Roma – Venerdì 20 giugno 2003 alle ore 11:00 presso l?Aula Pio XI dell?Università Cattolica del Sacro Cuore, Largo Gemelli 1, a Milano, si terrà una conferenza stampa sul tema: lo stato attuale nella lotta all?Infopovertà e l?individuazione di concrete soluzioni.
Verrà illustrato in particolare il progetto dell?Onu e di Occam sulla creazione dei “Villaggi Digitali nel Libano del Sud”. “L?attuale evoluzione delle tecnologie e delle telecomunicazioni – si legge in una nota – rendono ancora maggiore il gap tra le popolazioni che possono utilizzare la rivoluzione digitale per lo sviluppo della propria società e quelle che ne sono private. Compito delle Nazioni Unite, dell?Unesco, di Occam e della Fao è di combattere questo fenomeno dell?Infopovertà, attivando tutte le risorse possibili, mobilitando i governi e gli enti per soluzioni che possano ridurre questo divario”.
Alle 15:00 seguirà il Convegno: “Infopoverty: New Tools and Best Practices for Development”, presso l?Aula Magna dell?Università Cattolica.
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Secondo me ha ragione Diritto d'autore
Ha ragione per quello che di oggettivo c'è in questa diatriba. Ossia al fatto che l'autore dell'articolo si è permesso di citare il sito di diritto d'autore alla rinfusa insieme con gli altri (lo ammette lui stesso) senza i necessari distinguo. Opportuni, per lo meno, per chiarire ai lettori il quadro della situazione e a non invitarli a fare di tutta l'erba un fascio. Per la questione più generale- ma è un fatto di opinioni- anche io credo che la musica costi troppo. E che il potere di Riaa sia asfissiante.AlexAnonimoRe: Secondo me ha ragione Diritto d'autore
> Per la questione più generale- ma è un fatto> di opinioni- mi sa che questo e' il punto di questi articoli pero' ;)>anche io credo che la musica> costi troppo. E che il potere di Riaa sia> asfissiante.io credo che stiano per crollare. tempo qualche anno (qualcuno piu' su parla di Bowie.... lui lo ha previsto il collasso generale)diamo tempo al tempoAnonimoa proposito..
..degli aumenti dei prezzi dei supporti digitali io devo ancora capire perche' io che masterizzo una iso di una debian devo pagare una tassa sulla presunta copia illegale di materiale protetto da diritto d'autore, perche??? Visto che la polizia non riesce ad arrestare tutti gli assassini d'ora in poi ogni cittadino italiano si fa 2 anni di galera per scontare le pene degli assassini impuniti.AnonimoGrande Michele Favara !
Una sana lezione di etica a chi, usando il classico linguaggio prolisso e lezioso tipico degli avvocati, si nasconde dietro leggi vergognose per difendere i propri privilegi.AnonimoRe: Grande Michele Favara !
- Scritto da: Anonimo> Una sana lezione di etica a chi, usando il> classico linguaggio prolisso e lezioso> tipico degli avvocati, si nasconde dietro> leggi vergognose per difendere i propri> privilegi.Piu' che altro una spiegazione con una mano sul cuore e una sul portafoglio.Pagare ok, estorsione no.AnonimoRe: Grande Michele Favara !
> Piu' che altro una spiegazione con una mano> sul cuore e una sul portafoglio.> > Pagare ok, estorsione no.> Ma io non credo che gli autori vogliano l'estorsione. Ma quando si dice che un artista non e' un autore e si ci richiama alla legge per spiegarlo significa che si e' perso completamente il senso della realta'AnonimoRe: Grande Michele Favara !
- Scritto da: Anonimo> Una sana lezione di etica a chi, usando il> classico linguaggio prolisso e lezioso> tipico degli avvocati, si nasconde dietro> leggi vergognose per difendere i propri> privilegi.Infatti! Sembra di leggere un testo dell'Azzeccagarbugli di manzoniana memoria. Faccio il figo, intorto i lettori citando un po' di leggi e mi difendo dietro un dito.webalexRe: Grande Michele Favara !
ecco, quando non si ha voglia di studiare si dice che i testi sono complessi e chi scrive è un'azzeccagarbugli.Invece fareste bene a capire di più le questioni legate alla proprietà intellettuale perchè diventeranno sempre più importanti nei prossimi anniAnonimoRe: Grande Michele Favara !
- Scritto da: Anonimo> ecco, quando non si ha voglia di studiare si> dice che i testi sono complessi e chi scrive> è un'azzeccagarbugli.> Invece fareste bene a capire di più le> questioni legate alla proprietà> intellettuale perchè diventeranno sempre più> importanti nei prossimi anniNon hai torto, intendo, le leggi vanno studiate, ma non ha neanche torto Favara quando dice che quando le leggi sono percepite come inique e puniscono gli onesti, nasce il rifiuto per queste norme e il dissenso.Quidni cosa e' meglio, studiare anni per osservare delle leggi che tutelano i privilegi altrui, o impiegare i medesimi anni per proporre una soluzione piu' equa?Lascio a te la risposta.AnonimoRe: Grande Michele Favara !
- Scritto da: Anonimo> ecco, quando non si ha voglia di studiare si> dice che i testi sono complessi e chi scrive> è un'azzeccagarbugli.> Invece fareste bene a capire di più le> questioni legate alla proprietà> intellettuale perchè diventeranno sempre più> importanti nei prossimi annime lo paghi tu i quinquennio di giurisprudenza? se si, dimmi dove sei che vengo a riscuotere ;-)IL favara, ha fatto un commento come da lui stesso ribadito, da uomo della strada, ed argomentando.Non dubito del fatto che piu' andiamo avanti e piu' la legge sul diritto d'autore diverra' sempre piu' importante, ed e' proprio questo che si vuole evitare, che tale legge imbrigli il prgresso, poiche' nessuno si mettera' piu' a fare ricerca perche' non conviene, se voglio studiare un modo nuovo di produrre i mattoni, dovro' pagare un fottio di pizzo a chi ha registrato la parola mattone, a chi lìargilla e cosi' via.A me pure uomo della strada rode non poco di pagare il pizzo alla siae, che tra le altre cose, e' staat dichiarata inutile dall'intera comunita' europea, o almeno nei termini in cui essa opera, ti invito a leggerti l'intervista alla siae di report http://www.report.rai.it/servizio.asp?s=82 e vedi che gente c'e' in quel ritrovo cosi' come e' il diritto d'autore, e' un grosso ostacolo al progredire, ma si vede che ci vogliono sempre piu' ignoranti, cosi' da dirci quando andare a defecare, e cose similiDuDeIgnorante e se ne vanta
Rinnovo i "complimenti" all'autore, già esrpessi ieri!Se il futuro è in mano a gente così, che non sa nemmeno di cosa parla e si permette di pontificare sul nulla della sua ignoranza, siamo messi bene!Ci aspetta un futuro solo di disgrazia!Torna a fare l'ingegnere e lascia stare cose che non capisci e non puoi capire, va là!E te lo dice un quasi ingegnere, che si è preso la briga di capire come stanno le cose e che è da smepre culturalmente dalla parte dell'autore e dell'arte e non limita il suo mond a quelle 4 idiozie del modo di pensare ingegneristico!Ma ormai la cafonaggine, l'ignoranza e la limitatezza mentale del vedere le cose solo dal punto di vista che ci fa comodo sono una virtù, in questo mondo. Sei un perfetto esempio dei tempi, bravo!EklepticalRe: Ignorante e se ne vanta
Ignori a piè pari che dall'altra parte (autori & c.) stanno anche peggio come futuro....E fai finta di non sapere che dall'altra parte stanno commettendo un errore fondamentale: sfornano prodotti di qualsiasi qualità pensando che il consumatore compri sempre, a prescindere. E se non compra non è colpa del prodotto che fa schifo, ma della pirateria o del consumatore.Quindi, al di fuori di una qualsiasi logica di mercato, invece di diminuire i prezzi li aumentano o impongono gabelle su altri prodotti.È solo questione di tempo, ma come dice Bowie, ma tutte queste "industrie" sono rivolte al suicidioAnonimobowie
> È solo questione di tempo, ma come dice> Bowie, ma tutte queste "industrie" sono> rivolte al suicidioconcordo assolutamentetanto piu' hanno bisogno di arroccarsi sulla difensiva, stringendosi a leggi che fanno arrossire, tanto piu' vuol dire che sono alla fruttaa meno che qualcuno non si beva il fatto che la musica industriale o il cinema industriale sia davvero arte da proteggere :DAnonimoRe: bowie
> tanto piu' hanno bisogno di arroccarsi sulla> difensiva, stringendosi a leggi che fanno> arrossire, tanto piu' vuol dire che sono> alla frutta> a meno che qualcuno non si beva il fatto che> la musica industriale o il cinema> industriale sia davvero arte da proteggere> :DTieni conto che Bowie parlava se non ricordo male anche del copyrightAnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
- Scritto da: Anonimo> Ignori a piè pari che dall'altra parte> (autori & c.) stanno anche peggio come> futuro....> E fai finta di non sapere che dall'altra> parte stanno commettendo un errore> fondamentale: sfornano prodotti di qualsiasi> qualità pensando che il consumatore compri> sempre, a prescindere. > E se non compra non è colpa del prodotto che> fa schifo, ma della pirateria o del> consumatore.> Quindi, al di fuori di una qualsiasi logica> di mercato, invece di diminuire i prezzi li> aumentano o impongono gabelle su altri> prodotti.la logica di mercato presume libertà: chi produce è libero di fare il prezzo che vuole, sarà peggio per lui se è troppo alto xchè non venderà nulla. se non sta bene il prezzo, perchè lo si giuduca troppo alto, non si compra: si fa così su tutte le cose (tanto più che qui non si sta parlando del pane)> È solo questione di tempo, ma come dice> Bowie, ma tutte queste "industrie" sono> rivolte al suicidioprobabile, ma omicidio e suicidio sono 2 cose diverse.AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
> la logica di mercato presume libertà: chi> produce è libero di fare il prezzo che> vuole, sarà peggio per lui se è troppo alto> xchè non venderà nulla. se non sta bene il> prezzo, perchè lo si giuduca troppo alto,> non si compra: si fa così su tutte le cose> (tanto più che qui non si sta parlando del> pane)Appunto, ma come risolvono il "problema", invece di rifondare marketing e catena distributiva? Imponendo gabelle (su altri prodotti, oltretutto: una azienda non ha bisogno di comprare cd musicali, cd vergini sì).In poche parole non sono capaci di ristrutturarsi e la loro incapacità, invece di lasciar essere penalizzata dal mercato, viene "premiata" tassando anche chi non dovrebbe esserlo. > > È solo questione di tempo, ma come dice> > Bowie, ma tutte queste "industrie" sono> > rivolte al suicidio> > probabile, ma omicidio e suicidio sono 2> cose diverse. Ehm, ricaschiamo sul concetto "non è colpa mia che sforno prodotti improponibile, ma sono loro cattivi che non li comprano". Se lo consideri un omicidio vuol dire che tu consideri il prodotto adeguato al mercato ed il consumatore "cattivo" perchè non lo compra......AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
