Firenze – Si terrà a Firenze il 3 giugno a partire dalle 9,30 il Convegno di Studi “La Rete per il cittadino: l’informatica giuridica a tutela della libertà dell’accesso” , un evento organizzato dall’Osservatorio del Centro Studi di Informatica Giuridica di Firenze in collaborazione con il Centro Studi di Informatica Giuridica, Regione Toscana, Firenze Tecnologia, Aiga – Sez. Firenze e con il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per l’ innovazione e tecnologia, Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Indire e Altalex.it.
Due le sessioni previste, nella mattinata si parlerà di “La Pubblica Amministrazione per l’accessibilità dei cittadini, dei professionisti e delle aziende alle risorse telematiche” mentre nel pomeriggio si terrà la sessione su “Formazione ed informazione nell’ era digitale” .
Molti gli interventi previsti per il Convegno e tra questi quelli di: avv. Massimo Melica (Presidente CSIG, Comitato Progetto Processo Telematico), avv. Barbara Gualtieri (Direttore Osservatorio CSIG Firenze); Enrico Bisenzi (www.infoaccessibile.com), avv. Fulvio Sarzana di S. Ippolito (Consulente Informatico per il Ministero di Giustizia), prof. Tommaso Tozzi (Coordinatore del dipartimento di Arti Multimediali dell’ Accademia delle Belle Arti di Carrara).
L’appuntamento è all’ Istituto Statale della SS. Annunziata – Villa del Poggio Imperiale
L’accesso al convegno è gratuito previa registrazione presso www.csig.it
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ma non si sta' gia pagando??
ma a cosa serve la tassa su masterizzatori, hd, memorie etc etc??A parte che in questo modo si fregano i soldi dei backup che faccio con i dati del lavoro o i video con le mie foto.... non basta questo??AnonimoRe: ma non si sta' gia pagando??
- Scritto da: Anonimo> ma a cosa serve la tassa su masterizzatori,> hd, memorie etc etc??> > A parte che in questo modo si fregano i> soldi dei backup che faccio con i dati del> lavoro o i video con le mie foto.... non> basta questo??pagare 60 cents su un cd per masterizzarne uno che costerebbe 20 euro?vedi tu.AnonimoRe: ma non si sta' gia pagando??
Non sono daccordo con nessuno dei due, in ogni caso dubito che tu abbia mai fatto una spesa di 10 tubi da 50 cd l'uno....--http://www.curatola.netneoviruzRe: ma non si sta' gia pagando??
- Scritto da: Anonimo> ma a cosa serve la tassa su masterizzatori,> hd, memorie etc etc??A pagare la SIAE per la mancanza di introiti (cosa assurda), non il diritto all'uso del P2P per materiale protetto da diritto d'autore.AnonimoRe: ma non si sta' gia pagando??
la tassa sui supporti e poca cosa ma conta il principio e poi si parla anche di sovvenzioni statali...sbaglio?!In tal caso perche con le nostre tasse dobbiamo sovvenzionare i produttori? quando loro sono i primi a dire che il mercato e' libero: se il prezzo ci sta bene ok altrimenti non abbiamo nessun diritto.....Anonimopurchè non ci sia il controllo diretto.
per em basta che non ci sia il controlo direttoovvero, uno si fa l'abbonamento "pro peer to peer" ? perfetto. Si tiene da parte le bollette-p2p e attesta che ha quel tipo di abbonamento. Se qualcuno ha qualcosa da chiedere, lui è a posto.Ma che non stiano a mettersi a spiare cosa fai, in nessun modo.Si può fare dando per scontato (anche se non è vero, ma è QUESTO il compromesso) che tu scarichi e condividi al 100% ? perfetto. Ti viene trovato un quantitativo in MB superiore a quello che potresti scaricare: sei punito.Basta.Ragazzi la società del controllo non deve divenire la realtà: sarebbe terribile.AnonimoCondono p2p
E vai proponiamola al Berlusca tanto lui come sente parlare di condono accettafacciamo un bel condono p2p :Dvisik7Soluzione facile facile al problema p2p
Il problema va affrontato a livello europeo innanzittutto: risolverlo con legislazioni nazionali non ha senso. Si dovrebbero imporre tasse fortissime su tutti i supporti di memorizzazione (prodotti in Europa ed importati da ogni altra parte del mondo) e gli abbonamenti ad Internet.Queste tasse dovrebbero andare ai produttori di contenuti: in cambio bisognerebbe ovviamente della liberalizzazione della copia. C'è una piccola minoranza che usa i supporti di memorizzazione e l'abbonamento Internet per motivi di lavoro? Pazienza, le leggi si fanno per la maggioranza della comunità, non per quattro gatti che fanno un uso particolare della tecnologia. Se non avessi più l'incubo della violazione del diritto d'autore accetterei di pagare:a) 5 euro in più al mese per ogni megabit di banda nominale della mia connessione.b) cd-r a 2-3 euroc) dvd-r a 5-6 eurod) 1 euro per ogni gigabyte di hard disk.L'obiettivo quindi è far diventare i supporti di memorizzazione un LUSSO, in modo che si comprino con moderazione.AnonimoSul Televideo ieri... (domenica 30)
Tra le notizie flash ne appariva una che ci riguardava: modificata la legge sulla pirateria, il carcere solo per fini di lucro (o qualcosa del genere).Non ho afferrato se fosse una notizia "del cactus" o se effettivamente abbiano cambiato qualcosa... ma di Domenica...AnonimoNEWS
http://ansa.it/rubriche/internet/2004-05-30_1885517.htmlhttp://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_714691.htmlAnonimoRe: Soluzione facile facile al problema p2p
- Scritto da: Anonimo> Il problema va affrontato a livello europeo> innanzittutto: risolverlo con legislazioni> nazionali non ha senso. Si dovrebbero> imporre tasse fortissime su tutti i supporti> di memorizzazione (prodotti in Europa ed> importati da ogni altra parte del mondo) e> gli abbonamenti ad Internet.> Queste tasse dovrebbero andare ai> produttori di contenuti: in cambio> bisognerebbe ovviamente della> liberalizzazione della copia. C'è una> piccola minoranza che usa i supporti di> memorizzazione e l'abbonamento Internet per> motivi di lavoro? Pazienza, le leggi si> fanno per la maggioranza della> comunità, non per quattro gatti che> fanno un uso particolare della tecnologia. > Se non avessi più l'incubo della> violazione del diritto d'autore accetterei> di pagare:> a) 5 euro in più al mese per ogni> megabit di banda nominale della mia> connessione.> b) cd-r a 2-3 euro> c) dvd-r a 5-6 euro> d) 1 euro per ogni gigabyte di hard disk.> > L'obiettivo quindi è far diventare i> supporti di memorizzazione un LUSSO, in modo> che si comprino con moderazione.Ma sei fuori? e stai lì pure a fare il tariffario....vatti a comprare i cd copiati dai senegalesi e non rompere il c....Tecnomayanon capisco
Coloro che sono contro il P2P, in fondo chi non ha mai copiato o si è fatto copiare un disco da un amico che possiede il masterizzatore, ;)altro che 1.000.000 di utenti, mezza Italia l'ho ha fatto e lo fa, quindi non vedo questo accanimento da dove arriva.E' come il mestiere più antico del mondo ... si è sempre fatto e sempre si farà :DAnonimoRe: Soluzione facile facile al problema p2p
.> b) cd-r a 2-3 euro> c) dvd-r a 5-6 euro> d) 1 euro per ogni gigabyte di hard disk.> > L'obiettivo quindi è far diventare i> supporti di memorizzazione un LUSSO, in modo> che si comprino con moderazione.Ma sei pazzo ???Ora per comprare un cofanetto di cd o un hard disk nuovo devo fare un mutuo in banca per pagare la siae ????Pazzie !Le tasse che ci sono già sono anche troppe!!!AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema
- Scritto da: Anonimo> a) 5 euro in più al mese per ogni> megabit di banda nominale della mia> connessione.> b) cd-r a 2-3 euro> c) dvd-r a 5-6 euro> d) 1 euro per ogni gigabyte di hard disk.> > L'obiettivo quindi è far diventare i> supporti di memorizzazione un LUSSO, in modo> che si comprino con moderazione.:sVabbe', ora le ho sentite proprio tutte...TPKPerchè pagare
Perchè pagare un servizio quando sarebbe più semplice vendere dei bollini da applicare sui CD/DVD una volta masterizzati ?L'avevo già detto in un'altro post, e lo ripropongo su questo.Vendere nelle edicole, tabaccherie, super/ipermercati, negozi di dischi, noleggi di video, dei bollini adesivi stampati da SIAE da applicare sul proprio CD/DVD masterizzato così da legalizzarne il contenuto.Verrebbe demandata alla coscienza del singolo il pagamento dei diritti e sarebbe lecito portare al seguito, cedere o anche vendere il supporto e il suo contenuto.Darebbe maggior vitalità ai negozianti di dischi e ai noleggiatori di DVD in quanto potrebbero creare la compilation su misura o copiare legalmente il film per i loro clienti, SIAE incasserebbe sicuramente dei diritti che diversamente non incasserebbe. Anche il marocchino potrebbe venderli con questo bollino.Mi dite dov'è l'incongruenza o la controindicazione a questa mia proposta ?AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema
1 euro per gigabyte di HD ??? un HD da 120GB costa 120 euro e ci dovrebbero aggiungere 120 di tasse ? 240 euro per un hd ???? e i 100 GB che restano vuoti li devo pagare comunque ??? Miii ti sei fumato la tazza del cesso.... la porcellana è dura da mandare giuAnonimoRe: Soluzione facile facile al problema
- Scritto da: Anonimo> Il problema va affrontato a livello europeo> innanzittutto: risolverlo con legislazioni> nazionali non ha senso. L'unione europea può dare direttive, stringenti quanto vuoi, ma poi in genere su temi come questi è il singolo paese che legifera nello specifico> imporre tasse fortissime su tutti i supporti> di memorizzazione (prodotti in Europa ed> importati da ogni altra parte del mondo) e> gli abbonamenti ad Internet.Evviva la faccia, dopo aver lottato e sudato per cercare di cancellare le gabelle siae, guarda che tocca sentire :s> Queste tasse dovrebbero andare ai> produttori di contenuti: in cambio> bisognerebbe ovviamente della> liberalizzazione della copia. C'è una> piccola minoranza che usa i supporti di> memorizzazione e l'abbonamento Internet per> motivi di lavoro? Pazienza, le leggi si> fanno per la maggioranza della> comunità, non per quattro gatti che> fanno un uso particolare della tecnologia. Uso particolare?!? Minoranza?!? Hai idea di quante persone usino dei supporti per salvare dei dati?E le aziende? Che ti pensi che lavorano dalla mattina alla sera a fare p2p?Ma te che ti credi? Che internet è solo p2p?> Se non avessi più l'incubo della> violazione del diritto d'autore accetterei> di pagare:> a) 5 euro in più al mese per ogni> megabit di banda nominale della mia> connessione.> b) cd-r a 2-3 euro> c) dvd-r a 5-6 euro> d) 1 euro per ogni gigabyte di hard disk.Cioè, secondo te, tassiamo tutti con 1? a Gb ogni HD per legalizzare chi fa p2p? Guarda che in proporzione, su tutti gli HD, è una minima parte quella che fa p2p...Ma che ti sei fumato il cervello? :@> L'obiettivo quindi è far diventare i> supporti di memorizzazione un LUSSO, in modo> che si comprino con moderazione.Non se lo te hanno detto, ma in futuro i floppy disk spariranno, e cmq sono insufficenti per molte necessità. Su cosa me li salvo i dati, su sta cippa?Ma per favore...AnonimoRe: Perchè pagare
- Scritto da: Anonimo> Mi dite dov'è l'incongruenza o la> controindicazione a questa mia proposta ?Se uno non masterizza mette il bollino SIAE sul hard-disk?TPKrispondo a mimmo
ti rimando questo link che forse ti potrà aiutare a chiariti le idee. Non so a chi fosse rivolto il commento, ma penso che il discorso sia interessante.http://punto-informatico.it/forum/pol.asp?mid=643422AnonimoSOLUZIONE BRASILE!
