi in cui vi sono tali normative avra' hosting in quei paesi.In definitiva vedo lavoro e futuro interessante per i paesi che non adotteranno queste normative. Sudditanza e incertezza per i pecoroni che le adotteranno.AnonimoRe: Sviluppo in paesi liberi
si, ma basta dire che il MIT, che e' americanissimo, consiglia il soft free, non e' che rimanga molto da dire ...al MIT non si entra se non sei schedato e catalogato come un po' piu' che intelligente ...AnonimoLiberta' contro Interessi
Ma siamo sicuro che gli Indiani abbiano rifiutato i brevetti per una questione di liberta' (come riporta la FSF) ???Io credo che per una realta' economica e tecnologica come l'India (in forte crescita) i brevetti possano essere un freno o perfino una retromarcia pericolosa (aziende esposte a ricatti, intralciate da assurdi legacci protezionistici, ecc...)Poi in futuro e' possibile che anche l'India adotti delle normative di protezione, ma solo quando i vantaggi delle protezioni saranno diretti agli indiani stessi.Ed ora la domanda da 1 Milione di Euro !!!!!- Siamo certi che l'Europa possa permettersi i costi/svantaggi delle nuove politiche sui brevetti ?Non rischiamo di esporci troppo ai piu' forti ?(che non sono europei ! anche se lo fossero stati non e' che la pillola sarebbe stata piu' dolce....)E questo tralasciando i discorsi sulla condivisione del sapere, sulla liberta' e tutte 'ste "menate" prettamente europee (che in gran parte condivido).Ragioniamo *liberamente* in termini egoistici (europei-nazionalisti)AnonimoRe: Liberta' contro Interessi
- Scritto da: Anonimo[CUT] > E questo tralasciando i discorsi sulla> condivisione del sapere, sulla liberta' e tutte> 'ste "menate" prettamente europee (che in gran> parte condivido).> Ragioniamo *liberamente* in termini egoistici> (europei-nazionalisti)Mah, guavda, cavo, da deputato dell'euvopavlamento, dopo avev intascato una bella e sostanziosa bustavella dalle lobby infovmatiche statunitensi, degli intevessi euvopei o nazionalistici me ne infischio altamente. Sai, ho una bella bavca offshove da manteneve... 8)AnonimoRe: Liberta' contro Interessi
- Scritto da: Anonimo> Ma siamo sicuro che gli Indiani abbiano rifiutato> i brevetti per una questione di liberta' (come> riporta la FSF) ???> > > Io credo che per una realta' economica e> tecnologica come l'India (in forte crescita) i> brevetti possano essere un freno o perfino una> retromarcia pericolosa (aziende esposte a> ricatti, intralciate da assurdi legacci> protezionistici, ecc...)E non è comunque una questione di libertà? Il poter fare il proprio lavoro onestamente senza rischiare di perderlo (PER AVERLO FATTO!!), o di vedersi chiudere l'azienda (PER AVER PRODOTTO!!!) o andare falliti (PUR AVENDO BILANCI MOLTO POSITIVI E STABILITA' PATRIMONIALE!!) non è libertà? Io dico di si, caspita!!Per la questione open o closed, ti ricordo che il software closed può essere danneggiato dai brevetti tanto quanto quello open, il fatto di pubblicare o meno il codice non è rilevante quando è la stessa idea che sta alla base ad essere monopolizzabile.> Poi in futuro e' possibile che anche l'India> adotti delle normative di protezione, ma solo> quando i vantaggi delle protezioni saranno> diretti agli indiani stessi.Allora sarebbero quelli che oggi premono per i brevetti a non volere queste protezioni!> Ed ora la domanda da 1 Milione di Euro !!!!!> - Siamo certi che l'Europa possa permettersi i> costi/svantaggi delle nuove politiche sui> brevetti ?Si. Siamo certi... DI NO! e ora caccia il milione!> Non rischiamo di esporci troppo ai piu' forti ?> (che non sono europei ! anche se lo fossero stati> non e' che la pillola sarebbe stata piu'> dolce....)No, non rischiamo. SIAMO esposti troppo ai più forti.> E questo tralasciando i discorsi sulla> condivisione del sapere, sulla liberta' e tutte> 'ste "menate" prettamente europee (che in gran> parte condivido).Non sono solo menate europee... ti basti pensare che lo stesso Gates ha candidamente ammesso che se i brevetti software fossero esistiti mentre gettava le basi del suo impero questo non avrebbe fatto molta strada.... Certo, ora che lui è potente si può ragionare in altri termini....> Ragioniamo *liberamente* in termini egoistici> (europei-nazionalisti)Si! E per questo rifiutiamo i brevetti!!AnonimoRe: Liberta' contro Interessi
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > Ma siamo sicuro che gli Indiani abbiano> rifiutato> > i brevetti per una questione di liberta' (come> > riporta la FSF) ???> > > > > > Io credo che per una realta' economica e> > tecnologica come l'India (in forte crescita) i> > brevetti possano essere un freno o perfino una> > retromarcia pericolosa (aziende esposte a> > ricatti, intralciate da assurdi legacci> > protezionistici, ecc...)> > E non è comunque una questione di libertà? Il> poter fare il proprio lavoro onestamente senza> rischiare di perderlo (PER AVERLO FATTO!!), o di> vedersi chiudere l'azienda (PER AVER PRODOTTO!!!)> o andare falliti (PUR AVENDO BILANCI MOLTO> POSITIVI E STABILITA' PATRIMONIALE!!) non è> libertà? Io dico di si, caspita!!Sono sempre io e aggiungo: 'e senza finire in carcere (PUR NON AVENDO CAGIONATO ALCUN DANNO A NESSUNO - a meno che non consideriamo la concorrenza un danno per il monopolista, ma il danno è reciproco).AnonimoINDIA FOREVER
la più grande democrazia del mondo, fondata sulla nonviolenza, dà lezioni di democrazia a tutti, e dimostra come uscire dalla povertà tenendo l'innovazione libera.VIVA l'INDIAAnonimoL'Europa si suicida, L'India ne approfit
ta1 programmatore italiano costa come 50 programmatori indianimettiamoci pure sta stronzata dei brevetti e possiamo andarcene a casaAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 10 mag 2005Ti potrebbe interessare