autori?artisti?dove sono?esistono ancora?Chi si vuol chiamare autore? non si vergogna un po'?Dove sono le sue opere di ingegno?forse oggi si chiama ingegno ispirarsi all'intro di un brano del tale, l'inciso invece lo modifichiamo così e poi il finale lo facciamo colà.Artisti, vedi sanremo ultime vicende.Se ne trovano di più negli angoli delle piazze delle località turistiche...Gli artisti sono una categoria in estinzione da quando hanno inventato le "pianole" con i "rumori". La fine di molte orchestre, di gruppi e complessi che suonavano in localacci ma che "suonavano". La fine anche di sale di registrazione, oggi si può fare tutto in casa con una buona attrezzatura. Strana la musica oggi. E pensare che qualcuno studia ancora in conservatorio e magari spera di campare facendo concerti.Che disastro, che lordume, che vergogna per la Musica.Il "pensiero comune" l'ha capito da tempo: ci volete vendere della paccottiglia, l'arte non è di casa tra voi che pensate a lucrare sull'arte, suonate e cantate a casa vostra, tenetevi le vostre canzoni, non le compreremo più, preferiamo suonare noi stessi la nostra musica e venderla al "giusto prezzo" per altri canali.AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
> autori?> artisti?> dove sono?> esistono ancora?Per chi non è ignorante e aspetta la pappina pronta dalla radio e dalla major (strano caso di drogati che si ribellano al loro spacciatore), di artisti è piena la musica contemporanea!Il problema è che gli ignoranti come voi e l'autore non li conoscono, perchè siete VOI schiavi dell major e dei meccanismi commerciali!Siete il massimo del patetico! Schiavi che si ribellano al padrone perchè non li tratta bene come vorrebbero, ma che non sono minimamente capaci di camminare con le loro gambe!Vuoi un po' di artisti?Radiohead, Flaming Lips, Autechre, Aphex Twin, Lamb, Bjork, Tortoise, Sonic Youth, Ken Ishii, Cornelius, Beck, Luke Vibert, Mogwai, Oval, Stereolab, Afterhours, Marlene Kuntz, ecc..ecc..ecc....Tutta gente che fa una musica estremamente personale e non scopiazza proprio nessuno.Ma che ne sapete voi di musica?Vi fate vanto della vostra ignoranza, come l'autore del commento originale! Bravi, sguazzateci!Io me ne tengo alla larga! E me ne vanto!EklepticalRe: Ignorante e se ne vanta
> Il problema è che gli ignoranti come voi e> l'autore non li conoscono, perchè siete VOI> schiavi dell major e dei meccanismi> commerciali!Meno male che c'è eklè l'illuminato!! :-DAnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
"quasi ingegnere".. forse è meglio che torni a studiare su qualche esame... che un fantastico esempio di cafonaggine ce l'hai appena dato..AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
- Scritto da: Ekleptical> Rinnovo i "complimenti" all'autore, già> esrpessi ieri!> Se il futuro è in mano a gente così, che non> sa nemmeno di cosa parla e si permette di> pontificare sul nulla della sua ignoranza,> siamo messi bene!> Ci aspetta un futuro solo di disgrazia!> > Torna a fare l'ingegnere e lascia stare cose> che non capisci e non puoi capire, va là!> > E te lo dice un quasi ingegnere, che si è> preso la briga di capire come stanno le cose> e che è da smepre culturalmente dalla parte> dell'autore e dell'arte e non limita il suo> mond a quelle 4 idiozie del modo di pensare> ingegneristico!> > Ma ormai la cafonaggine, l'ignoranza e la> limitatezza mentale del vedere le cose solo> dal punto di vista che ci fa comodo sono una> virtù, in questo mondo. Sei un perfetto> esempio dei tempi, bravo!In realtà, purtroppo, sei tu un esempio dei tempi: egoista, ed ignorante, attacchi con rabbia un intervento civile e pacato.Nessuno ha la capacità di essere sempre nel giusto, di conoscere tutto, etc... Ma Michele Favara Pedarsi ci ha esposto un punto di vista intelligente, colto, ragionevole.Ha esposto le sue idee senza bisogno di insultare nessuno.E tu invece, come al solito, attacchi con frasi vuote, piccola demagogia.Bah... non vali neanche il tempo di questa risposta!ciaoghostRe: Ignorante e se ne vanta
- Scritto da: Ekleptical> Rinnovo i "complimenti" all'autore, già> esrpessi ieri!> Se il futuro è in mano a gente così, che non> sa nemmeno di cosa parla e si permette di> pontificare sul nulla della sua ignoranza,> siamo messi bene!> Ci aspetta un futuro solo di disgrazia!> > Torna a fare l'ingegnere e lascia stare cose> che non capisci e non puoi capire, va là!> > E te lo dice un quasi ingegnere, che si è> preso la briga di capire come stanno le cose> e che è da smepre culturalmente dalla parte> dell'autore e dell'arte e non limita il suo> mond a quelle 4 idiozie del modo di pensare> ingegneristico!> > Ma ormai la cafonaggine, l'ignoranza e la> limitatezza mentale del vedere le cose solo> dal punto di vista che ci fa comodo sono una> virtù, in questo mondo. Sei un perfetto> esempio dei tempi, bravo!In realtà, purtroppo, sei tu un esempio dei tempi: egoista, ed ignorante, attacchi con rabbia un intervento civile e pacato.Nessuno ha la capacità di essere sempre nel giusto, di conoscere tutto, etc... Ma Michele Favara Pedarsi ci ha esposto un punto di vista intelligente, colto, ragionevole.Ha esposto le sue idee senza bisogno di insultare nessuno.E tu invece, come al solito, attacchi con frasi vuote, piccola demagogia.Bah... non vali neanche il tempo di questa risposta!ciaoghostRe: Ignorante e se ne vanta
> In realtà, purtroppo, sei tu un esempio dei> tempi: egoista, ed ignorante, attacchi con> rabbia un intervento civile e pacato.> Nessuno ha la capacità di essere sempre nel> giusto, di conoscere tutto, etc... Ma> Michele Favara Pedarsi ci ha esposto un> punto di vista intelligente, colto,> ragionevole.A me non sembra nè intelligente, nè colto nè ragionevole, cè tantomeno civile dire, come il Favara, (riassumendo all'osso): "gli autori? chissensefrega. 'zzi loro. il loro punto di vista non mi interessa nemmeno. io son ingegnere"Puoi infiocchettarlo come vuoi e infarcirlo di citazione colte come ha già fatto lui, ma questo è il sunto del'articolo.Ed è un sunto, gretto, meschino e limitato mentalmente e come ampiezza d'analisi.Molto ingegneristico, ti dirò, per ampia conoscenza del settore (mio padre è ingegnere! gli ingegneri li conosco da quando son nato! Al 90% rientrano nel peggio del peggio della specie umana. Il 10% reggono alto il nome della categoria. questi ultimi nel 90% dei casi finiscono in posti di alto livello..che non c'entrano niente con ingegneria!)EklepticalRe: Ignorante e se ne vanta
> quando son nato! Al 90% rientrano nel peggio> del peggio della specie umana. Ah...quindi tu aspiri a diventare questo....bè mi sembra che ci sei già arrivato! :-DE:Bè, se tuo padre ha voluto farti fare l'ingegnere e tu non volevi... sono affari tuoi...devi sfogarti qui?------------------------------------------------------------------------------Uno che si sforza di appartenere al 10% e in quel caso apparterrebbe al 10%------------------------------------------------------------------------------AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
> A me non sembra nè intelligente, nè colto nè> ragionevole, cè tantomeno civile dire, come> il Favara, (riassumendo all'osso): "gli> autori? chissensefrega. 'zzi loro. il loro> punto di vista non mi interessa nemmeno. io> son ingegnere"Forse mi sbagliavo. Potrai anche avere qualcosa di interessante da dire, ma prima devi leggere l'articolo per poter rispondere...è lì il problema.Se fosse per me gli autori non percepirebbero il 3% del costo di un cd, te lo assicuro. Il problema non è l'autore, è tutta la massa di gente che lo sfrutta o che si vende per una legge che non fa giustizia ma che gli fa guadagnare soldi, come dirittodautore.it .ciaoMFPAnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
> Molto ingegneristico, ti dirò, per ampia> conoscenza del settore (mio padre è> ingegnere! gli ingegneri li conosco da> quando son nato! Al 90% rientrano nel peggio> del peggio della specie umana. Il 10%> reggono alto il nome della categoria. questi> ultimi nel 90% dei casi finiscono in posti> di alto livello..che non c'entrano niente> con ingegneria!)Inanzitutto cosa centra l'ingegneria col diritto d'autore?Poi in effetti mi sembra che ti scagli senza effettive risorse intellettuali, nelle risposte.ahIo ancora aspetto che quelli della SIAE mi rimborsino i soldi per i faraglioni di zio peppino :-DElwoodElwood_Re: Ignorante e se ne vanta
Lascia stare Ekleptical che abbiamo modo ogni santo giorno di saggiare la tua incompetenza e la tua scandalosa tendenza al lecchinaggio nei confronti di qualsiasi potere costituito.AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
Ekleptical, sono due volte che commenti qualcosa che ho scritto senza dire qualcosa di interessante per commentare od anche giudicare. Ti sei limitato a darmi dell'ignorante ed ad ironizzare sui complimenti.Ho intravisto tuoi messaggi analoghi in giro per i forum di PI.Inizio a pensare che non hai nulla di buono da dire.ciaoMichele F.P.- Scritto da: Ekleptical> Rinnovo i "complimenti" all'autore, già> esrpessi ieri!> Se il futuro è in mano a gente così, che non> sa nemmeno di cosa parla e si permette di> pontificare sul nulla della sua ignoranza,> siamo messi bene!> Ci aspetta un futuro solo di disgrazia!> > Torna a fare l'ingegnere e lascia stare cose> che non capisci e non puoi capire, va là!> > E te lo dice un quasi ingegnere, che si è> preso la briga di capire come stanno le cose> e che è da smepre culturalmente dalla parte> dell'autore e dell'arte e non limita il suo> mond a quelle 4 idiozie del modo di pensare> ingegneristico!> > Ma ormai la cafonaggine, l'ignoranza e la> limitatezza mentale del vedere le cose solo> dal punto di vista che ci fa comodo sono una> virtù, in questo mondo. Sei un perfetto> esempio dei tempi, bravo!AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
> Ekleptical, sono due volte che commenti> qualcosa che ho scritto senza dire qualcosa> di interessante per commentare od anche> giudicare. Ti sei limitato a darmi> dell'ignorante ed ad ironizzare sui> complimenti.Guarda che ti sei dato dell'ignorante da solo.Nonchè del chiuso mentalmente, senza neppure la voglia, non dico di capire, ma nemmeno di sentire il punto di vista altrui.L'hai scritto tu stesso.Questo dovrebbe rendere la tua opinione autorevole, fammi capire?> Inizio a pensare che non hai nulla di buono> da dire.Per il tuo punto di vista NO di certo! E me ne vanto!EklepticalRe: Ignorante e se ne vanta
> > Inizio a pensare che non hai nulla di> buono> > da dire.> > Per il tuo punto di vista NO di certo! E me> ne vanto!E ALLORA perchè stai ancora qua a blaterare come un santone?AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
> E te lo dice un quasi ingegnere, che si è> preso la briga di capire come stanno le cose> e che è da smepre culturalmente dalla parte> dell'autore e dell'arte e non limita il suo> mond a quelle 4 idiozie del modo di pensare> ingegneristico!A me limitato sembri tu.Forse, nel prenderti la briga di capire "come stanno le cose" altrove, del "pensiero ingegneristico" A TE sono rimaste solo 4 idiozie... forse quello che eri in grado di comprendere?Peccato: sarai sempre un quasi ingegnere..(anche se un giorno o l'altro avrai un pezzo di carta che dice il contrario).Forse hai sbagliato università.Non mi sembra il caso di vantarsene.AnonimoRe: Ignorante e se ne vanta
tutto molto bello ma io devo ancora capire perche' devo pagare una tassa sulla presunta copia illegale di materiali protetti da diritto d'autore ogni volta che masterizzo una iso di un distribuzione GNU/Linux, faccio un backup dei MIEI dati, ecc..??propongo che d'ora in poi ogni italiano si faccia un paio d'anni di galera per scontare le pene dei criminali che la legge non riesce a punire.Anonimo2 mondi troppo distanti..