E' passano tutti i guai!AnonimoPerchè NON pagare.....
Per 2 motivi semplicissimi:1) Il P2P è nato come LIBERO e GRATUITO scambio di contenuti.Rendendolo a pagamento si tradisce lo spirito stesso di Internet..2) Renderlo a pagamento significa in qualche modo anche controllarlo e controllare ciò che si condivide e ciò che può essere condiviso.....NO!AnonimoRe: Perchè NON pagare.....
- Scritto da: Anonimo> Per 2 motivi semplicissimi:> > 1) Il P2P è nato come LIBERO e> GRATUITO scambio di contenuti.Rendendolo a> pagamento si tradisce lo spirito stesso di> Internet..Beh, non è che sta scritto da qualche parte che in Internet tutto debba essere aggratis .> 2) Renderlo a pagamento significa in qualche> modo anche controllarlo e controllare> ciò che si condivide e ciò che> può essere condiviso.....> NO!Mettere semplicemente una mini-tassa per chi vuole fare p2p in tranquillità, i cui proventi andrebbero agli artisti, non mi sembra una forma di controllo così restrittiva: la richiesta degli artisti, in teoria, non è così peregrina, cioè farsi pagare per il loro lavoro.Il vero problema sono i prezzi e il terrorismo delle major.AnonimoRe: Perchè NON pagare.....
- Scritto da: Akaal> Mettere semplicemente una mini-tassa per chi> vuole fare p2p in tranquillità, i cui> proventi andrebbero agli artisti, non mi> sembra una forma di controllo così> restrittiva: la richiesta degli artisti, in> teoria, non è così peregrina,> cioè farsi pagare per il loro lavoro.E' un'idea che ogni tanto gira, nonostante la sua palese sciocchezza.Il problema, ovviamente, e' come distribuire i soldini pagati dagli utenti.Per farlo con un minimo di cognizione di causa (cioe' dando di piu' a chi piu' e' richiesto) bisognerebbe centralizzare (nel senso di tener nota di) tutti gli scambi.Da qui nascono tutta una serie di problemi tecnici che i sostenitori dell'idea suddetta semplicemente ignorano.Per esempio: gli scaricamenti fatti sulla base degli elenchi contenuti nei server sono facilmente registrabili, ma quelli fatti sulla base del browsing diretto delle cartelle mica tanto (per non parlare di chi condivide il materiale scaricato con sistemi diversi).Come si calcolano gli scaricamenti interrotti e quelli ripresi piu' volte? E se uno scarica piu' volte lo stesso file, come va contato? Inoltre il fatto di tener conto di tutto quello che Tizio scarica, fa si' di aver a disposizione una rappresentazione delle preferenze dell'utente Tizio di altissimo valore commerciale: da chi e in che modo va gestito questo database? A parte, ovviamente, il discorso se un database del genere (che gestisca gli utenti, tutti i file scaricati e magari pure tutti gli scaricamenti parziali) riesca ad essere gestito...Come garantirsi dai giochini dei 'soliti furbi'?Pensiamo alla SIAE: pare che in effetti i soldini vadano ai soliti noti, in maniera abbastanza indipendente dai risultati di vendita.Mi sembra di aver chiarito a sufficienza il concetto... :pAnonimoRe: Perchè NON pagare.....
- Scritto da: Anonimo> > Pensiamo alla SIAE: pare che in effetti i> soldini vadano ai soliti noti, in maniera> abbastanza indipendente dai risultati di> vendita.> Mi sembra di aver chiarito a sufficienza il> concetto... :pUn giorno mi spiegherai per quale motivo sarebbe meglio continuare a derubare gli autoriAnonimoRe: Perchè pagare
- Scritto da: Anonimo> Mi dite dov'è l'incongruenza o la> controindicazione a questa mia proposta ?che la SIAE è un'ente privato dalla gestione affatto trasparente, mi fa rabbrividire l'idea che i miei download (ultimi i current93) facciano arricchire qualche esperto musicista di liscio.avvelenatoRe: SOLUZIONE BRASILE!
- Scritto da: Anonimo> E' passano tutti i guai!Naturalmente puoi capire che tanto le major non avrebbero convinto i brasiliani a pagare cose come Rosso Alice neanche minacciandogli di inviargli le truppe speciali, quindi hanno abbassato la cresta e accettato l'obolo... Se con noi italiani fanno tanto la voce grossa è perchè ci reputano ancora "recuperabili", asservibili alla causa di jukebox a pagamento che ti drenino il portafogli piu' degli attuali CD.E' solo se opporremo un rifiuto netto, unito a proposte piu' ragionevoli per disciplinare il settore come questa, che riusciremo a farli desistere. Dimostriamo alla FIMI e alle major che rappresenta che non siamo un branco di pecoroni disposti a bersi qualsiasi balla!SergioAnonimoRe: SOLUZIONE BRASILE!
> Naturalmente puoi capire che tanto le major> non avrebbero convinto i brasiliani a pagaremi spiegate di cosa parlate?AnonimoRe: SOLUZIONE BRASILE!
In Brasile il p2p non e' sanzionato, si paga un fisso assieme all'abbonamento internete e i soldi raccolti vengono redistribuiti in base alle statistiche ottenute analizzando il traffico p2p.Anche in Canada hanno fatto qualcosa di simili ma non conosco i particolari.AnonimoRe: SOLUZIONE BRASILE!
- Scritto da: Anonimo > In Brasile il p2p non e' sanzionato, si paga> un fisso assieme all'abbonamento internete e> i soldi raccolti vengono redistribuiti in> base alle statistiche ottenute analizzando> il traffico p2p.Non confondiamo i sogni con la realta': il Brasile _pensa_ di adottare il sistema proposto da Terry Fisher, ma la cosa e' ancora tutta da mettere in piedi...> Anche in Canada hanno fatto qualcosa di> simili ma non conosco i particolari.Se non li sai tu...AnonimoRe: SOLUZIONE BRASILE!
- Scritto da: Anonimo> > In Brasile il p2p non e' sanzionato, si paga> un fisso assieme all'abbonamento internete e> i soldi raccolti vengono redistribuiti in> base alle statistiche ottenute analizzando> il traffico p2p.E io che pensavo che SOLUZIONE BRASILE volesse dire mandare affanc*** il p2p e andare l'oceano per scopare cinque volte al giorno con qualche brasileira!AnonimoUna adsl da 64 bps per chi non scarica.
Per chi non ha l'abitudine di scaricare, serve una adsl da 64 bps ad un prezzo ridotto, diciamo 10-15 euro.Per navigare in internet e scaricare la posta e' piu' che sufficiente.Poi, per quanto mi riguarda, quelli che vogliono scaricare possono anche pagare 100 euro al mese.:)AnonimoE' quello che sostengo sin dai tempi...
...di Napster...Le case discografiche si sono dimostrate poco lungimiranti, forse per ingordigia, nonchè sprovvedute tecnologicamente.Considerando la quantità massicia di artisti che ogni Major ha in catalogo e quindi la posizione favorita di monopolio su quel ventaglio (enorme) di nomi, se essa avesse detto : "Signori...100 euro l'anno e vi scaricate senza limiti tutto il mio catalogo" , credo che molti avrebbero sottoscritto questo servizio a pagamento. Il punto vincente sarebbe stato poco prezzo per molto materiale. Si sarebbero aumentati vorticosamente i loro guadagni e la pirateria sarebbe sicuramente diminuita. Sono stupidaggini le teorie che sostengono che uccidendo il P2P lo studente che scarica il cd lo va comperare a 19 euro in negozio. Il mercato del cd è rimasto appannaggio di persone come un mio amico, che con un reddito da industriale, non ha nè tempo nè voglia di cercarselo in rete e va in negozio. Oppure di quei collezionisti che vogliono il cd nella sua integrità di oggetto, confezione , copertina ecc... Ma se ne deduce che questi clienti non si perdono con il P2P. Uccidendo il P2P, oltre ad avere una caduta di democrazia a livello dittatura, si ottiene solo un enorme quantità di rescissioni di contratti a banda larga ...Saluti a tutti...==================================Modificato dall'autore il 31/05/2004 4.50.23==================================Modificato dall'autore il 31/05/2004 4.52.31AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema
Sono quello che ha iniziato il thread. I prezzi erano una provocazione, è ovvio che siano improponibili! :)L'idea però di pagare una certa cifra aggiuntiva al mio abbonamento Internet per poter usare liberamente il p2p non è malvagia, direi tipo 5-10? in più. Ovviamente dopo però non devono però più rompermi con i controlli ecc e dovrebbe essere una quota facoltativa. Se la pago uso il p2p, se no non la pago. E se non la pago e uso lo stesso il p2p a quel punto giù col penale.AnonimoRe: Perchè pagare
> Mi dite dov'è l'incongruenza o la> controindicazione a questa mia proposta ?1 - l'adesivo potrebbe sbilanciare il CD e renderlo di difficile lettura, applicarlo alla confezione non serve... avresti 1 bollino e 100 CD ;)2 - come comportarsi con i CD RW o gli altri dispositivi di memoria riutilizzabili (penne usb, memorie per macchine fotografiche, HD, nastri magnetici...)bollini stacca&attacca?3 - il bollino sarà in base al numero di canzoni contenute nel supporto o in base alla capienza nominale4 - come farebbe la siae a rigirare equamente i diritti del bollino? se compro un CD dei pincopallo almeno qualche eurocent andrebbe a a loro, se invece vado solo di bollino c'è il rischio che i pincopallo non vedano un euro, e i diritti vadano a masini :(in tal caso la legge andrebbe contro i suoi stessi principi soffocando i poveri autori indipendenti (quelli che, poverini, vengono affamati dal P2P 8) ) a favore dei soliti big.shevathasRe: Perchè pagare
> in tal caso la legge andrebbe contro i suoi> stessi principi soffocando i poveri autori> indipendenti (quelli che, poverini, vengono> affamati dal P2P 8) ) a favore dei soliti> big.Per ogni disco venduto l'autore prende qualche decina di centesimi....gli autori indipendenti non prendono quasi nulla dalla vendita dei loro dischiLa loro rendita viene dagli incassi dei concerti, dalle serate nei locali.... se io scarico musica di un gruppo sconosciuto che mi piace, poi magari vado a vederli suonare anche se suonano lontano, cosa che non farei di certo per qualcuno che non ho la piu' pallida idea di cosa suoni....(e sicuramente non andrei mai a spendere 15-20 euro per comprare un cd di qualche gruppetto sconosciuto sperando che faccia bella musica....)AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema p2p
Io faccio il backup dei MIEI documenti (MIEI = documenti che ho creato io, di cui sono l'autore) su CD e devo pagare una tassa per l'uso del P2P di cui non mi servo affatto?AnonimoRe: Sul Televideo ieri... (domenica 30)
> Non ho afferrato se fosse una notizia "del> cactus" o se effettivamente abbiano cambiato> qualcosa... ma di Domenica...http://punto-informatico.it/p.asp?i=48401AnonimoRe: NEWS
non dimenticandohttp://punto-informatico.it/p.asp?i=48401AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema
- Scritto da: Anonimo> Il problema va affrontato a livello europeo> innanzittutto: risolverlo con legislazioni> nazionali non ha senso. Si dovrebbero> imporre tasse fortissime su tutti i supporti> di memorizzazione (prodotti in Europa ed> importati da ogni altra parte del mondo) e> gli abbonamenti ad Internet.Già.... e se io i CD-R li uso per masterizzare le foto delle mie vacanze e i filmini di mio figlio, mentre internet mi serve per la posta e per leggere certe cretinate su Punto Informatico, devo comunque finanziare Britney Spears ?!?!?!?Ma riprenditi....Anonimo...ma bravo un'altra tassa!
