In Russia si sogna l'open source

In Russia si sogna l'open source

Lo sostiene un articolo di Bruce Tober apparso su Newsforge, secondo cui da Vladimir Putin in giù l'open source in Russia viene osservato con sempre maggiore attenzione
Lo sostiene un articolo di Bruce Tober apparso su Newsforge, secondo cui da Vladimir Putin in giù l'open source in Russia viene osservato con sempre maggiore attenzione


Roma – Non dipendere da tecnologie occidentali, mettere al lavoro sviluppatori russi, godere di ampi livelli di sicurezza e affidabilità. C’è questo dietro la sempre maggiore attenzione di cui in Russia gode l’open source, almeno stando ad un articolo firmato da Bruce Tober su Newsforge.

In quella sede si elencano una serie di ragioni per la “crescita di Linux” (e dintorni) in Russia, a cominciare dal fatto che, secondo un esperto della IP-Tel Company, il presidente russo Vladimir Putin sta spingendo per ridurre il più possibile la dipendenza della Russia dalle importazioni di tecnologie e macchinari pesanti dall’Occidente. Le ragioni sono evidenti e tra queste la necessità di aumentare il più possibile le opportunità di mercato delle imprese russe, unico motore per la riduzione della cronica disoccupazione russa.

Stando alle testimonianze raccolte da Tober, uno degli effetti della sempre più diffusa applicazione della legge contro la pirateria sul software è negli sforzi delle imprese di “mettersi in regola”. Un’operazione che comporta anche l’affrontare nuovi costi relativi ai propri strumenti di lavoro, applicativi inclusi. E da qui discenderebbe un crescente interesse del mondo delle imprese per alternative più economiche delle tecnologie proprietarie.

In questo quadro in Russia si starebbero diffondendo server basati su Linux o FreeBSD e non solo nelle aziende ma anche a livello di Pubblica Amministrazione, dove la questione dei costi non è di minore impatto.

Tra le segnalazioni di maggiore interesse il fatto che il ministero della Difesa russo utilizzi una versione personalizzata di un software che secondo gli esperti offre maggiori garanzie di quelli Microsoft o Novell e che è basato sul kernel Linux 2.2. MSVS, questo il nome del sistema, ha già ottenuto l’approvazione anche del ministero degli Interni.

I portavoce di ASPLinux , una delle principali aziende russe dedicate all’open source, sostengono infine che un numero sempre maggiore di agenzie governative e di imprese adotta software libero, una evoluzione che viene vista come inevitabile sebbene possa richiedere ancora lungo tempo.

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Pubblicato il
19 lug 2002
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