ho letto entrambe le lettere e mi sono sentitocome proiettato in due mondi diversi, ognuno con le proprie ragione e ognuno con la sua "verità"..come in una novella pirandelliana.è ovvio che come cosumatore mi sento dalla parte di favara, è vergognoso pagare un cd originale, avere il diritto ex lege difarne copia ad uso personale e di non poterlo fare perchèil titolare dei diritti me lo impedisce.vergognoso è che bisogna pagare un equo compenso (oraho capito perchè si chiama equo, perchè l'hanno ridotto del 50 per cento) per un cd che potrebbe essere usato per le copie di backup di programmi freeware o di documenti personali (per quanto mi riguarda è così nel 90% dei casi).quindi come sempre, in una economia dove il più potente schiaccia e legifera sulle spalle (e le tasche) di un consumatore sempre più impotente, prenderà sempre più piede l'egemonia dei grandi, che completeranno l'opera di blindatura dell'utente con il nuovo sistema Palladium (da poco ribattezzato ndr).carloAnonimoRe: 2 mondi troppo distanti..
Analisi giusta. Soluzione: si tengano la loro musica e noi facciamoci la nostra.Anonimole invenzioni durano 20 anni, i modelli
registrati 25, i modelli d'utilità solo 10 anni.Il diritto d'autore da 50 dall'esecuzione a 70 anni dalla morte dell'autore (praticamente si possono avere casi di durata della privativa di 150 anni..)Non sarebbe il caso di armonizzare la durata di questi diritti di proprietà intellettuale, dare una bella stretta generale a TUTTE le forme di contraffazione e pirateria, includendo anche responsabilità per gli acquirenti (come in Francia, ad esempio) ed evitare di spargere gabelle su chi compra un cd x fare dei back-up di suoi dati.Sempre per inciso, comunque, non ritengoche la copia personale sia un diritto: nessun prodotto al mondo che viene acquistato dà diritto ad averne una copia personale.AnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
> Sempre per inciso, comunque, non ritengoche> la copia personale sia un diritto: nessun> prodotto al mondo che viene acquistato dà> diritto ad averne una copia personale.Hai ragioneSe io compro un paio di pantaloni non ho diritto a farmene una copia personale da tenere sotto naftalina.AnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
> Hai ragione> Se io compro un paio di pantaloni non ho> diritto a farmene una copia personale da> tenere sotto naftalina.come no?..nulla ti vieta di portarli da una sarta e farteli fare uguali...pensa un po' se ti dicessero che è vietato fare il sarto perche' potresti copiare i 'gins' della Levi'sAnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
> Se io compro un paio di pantaloni non ho> diritto a farmene una copia personale da> tenere sotto naftalina.Ma se tu sai fare il sarto, ti compri la stoffa e copi per filo e per segno il modello dei pantaloni nessuno ti denuncerà mai... non mi pare un paragone troppo CALZONante... :D :DWKRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
- Scritto da: WK> > > Se io compro un paio di pantaloni non ho> > diritto a farmene una copia personale da> > tenere sotto naftalina.> > Ma se tu sai fare il sarto, ti compri la> stoffa e copi per filo e per segno il> modello dei pantaloni nessuno ti denuncerà> mai... non mi pare un paragone troppo> CALZONante... :D :Dche la legge ora stia così, lo sappiamo benissimo, ma secondo me il diritto di copiare non dovrebbe esserci fintanto che la privativa è ancora in vigore e non è scaduta. sempre di copiare il lavoro altrui si tratta. punto. che il diritto attualmente dica ancora qualcosa di diverso lo sappiamo, ma fortunatamente il fermento in questo settore è notevole e di cambiamenti se ne fanno tanti.AnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
comprando un disco non si compra il supporto ma il diritto d'ascolto e si ha il diritto di proteggere tale diritto contro i danni del supporto (come si mette la naftalina nei pantaloni per proteggerli dalle tarme) tale diritto e' sancito dalla legge e percio' e' effettivoi talk show e le autodifese televisive di imputati o sodali (anche non illustri, avrete visto, che so, la madre di un pluriomicida ripreso mentre trucida che sostiene la sua innocenza al tg) ci fanno dimenticare che il diritto NON E' questione di opinione , tuttalpiu' d'interpretazione ma SOLO DA PARTE DI UN COLLEGIO GIUDICANTEAnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i mode
> Hai ragione> Se io compro un paio di pantaloni non ho> diritto a farmene una copia personale da> tenere sotto naftalina.???? ma per piacereeeee..........webalexRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
- Scritto da: Anonimo> Sempre per inciso, comunque, non ritengoche> la copia personale sia un diritto: nessun> prodotto al mondo che viene acquistato dà> diritto ad averne una copia personale.Quello che ritieni tu e' errato. Si paga il contenuto, non il supporto, Paghi la canzone, non il CD.AnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > Sempre per inciso, comunque, non> ritengoche> > la copia personale sia un diritto: nessun> > prodotto al mondo che viene acquistato dà> > diritto ad averne una copia personale.> > Quello che ritieni tu e' errato. Si paga il> contenuto, non il supporto, Paghi la> canzone, non il CD.ho scritto "ritengo" e "per inciso" proprio per esprimere un parere personale, non secondo diritto: lo conosco benissimo il diritto, non ho bisogno che me lo insegni tu.AnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > > - Scritto da: Anonimo> > > > > Sempre per inciso, comunque, non> > ritengoche> > > la copia personale sia un diritto:> nessun> > > prodotto al mondo che viene acquistato> dà> > > diritto ad averne una copia personale.> > > > Quello che ritieni tu e' errato. Si paga> il> > contenuto, non il supporto, Paghi la> > canzone, non il CD.> > ho scritto "ritengo" e "per inciso" proprio> per esprimere un parere personale, non> secondo diritto: lo conosco benissimo il> diritto, non ho bisogno che me lo insegni> tu.comunque, se ti può aiutare, aggiungo anche il condizionale, diciamo allora: "...non ritengo che la copia personale dovrebbe essere un diritto....": si tratta sempre e comunque di copiare un contenuto inventivo che non è "farina del proprio sacco" (il mio discorso vale in generale: invenzioni, modelli registrati, ecc.ecc.)AnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > > - Scritto da: Anonimo> > > > > Sempre per inciso, comunque, non> > ritengoche> > > la copia personale sia un diritto:> nessun> > > prodotto al mondo che viene acquistato> dà> > > diritto ad averne una copia personale.> > > > Quello che ritieni tu e' errato. Si paga> il> > contenuto, non il supporto, Paghi la> > canzone, non il CD.> > ho scritto "ritengo" e "per inciso" proprio> per esprimere un parere personale, non> secondo diritto: lo conosco benissimo il> diritto, non ho bisogno che me lo insegni> tu.Non sembra affatto...AnonimoRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
- Scritto da: Anonimo> Sempre per inciso, comunque, non ritengoche> la copia personale sia un diritto: nessun> prodotto al mondo che viene acquistato dà> diritto ad averne una copia personale.Ci sono tipologie di prodotti diversi, non sono paragonabili. Certo che se compro una macchina non posso pretendere di averne una di scorta, ma un opera dell'intelligenza non è un prodotto fisico e non va considerato come tale.almeno a mio parere.gerryRe: le invenzioni durano...