Non bastavano le tasse aggiuntive sui supporti, sui masterizzatori, ecc. che arrivi tu a proporne un'altra, dovresti inviarla alla Siae che poi prontamente la farebbe portare in parlamento da qualche politico "accondiscendente".Credo che proprio nello spirito della rete che tutto condivide (come p.es. le centinaia di migliaia di persone che sviluppano software gratuito, i newsgroup che condividono informazioni paragonabili a consulenze professionali) non bisogna cedere alle sfrenate voglie di reddito dell case produttrici che rischiano di distruggere un bene comune cosi' importante come la rete.Diversamente a breve sara' un reato anche prestare un libro ad un amico.osolnonRe: Soluzione facile facile al problema p2p
- Scritto da: Anonimo> Il problema va affrontato a livello europeo> innanzittutto: risolverlo con legislazioni> nazionali non ha senso. Si dovrebbero> imporre tasse fortissime su tutti i supporti> di memorizzazione (prodotti in Europa ed> importati da ogni altra parte del mondo) e> gli abbonamenti ad Internet.> Queste tasse dovrebbero andare ai> produttori di contenuti: in cambio> bisognerebbe ovviamente della> liberalizzazione della copia. C'è una> piccola minoranza che usa i supporti di> memorizzazione e l'abbonamento Internet per> motivi di lavoro? Pazienza, le leggi si> fanno per la maggioranza della> comunità, non per quattro gatti che> fanno un uso particolare della tecnologia. > Se non avessi più l'incubo della> violazione del diritto d'autore accetterei> di pagare:> a) 5 euro in più al mese per ogni> megabit di banda nominale della mia> connessione.> b) cd-r a 2-3 euro> c) dvd-r a 5-6 euro> d) 1 euro per ogni gigabyte di hard disk.> > L'obiettivo quindi è far diventare i> supporti di memorizzazione un LUSSO, in modo> che si comprino con moderazione.Spero sia una provocazione....AnonimoRe: ...ma bravo un'altra tassa!
Devo riconoscere che è difficile a volte spiegarsi!Io non intendo applicare un'altra tassa; dico anzi che, a fronte del solo canone ADSL (o di qualunque altro canone stia pagando), siano COMPRESI i diritti di scaricamento, utilizzo e condivisione di TUTTO quello che sia possibile trovare in rete! In una parola CONDIVISIONE TOTALE DI TUTTO!E il guadagno per chi ha creato l'opera di ingegno sarebbe ricavabile facilmente, misurando semplicemente il numero di PASSAGGI DI MANO dei files e distribuendo i diritti in proporzione agli autori più SCAMBIATI e quindi più GRADITI!Semplice, no? I mezzi per fare questa cosa ci sarebbero, si tratta solo di far accordare tra loro produttori ed enti per la tutela dei diritti d'autore... scommettete che tutto diventerà così, tra un po'? E SPARIRANNO i cd da 40 euro? ;)Che ci vuole?Se vi pare una buona idea, votate questo messaggio (così diamo un segnale!Ciao a tuttiMimmo B. anzi Mimmo Bianco! P.S. tenete d'occhio il sito gnu-tv.it che tra poco lancerò la centrale multimediale P2P :DbiafaxRe: Soluzione facile facile al problema
- Scritto da: Anonimo> Sono quello che ha iniziato il thread. I> prezzi erano una provocazione, è> ovvio che siano improponibili! :)Anche quella di mandarti a f....o era una provocazione> L'idea però di pagare una certa cifra> aggiuntiva al mio abbonamento Internet per> poter usare liberamente il p2p non è> malvagia, direi tipo 5-10? in più.Guarda che anche adesso puoi usare liberamente il p2p basta che non condividi materiale illegale; se poi non riesci a distinguere materiale libero da (C) allora torna a giocare con i soldatini> Ovviamente dopo però non devono> però più rompermi con i> controlli eccSe ti ferma la stradale non hai niente da eccepire no?(ovviamente è una provocazione):pTecnomayaRe: rispondo a mimmo
E' esattamente quello che intendo io! Solo che sono convinto che "loro" lo abbiano capito benissimo (forse) ma non sappiano bene come ripartire gli utili... e mentre decidono, hanno ritenuto più semplice "tenerci sui carboni", pur lasciando arricchire i provider che hanno evidentemente speculato alla grande sul peer to peer arrapandoci con le loro fantastiche velocità di connessione... e che ci si fa, con la velocità, ci si naviga? ;)Allora, la organizziamo una bella cosa alternativa? Teniamoci in contatto, registratevi su reggio.tv o su gnu-tv.it e vediamo cosa si può fare... ho in mente alcune belle cosette... ;)CiaoMimmo aka biafaxbiafaxRe: ...ma bravo un'altra tassa!
> Io non intendo applicare un'altra tassa;> dico anzi che, a fronte del solo canone ADSL> (o di qualunque altro canone stia pagando),> siano COMPRESI i diritti di scaricamento,> utilizzo e condivisione di TUTTO quello che> sia possibile trovare in rete! In una parola> CONDIVISIONE TOTALE DI TUTTO!e chi paga i diritti? se comprendi i diritti allo scaricamento selvaggio nel canone possono succedere due cose:1 - aumenta il canone e gli utenti pagano di più2 - si riducono i margini di guadagno per chi ti vende connettività.e credo che si arrivi alla 1, Tin, libero&Co non sono enti di beneficienza.Secondariamente, quanto si dovrebbe pagare per scaricare? potresti quantificarlo in euro, altrimenti senza il parametro del costo, discutendo solo sui principi non si può decidere se sia o meno una buona idea.> E il guadagno per chi ha creato l'opera di> ingegno sarebbe ricavabile facilmente,> misurando semplicemente il numero di> PASSAGGI DI MANO dei files e distribuendo i> diritti in proporzione agli autori> più SCAMBIATI e quindi più> GRADITI!> Semplice, no? e che per fare questo dovresti monitorare costantemente il p2p, e chi paga le risorse usate in questo controllo ?e se usasero questi dati per pubblicità mirata? accetteresti un'invasione così grande nella tua privacy?> I mezzi per fare questa cosa ci sarebbero,> si tratta solo di far accordare tra loro> produttori ed enti per la tutela dei diritti> d'autore... scommettete che tutto> diventerà così, tra un po'? forse la rete forzerà l'introduzione dal punto di vista commerciale di nuove forme di commercializzazione delle opere musicali, vediamo.> E> SPARIRANNO i cd da 40 euro? ;)> Che ci vuole?> Se vi pare una buona idea, votate questo> messaggio (così diamo un segnale!> Ciao a tutti> Mimmo B. anzi Mimmo Bianco! > P.S. tenete d'occhio il sito gnu-tv.it che> tra poco lancerò la centrale> multimediale P2P :DshevathasRe: ...ma bravo un'altra tassa!
- Scritto da: biafax> E il guadagno per chi ha creato l'opera di> ingegno sarebbe ricavabile facilmente,> misurando semplicemente il numero di> PASSAGGI DI MANO dei files e distribuendo i> diritti in proporzione agli autori> più SCAMBIATI e quindi più> GRADITI!> Semplice, no? Addirittura elementare...> I mezzi per fare questa cosa ci sarebbero,Ah si'? Perche' non ce li illustri e ci dai qualche link?Secondo me invece non ci sono, ne' sarebbe cosi' semplice metterli in piedi.Considera il solo fatto di gestire un database con tutti gli utenti e tutti i passaggi dei file (compresi quelli parziali, che devono essere registrati fino all'eventuale completamento).> si tratta solo di far accordare tra loro> produttori ed enti per la tutela dei diritti> d'autore... Per niente. Si tratta, per cominciare, di sviluppare i sistemi che tu dai per scontati.AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema p2p
- Scritto da: Anonimo> Il problema va affrontato a livello europeo> innanzittutto: risolverlo con legislazioni> nazionali non ha senso. Si dovrebbero> imporre tasse fortissime su tutti i supporti> di memorizzazione (prodotti in Europa ed> importati da ogni altra parte del mondo) e> gli abbonamenti ad Internet.> Queste tasse dovrebbero andare ai> produttori di contenuti: in cambio> bisognerebbe ovviamente della> liberalizzazione della copia. C'è una> piccola minoranza che usa i supporti di> memorizzazione e l'abbonamento Internet per> motivi di lavoro? Pazienza, le leggi si> fanno per la maggioranza della> comunità, non per quattro gatti che> fanno un uso particolare della tecnologia. > Se non avessi più l'incubo della> violazione del diritto d'autore accetterei> di pagare:> a) 5 euro in più al mese per ogni> megabit di banda nominale della mia> connessione.> b) cd-r a 2-3 euro> c) dvd-r a 5-6 euro> d) 1 euro per ogni gigabyte di hard disk.> > L'obiettivo quindi è far diventare i> supporti di memorizzazione un LUSSO, in modo> che si comprino con moderazione.NON A CASO SUL COMMENTO C'è SCRITTO DIVERTENTE!AnonimoMettete la pubblicità
un bel banner con tanto di pubblicità, cosi è contentol'utente che non paga, lo sponsor e ... qualche bel programmino che lla oscura, se ci riesce..AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema p2p
ehhhhh che bella provocazione!!Ricordo che già il canone ADSL sicuramente non è proprio così economico ( in giappone con gli stessi soldi te danno connessioni a 100 M/b a parte questo ;) )Ricordo già prima delle tassa sui supporti un cd vergine lo pagavi tranquillamente 0.26 cent. adesso se ti va di fortuna li trovi a 0.60 cent !!Quindi questa differenza 0.34 cent cad. moltiplicato per il numerdo di supporti venduti mi sembra una BELLA RICOMPENSA ... e se qualcuno sa quanti milioni di cd vergini si vendono in italia in un anno BEH FACCIA STO CALCOLO!!! GRAZIE :|AnonimoAssolutamente no ....
Ma scherziamo !!!La rete e' nata come libero scambio di informazioni. Non puo' essere soggetta a nessun balzello. E' gia' un balzello pagare la connessione.Le verita' e' semplice. In un mondo globalizzato e connesso , e' errato il modello di business. DEVONO cambiare il modello di business. E' ormai morto e sepolto e sara' sempre piu' cosi'...Se passa il concetto di pagare un piccolo balzello per l'utilizzo di una cosa , il passo e' poi semplice per giustificare qualunque altra nuova tassa , con il risultato di controllare tutta la rete , che e' poi il vero scopo di tutte queste iniziative.Le major devono capire che il loro modello e' ormai obsoleto. CiaoAnonimotassa mensile per i P2P: inaccettabile
Non si può pensare di poter scaricare "Tutto" pagando una tassa mensile.....Penso che, una volta risolto o arginato il problema della pirateria, sulla rete troveremo l'equivalente di Sky che, pagando un canone mensile, metterà a disposizione il download di un certo numero di film e di opere musicali (come avviene per Rosso Alice... tuttavia penso che sorgeranno servizi milgliori...); NON SARANNO DISPONIBILI TUTTI I FILM E LE OPERE MUSICALI ma solo un numero limitato di esse.Resta la possibilità di condividere via P2P le opere che gli autori permettono di diffondere gratuitamente; ma la scelta di diffondere le proprie opere gratuitamente spetta solo ai singoli autori. Imporre che tutte le opere siano distribuite gratuitamente infrangerebbe il diritto che gli autori delle opere hanno di scegliere in che modo diffondere le proprie opere ed a quale prezzo venderle.Non dimenticate che il prezzo è un fattore determinante: mettiamo che io possa scegliere il software A ed il software B: il software A è "migliore" ma costa di più; in questo caso magari scelgo B; ripagando chi ha scritto il software B del proprio lavoro, l'autore di B sarà motivato a migliorare il proprio software che magari diventerà migliore di A. Nello scenario apocalittico in cui tutti pagano una tassa per poter scaricare tutto; è logico che tutti sceglieranno il prodotto migliore cioè A quindi chi ha scritto B non prenderà un soldo.In futuro usciranno nuove versioni solo del prodotto A. Si affermerà un monopolista per ogni categoria di software.Difficilmente altri avranno la possibilità di investire a sufficienza per scalzare il monopolista così formato.... sul lungo termine resterebbe solo Microsoft che avendo le risorse nescessarie riuscirebbe a produrre il prodotto migliore per ogni categoria di software e diventerebbe monopolista assoluto.Non dimentichiamo che software gratuiti come Linux si stanno diffondendo soprattutto perchè sono gratuiti; se Linux costasse come Windows sarebbero ben pochi a sceglierlo essendo Windows il sistema operativo di gran lunga più diffuso (questo è solo un esempio: non voglio entrare nella faida "è meglio Windows" / "è meglio Linux")AnonimoRe: ...ma bravo un'altra tassa!
In brasile lo stanno gia' facendo, si paga un fisso sull'abbonamento della connessioni, poi un sistema di verifica fa delle statistiche di movimento dei titoli raccogliendo informazioni dai p2p comuni ed eventuali altri sistemi (non sono valori reali ma da considerarsi sufficentemente attendibili), in base ai risultati vengono calcolate le ripartizioni dei soldi.Non male come idea, vero?e comunque dobbiamo toglierci dalla testa l'idea del tutto gratuito che non puo' esistere, il problema e' che stiamo passando da un eccesso all'altro e dobbiamo giungere ad un compromesso.AnonimoMa il punto è un altro
Quello che ha scritto l'autore della lettera è in parte condivisibile, ma il punto è che al cosiddetto "Cartello" non interessa minimamente trovare una soluzione equa e massificata, poichè sanno bene che tutto questo sfuggirebbe al loro controllo e , quindi, ai loro consistenti e, per conto mio, spropositati guadagni; cioè è molto più conveniente per loro tenere soggiogati (con le minaccie legalizzate e liberticide) la gran massa dei fruitori di questi beni, piuttosto che trovare una soluzione "popolare" che già la tecnologia indipendente fornisce e che a costoro fà rabbrividire.Il mio punto è che poi noi, i fruitori, a nulla deve interessare di scovare una soluzione alternativa per far guadagnare questi signori, poichè a me interessa che il loro sistema crolli, che queste care persone affrontino le difficoltà della vita come tutti noi, che questa elite privilegiata, che già da troppo tempo vive di rendita su beni immobili e sul "nulla", cominci a capire e a rassegnarsi che la musica è cambiata.AnonimoRe: tassa mensile per i P2P: inaccettabi
> Non dimenticate che il prezzo è un> fattore determinante: mettiamo che io possa> scegliere il software A ed il software B: il> software A è "migliore" ma costa di> più; in questo caso magari scelgo B;> ripagando chi ha scritto il software B del> proprio lavoro, l'autore di B sarà> motivato a migliorare il proprio software> che magari diventerà migliore di A.Tanto tanto inverosimile. Meglio spendere un po' di piu per qualche cosa che lo vale piuttosto che spender poco per avere niente. la "tassa" sul p2p e' accettabile perche' e' il miglior compromesso. 1 su 1000 autori di B percepirebbe che la vendita del suo software e' un premio per lavorare di piu', molto piu' verosimilmente si godrebbe il guadanato.kosmeinRe: tassa mensile per i P2P: inaccettabi
Se A costa 1000 Euro metre B costa 10 euro; penso che verosimilmente saresti disposto a rinunciare a qualche funzionalità non indispensabile, a fronte di un simile risparmio....se tanti utenti fanno la stessa scelta o A diventa un prodotto di nicchia per gli utenti che necessitano delle funzionalità aggiuntive messe a disposizione oppure il prezzo di A tenderà a scendere.Se Anzichè esserci solo A e B ci sono moltissimi concorrenti il prezzo dei vari software si livellerà su un valore più basso dato dal fatto che di fatto ogniuno di questi software risente della concorrenza che gli altri li fanno: se A vende ancora a 1000 euro e non è poi molto migliore dei suoi concorrenti (che costano intorno ai 10 euro) non venderà più quasi nulla ===> il suo prezzo scenderà.Non credo che esista un compromesso migliore del libero mercato (protetto controllando che con si formino trust e monopolisti)AnonimoRe: Una adsl da 64 bps per chi non scarica.
Ma fammi il piacere!Già Telecom fornisce una ADSL strozzata rispetto a paesi dove NON E' MONOPOLISTA e a prezzi assurdi( in Francia la stessa Telecom Italia offre la 2048+chiamate urbane e interurbane ILLIMITATE a 49 ? ivate per dirne una..) e tu vorresti una ADSL ULTERIORMENTE LIMITATA per scaricarti la posta e per navigare??Ma usa il 56K con una flat o semiflat e lascia perdere l'ADSL..AnonimoRe: NEWS
Ancora non mi e' chiara la parte riguardo alla tassa da 0.36 sulle memoria di massa, rientrava su uno dei 3 articoli o fa parte di un quarto?Degli articoli da modificare uno parla del lucro-profitto, uno del bollino virtuale e il terzo della tassa sui masterizzatori , occorre vedere la parte che tassa le memorie di massa dove sta.Rischiamo di trovarci fra un anno 100 euro di tassa per un disco da 250 (sono gia' in vendita) e contemporaneamente avera la sanzione amministrativa trafficando via p2p che permane, quindi o l'una o l'altra va rimossa.Ricordo che una volta corretto il termine profitto-lucro sara' in vigore una sanzione amministrativa di 154 euro (senza confisca se non erro) e 1035 con confisca in caso di recidiva, chiedo conferma.AnonimoRe: NEWS
Occhio: se parla di "faremo".. "saranno"....poi se parla di "dopo le europee"...avete capito, che ce stanno dicendo? Intanto mettete la crocetta ... poi forse ve le tojemo...SolarisAnonimoRe: Ma il punto è un altro
Se ti serve una macchina.... la compriSe ti serve un forno.... lo compriQuando li compri paghi sia per i costi dovuti alla loro progettazione sia per i costi dovuti alla loro produzione (materie prime, lavoro, etc) Se vuoi ascoltare musica o vedere un film.... lo scarichi pirataTi è mai sfiorata l'idea che anche realizzare album musicali o film richiede il lavoro di molte persone per molti mesi?Ma ovviamente a te interessa solo non sborsare un euro.... non ti interessa che il lavoro degli autori non venga ripagato.Oggi guadagnano troppo? forse... ma non per questo diventa tuo diritto piratare le loro opere. Se lo scambio via P2P fosse legalizzato perchè qualcuno dovrebbe pagare per queste opere? le scaricherebbero tutti gratis, quindi nessuno le produrrebbe più ed anche se questo non avveniste comunque ledi il diritto degli autori di stabilire il prezzo delle proprie opere ed i canali con cui distribuirle.AnonimoRe: Ma il punto è un altro
- Scritto da: Anonimo> Se ti serve una macchina.... la compri> Se ti serve un forno.... lo compriSe ti serve la ferrari.... la compriSe ti serve il prosciutto.... lo comprie via così con esempi analoghi, possibile che ci sia ancora gente cosi limitata da non capire la differenza tra bit e atomi?> Quando li compri paghi sia per i costi> dovuti alla loro progettazione sia per i> costi dovuti alla loro produzione (materie> prime, lavoro, etc)> > Se vuoi ascoltare musica o vedere un> film.... lo scarichi pirataSe potessimo scaricare "pirata" automobili e forni e prosciutti tu saresti contrario vero? Se tu fossi stato al posto di Adamo mi sa che te ne saresti andato infuriato dall'Eden accusando Dio di essere uno sporco comunista, vero?Ripeto, bit, atomi, prova a cercare un pò sul vocabolario...> Ti è mai sfiorata l'idea che anche> realizzare album musicali o film richiede il> lavoro di molte persone per molti mesi?> > Ma ovviamente a te interessa solo non> sborsare un euro.... non ti interessa che il> lavoro degli autori non venga ripagato.> > Oggi guadagnano troppo? forse... ma non per> questo diventa tuo diritto piratare le loro> opere.Prova a leggere l'articolo, la proposta è di pagare un canone come si fa adesso per guardare la TV, non parla di gratis. Se poi la gente continua ad infuriarsi quando si parla di tasse è soprattutto perchè si sente presa in giro. Il balzello sui supporti di memorizzazione per esempio (sicuramente sbagliato perchè colpisce anche chi utilizza detti supporti per scopi che nulla hanno a che vedere con contenuti coperti da copyright) non ha reso legale il p2p...Non posso dar torto a quanti non si fidano e pensano che una nuova tassa si rivelerebbe fine a se stessa, lasciando inalterato il concetto di copyright.