Non solo tua, anche di EpicuropaulatzRe: le invenzioni durano 20 anni, i modelli
- Scritto da: Anonimo> registrati 25, i modelli d'utilità solo 10> anni.> Il diritto d'autore da 50 dall'esecuzione a> 70 anni dalla morte dell'autore> (praticamente si possono avere casi di> durata della privativa di 150 anni..)> Non sarebbe il caso di armonizzare la durata> di questi diritti di proprietà> intellettuale, dare una bella stretta> generale a TUTTE le forme di contraffazione> e pirateria, includendo anche responsabilità> per gli acquirenti (come in Francia, ad> esempio) ed evitare di spargere gabelle su> chi compra un cd x fare dei back-up di suoi> dati.> Sempre per inciso, comunque, non ritengoche> la copia personale sia un diritto: nessun> prodotto al mondo che viene acquistato dà> diritto ad averne una copia personale.Le piante germogliano e da un rametto o d aun semino puoi avere una foresta.Il lievito si rigenera.Cani gatti e cavalli si riproducono se ne compri maschio e femmina.Le poesie si comperano e le puoi imparare a memoria.La pizza con le nespole la puoi comperare oppure una vlta a casa te la puoi fare da te.Se comperi un cestino in vimini, nulla ti vieta, eccezion fatta la tua abilita' manuale, di farne uno uguale.Un corso scolastico ti permette di imparare una materia che puoi in seguito a tua volta insegnare.Una musica la puoi canticchiare fischettare e cantare a squarciagola e registrarti pure.Un software lo puoi duplicare a piacimento se l'autore te lo consente.Un libro elettronico freeware lo puoi duplicare quanto ti pare.Gli oggetti vivventi si duplicano per loro natura.Gli oggetti materiali non li puoi duplicare fisicamente, ma li puoi imitare.Le informazioni, quelle le puoi duplicare se hai pagato il diritto ad usarle per te o se l'autore te lo accorda.Quindi quando dici "nessun prodotto al mondo" e' una affermazione scritta con leggerezza o ben ponderata e inattaccabile?Anonimobeneficienza
Vorrei contribuire a questo dotto dibattito ricordando e ringraziando tutti quegli artisti che fanno musica e spettacolo per beneficienza.Mi viene in mente http://www.soulsingers.it e il recente 100° concerto Gospel all'Auditorium di Roma, il cui ricavato è andato tutto alle associazioni umanitarie come LumbeLumbe.Ha, dimenticavo, un loro CD costa 5 ? !e anche su questi CD incombe la recente gabella SIAE, complimenti (ironici) a chi sostiene questa assurda gabella, perchè ha ridotto i margini per la beneficienza.gr8wingsAnonimodirittodautore.it ha solo da vergognarsi
vergogna per aver appoggiato il recepimento dell'eucd...e sarebbe logico pensare che ci guadagneranno loro insieme alla siae, altrimenti non si vedrebbe il motivo di quella pietosa leccata di deretano... :(:(:(Se non vogliono che la gente se la prenda anche con loro, poverini che sono indipendenti e non ci guadagnano nulla, invece di citare in modo davvero miope tutti quegli articoli e regolamenti (che se li rileggano pure loro se gli va, ma nessuno qui ha del tempo da perdere!!) per nascondercisi dietro, siano ONESTI con sè stessi e ammettano che i balzelli sui supporti vergini sono iniqui e ingiustificati...Nessuno in coscienza che non sia mentalmente insano o che non ci guadagni qualcosa può applaudirli, via...AnonimoRe: dirittodautore.it ha solo da vergogn
- Scritto da: Anonimo> vergogna per aver appoggiato il recepimento> dell'eucd...> e sarebbe logico pensare che ci> guadagneranno loro insieme alla siae,> altrimenti non si vedrebbe il motivo di> quella pietosa leccata di deretano... :(:(:(> Se non vogliono che la gente se la prenda> anche con loro, poverini che sono> indipendenti e non ci guadagnano nulla,> invece di citare in modo davvero miope tutti> quegli articoli e regolamenti (che se li> rileggano pure loro se gli va, ma nessuno> qui ha del tempo da perdere!!) per> nascondercisi dietro, siano ONESTI con sè> stessi e ammettano che i balzelli sui> supporti vergini sono iniqui e> ingiustificati...> Nessuno in coscienza che non sia mentalmente> insano o che non ci guadagni qualcosa può> applaudirli, via...Ineccepibile...AnonimoCaro d'Ammassa e le mie foto su CD?
Caro Giovanni d'Ammassa, ci puo' citare tutte le leggi e regolamenti di questo pianeta, pero' una cosa e' palese, non sono leggi corrette.Ho fatto 500 foto con una macchina digitale pagata con regolare ricevuta, con tanto di IVA.Le ho masterizzate con il mio computer regolarmente acquistato e con il masterizzatore tassato per rifondere gli editori per le copie abusive, il tutto ivato.Ho masterizzato le mie (mie) foto su di un CD, di cui una parte del prezzo va a rifondere ancora una volta gli editori per le copie abusive, quota del prezzo che concorre anche a far aumentare l'IVA.In tutto questo processo, non ho commesso illeciti.Sono contento che una parte dell'IVA serva allo stato per strade, ospedali, pensioni, amministrazione, sicurezza, servizi.Pero' pago anche le societa' di autori ed editori, con una aggiunta speciale che dovrebbe esistere in funzione di una violazione. Se e' vero che nella vita tutti si ammalano e usano gli ospedali e le strade, non e' vero che tutti nella vita violino il copyright di terzi.Eppure pago. Per foto che sono mie.Comprende adesso il malcontento?Grazie, grazie di cuore a chi ha creato e chi ha favorito leggi come l'EDUC e chi sostiene come lei che viviamo circondati da leggi valide e giuste.Sono sicuro che i miei soldi (ribadisco miei, che io ho guadagnato vendendo il mio tempo prezioso), sono ben spesi grazie alle solenni giustificazioni di diritto che ci propone.Paghiamo piu' volte le stesse tasse, paghiamo le tasse ivate, paghiamo anche se siamo onesti.Ma questo e' davvero cosi' giusto?Piu' che cittadino italiano mi sento un maiale di cui non si butta via niente: si sfrutta tutto, sempre, e per giunta a piu' riprese.AnonimoRe: Caro d'Ammassa e le mie foto su CD?
- Scritto da: Anonimo> con il> masterizzatore tassato per rifondere gli> editori per le copie abusive> > un> CD, di cui una parte del prezzo va a> rifondere ancora una volta gli editori per> le copie abusive>> pago anche le societa' di autori ed> editori>Appunto caro amico. Ritengo che la cosa dovrebbe essere vista in positivo e come tale sbattuta sotto il naso della Siae, delle major e di quant'altri. Nel senso che se lo stato ti tassa masterizzatore e CD, non come tassa in quanto tale, ma come prelievo sostitutivo di royalties relative a diritti di autore/editore, ti autorizza nel contempo legalmente a copiare, sottolineo legalmente.E' vero, siamo circondati da strozzini parassiti che stravivono grazie al loro coalizzarsi fondato sul profitto a spese dell'inerme, onesto, ingenuo e credulone cittadino.Anonimo[OT] Caro Ekleptical....
... ma non hai proprio altro da fare che sputare sentenze (peraltro non richieste e di indubbio cattivo gusto)??guarda che se continui così, resti un quasi ingegnere per tutta la vita, torna a studiare, che ti ci vorranno ANNI per laurearti, se continui a cazzeggiare sui forum di PI...ciao caro, e NON scomodarti a rispondere, che non ho nessuna intenzione di leggere i tuoi post, nè ora nè mai più.... cosa che consiglio di fare anche agli altri lettori.a mai più risentirci.....StrahaEntrambi logorroici
Tra (futuro) ingegnere e consulente giurista-editore-presidente, grande e noioso sfoggio di eloquenza(yawn)cordialmentearzigogoloAnonimoil principio è rischioso
le iniquità solleticano altre iniquità: mi sembra giusto, a questo punto, che sui vari accessori moda venduti regolarmente venga messa una bella tassettina per ripagare i danni delle contraffazioni e piraterie varie. a questo punto sarebbe cosa assolutamente logica, sacrosanta e doverosa.ah, già, qualcuno parla di supporti e mezzi atti a duplicare...allora mettiamo la tassa sulle macchine da cucire, su aghi e fili, e su qualsiasi altra attrezzatura atta a riprodurre occhiali, borse, orologi, ....sarebbe meglio applicare le leggi e farle rispettare, da paese serio per una volta, non da paese che sembra esistere solo come riserva per proteggere i soliti furbi, non spalmare gabelle inique. responsabilizzare i fruitori in generale e reprimere i furbi, solo così non si generano malumori fra le persone civili che le leggi invece le rispettano.Anonimogrande proposta!
Siccome anche internet viene utilizzata come mezzo per fare copie pirata propongo la tassazione (un tanto a Byte) dei dati.Si potrebbe in questo modo rifondere i danni subiti e dare un nuovo impulso alla creatività degli autori e degli editori.L'applicazione dell' EUCD sarebbe così più completa e consona coi sui obbiettivi.AnonimoUna buona idea dagli USA
http://www.cnn.com/2003/TECH/internet/06/18/download.music.ap/index.htmlBasta poco a risolvere il problema pirateria :)AnonimoRe: Una buona idea dagli USA
- Scritto da: Anonimo> http://www.cnn.com/2003/TECH/internet/06/18/d> > Basta poco a risolvere il problema pirateria> :)Un modo come un altro per cercare di risollevare l'economia americana.Se hanno potuto ammazzare migliaia di persone per il petrolio possono fare anche questo per far lavorare Intel e AMD.AnonimoRe: Una buona idea dagli USA
> > Basta poco a risolvere il problema> pirateria> > :)Direi che e' piu' che alro una provocazione...> Un modo come un altro per cercare di> risollevare l'economia americana.Leggenda vuole che sia in crisi ma realta' vuole che non sia in crisi.AnonimoDiritto d'autore mostruosità giuridica
Ho trovato molto interessanti e stimolanti alcuni aspetti sul dibattito sul diritto d?autore nell?era digitale, tanto che alla fine ho deciso di inviarvi queste note. Non sono né un giurista né un lobbista, sono essenzialmente un matematico e programmatore che si occupa di questioni di teoria dei numeri e crittografia.La prima osservazione scontata è questa: il dibattito generalmente mostra un errore di fondo sostanziale che, se non dovuto sostanzialmente all?ignoranza del problema digitale in sé, è attribuibile ad una sorta di galattica ipocrisia. Ciò, che i contendenti nascondono dietro il cosiddetto diritto d?autore dell?opera, è banalmente ed esclusivamente venale interesse e diritto al profitto. Mi spiego.L?oggetto digitale, sia esso un?immagine, un filmato, una musica, un programma, un testo o qualunque altra cosa possa essere codificato, è sostanzialmente un file. Come ormai anche i neonati sanno, un file è una sequenza di byte e un byte è un?insieme generalmente di otto bit, cioè di otto cifre binarie 0 e 1. Dunque un file non è niente altro che un numero binario caratterizzato dalla sua lunghezza, cioè dal numero di cifre che lo compongono. L?unicità di un particolare file è data solo ed esclusivamente dal fatto che è unico il numero binario che lo costituisce. Vantare dei diritti su di un numero è, per un benpensante, assurda. Sarebbe come se uno pretendesse un pagamento di royalties su un numero qualunque, che ne so 323521, reclamandolo per una sua opera d?ingegno. In un mondo normale lo prenderebbero semplicemente per matto.La legge sul diritto d?autore prevede come delitto la copia. Ma io posso generare qualunque file senza copiarlo, posso generare anche la Divina Commedia: ci vorrà del tempo, magari una vita ma posso farlo e farlo con un banalissimo algoritmo. Non solo, posso anche generare tutto quanto finora è stato digitalizzato e quello che lo sarà domani senza averlo ancora visto, sentito, letto. E ciò è possibile perché il file che rappresenta l?oggetto digitalizzato è un numero.Faccio un esempio: ?M?illumino d?immenso? è una brevissima poesia di Ungaretti, per quanto ne so sottoposta ai vincoli del diritto d?autore. Il file che la contiene ha lunghezza 20 byte. Bene, io posso predisporre un banale programmino che incrementa un numero binario di 160 cifre binarie da tutte 0 a tutte 1 e memorizza i numeri generati sottoforma di file. Uno di questi file sarà il file contenente la poesia di Ungaretti. Il procedimento con cui lo ho ottenuto non è assolutamente assimilabile alla ?copiatura?, dunque potrei dire che quella poesia, per il modo con cui è stata generata è mia. E, cosa importantissima, posso oggettivamente dimostrare che non ho copiato!Una legge che voglia imporre nel mondo digitale il cosiddetto diritto d?autore è un non-senso ed una mostruosità giuridica. Tutti gli spiriti liberi e, ripeto, benpensanti cioè intellettualmente onesti, dovrebbero rivoltarsi contro un qualunque tentativo di imporre restrizioni all?uso dei prodotti digitali.Gli stessi autori, che operano in campi dove la digitalizzazione è possibile, dovrebbero rendersi conto che non sono altro che dei ?cercatori d?oro? molto fortunati, e dunque che possono vantare eventualmente soltanto diritti di scoperta. Come diceva Pitagora, tutto è numero, e nell?era digitale nessun?altra affermazione può essere più vera di questa. E i numeri, grazie a Dio, come si dice, sono ?di tutti e di nessuno?.vacuumRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