> Se lo scambio via P2P fosse legalizzato> perchè qualcuno dovrebbe pagare per> queste opere? le scaricherebbero tutti> gratis, quindi nessuno le produrrebbe> più ed anche se questo non avveniste> comunque ledi il diritto degli autori di> stabilire il prezzo delle proprie opere ed i> canali con cui distribuirle.Per questo nell'articolo viene poroposta una tassa, un canone per pagare i produttori di contenuti (e sottolineo i produttori, non gli intermediari). Sui metodi di redistribuzione dei soldi ottenuti con questa tassa non mi pronuncio, ma sicuramente non è difficile organizzare un architettura che tenga conto dell'indice di gradimento di detti contenuti per poi ripartire gli introiti.Il fatto è che SIAE, RIAA e tutti questi parassiti non potrebbero mai accettare che si venga a creare un circuito di distribuzione dei contenuti al di fuori del loro controllo, quindi preferiscono chiedere leggi naziste per evitare di arginare la marea che dilaga.La cosa bella è che non stanno riuscendo ad arginare questa marea, il p2p cresce e tutti i tentativi di repressione fanno crescere solo il boicottaggio, di certo non gli acquisti.Mi dispiace per la crisi che è destinato ad attraversare il settore, ma a quanto pare le major non ci lasciano altra scelta che buttare giù tutto il sistema. Un muro contro muro che sicuramente durerà ancora qualche anno. Solo quando le avremo demolite completamente da un punto di vista economico, potremo cominciare a costruire qualcosa sulle macerie, e forse allora verranno finalmente prese in considerazione le proposte più ragionevoli==================================Modificato dall'autore il 31/05/2004 13.45.14allanonRe: Ma il punto è un altro
Non mi piace fare di tutte le erbe un fascio ma visto che ritieni che ti considero un comunista... beh la storia parla chiaro: l'utopia comunista non funziona e quello che proponi tu è un sistema comunista.Non esiste nessun modo più equo del libero mercato di ripagare gli autori del proprio lavoro.Opere diverse richiedono tempi diversi per la propria realizzazione e quindi comportano costi diversi ed è quindi giusto che vengano vendute a prezzi diversi.Inoltre un autore può essere più o meno bravo, metterci più o meno impegno.... ache queste diversità sono rappresentabili al meglio solo sfociando nel fatto che le varie opere siano vendute a prezzi diversi.Una qualsiasi forma di retribuzione proporzionale solo al numero dei download lede quindi il diritto dei vari autori di stabilire prezzo e canali con cui le proprie opere vengano distribuite.AnonimoRe: Ma il punto è un altro
- Scritto da: Anonimo> Non mi piace fare di tutte le erbe un fascio> ma visto che ritieni che ti considero un> comunista... beh la storia parla chiaro:> l'utopia comunista non funziona e quello che> proponi tu è un sistema comunista.> Non esiste nessun modo più equo del> libero mercato di ripagare gli autori del> proprio lavoro.> Opere diverse richiedono tempi diversi per> la propria realizzazione e quindi comportano> costi diversi ed è quindi giusto che> vengano vendute a prezzi diversi.> Inoltre un autore può essere> più o meno bravo, metterci più> o meno impegno.... ache queste> diversità sono rappresentabili al> meglio solo sfociando nel fatto che le varie> opere siano vendute a prezzi diversi.> Una qualsiasi forma di retribuzione> proporzionale solo al numero dei download> lede quindi il diritto dei vari autori di> stabilire prezzo e canali con cui le proprie> opere vengano distribuite.E se ti dicessi invece che è un sistema capitalista? Un sistema in cui è il mercato a decidere dato che vengono remunerati solo i prodotti più scaricati?Mi dispiace, ma non casco nel tranello di farne una questione ideologica. La mia battuta era solo per farti capire che differenza c'è fra musica e Ferrari, ma a giudicare dal tuo post sei uno di quelli a cui fa comodo usare analogie fra cose che nulla hanno a che fare fra loro. Allora ti dico, fammi tu una proposta: se fossi tu a decidere, come cercheresti di arginare la pirateria? Vuoi che ti suggerisca qualcosa?Allora, la legge Urbani non modificata è un buon punto di partenza, cominciamo a fare un paio di arresti in giro e vediamo se la smettono di usare il p2p questi sporchi pirati...Ma purtroppo ci sono gli hacher, quelli si che sono pirati pericolosi! Pensa te, stanno inventanto porcherie tipo freenet e mute, ma qui entra in gioco la tua astuzia: vieti la crittografia per legge così puoi controllare tutte le comunicazioni in nome del bene superiore: il copyright. Ti va bene come proposta?allanonRe: Ma il punto è un altro
- Scritto da: Anonimo> Non mi piace fare di tutte le erbe un fascio> ma visto che ritieni che ti considero un> comunista... beh la storia parla chiaro:> l'utopia comunista non funziona e quello che> proponi tu è un sistema comunista.Guarda che qua nn è comunista o nn comunista, qui c'e' in ballo solo il buon senso; perchè il bene immobile è un bene volatile, forni, auto, prosciutti sono beni materiali, concreti... il problema è che questo cartello non tiene minimamente conto che le leggi repressive colpiscono i propri clienti, cioè la gente che dà a loro i soldi!> Non esiste nessun modo più equo del> libero mercato di ripagare gli autori del> proprio lavoro.> Opere diverse richiedono tempi diversi per> la propria realizzazione e quindi comportano> costi diversi ed è quindi giusto che> vengano vendute a prezzi diversi.I tempi del copyright non sono congrui, cioè circa 70 anni, e poi chi invento' il copyright nn lo invento' per gli autori, i pronipoti, e i magna-magna della siae, ma, secondo un concetto ultra-liberista per garantire al fruitore che se comperava un picasso fosse garantito che un picasso fosse veramente quello che aveva acquistato, quindi l'istituzione del copyright è stata creata per tutelare il consumatore e niente altro!...e fanno così , si distorcono concetti come libertà in nome solo dei propri esclusivi interessi! (mi ricorda qualcuno...)> Inoltre un autore può essere> più o meno bravo, metterci più> o meno impegno.... ache queste> diversità sono rappresentabili al> meglio solo sfociando nel fatto che le varie> opere siano vendute a prezzi diversi.> Una qualsiasi forma di retribuzione> proporzionale solo al numero dei download> lede quindi il diritto dei vari autori di> stabilire prezzo e canali con cui le proprie> opere vengano distribuite.> Questa è aria fritta, scusami, e secondo quali termini dici cio'? Se io compero un cd di un gruppo jazz bulgaro o musica cinese folk, perchè devo dare i soldi a Eros Ramazzotti? Sei piu' realista del re, è come se la fiat siccome vende meno macchine della bmw quando compri una fiat devi dare una somma alla bmw...AnonimoRe: Sul Televideo ieri... (domenica 30)
E' l'ufficializzazione del testo che hanno preparato da incorporare su di un prossimo decreto legge in base agli accordi che il ministro aveva preso con il senatore Cortiana dei Verdi in cambio della sospensione degli emendamenti ostruzionistici che quest'ultimo aveva presentato durante al dibattito al senato.AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema
L'idea e' buona , il tariffario non va bene perche' calcolato in base ad un light-downloader, specie quello su hd che fra 3 anni verrebbe a costare piu' dell'intero cd e ai supporti vergini che diventano sempre piu' piccoli e insufficenti a mano che passa il tempo.Il listino andava bene 3-4 anni fa.AnonimoRe: tassa mensile per i P2P: inaccettabi
Come scrivevo in un altro post sul sito dei verdi il software non andrebbe contemplato salvo autorizzazione poiche' completamente differente ne e' la natura, aggiungerei inoltre che la possibilita' deve essere solo per i privati.Riguardo al software devrebbe essere l'autore a autorizzarne la condivisione accettando la cifra che gli viene proposta secondo la diffusione dello stesso; piccoli autori indipendenti che producono software utile e di qualita' sarebbero premiati da questo tipo di distribuzione.Per ultimo, condivisione e scambio dovrebbero essere consentiti solo a chi e con chi ha aderito alla stessa offerta.AnonimoRe: Soluzione facile facile al problema
non so se ridire o piangere...il tuo e' un sistema per redistribuire i costi dei contenutianche sulle spalle di chi non ne usufruisce...se io comproun hard disk non voglio pagarci nessuna tassa, per nessunmotivo! O secondo te io dovrei pagare 80 giga*1euro=80euro di tasse solo perchè TU non vuoi pagarti la musica e/o il software che scarichi????Vuoi una canzone? Te la compri. Ma non sarò io a pagaredelle tasse per coprire i mancati guadagni derivanti dal tuoscroccare!AnonimoRe: Una adsl da 64 bps per chi non scari
quanti id**i che girano...secondo te l'adsl si usa solo per scaricare (magari roba protetta da copyright?) i web comics?il gaming on line?lo streming audio/video?il voip?...potrei andare avanti ancora...il punto e' ke se usi internet per leggerti la mail e/o per scaricare mp3, bè, sappi che esiste anche altro e che non tutti sono indietro come te...AnonimoRe: Assolutamente no ....
E infatti, i diritti d'autore verrebbero tratti DIRETTAMENTE dal canone ed IN PROPORZIONE alle preferenze di scaricamento (ANONIME) della gente, INVECE di vendere CD!biafaxRe: Assolutamente no ....
Ciao ,ma che dici ... L'unico modello valido e' il merchandaising ... !!!!CiaoAnonimoRe: tassa mensile per i P2P: inaccettabi
- Scritto da: Anonimo> Non si può pensare di poter scaricare> "Tutto" pagando una tassa mensile.....> Penso che, una volta risolto o arginato il> problema della pirateria, sulla rete> troveremo l'equivalente di Sky che, pagando> un canone mensile, metterà a> disposizione il download di un certo numero> di film e di opere musicali (come avviene> per Rosso Alice... tuttavia penso che> sorgeranno servizi milgliori...); NON> SARANNO DISPONIBILI TUTTI I FILM E LE OPERE> MUSICALI ma solo un numero limitato di esse.e perchè mai???se io voglio il Nosferatu originale del '33 o "la Guerra lampo dei Fratelli Marx", che sicuramente non sono titoli molto "commerciali", cosa devo fare?? farne a meno?? ma neanche per sogno, io questi film li ho trovati sulle reti P2P, non certo in "videoteca", dove ti propinano solo i film di cassetta e poco d'altro....AnonimoRe: ...ma bravo un'altra tassa!