Probabilmente non te ne importa + di tanto, ma sei appena ufficialmente entrato tra i miei IDOLI personali.Un grande.Ti stimo oltremodo. :)WKRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
Vacuum, comprendo il tuo punto di vista...probabilmente tra qualche anno, grazie alle nuove scoperte della tecnica sarà effettivamente applicabile. Ma oggi mi sembra assurdo pensare che un file musicale di 4.000.000 di byte sia replicabile semplicemente variando la sequenza dei bit ed affidando questa replica ad un algoritmo. Eventi con probabilità troppo alta o troppo bassa vengono in genere scartati...Inoltre anche il diritto al profitto di un autore è fondamentale; perchè se un autore fa quello per vivere, senza il diritto al profitto non potrebbe vivere... si ritornerebbe indietro di almeno 2 secoli, quando cioè gli artisti dovevano imbuonirsi qualche nobile che li foraggiasse e si potevano esibire solo nelle corti...Il problema però è che oggi siamo finiti nell'eccesso opposto: veniamo puniti tutti per garantire il diritto al profitto ad una società che con una delega del 1941 vorrebbe far credere di redistribuire quei proventi a tutti, oltretutto secondo delle logiche arbitrarie e parziali. E quando parlo di 1941, non parlo solamente di 60 anni fa, parlo anche di fascismo, che non è propriamente stato un periodo felice per l'equilibrio e la libertà (Religione di Stato?)... ho evitato di nominarlo nei testi pubblicati perchè oggi fascismo e comunismo sono parole vietate, appena le nomini sei tu automaticamente o fascista o comunista e si rischia così di distrarre il lettore dai contenuti.L'EUCD recepita in italia è solo l'ultimo dei tanti soprusi che stiamo subendo da 60 anni e, negli ultimi anni, credimi, stanno subendo gli artisti insieme a noi tutti. Quando ho scritto quel commento sull'eucd, ho separato artisti dalle società loro rappresentanti perchè forte di infinite lamentele da parte degli artisti stessi...in televisione...alle radio...su internet...nelle loro stesse canzoni e film.Io sono dell'avviso che si deve cercare gli artisti e rinnegare in tronco tutto il resto che gli ronza attorno.Visto che oramai mi sono sentito tirato in causa, sto preparando un'iniziativa senza precedenti...devo solo controllare gli aspetti legali della cosa. Spero che arrivi a compimento e, nel realizzarla, raggiunga l'obiettivo.ciaoMichele F.P.- Scritto da: vacuum> Ho trovato molto interessanti e stimolanti> alcuni aspetti sul dibattito sul diritto> d?autore nell?era digitale, tanto che alla> fine ho deciso di inviarvi queste note. Non> sono né un giurista né un lobbista, sono> essenzialmente un matematico e programmatore> che si occupa di questioni di teoria dei> numeri e crittografia.> La prima osservazione scontata è questa: il> dibattito generalmente mostra un errore di> fondo sostanziale che, se non dovuto> sostanzialmente all?ignoranza del problema> digitale in sé, è attribuibile ad una sorta> di galattica ipocrisia. Ciò, che i> contendenti nascondono dietro il cosiddetto> diritto d?autore dell?opera, è banalmente ed> esclusivamente venale interesse e diritto al> profitto. Mi spiego.> L?oggetto digitale, sia esso un?immagine, un> filmato, una musica, un programma, un testo> o qualunque altra cosa possa essere> codificato, è sostanzialmente un file. Come> ormai anche i neonati sanno, un file è una> sequenza di byte e un byte è un?insieme> generalmente di otto bit, cioè di otto cifre> binarie 0 e 1. Dunque un file non è niente> altro che un numero binario caratterizzato> dalla sua lunghezza, cioè dal numero di> cifre che lo compongono. L?unicità di un> particolare file è data solo ed> esclusivamente dal fatto che è unico il> numero binario che lo costituisce. Vantare> dei diritti su di un numero è, per un> benpensante, assurda. Sarebbe come se uno> pretendesse un pagamento di royalties su un> numero qualunque, che ne so 323521,> reclamandolo per una sua opera d?ingegno. In> un mondo normale lo prenderebbero> semplicemente per matto.> La legge sul diritto d?autore prevede come> delitto la copia. Ma io posso generare> qualunque file senza copiarlo, posso> generare anche la Divina Commedia: ci vorrà> del tempo, magari una vita ma posso farlo e> farlo con un banalissimo algoritmo. Non> solo, posso anche generare tutto quanto> finora è stato digitalizzato e quello che lo> sarà domani senza averlo ancora visto,> sentito, letto. E ciò è possibile perché il> file che rappresenta l?oggetto digitalizzato> è un numero.> Faccio un esempio: ?M?illumino d?immenso? è> una brevissima poesia di Ungaretti, per> quanto ne so sottoposta ai vincoli del> diritto d?autore. Il file che la contiene ha> lunghezza 20 byte. Bene, io posso> predisporre un banale programmino che> incrementa un numero binario di 160 cifre> binarie da tutte 0 a tutte 1 e memorizza i> numeri generati sottoforma di file. Uno di> questi file sarà il file contenente la> poesia di Ungaretti. Il procedimento con cui> lo ho ottenuto non è assolutamente> assimilabile alla ?copiatura?, dunque potrei> dire che quella poesia, per il modo con cui> è stata generata è mia. E, cosa> importantissima, posso oggettivamente> dimostrare che non ho copiato!> Una legge che voglia imporre nel mondo> digitale il cosiddetto diritto d?autore è un> non-senso ed una mostruosità giuridica.> Tutti gli spiriti liberi e, ripeto,> benpensanti cioè intellettualmente onesti,> dovrebbero rivoltarsi contro un qualunque> tentativo di imporre restrizioni all?uso dei> prodotti digitali.> Gli stessi autori, che operano in campi dove> la digitalizzazione è possibile, dovrebbero> rendersi conto che non sono altro che dei> ?cercatori d?oro? molto fortunati, e dunque> che possono vantare eventualmente soltanto> diritti di scoperta. Come diceva Pitagora,> tutto è numero, e nell?era digitale> nessun?altra affermazione può essere più> vera di questa. E i numeri, grazie a Dio,> come si dice, sono ?di tutti e di nessuno?.AnonimoRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
Caro Michele,ho letto con attenzione la tua risposta, interessante per me da due punti di vista, uno quello di persona che per vivere tenta di insegnare agli altri il modo di usare con intelligenza e creatività la tecnologia informatica, l?altro quello di autore, perché anch?io ho scritto e pubblicato, cosa che continuo del resto a fare.La via di rendere coscienti gli autori che il diritto d?autore è cosa loro e non degli editori e che esistono oggi società o meglio enti parassitari, che succhiano a loro nome quel poco di possibili proventi loro destinati, è una possibile azione per contribuire, quanto meno, a ristabilire in questa fase almeno una sorta di buon senso. E va lodata e sostenuta.Ma ripeto sono un tecnico e dunque ritorno sull?aspetto tecnico cercando di togliere il velo d?incredulità su quanto ho affermato.Tu parli di mp3 di 4 mega dicendo che ti sembra oggi difficile riprodurli con un banale algoritmo. Il reale problema dell?utenza informatica è che molti usano il calcolatore come una sorta di scatola magica e non riflettono sulle sue modalità di funzionamento. E questo non è poi un gran danno finché qualcuno dei tanti poi non voglia legiferare sull?argomento senza conoscere le problematiche, ma fidandosi di quanto dicono i responsabili delle associazioni dei produttori.Bene, prendiamo l?esempio che hai fatto, un?mp3 di 4 mega esatti, cioè 4.194.304 byte, moltiplichiamo la sua lunghezza in byte per 8 e otteniamo 33.554.432 bit. I numeri rappresentabili con una tale quantità di bit sono ovviamente 2 elevato a 33.554.432, un numero effettivamente enorme. Ma questo non ci deve spaventare. L?algoritmo da usare è un banale incrementatore che ci porti da 33.554.432 zero a 33.554.432 uno, un programmino che ritengo sia in grado di scrivere uno studente alle prime armi quanto a programmazione. Ogni volta che la nuova sequenza binaria è stata realizzata dal programma, la cosa più semplice da fare è far sì che il programma la salvi sul disco dopodiché possiamo provarla con un programma che legga gli mp3. Se suona, bene, se dà errore continuiamo. Tutto qua.Il tutto ovviamente può essere ottimizzato, perché se ricerchiamo file con una struttura particolare e non tutti i tipi di file, possiamo restringere le configurazioni possibili dei 33.554.432 bit. Ma questo è secondario.L?obiezione è il tempo necessario per scandagliare le 2 elevato a 33.554.432 combinazioni binarie che corrispondono a tutti i possibili file di 4 mega. Ma anche questo ostacolo può essere superato. Mai sentito parlare dei progetti di ricerca di grandi numeri primi? O di altri progetti analoghi, anche in altri campi, che richiedono grandissima capacità elaborativa? Bene, possiamo mutuare dalla struttura organizzativa di tali ricerche una struttura organizzativa per generare tutti i possibili mp3 di 4 mega. In verità sarebbe più utile che le major rinsavissero prima di scatenare su Internet la nascita di tali simili possibili progetti. Comunque, la cosa è fattibilissima e, vista la gran mole di patiti di mp3, il tempo necessario per ottenerli tutti non stimo sia poi così grande. Queste considerazioni hanno enormi implicazioni, e mi piacerebbe che ci si ragionasse sopra. Tenete presente che conoscendo la struttura di un mp3 o di un qualunque altro file, niente mi vieta di sprecare il mio tempo a costruire tutti i file del tipo scelto per lunghezze determinate. È così, anche se al neofita può apparire una sorta di favola.Come ho già detto non sono un giurista, ma ritengo che la materia della giurisprudenza, come in altri campi, sia il possibile. È possibile, non solo, è fattibile costruire un qualunque file binario, proprio perché numero, senza necessariamente copiarlo. Questo significa che non vi può essere diritto di alcun genere sul file binario, sul numero insomma, in quanto tale. Sono altri i campi in cui il diritto d?autore può realizzarsi.vacuumRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