ma quale pagamento!le major guadagnano e s'arricchiscono con tutto, dalla produzione dei supporti, dei registratori, anche i dati.poi magari fiutano 'internet l'affare' e vogliono far ancora soldi, ma non capiscono che la rete globale è nata per soddisfare altri bisogni:lo sharing libero e GRATUITO!AnonimoSoluzione forfettaria impossibile
A mio avviso una soluzione forfettaria come quella proposta dall'autore di questa lettera é impossibile.Sarebbe come fare un'abbonamento mensile alla videoteca senza limiti di noleggio. E´ una soluzione economicamente irrealizzabile.Se potessimo pagare una tantum mensile per poi vederci spalancate le porte del download selvaggio senza limiti né restrizioni di quantitá tutto perfettamente legalizzato il sistema collasserebbe.I 5 - 10 euro di aggiunta proposti per risolvere il problema sono assolutamente fuori mercato. Se si pensa che negli Stati Uniti, paese consumista per eccellenza dove i beni solitamente costano meno, le canzoni vengono vendute da iTunes a 1$ l'una...Onestamente non credo nemmeno sia quantificabile un abbonamento mensile, e se lo fosse sarebbe troppo alto per la maggior parte delle persone.Questo tipo di abbonamento non é confrontabile con quello di radio e televisione in quanto le aziende del settore pianificano gli investimenti e propongono un palinsesto che per quanto ricco é fisso e comune a tutti. Quindi bilanciato tra introiti abbonamenti e spese.Con il peer-to-peer invece ogni utente avrebbe accesso a tutto con un click. Proprietario di tutto il materiale disponibile in rete, legalmente e per pochi euro in piú al mese. Impossibile.maurelloRe: Soluzione forfettaria impossibile
- Scritto da: maurello> A mio avviso una soluzione forfettaria come> quella proposta dall'autore di questa> lettera é impossibile.> Sarebbe come fare un'abbonamento mensile> alla videoteca senza limiti di noleggio.C'e' una differenza rispetto al noleggio. Sono sicuro che se ti sforzi la trovi da solo.> E´ una soluzione economicamente > irrealizzabile.Facci vedere i conti che sicuramente hai fatto.> Se potessimo pagare una tantum mensile per> poi vederci spalancate le porte del download> selvaggio senza limiti né restrizioni> di quantitá tutto perfettamente legalizzato> il sistema collasserebbe.L'Apocalisse... :D > I 5 - 10 euro di aggiunta proposti per> risolvere il problema sono assolutamente> fuori mercato.Quale mercato? Ah... ma sicuramente capiremo quando vedremo i conti che hai fatto.> Onestamente non credo nemmeno sia> quantificabile un abbonamento mensile, e se> lo fosse sarebbe troppo alto per la maggior> parte delle persone.Facci vedere i conti. > Questo tipo di abbonamento non é> confrontabile con quello di radio e> televisione in quanto le aziende del settore> pianificano gli investimenti e propongono un> palinsesto che per quanto ricco é> fisso e comune a tutti. Quindi bilanciato> tra introiti abbonamenti e spese.Eh? Presumo che tu stia cercando di dire, con un linguaggio un po' convoluto e ritorto, che le aziende dei settori citati stabiliscono gli investimenti sulla base del budget a disposizione (legato a sua volta alle previsioni di introiti). Il che e' normale. ;)Non capisco la parte sul palinsesto fisso e comune a tutti? A parte che non e' vero (stanno cominciando a diffondersi i servizi on-demand) ma che c'entra?> Proprietario di tutto il materiale> disponibile in rete, legalmente e per pochi> euro in piú al mese. Impossibile.Ti ho gia' chiesto di farci vedere i conti? :DComunque in Brasile vogliono provarci. Il punto che sembra sfuggirti e' questo: se riescono a far pagare l'abbonamento a _tutti_ (recuperando quindi chi adesso non paga), l'ammontare complessivo e' probabilmente assai alto.Quello su cui io ho molti dubbi e' come i soldi verranno distribuiti: qui in Italia abbiamo lo splendido esempio della SIAE...AnonimoRe: Ma il punto è un altro
Ma scusa, se, una volta pagato il canone (abbonamento o quello che ti pare), puoi scaricare "GRATIS", dai canali ufficiali e dai software P2P predisposti, non avresti nessun motivo per cercare canali alternativi ancora più GRATIS del GRATIS! Sarebbe come andare in discoteca con il walkman! :DE invece, questo sistema sarebbe la vera RIVOLUZIONE ed EVOLUZIONE del mercato, perchè le major, se cogliessero questa opportunità, potrebbero smetterla finalmente di sentirsi delle guardie e trasformarsi in veicoli di cultura, di cui noi P2Pisti diventeremmo dei portatori sani! ;)CiaobiafaxbiafaxUna proposta ragionevole
Premesso che è impossibile sperare che basti un canone di 5 o 10 euro al mese per scaricarsi tutta la musica, i film ed i software esistenti è anche vero che la legge sul diritto d'autore è talmente assurda che molto spesso spariscono dalla circolazione delle opere di grande valore artistico.Provate a pensare alle serie mai distribuite in Italia oppure ai film che escono in una sala e scompaiono dai circuitiIn questi casi il p2p può svolgere un'azione di distribuzione eccezionale.La mia è solo una proposta, fattibile solo con una modifica alla legge sul diritto d'autore ma che, secondo me, potrebbe anche essere accettata dai titolari dei diritti e dai produttori.Il p2p diventa ,con una piccola quota mensile aggiuntiva sul canone ADSL, legale Possono essere condivise solo le "opere pubbliche"Per "opere pubbliche" si dovrebbero intendere :1) le opere già distribuite in televisione2) tutte le opere la cui condivisione non crea alcun danno patrimoniale ai detentori dei diritti (ad esempio quelle non distribuite)3) tutte le opere con più di 3 anni d'etàAndrebbe studiato una formula con la quale rendere economicamente interessante , per un produttore, poter distribuire immediatamente tramite p2p, un film non più distribuito nella sale cinematografiche. In questo caso si avrebbe anche la possibilità di poter condividere anche film "nuovi" .Per tutto il rimanente materiale (compresi i software) resterebbe vietata la condivisione.AnonimoRe: tassa mensile per i P2P: inaccettabile
- Scritto da: Anonimo> Non dimenticate che il prezzo è un> fattore determinante: mettiamo che io possa> scegliere il software A ed il software B: il> software A è "migliore" ma costa di> più; in questo caso magari scelgo B;> ripagando chi ha scritto il software B del> proprio lavoro, l'autore di B sarà> motivato a migliorare il proprio software> che magari diventerà migliore di A.Forse si, e magari no.> Nello scenario apocalittico in cui tutti> pagano una tassa per poter scaricare tutto;> è logico che tutti sceglieranno il> prodotto migliore cioè A quindi chi> ha scritto B non prenderà un soldo.Certo. C'e' pero' una differenza rispetto a prima: prova ad arrivarci da solo.(SUGGERIMENTO ===================)(SUGGERIMENTO => qual e' il prezzo di A?=)(SUGGERIMENTO ===================)In effetti il compenso per il produttore di A sarebbe proporzionale alla qualita' del software sviluppato: potresti vederlo come un incoraggiamento a produrre SW migliore.> In futuro usciranno nuove versioni solo del> prodotto A. Si affermerà un> monopolista per ogni categoria di software.Il punto e' che il prezzo di A _non_ puo' salire!!!Il produttore non stabilisce il prezzo!!!> Difficilmente altri avranno la> possibilità di investire a> sufficienza per scalzare il monopolista> così formato.... sul lungo termine> resterebbe solo Microsoft che avendo le> risorse nescessarie riuscirebbe a produrre> il prodotto migliore per ogni categoria di> software e diventerebbe monopolista> assoluto.Ehm non voglio sconvolgerti, ma il sistema attuale ha gia' prodotto un monopolista come MS, con l'aggravante che non e' costretto a produrre il SW migliore...AnonimoRe: Ma il punto è un altro
- Scritto da: biafax> Ma scusa, se, una volta pagato il canone> (abbonamento o quello che ti pare), puoi> scaricare "GRATIS", dai canali ufficiali e> dai software P2P predisposti, non avresti> nessun motivo per cercare canali alternativima che prima facessero le leggi per tutelare i consumatori e per abrogare il copiright cosi' come è inteso oggi, poi posso anche pagare le tasse...tu invece stai chiedendo: comperate il biglietto e poi i bus prima o poi arriverannno...AnonimoRe: ...ma bravo un'altra tassa!
- Scritto da: Anonimo> > In brasile lo stanno gia' facendo, si paga> un fisso sull'abbonamento della connessioni,> poi un sistema di verifica fa delle> statistiche di movimento dei titoli> raccogliendo informazioni dai p2p comuni ed> eventuali altri sistemi (non sono valori> reali ma da considerarsi sufficentemente> attendibili), in base ai risultati vengono> calcolate le ripartizioni dei soldi.> Non male come idea, vero?Non confondiamo i sogni con la realta': il Brasile _pensa_ di adottare il sistema proposto da Terry Fisher, ma la cosa e' ancora tutta da mettere in piedi... aspettiamo di vedere come funziona, prima di applaudire.AnonimoRe: ...ma bravo un'altra tassa!
Comunque a parte tutto l'idea di pagare un contributo per avere come controparte il diritto a downolad illimitati , non mi pare una cattiva cosa. Senonchè non sempre il file sharing funziona a dovere , a volte trascorro ore intere davanti ai vari programmi di p2p senza riuscire a far partire un download. O ci sono code infinite, oppure problemi di rete, o semplicemente non parte nulla.;oppure ancora il download parte e poi si interrompe. Incazza..ture alla millesima potenza e via discorrendo......Quindi pagare potrebbe andar bene, purchè abbia la certezza che quando cerco qualcosa , quel qualcosa si trovi e che naturalmente si riesca a scaricare.Altrimenti meglio lasciare le cose come stanno.AnonimoRe: Soluzione forfettaria impossibile
> C'e' una differenza rispetto al noleggio.> Sono sicuro che se ti sforzi la trovi da> solo.La differenza é che il bene che vai prelevando da internet in un sistema peer-to-peer legalizzato diventa di tua proprietá.> Facci vedere i conti che sicuramente hai> fatto.Un conto veloce? Calcoliamo per facilitare circa 10 milioni di utenti internet in Italia. Se consideri che i nuclei familiari sono mediamente composti da 3 individui e con lo stesso abbonamento forfettario puoi soddisfare quindi le richieste di 3 potenziali clienti. Ora prova a immaginare 10 euro di aumento sul contratto di collegamento.Potresti scavare circa 100 milioni di euro al mese dando la possibilitá di accedere legalmente a tutto il materiale audio/visivo (e non solo) a circa 30 milioni di persone.Ora prova invece a calcolare un'acquisto tradizionale. I potenziali clienti come dicevamo sono 30 milioni a fronte di 10 milioni di abbonamenti internet. Ogni famiglia acquista di media 1-2 cd al mese (non ho qui al momento l'annuario Istat, é cmq un valore compreso tra un o due unitá). Se prendi un prezzo medio di 15 euro vedi subito che la cifra oscilla tra i 150 e i 300 milioni di euro.E stiamo parlando solo di cd, senza calcolare dvd e quant'altro.Oltre al suicidio economico delle case di distribuzione si contribuirebbe anche alla crisi del sistema di vendita. I negozi perderebbe la clientela. Perché dovresti pagare ogni cd 15 euro quando con 10 euro al mese potresti scaricare musica, film etc? > > Se potessimo pagare una tantum mensile> per> > poi vederci spalancate le porte del> download> > selvaggio senza limiti né> restrizioni> > di quantitá tutto perfettamente> legalizzato> > il sistema collasserebbe.> > L'Apocalisse... :DDirei di si... Le cose vanno bilanciate. Non si puó permettere né che le major guadagnino troppo né che il sistema diventi anarchico.> Quale mercato? Ah... ma sicuramente capiremo> quando vedremo i conti che hai fatto.Vedi sopra...