A me piacciono queste elugubrazioni...sono un informatico anche io. Però ritengo sia di scarsa rilevanza.Anche se tecnicamente siamo abbastanza lontano (è un sistema con problematiche enormi; "esponenziali" ! Non ho fatto il conto ma quanto spazio serve per tenere 33.554.432 files da 4Mbyte, e quanto tempo serve per ascoltarli tutti o per realizzare un software psicoacustico che possa identificare un brano interessante in mezzo ai tanti fruscii che il sistema tirerebbe fuori? Senza contare la potenza di calcolo necessaria...) è vero quello che dici.Però dobbiamo rendere giustizia a chi non produce con algoritmi (i giapponesi :P ) ma piuttosto crea arte. Quindi, anche se di fondo c'e' a livello teorico la difficoltà che hai esposto di inquadrare efficientemente la materia in un ambito giuridico, si deve essere prima di tutto concreti e giusti. Chi fa arte va salvaguardato. Non credi?Se qualcuno trova quel file con un processo meccanico, io non mi sento di definirlo artista... è come quando accuso l'industria musicale di replicare in maniera sterile piuttosto che investire nella creatività dell'artista.E' poi sul "come" che ci perdiamo un po' tutti; basterebbe essere un pò più onesti da entrambe le parti per trovare dei compromessi accettabili...ed invece questo non accade. Ma di John Lennon ce n'e' già stato uno...Imagine...Quindi bisogna mettersi qui e rimboccarsi le maniche; tirare le orecchie a chi esagera da un lato e chi esagera dall'altro e dopo la tirata d'orecchie proporre un'alternativa positiva... altrimenti la tirata d'orecchie diventa sterile ed anzi aumenta le difficoltà. In questo momento vedo la situazione enormemente sbilanciata ed ingiusta per gli autori, ma soprattutto per i consumatori e mi fa rabbia che questa situazione si sia creata perchè ci si ostina ad inseguire l'economia, solo ed esclusivamente l'economia. Credo che andrebbero invece seguiti gli ideali di giustizia ed equilibrio, come modelli da raggiungere, per quanto lontani essi siano... purtroppo, sempre e solo da come la vedo io, le persone hanno smesso di guardare così lontano e quando gli ricordi questi ideali, ti tacciano di mancanza di contatto con la realtà: il mondo è duro, e tu sei solo un povero sognatore.Lungi da me negare l'importanza dell'economia... quella cosa che ha permesso di portare tutto a tutti (se per tutti intendiamo l'1/3 della popolazione mondiale, la parte ricca; comunque di più della manciata di nobili che prima erano gli unici a potersi godere le cose belle del mondo); ma non può essere il solo dio, il solo mezzo, il solo obiettivo, la sola cosa importante.Io la penso così; non ho la presunzione di spacciare perle di saggezza, sto solo cercando di contribuire positivamente al problema...e non è detto che ci sia riuscito..anzi...ho i miei dubbi. (Possibile che in italiano non ci sia qualcosa che renda tanto quanto "IMHO"?)E mi rammarico di non avere le soluzioni in tasca per tutte queste cose...ciaoMichele- Scritto da: vacuum> Caro Michele,> ho letto con attenzione la tua risposta,> interessante per me da due punti di vista,> uno quello di persona che per vivere tenta> di insegnare agli altri il modo di usare con> intelligenza e creatività la tecnologia> informatica, l?altro quello di autore,> perché anch?io ho scritto e pubblicato, cosa> che continuo del resto a fare.> La via di rendere coscienti gli autori che> il diritto d?autore è cosa loro e non degli> editori e che esistono oggi società o meglio> enti parassitari, che succhiano a loro nome> quel poco di possibili proventi loro> destinati, è una possibile azione per> contribuire, quanto meno, a ristabilire in> questa fase almeno una sorta di buon senso.> E va lodata e sostenuta.> Ma ripeto sono un tecnico e dunque ritorno> sull?aspetto tecnico cercando di togliere il> velo d?incredulità su quanto ho affermato.> Tu parli di mp3 di 4 mega dicendo che ti> sembra oggi difficile riprodurli con un> banale algoritmo. Il reale problema> dell?utenza informatica è che molti usano il> calcolatore come una sorta di scatola magica> e non riflettono sulle sue modalità di> funzionamento. E questo non è poi un gran> danno finché qualcuno dei tanti poi non> voglia legiferare sull?argomento senza> conoscere le problematiche, ma fidandosi di> quanto dicono i responsabili delle> associazioni dei produttori.> Bene, prendiamo l?esempio che hai fatto,> un?mp3 di 4 mega esatti, cioè 4.194.304> byte, moltiplichiamo la sua lunghezza in> byte per 8 e otteniamo 33.554.432 bit. I> numeri rappresentabili con una tale quantità> di bit sono ovviamente 2 elevato a> 33.554.432, un numero effettivamente enorme.> Ma questo non ci deve spaventare.> L?algoritmo da usare è un banale> incrementatore che ci porti da 33.554.432> zero a 33.554.432 uno, un programmino che> ritengo sia in grado di scrivere uno> studente alle prime armi quanto a> programmazione. Ogni volta che la nuova> sequenza binaria è stata realizzata dal> programma, la cosa più semplice da fare è> far sì che il programma la salvi sul disco> dopodiché possiamo provarla con un programma> che legga gli mp3. Se suona, bene, se dà> errore continuiamo. Tutto qua.> Il tutto ovviamente può essere ottimizzato,> perché se ricerchiamo file con una struttura> particolare e non tutti i tipi di file,> possiamo restringere le configurazioni> possibili dei 33.554.432 bit. Ma questo è> secondario.> L?obiezione è il tempo necessario per> scandagliare le 2 elevato a 33.554.432> combinazioni binarie che corrispondono a> tutti i possibili file di 4 mega. Ma anche> questo ostacolo può essere superato. Mai> sentito parlare dei progetti di ricerca di> grandi numeri primi? O di altri progetti> analoghi, anche in altri campi, che> richiedono grandissima capacità elaborativa?> Bene, possiamo mutuare dalla struttura> organizzativa di tali ricerche una struttura> organizzativa per generare tutti i possibili> mp3 di 4 mega. In verità sarebbe più utile> che le major rinsavissero prima di scatenare> su Internet la nascita di tali simili> possibili progetti. Comunque, la cosa è> fattibilissima e, vista la gran mole di> patiti di mp3, il tempo necessario per> ottenerli tutti non stimo sia poi così> grande. Queste considerazioni hanno enormi> implicazioni, e mi piacerebbe che ci si> ragionasse sopra. Tenete presente che> conoscendo la struttura di un mp3 o di un> qualunque altro file, niente mi vieta di> sprecare il mio tempo a costruire tutti i> file del tipo scelto per lunghezze> determinate. È così, anche se al neofita può> apparire una sorta di favola.> Come ho già detto non sono un giurista, ma> ritengo che la materia della giurisprudenza,> come in altri campi, sia il possibile. È> possibile, non solo, è fattiAnonimoRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
Non condivido il tuo ragionamento perché comunque un'opera diventa tale quando selezionata da un autore in mezzo a tutto quel brodo, facile a posteriori dire ma quell'opera io già l'avevo in mezzo ai miei numeri, sì, ma solo dopo che è diventata opera l'avresti riconosciuta e senza autori ti sarebbe rimasto solo un insipido brodo.L'aberazione è invece, imho, che il digitale offre la possibilità di non porre limiti alla sua riproduzione e questo è più di quanto ci si poteva augurare e invece si vorrebbe che solo alcuni possano sfruttare le sue opportunità. Da sempre l'economia premia chi vende meglio e un sistema economico è efficiente se premia chi più produce e meglio. Oggi i produttori di contenuto digitale non trovano altro sistema di vendita che produrre meno e questo è contrario allo sviluppo e al progresso. Il diritto d'autore è nato colla stampa e tutti i soggetti coinvolti, stampa autori e lettori hanno avuto vantaggi dall'invenzione e non sarebbe stato possibile commerciare libri allo stesso prezzo di prima. Qualunque sistema si troverà per ricopensare gli autori non sarà accettato se non sarà conveniente a tutti e non solo ai produttori, hanno perso l'esclusiva sulla riproduzione e se per i loro occhi miopi questo va combattuto non hanno possibilità di vincere contro gli interessi di tutti.AfricanoRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
Scusa Africano, magari ho capito male (già sono tanardo di mio, poi a quest'ora dopo una giornata in ufficio non ne parliamo...) ma da come ho letto io quello che ha scritto vacuum, quando dice che può dimostrare di non aver copiato intende dire che sfida chiunque a dimostrare al di là di qualunque ragionevole dubbio che lui non sia stato tanto folle da scriversi un programma che genera tutte le possibili combinazioni di numeri fino ad ottenere quello particolare che corrisponde all'mp3 in questione, e per far questo non serve in nessun modo utilizzare alcun originale...(avrò fumato nuovamente troppo?) :| :)WKRe: Proprio così
Sei un interprete perfetto. CiaovacuumRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
- Scritto da: Africano> Non mi sono spiegato, io non contesto la> realizzazione di un programma che scriva> tutti gli mp3, stiamo suppononendo che si> possa fare, contesto che sia altrettanto> "semplice" farne un altro che da quel> frastuono tiri fuori un mp3 buono senza> ricorrere all'orginale.Uhm... decisamente sono io che mi esprimo da cani (come mio solito... arf arf... ) :)Metti di avere un mp3 di Cristina D'Avena (e già saresti da galera solo per questo).Metti che sia grosso, che so, 3.42MbIo scrivo un programma che mi generi in automatico tutti i possibili files di 3.42Mb, filtrando tutti quelli che non possono essere interpretati come mp3.Al termine dell'esecuzione del programma, serva quanto serva, avrò ottenuto tutti i possibili mp3 di 3.42Mb.Uno di questi sarà obbligatoriamente e senza ombra di dubbio quello di Cristina D'Avena, non servono altri programmi....A questo punto, non avendo in alcun modo utilizzato alcunchè di originale, come possono dire che io abbia copiato qualcosa?(Spero, con questo, di aver interpretato correttamente in tutto il pensiero di vacuum, certamente molto più ferrato di me sull'argomento)WKRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
- Scritto da: WK> > - Scritto da: Africano> > Non mi sono spiegato, io non contesto la> > realizzazione di un programma che scriva> > tutti gli mp3, stiamo suppononendo che si> > possa fare, contesto che sia altrettanto> > "semplice" farne un altro che da quel> > frastuono tiri fuori un mp3 buono senza> > ricorrere all'orginale.> > Uhm... decisamente sono io che mi esprimo da> cani (come mio solito... arf arf... ) :)> > Metti di avere un mp3 di Cristina D'Avena (e> già saresti da galera solo per questo).> Metti che sia grosso, che so, 3.42Mb> Io scrivo un programma che mi generi in> automatico tutti i possibili files di> 3.42Mb, filtrando tutti quelli che non> possono essere interpretati come mp3.> Al termine dell'esecuzione del programma,> serva quanto serva, avrò ottenuto tutti i> possibili mp3 di 3.42Mb.> Uno di questi sarà obbligatoriamente e senza> ombra di dubbio quello di Cristina D'Avena,> non servono altri programmi....> A questo punto, non avendo in alcun modo> utilizzato alcunchè di originale, come> possono dire che io abbia copiato qualcosa?> > (Spero, con questo, di aver interpretato> correttamente in tutto il pensiero di> vacuum, certamente molto più ferrato di me> sull'argomento)è singolare che discutendo di mp3 ci si sia infilati in un dialogo tra sordi. :DVuoi che ti scriva che non l'hai copiato? Non l'hai copiato. Però nemmeno ce l'hai. Non lo puoi materialmente ascoltare, non ti possono contestare nulla perché non hai nulla. Cosi è più chiaro? Per averlo devi separarlo dai suoi cacofonici compagni e per farlo o sei un super fanta extra multi genio o usi l'originale, dimostra di saperlo fare senza originale e lasciartelo ascoltare in pace sarà il minimo.AfricanoRe: Difendere l'indifendibile... perché?