> Facci vedere i conti.Idem.> Eh? Presumo che tu stia cercando di dire,> con un linguaggio un po' convoluto e> ritorto, che le aziende dei settori citati> stabiliscono gli investimenti sulla base del> budget a disposizione (legato a sua volta> alle previsioni di introiti). Il che e'> normale. ;)> Non capisco la parte sul palinsesto fisso e> comune a tutti? A parte che non e' vero> (stanno cominciando a diffondersi i servizi> on-demand) ma che c'entra?Non vedo il motivo di ironizzare sule opinioni altrui invece di rispondere con spirito di scambio di idee. In ogni caso intendevo dire, scusa il linguaggio poco chiaro, che la proposta di SKY per esempio é fissa. Con l'abbonamento mensile hai la possibilitá di vedere moltissimi canali, in cui il palinsesto programmi é fisso e non si puó cambiare. Infatti PALCO (o PRIMA FILA ora mi pare si chiami) é a pagamento. Scegli, paghi e guardi.Con il peer-to-peer forfettario avresti a disposizione invece praticamente l'archivio totale di musica, film, programmi etc disponibile sempre su internet. Potresti scaricare migliaia di canzoni e film per 10 euro al mese (che é circa quanto fa pagare SKY una visione di una partita di calcio)... > Ti ho gia' chiesto di farci vedere i conti?> :DDi nuovo...> Comunque in Brasile vogliono provarci. Il> punto che sembra sfuggirti e' questo: se> riescono a far pagare l'abbonamento a> _tutti_ (recuperando quindi chi adesso non> paga), l'ammontare complessivo e'> probabilmente assai alto.> Quello su cui io ho molti dubbi e' come i> soldi verranno distribuiti: qui in Italia> abbiamo lo splendido esempio della SIAE...Bé i conti li hai. Non penso tu abbia bisogno di balance sheet in excel per comprendere il punto della situazione.I soldi non sarebbero sufficienti per coprire le perdite che un servizio del genere provocherebbe al mercato tradizionale.maurelloRe: Una proposta ragionevole
- Scritto da: Anonimo> Premesso che è impossibile sperare> che basti un canone di 5 o 10 euro al mese> per scaricarsi tutta la musica, i film ed i> software esistenti è anche vero che> la legge sul diritto d'autore è> talmente assurda che molto spesso spariscono> dalla circolazione delle opere di grande> valore artistico.> Provate a pensare alle serie mai distribuite> in Italia oppure ai film che escono in una> sala e scompaiono dai circuiti> In questi casi il p2p può svolgere> un'azione di distribuzione eccezionale.> > La mia è solo una proposta, fattibile> solo con una modifica alla legge sul diritto> d'autore ma che, secondo me, potrebbe anche> essere accettata dai titolari dei diritti e> dai produttori.> > Il p2p diventa ,con una piccola quota> mensile aggiuntiva sul canone ADSL, legale > Possono essere condivise solo le "opere> pubbliche"> Per "opere pubbliche" si dovrebbero> intendere :> 1) le opere già distribuite in> televisione> 2) tutte le opere la cui condivisione non> crea alcun danno patrimoniale ai detentori> dei diritti (ad esempio quelle non> distribuite)> 3) tutte le opere con più di 3 anni> d'età> > Andrebbe studiato una formula con la quale> rendere economicamente interessante , per un> produttore, poter distribuire immediatamente> tramite p2p, un film non più> distribuito nella sale cinematografiche. > In questo caso si avrebbe anche la> possibilità di poter condividere> anche film "nuovi" .> > Per tutto il rimanente materiale (compresi i> software) resterebbe vietata la> condivisione.> Troppo ragionevole per trovare sostegno. Sai cosa ti risponderebbero se proponessi una cosa del genere? Che è l'autore a dover decidere di cosa fare del suo prodotto d'ingegno...Peccato che in realtà non decida l'autore ma la lobbi monopolistica per lo sfruttamento dei diritti, peccato che questa lobbi guadagni pure su autori morti, figuriamoci se accetta di rinunciare ai suoi priviligi dopo appena tre anni, peccato che si creerebbe un canale alternativo di distribuzione di gran lunga più conveniente di quello tradizionale, peccato che gli intermediari perderebbero ogni utilità dato che in un tale canale sarebbe facile mettere in piedi una soluzione tecnologica per valutare le preferenza di un prodotto (molto meglio di quanto faccia attualmente la SIAE).A mio modo di vedere prima o poi arriveremo ad una soluzione del genere, ma solo se prima buttiamo giù l'attuale mercato col boicottaggio.==================================Modificato dall'autore il 31/05/2004 15.16.55allanonRe: Soluzione forfettaria impossibile
- Scritto da: maurello[cut]> Bé i conti li hai. Non penso tu abbia> bisogno di balance sheet in excel per> comprendere il punto della situazione.> I soldi non sarebbero sufficienti per> coprire le perdite che un servizio del> genere provocherebbe al mercato> tradizionale.Quindi convieni con me che l'unico modo per far nascere un nuovo mercato è abbattere quello tradizionale col boicottaggio. Visto che il "vecchio mercato" finanzia gli autori con non più del 5% dei suoi introiti, presumo che crolleranno molte realtà collegate alla vendita di dischi per esempio, un pò come quando la diffusione della TV ha provocato la chiusura di molti cinema, ma cha a risentirne saranno soprattutto strutture tipo la SIAE... Un vero peccato :$allanonMa stiamo scherzando???
Mi sembra che in Brasile sia già stata tentata una cosa del genere, quindi non si tratta di qualcosa di assolutamente utopistico. Personalmente non sono d'accordo con questa visione del problema: così come non trovo giusto pagare il canone RAI quando la RAI non la guardo praticamente mai, non mi sembra giusto pagare in anticipo per un servizio che potrei non usare. A questo punto sarebbero legittimati anche le tasse imposte dalla SIAE su masterizzatori e supporti vergini: tasse pagate in anticipo per qualcosa che potrei fare ma non è detto che farò... IMHO questa visione è di chi, pagando un piccolo balzello, vorrebbe legalizzare le centinaia di files caricati illegalmente, a scapito anche di chi si è sempre comportato onestamente e (oltre ad aver già pagato l'originale) dovrebbe pagare "una quota" di quello "rubato" dagli altri.La rete è fatta si per condividere informazioni, ma condividere le *proprie* informazioni significa pubblicare farina del proprio sacco, non passarsi musica e film i cui diritti sono di altre persone. Il mondo dell'OpenSource prevede che tutti collaborino al codice, non che qualcuno rubi del codice dalle software house e lo passi ai suoi amici...Possiamo contestare i prezzi elevati di musica e film (così come quello di determinato software), ma questo non ci deve autorizzare a compiere quelli che a mio avviso sono dei veri e propri furti, altrimenti non faremo che legittimare i motivi per cui i prezzi vengono mantenuti alti.AnonimoRe: Soluzione forfettaria impossibile
> Quindi convieni con me che l'unico modo per> far nascere un nuovo mercato è> abbattere quello tradizionale col> boicottaggio. Il nuovo mercato a mio avviso dovrebbe convivere con quello tradizionale. E´ un utopia pensare a una cambio radicale che creerebbe solo una crisi economica del settore. > Visto che il "vecchio mercato" finanzia gli> autori con non più del 5% dei suoi> introiti, presumo che crolleranno molte> realtà collegate alla vendita di> dischi per esempio, un pò come quando> la diffusione della TV ha provocato la> chiusura di molti cinema, ma cha a> risentirne saranno soprattutto strutture> tipo la SIAE... Un vero peccato :$Casomai bisognerebbe proporre una soluzione moderata che tenga in considerazione di tutte le realtá. Ti ripeto, é utopia pensare di rubare l'intera torta a chi l'ha posseduta fino a oggi. Sarebbe piú saggio dividerla meglio e piú equamente.maurelloRe: Soluzione forfettaria impossibile
> Casomai bisognerebbe proporre una soluzione> moderata che tenga in considerazione di> tutte le realtá. Ti ripeto, é utopia> pensare di rubare l'intera torta a chi l'ha> posseduta fino a oggi. Sarebbe piú saggio> dividerla meglio e piú equamente.Non so se hai notato, ma SIAE e company non cercano la moderazione. A parer loro la legge Urbani andrebbe modificata in peggio, non in meglio, lasciando il reato penale a chi scarica tramite p2p, ed obbligando i provider a monitorare il traffico dei propri clienti (per fortuna almeno quest'ultima parte è strata stralciata dal DL, vedremo ora con la revisione...)Ed il punto è proprio questo infatti: come può il mercato tradizionale sopravvivere al fianco di uno nuovo? Ha una sola possibilità: monitorare il traffico dei suoi clienti.Il vecchio mercato infatti era stato costruito sull'equiparazione del diritto di usufruire di un'opera d'ingegno con un bene materiale. Questo era possibile solo grazie all'elevato costo dei supporti. Già con la nascita delle audiocassette il mercato tradizionale ha iniziato a vacillare. Le nuove tecnologie gli stanno infine dando il colpo di grazia. L'idea stessa che una musica, un film o quant'altro possano viaggiare in internet senza un effettivo supporto fisico ha messo in luce quanto sia aleatorio il concetto di proprietà intellettuale. L'unico modo per arginare questo fenomeno è un controllo capillare di tutto il traffico di rete. Questo vorrebbe dire in primis vietare la crittografia, in quando rende inapplicabile tale controllo. Come seconda cosa dare un bel colpo al concetto di privacy, in quanto in ogni sequenza di bit che entra o esce da un PC, potrebbe nascondersi un film, una musica, o semplicemente un testo coperto da copyright. Ma guarda caso quegli stessi bit rappresentano nella maggior parte dei casi informazioni di natura del tutto personale (una lettera d'amore o un colloquio di lavoro). Se consenti ad una società come la SIAE di monitorare tale traffico per tutelare i suoi interessi privati, devi consentirlo a chiunque altro ne faccia richiesta.Cosa preferisci, uccidere il copyright o trasferirti nella casa del grande fratello?==================================Modificato dall'autore il 31/05/2004 16.05.38allanonConvegno-Show Antipirateria a Napoli
Perchè non vieni ad esporre questa tesi semplice e ragionevole al convegno?Il sette giugno a Napoli. Ci saranno tutti, vittime e carnefici.www.formarte.comSaluti.Anonimo..ma nel futuro?
Un domani se dovesse diventare possibile riprodurre praticamente a costi zero, cibo, vestiti, automobili e quant'altro.. ne vieterebbero l'uso per evitare che chi detiene diriitti su queste cose non possa mantenere il suo stato sociale di potere?Perchè il benessere di una persona deve valere di quello di tutte le altre?warrior666Re: Una adsl da 64 bps per chi non scarica.
- Scritto da: Anonimo> Per chi non ha l'abitudine di scaricare,> serve una adsl da 64 bps ad un prezzo> ridotto, diciamo 10-15 euro.> Per navigare in internet e scaricare la> posta e' piu' che sufficiente.A me starebbe bene. Non riesco a capire l'ostilità degli altri. L'ADSL è poco performante e costa troppo?Benissimo, facciamo in modo che le prestazioni aumentino e i prezzi si abbassino.Dopodiché io sarei contento se qualche operatore mi fornisse un'ADSL alla metà della velocità del prodotto standard con una riduzione di prezzo del 30-40%.Perché dà così fastidio questa proposta?BrucoRe: Una adsl da 64 bps per chi non scari
non e' la proposta che da' fastidio, ma una certa disinformazione di chi scrive. Volevo sottolineare che:1) L'adsl non serve solo per scaricare2) 64bps sono 8byte per secondo.... spero sia un errore di scrittura. E comunque non serve un'adsl per andare a velocita' piu' ridotte, c'e' il vecchio modem analogico e/o la linea isdn. Magari quello che manca sono le flat.....AnonimoRe: ...ma bravo un'altra tassa!