Caro Africano,tu scrivi: ?Non condivido il tuo ragionamento perché comunque un'opera diventa tale quando selezionata da un autore in mezzo a tutto quel brodo, facile a posteriori dire ma quell'opera io già l'avevo in mezzo ai miei numeri, sì, ma solo dopo che è diventata opera l'avresti riconosciuta e senza autori ti sarebbe rimasto solo un insipido brodo?. È molto vero quanto dici e infatti ho detto nel mio primo intervento che l?autore dovrebbe essere considerato alla stregua di un abile e fortunato ?cercatore d?oro?. Tuttavia, permettimi delle piccole osservazioni che non vogliono convincere nessuno, ma soltanto porre ulteriori spunti di riflessione. Ricordi i versi de l?Allegria di Giuseppe Ungaretti che dicono ?Balaustrata di brezza / per appoggiare stasera / la mia malinconia?. Come Ungaretti racconta in ?Vita d?un uomo?, un libro di cui tanti hanno discusso a suo tempo l?opportunità, la forma finale della poesia è stata il frutto di un lavoro certosino su un certo numero di varianti e la riuscita scelta finale è un vero miracolo estetico. Questo per annotare soltanto che la poesia Stasera della silloge l?Allegria avrebbe potuto anche essere diversa. Bene, noi oggi siamo in grado di generare, rimanendo dell?ambito della lunghezza di quella poesia tutte le possibili varianti, anche varianti che Ungaretti non ha saputo prendere in considerazione, per il semplice fatto che le sue modalità di elaborazione non erano quelle di un calcolatore. Ciò non vuol affatto sminuire il genio poetico di Ungaretti, semplicemente vuol dire che il problema è altro.Facciamo un parallelo, si pensi alle modalità d?approccio ad una partita a scacchi da parte d?un giocatore in carne ed ossa e a quelle di un programma di computer. In genere, il primo basa le sue scelte su considerazioni legate per lo più alla struttura della posizione dei pezzi in quel momento sulla scacchiera, il secondo prende decisioni dopo aver sciorinato tutte le mosse possibili fino ad una certa profondità. Entrambi possono creare e gestire sequenze di mosse di grande complessità e di grande godibilità estetica. Comunque resta il fatto che, qualunque sia la modalità di elaborazione del gioco, ciò che conta è vincere la partita, cioè, pur essendo cosa che fa parte del gioco, altra cosa rispetto alla partita in sé, al suo svolgimento. E a questo riguardo credo che Fisher con le sue bizze abbia chiarito per primo bene il concetto: l?estetica può servire a vendere, ma ciò che conta è vendere.Credo che con questo abbiamo chiarito il problema. Un problema che non avevano evidentemente ad esempio gli autori giapponesi di haiku, che anzi ritenevano un grande onore e segno di notorietà il fatto che la loro composizione fosse presa a modello e variata.L?haiku, forma di poesia di derivazione giapponese è costituita, secondo la tradizione, da diciassette sillabe, secondo lo schema 5-7-5. Poniamoci il problema di scrivere tutti gli haiku possibili usando la lingua italiana. Rendiamoci conto che il problema è solo un problema combinatorio che non ha niente a che vedere con la creatività. Anche qui sarà necessario una struttura organizzativa per risolvere eventualmente il problema tempo e un programmatore che scriva il programma, ancora un programma di minima complessità. Seguendo la falsariga di quanto detto in un altro intervento basterà individuare l?insieme di tutte le possibili sillabe ammesse dalla lingua italiana, cosa che sicuramente qualcuno ha già fatto, e, nel modo più pedestre, supposto che N sia il numero delle possibili sillabe, costruire le N elevato a 17 possibili loro combinazioni. Possiamo tralasciare il problema degli spazi e degli altri separatori, come virgole o punti, demandandolo ad un lavoro di post-edizione. Man mano che otteniamo le sequenze possiamo scartare quelle incongrue con le regole di formazione delle parole (cosa che già un software raffinato può fare) e quelle che presentano scorrettezze o inesistenze rispetto alla lingua italiana (a meno di non considerarle espressione di genialità poetica). Ciò che resta sono tutti i possibili haiku. Teniamo conto che, mentre un progetto Internet mp3 per quanto possibile, può benevolmente far sorridere, un progetto haiku Internet potrebbe essere realizzabile.Dove va a finire la genialità, allora? Il giocattolo è rotto e il re è nudo. Se sono un editore posso permettermi di pubblicare questa sorta di summa di haiku, tutti, sia quelli che fanno letteralmente e letterariamente schifo, sia quelli che sono di una genialità divina. L?estetica non c?entra. Ma pensaci, tu dopo non potrai più scrivere un haiku che sia uno, perché ti potrò sempre accusare di aver copiato e, se addirittura tu osassi pubblicare i tuoi haiku, a citarti in giudizio. Pur non immaginando nulla dei computer gli antichi poeti giapponesi erano certamente dei saggi.vacuumRe: Difendere l'indifendibile... perché?
I poeti sono la saggezza.Per ordineUngarettiSì un calcolatore può elaborare tutte le varianti possibili ma considerando che la lingua italiana, escludiamo i neologismi e le parole straniere e le lingue antiche, conta decine di migliaia di parole moltiplicate per le possibili combinazioni tutte le varianti possibili sono troppe per rappresentare qualcosa, il calcolatore scriverà anche quella scelta dal poeta e anche molte altre poesie ma confuse in un ammasso informe inservibile.ScacchiQui il discorso è diverso perché i programmi di scacchi non sono stupidi, si servono della forza bruta del calcolatore per valutare più mosse possibili ma alla fine ne scelgono una, non obbligano il suo avversario a rispondere a tutte le mosse, volendo si tratta di un umano contro altri umani col calcolatore e il tutto è semplificato dall'esserci una partita con regole molto semplici per un calcolatore. Con le parole è immensamente diverso, per dare senso compiuto a una frase bisogna conoscere il significato delle parole e ogni parola al di là del significato banale ha una sua storia letteraria che gli conferisce altri significati ancora, ad esempio un colle è diverso da una collina anche perché richiama Leopardi o la sede del presidente della repubblica, che ne può sapere un calcolatore dei significati? E una parola ha anche un suono che il calcolatore può pure riprodurre ma non ha orecchi per ascoltarla.Haiku.Selva edenica svelibrami sbranar tuttofissi desinar gramoEffettivamente gli haiku si potrebbe pure pensare di registrarli tutti, ma è un caso troppo particolare per essere preso in considerazione, il rumore di fondo aumenta esponenzialmente colla lunghezza del testo e la brevità e semplicità degli haiku soffre meno per questo i disturbi. Poi se qualcuno vuole sfidare il ridicolo di pubblicare anche:azoto bussare pulce, si accomodi pure, può darsi che almeno ci scappi qualche risata.AfricanoRe: Il problema è capire il problema
Vedo che il dibattito prosegue, annuncio già un mio prossimo contributo che potrebbe essere intitolato: ?Diritto d?autore, una mostruosità giuridica atto secondo?, che si collega appieno ad alcuni spunti polemici usciti finora.Per il momento voglio chiosare alcune sottolineature di Africano nella speranza che arrivi la sospirata illuminazione sulla strada di Damasco.Africano dice: ?Copi nel momento in cui usi l'originale per tirare fuori appunto la tua copia altrimenti saresti Ungaretti. Inoltre, il tuo conto è sbagliato perché lo hai semplificato basando il tuo calcolo sulla conoscenza delle dimensioni della poesia?.Premetto un aneddoto personale. Qualche tempo fa frequentavo un salotto letterario. Una sera, per bontà di una gentile amica che ha mi ha sempre dimostrato la sua ammirazione per le piccole cose che a quel tempo davo forma, mi hanno messo al centro della discussione, chiedendomi tra le altre cose di raccontare le modalità e gli strumenti che usavo per le mie opere creative. Non solo ho descritto la puntigliosità dei miei ghirigori che riempivano moltissime pagine di vecchie agende, che poi si sono tramutate in carta stampata, ma ho aggiunto che per le ultime cose, quelle che pubblicavo in quel periodo usavo il calcolatore. Immediatamente ho avuto l?impressione di non essere capito. Sicuramente i miei interlocutori pensavano semplicemente che usassi il calcolatore come penna, non come strumento per creare, non come estensione del mio cervello.Vedi Africano, per ottenere ?M?illumino d?immenso? non ho bisogno di conoscere la poesia e la sua lunghezza. Pur mantenendo lo stesso metodo accennato posso arrivarci per passi successivi, e soprattutto senza sapere che voglio arrivarci. Ciò che ha importanza non sono quei 20 caratteri disposti in quel modo, ma l?attribuirvi valenza poetica tanto da pubblicarli come poesia in un libro attaccandoci un titolo. Questo è il ?lavoro? che ha fatto Ungaretti e per il quale è da ascrivergli il merito. Ma avrebbe potuto farlo chiunque altro se quella frase gli fosse passata sotto gli occhi, ad esempio nel contesto di un altro scritto, magari di un reportage su di un giornale, o un romanzo rosa o un fotoromanzo o un fumetto o un messaggio pubblicitario, e ci avesse riflettuto sopra. Prova a pensarci: ti sembra possibile che nell?oceano d?inchiostro che è stato versato finora sulla carta nessun testo contenga quella frase? No, vero? E allora vogliamo dare a Ungaretti del copione??Verrà la morte e avrà i tuoi occhi? è un abusato verso di Cesare Pavese. ?Verrà la sfiga e avrà il tuo nome?, Cuper. Nel mondo letterario attuale si parla di ?citazioni?, per una sorta di inutile pudicizia che serve a nascondere con un eufemismo quello che per la maggior parte delle persone, autore compreso, suona come una banale copiatura. Questo perché non si ha ben chiaro dove stia il valore di un atto poetico e, dunque, generalmente lo si attribuisce al testo in quanto tale. Supponiamo che il sonetto di Dante, quello ?Tanto gentil e tanto onesta pare?, non sia mai stato scritto e che, oggi, il primo che in questo momento passa per strada qui sotto, per ispirazione divina, lo concretizzi nella sua testa, lo scriva e infine lo pubblichi. Domanda: andrebbe ad occupare nell?empireo poetico lo stesso posto che oggi occupa quello di Dante? Non credo proprio, anzi molto probabilmente farebbe la fine di tanta poesia contemporanea che, quando non finisce nella polvere e nella muffa di qualche pietoso scaffale di biblioteca, ed è un caso fortunato, finisce al macero.C?è stato un movimento artistico e letterario che ha chiarito il nocciolo della questione, ma è finito ai margini anche se riscoperto più volte successivamente da singoli autori e avanguardie, parlo del movimento dadaista. La filosofia dadaista non è mai stata grandemente reclamizzata perché svuota di significato accademie e major nei diversi campi, se vogliamo chiamare così tutto quanto è costruito attorno ad un?opera d?arte. Eppure esperimenti di composizione ispirati al dada, che chiunque facilmente può attuare, danno, quasi sempre, risultati sorprendenti.Ancora una cosa e per il momento chiudo. Mi sembra che nelle tue obiezioni aleggi una figura irreale di autore che è un retaggio, almeno in Italia, frutto di una tradizione scolastica, mi si passi la parola, nefanda, che Moretti nel Portaborse ha evidenziato. Un?idea romantica dura a morire, come conseguentemente l?idea sulla sua modalità creativa. Leopardi, per citare un esempio autorevole, è un prototipo che va per la maggiore ma è decisamente legato al suo tempo. Molto probabilmente oggi lascerebbe il compito ad un computer di fare ?A Silvia? e nel contempo, il moderatore mi perdoni la battuta, si farebbe la Tiziana, la Giovanna, la Maria e chi più ne ha più ne metta.vacuumRe: Il problema è capire il problema
Guarda che io contesto solamente che ammassare tutte le combinazioni possibili che produce un calcolatore possa essere di una qualche utilità semplicemente perchè la percentuale di materiale utile risulterebbe insignificante e il problema non sarebbe ammassare ma andarlo a pescare.Non affermo per niente che non si possa usare un calcolatore o qualunque altro artificio per inventare, non sarebbe l'artificio a inventare ma chi lo ha messo a punto e alla fine sceglie e quell'atto imprime all'invenzione il suo carattere speciale, può anche darsi che si sia abili cogl artifici poi però può pure capitare che chi seleziona sia una schiappa e si lasci sfuggire un capolavoro e raccolga solo spazzatura. E comunque il tuo discorso iniziale non era l'uso di artifici per fare arte ma l'uso di un calcolatore per dimostrare di non copiare e questo credo non sia esatto, perché il calcolatore ti produce pure quello che non vorresti copiare ma è una goccia nell'oceano.AfricanoRe: Il problema è capire il problema
- Scritto da: vacuum> Vedo che il dibattito prosegue, annuncio già un> mio prossimo contributo che potrebbe essere> intitolato: ?Diritto d?autore, una mostruosità> giuridica atto secondo?, che si collega appieno> ad alcuni spunti polemici usciti finora.> Per il momento voglio chiosare alcune> sottolineature di Africano nella speranza che> arrivi la sospirata illuminazione sulla strada di> Damasco.> Africano dice: ?Copi nel momento in cui usi> l'originale per tirare fuori appunto la tua copia> altrimenti saresti Ungaretti. Inoltre, il tuo> conto è sbagliato perché lo hai semplificato> basando il tuo calcolo sulla conoscenza delle> dimensioni della poesia?.> Premetto un aneddoto personale. Qualche tempo fa> frequentavo un salotto letterario. Una sera, per> bontà di una gentile amica che ha mi ha sempre> dimostrato la sua ammirazione per le piccole cose> che a quel tempo davo forma, mi hanno messo al> centro della discussione, chiedendomi tra le> altre cose di raccontare le modalità e gli> strumenti che usavo per le mie opere creative.> Non solo ho descritto la puntigliosità dei miei> ghirigori che riempivano moltissime pagine di> vecchie agende, che poi si sono tramutate in> carta stampata, ma ho aggiunto che per le ultime> cose, quelle che pubblicavo in quel periodo usavo> il calcolatore. Immediatamente ho avuto> l?impressione di non essere capito. Sicuramente i> miei interlocutori pensavano semplicemente che> usassi il calcolatore come penna, non come> strumento per creare, non come estensione del mio> cervello.> Vedi Africano, per ottenere ?M?illumino> d?immenso? non ho bisogno di conoscere la poesia> e la sua lunghezza. Pur mantenendo lo stesso> metodo accennato posso arrivarci per passi> successivi, e soprattutto senza sapere che voglio> arrivarci. Ciò che ha importanza non sono quei 20> caratteri disposti in quel modo, ma l?attribuirvi> valenza poetica tanto da pubblicarli come poesia> in un libro attaccandoci un titolo. Questo è il> ?lavoro? che ha fatto Ungaretti e per il quale è> da ascrivergli il merito. Ma avrebbe potuto farlo> chiunque altro se quella frase gli fosse passata> sotto gli occhi, ad esempio nel contesto di un> altro scritto, magari di un reportage su di un> giornale, o un romanzo rosa o un fotoromanzo o un> fumetto o un messaggio pubblicitario, e ci avesse> riflettuto sopra. Prova a pensarci: ti sembra> possibile che nell?oceano d?inchiostro che è> stato versato finora sulla carta nessun testo> contenga quella frase? No, vero? E allora> vogliamo dare a Ungaretti del copione?> ?Verrà la morte e avrà i tuoi occhi? è un abusato> verso di Cesare Pavese. ?Verrà la sfiga e avrà il> tuo nome?, Cuper. Nel mondo letterario attuale si> parla di ?citazioni?, per una sorta di inutile> pudicizia che serve a nascondere con un eufemismo> quello che per la maggior parte delle persone,> autore compreso, suona come una banale copiatura.> Questo perché non si ha ben chiaro dove stia il> valore di un atto poetico e, dunque, generalmente> lo si attribuisce al testo in quanto tale.> Supponiamo che il sonetto di Dante, quello ?Tanto> gentil e tanto onesta pare?, non sia mai stato> scritto e che, oggi, il primo che in questo> momento passa per strada qui sotto, per> ispirazione divina, lo concretizzi nella sua> testa, lo scriva e infine lo pubblichi. Domanda:> andrebbe ad occupare nell?empireo poetico lo> stesso posto che oggi occupa quello di Dante? Non> credo proprio, anzi molto probabilmente farebbe> la fine di tanta poesia contemporanea che, quando> non finisce nella polvere e nella muffa di> qualche pietoso scaffale di biblioteca, ed è un> caso fortunato, finisce al macero.> C?è stato un movimento artistico e letterario che> ha chiarito il nocciolo della questione, ma è> finito ai margini anche se riscoperto più volte> successivamente da singoli autori e avanguardie,> parlo del movimento dadaista. La filosofia> dadaista non è mai stata grandemente reclamizzata> perché svuota di significato accademie e major> nei diversi campi, se vogliamo chiamare così> tutto quanto è costruito attorno ad un?opera> d?arte. Eppure esperimenti di composizione> ispirati al dada, che chiunque facilmente può> attuare, danno, quasi sempre, risultati> sorprendenti.> Ancora una cosa e per il momento chiudo. Mi> sembra che nelle tue obiezioni aleggi una figura> irreale di autore che è un retaggio, almeno in> Italia, frutto di una tradizione scolastica, mi> si passi la parola, nefanda, che Moretti nel> Portaborse ha evidenziato. Un?idea romantica dura> a morire, come conseguentemente l?idea sulla sua> modalità creativa. Leopardi, per citare un> esempio autorevole, è un prototipo che va per la> maggiore ma è decisamente legato al suo tempo.> Molto probabilmente oggi lascerebbe il compito ad> un computer di fare ?A Silvia? e nel contempo, il> moderatore mi perdoni la battuta, si farebbe la> Tiziana, la Giovanna, la Maria e chi più ne ha> più ne metta.regiseleRe: Diritto d'autore mostruosità giuridica
Io sono d'accordo con te ma cercati in rete anche nocopyright e scoprirai che ci sono anche altri pareri!AnonimoSe si arriva realmente ad affermare ciò
Da una news su Libero.it:... La lettura da parte di un programma di sintesi vocale, utile ai non vedenti che altrimenti non potrebbero beneficiare delle opere in formato elettronico, richiede la decodifica dell'e-book e quindi viola la legge.Ritengo che la misura sia vicina ad essere colma. Piuttosto che ad aggirare l'ostacolo, penso che sia il caso per gli onesti e per i benpensanti di cominciare a immaginare seriamente azioni di palese boicottaggio dell'editoria elettronica.vacuumRe: Se si arriva realmente ad affermare ciò
> Ritengo che la misura sia vicina ad essere> colma. Piuttosto che ad aggirare l'ostacolo,> penso che sia il caso per gli onesti e per i> benpensanti di cominciare a immaginare> seriamente azioni di palese boicottaggio> dell'editoria elettronica.Leggiti questo piuttostohttp://punto-informatico.it/p.asp?i=44442EmilioRe: Se si arriva realmente ad affermare ciò
Questa come molte altre iniziative radicali mi sembra a prima vista sacrosanta. Trovo leggermente ipocrita quel: "al 6 per cento del prezzo di copertina in modo tale da poter compensare gli autori delle opere, e solo loro". E poi perché le opere del premio Strega? Per regalare un'ulteriore pubblicità agli editori che quel premio gratifica già oltremisura?Perché non creare nell'ambito delle biblioteche pubbliche delle sezioni dedicate ai non vedenti alle quali gli editori siano costretti per diritto di stampa, si chiama così?, cosa che già oggi vale per le biblioteche statali, a fornire una copia digitale oltre che cartacea del testo? Sarebbe più sensato e sociale.vacuumSbaglio o D'Ammassa...
... è stato appena eletto nel consiglio della SIAE? E questo sarebbe essere super partes?Ma fatemi il piacere...PaguroAnonimoPerché esiste la Siae?
La Siae è certamente un caso unico in Italia in cui una associazione raccoglie in un unicum due entità che sono in fin dei conti l'una la controparte dell'altra. Due interessi diversi unificati nella difesa di un diritto che è solo ed esclusivamente il diritto degli editori al profitto. O sbaglio?AnonimoMi serve aiuto
:$ Mi chiamo Enzo sono un giovane musicista vorrei sapere come iscrivermi alla SIAI per depositare i miei brani musicaliSe c'è qualcuno che mi può aiutare l'indirizzo è:kerigma1984@libero.itgrazie per la collaborazioneAnonimoRe: Mi serve aiuto
Sembra scontato ma non lo è:http://www.siae.it/associarsi.aspopazzGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 19 giu 2003Ti potrebbe interessare