- Scritto da: biafax> Devo riconoscere che è difficile a> volte spiegarsi!> Io non intendo applicare un'altra tassa;> dico anzi che, a fronte del solo canone ADSL> (o di qualunque altro canone stia pagando),che verrebbe aumentato... quindi un'altra tassa> siano COMPRESI i diritti di scaricamento,> utilizzo e condivisione di TUTTO quello che> sia possibile trovare in rete!eccerto, e chi non scarica niente perché dovrebbe pagare una tassa aggiuntiva? E chi ha speso milioni in investimenti sw o ha comprato centinaia di CD audio e DVD chi lo riscarcisce?> In una parola> CONDIVISIONE TOTALE DI TUTTO!> E il guadagno per chi ha creato l'opera di> ingegno sarebbe ricavabile facilmente,> misurando semplicemente il numero di> PASSAGGI DI MANO dei files e distribuendo i> diritti in proporzione agli autori> più SCAMBIATI e quindi più> GRADITI!> Semplice, no? no.Chi stabilisce quanto vale un "passaggio di mano"?Secondo te passare un sw come photoshop equivale a passare l'ultima canzone di tiziano ferro?Quanto pensi che sia un canone equo?Pensi veramente che tutti siano disposti a pagarlo?Pensi che tutti siano interessati a scaricare dalla rete ogni cosa che gli frulla per la testa?Pensi che questa "quota" possa ripagare veramente tutti i leggitimi proprietari di diritti? Sei in grado di stimare delle cifre?Pensi di riuscire a mettere d'accordo tutti i detentori di diritti e tutti gli stati che dovrebbero far applicare questa quota?Credi nella meritocrazia?Potrei continuare all'infinito con le obiezioni...> I mezzi per fare questa cosa ci sarebbero,> si tratta solo di far accordare tra loro> produttori ed enti per la tutela dei diritti> d'autore... eccerto "solo" un piccolo dettaglio...> scommettete che tutto> diventerà così, tra un po'?scommetto quanto vuoi> E SPARIRANNO i cd da 40 euro? ;)I CD da 40 Euro li conosci solo tuByeAnonimoRe: ..ma nel futuro?
- Scritto da: warrior666> Un domani se dovesse diventare possibile> riprodurre praticamente a costi zero, cibo,> vestiti, automobili e quant'altro.. ne> vieterebbero l'uso per evitare che chi> detiene diriitti su queste cose non possa> mantenere il suo stato sociale di potere?Certo che si, anzi, lo stanno già facendo sempre tramite copyright. Hai presente gli OGM?Sono alimenti, a detta dei produttori, migliori di quelli tradizionali (quindi in grado di sfamare più gente, sempre a detta dei produttori), ma se li usi al posto dei tradizionali devi pagarne il copyright. La famosa brevettabilità delle idee in pratica, con la scusa che incentiva la ricerca. Ma davvero incentiva la ricerca un brevetto di 30 anni sull'acqua calda? Chi ha inventato le barre di scorrimento e le ha brevettate, davvero merita di possedere l'equivalente di un pozzo petrolifero solo perchè sono state poi ampliamente utilizzate? Oppure non è forse vero che la brevettabilità delle idee favorisce solo i grandi gruppi industriali che hanno i soldi per pagare gli avvocati, uccidendo lo sviluppo tecnologico?Ma qui si va OT...allanonRe: ..ma nel futuro?
Oppure non è forse vero> che la brevettabilità delle idee> favorisce solo i grandi gruppi industriali> che hanno i soldi per pagare gli avvocati,> uccidendo lo sviluppo tecnologico?> > Ma qui si va OT.....e senza andare nel futuro, guarda il discorso delle medicine, potrebbero salvare la vita a molti, ma ad esempio milioni di poveri africani non possono permettersi di pagare la ricerca scientifica che vi sta dietro..Ma noi esportiamo benessere, democrazia e civiltà.......warrior666Re: Soluzione forfettaria impossibile
Quello che del mio discorso non riesce a passare, evidentemente, è che, in un mondo in cui - una volta pagato il CANONE - puoi fare e scambiare quello che ti pare - previo conteggio del click tramite apposito software collegato alla mega-banca-dati-mondiale, NON CI SAREBBE BISOGNO nè motivo per far circolare clandestinamente alcunchè!E quindi, non ci sarebbe bisogno di fare alcuna lotta ai sistemi di crittografia a fini di lotta alla pirateria (che finirebbe, per incanto!), restituendo alla crittografia i suoi fini di tutela della privacy nelle comunicazioni!E non solo: la gente tornerebbe a essere il cuore e il motore del mercato!Mimmo (aka biafax)biafaxRe: Una proposta ragionevole
E allora bisogna dare una forma ORGANIZZATA al boicottaggio e supportarlo con una proposta anch'essa organizzata, condivisa e sensata; magari corredata da un supporto tecnico decente, da parte -che so - di legali esperti del settore e tecnici, discografici, artisti...Facciamo un sito (datemi voce se siete d'accordo, sono un provider, offro io... ;)CiaoMimmo aka biafaxbiafaxFOCALIZZARE IL PROBLEMA!
:oDobbiamo focalizzare il problema perchè stiamo ormai divagando con speculazioni, che lasciano il tempo che trovano.Il problema non è la pirateria, poichè una restrizione del p2p riporterebbe la gente ad applicare il vecchio metodo della copia masterizzata passata per mano (con la complicità di molti negozianti che in passato hanno sempre venduto cd di giochi programmi ed applicazioni varie masterizzati e sottobanco).Il problema reale è il latente regime che si stà installando in internet, non considerando e non tutelando la privacy delle comunicazioni, sia che vengano effettuate con il p2p o con una e-mail. A mio avviso, la voglia del governo e delle grandi lobbies che lo appoggiano, di tutelare i diritti di copyright, ha portato alla più basilare violazione della privacy nelle comunicazioni personali.Ancora oggi, le intercettazioni telefoniche, devono essere autorizzate dall'Autorità Giudiziaria, previa richiesta del corpo delle Forze dell'Ordine che effettua l'indagine e, tale richiesta deve essere giustificata con elementi solidi, in presenza di un reato, ed una volta ottenuta l'autorizzazione si possono avere anche i txt di tutti gli sms inviati e dricevuti da quel numero!!Invece con Internet, questa tutela, non viene effettuata visto che SIAE ed altri organi, se ne vanno in giro per la rete cercando di frugare nei pc della gente con azioni di volgare hackeraggio e lasciando intendere che, a priori, ogni persona collegata in rete è un potenziale "delinquente", il tutto senza che la magistratura ne venga minimamente interessata (se non al momento di effettuare la denuncia a carico del navigatore!!).Questo dovrebbe essere l'obbiettivo... ottenere dalla legge le dovute tutele sulla privacy e dei chiarimenti sul modus operandi che, i tutori stessi della legge, devono osservare."SUB LEGE LIBERTAS"Netscaper01netscaper01Re: Soluzione forfettaria impossibile
> Non so se hai notato, ma SIAE e company non> cercano la moderazione. A parer loro la> legge Urbani andrebbe modificata in peggio,> non in meglio, lasciando il reato penale a> chi scarica tramite p2p, ed obbligando i> provider a monitorare il traffico dei propri> clienti (per fortuna almeno quest'ultima> parte è strata stralciata dal DL,> vedremo ora con la revisione...)Non metto in dubbio i propositi ingordi di SIAE e aziende. Dico solo che non si puó consegnare il mercato in mano all'anarchia totale, perché ´c'é bisogno di un minimo di controllo. Ma soprattutto c'é bisogno di proposte concrete per sfruttare legalmente il materiale protetto da copyright anche sotto forma di bit. > Ed il punto è proprio questo infatti:> come può il mercato tradizionale> sopravvivere al fianco di uno nuovo? Rinnovandosi.Ti faccio un esempio. Viaggiando spesso in Giappone per lavoro ho scoperto che recentemente YahooBB! (broadband) ha stipulato un contratto di partnership con i distributori cinematografici e propone ai propri utenti la visione di film (con tante di DD5.1) attraverso streaming on-demand per la modica cifra di 1.5 euro a film. A parte il prezzo contenuto, la qualitá é ottima e lo strumento é estremamente comodo e di facile utilizzo.Tra l'altro sempre in Giappone il traffico viene proprio monitorato. Alcuni colleghi di Tokyo mi dicevano che in realtá era molto facile per i provider capire chi utilizza il peer-to-peer in quanto ci sono devi valori di upload piú o meno costanti su determinate porte. Il consiglio era di "non esagerare"...> Cosa preferisci, uccidere il copyright o> trasferirti nella casa del grande fratello?Preferirei vivere in un sistema che mi dia soluzioni legali per rispettare il lavoro di un artista senza far ingrassare troppo una parte o l'altra. Noto cmq che qua le opinioni sono estremamente radicali. Difficilmente viene vista una via moderata. Capisco che alcuni siano arrivati all'esasperazione, peró non mi pare si andrá da nessuna parte sperando che SIAE e major collassino...maurelloRe: Una proposta ragionevole
> la legge sul diritto d'autore è> talmente assurda che molto spesso spariscono> dalla circolazione delle opere di grande> valore artistico.> Provate a pensare alle serie mai distribuite> in Italia oppure ai film che escono in una> sala e scompaiono dai circuiti> In questi casi il p2p può svolgere> un'azione di distribuzione eccezionale.Questo, secondo me, e' uno dei problemi piu' seri. Ci si dimentica che il mondo e' cambiato da quando - nel 1941, era fascista e di autarchia - e' stata ideata la legge sul diritto d'autore, la cui ossatura e' tuttora vigente. Si e' fatto strada in modo prepotente il diritto alla cultura, che a suo tempo non era preso in considerazione. Sono crollate le frontiere nazionali, c'e' uno scambio culturale transnazionale ingente. E in questo modo aumenta la richiesta di conoscenza e di conoscibilita'. L'attuale normativa non aiuta di certo, anzi e' di ostacolo. Che succede del catalogo di una casa discografica fallita, se nessuno lo rileva? Che succede se una casa discografica o una casa editrice decide di mettere fuori catalogo un'opera, rendendola in tal modo indisponibile persino agli studiosi? Che succede se io sono appassionato di un genere culturale di nicchia, che non ha distribuzione in Italia e nemmeno nei negozi on-line internazionali: forse che vi e' un interesse di qualcuno a vendere cd di folklore del Burundi o film del Madagascar fuori dai confini di quei paesi? Succede allora che il mio diritto di accedere a determinate opere dell'ingegno - il cui autore, peraltro, non le ha ritirate dal mercato - e' del tutto conculcato. Paradossalmente, mettere in circolazione certe opere almeno col p2p puo' servire a svegliare l'interesse di altri, a fare pubblicita' all'opera, all'autore e al genere. Tutto cio', a fronte di un mancato introito per i canali "ufficiali" assolutamente certo, perche' lo stesso titolare dei diritti di distribuzione o non esiste (fallimento) o non vuole distribuire l'opera.AnonimoRe: Una proposta ragionevole
- Scritto da: allanon > Troppo ragionevole per trovare sostegno. Sai> cosa ti risponderebbero se proponessi una> cosa del genere? Che è l'autore a> dover decidere di cosa fare del suo prodotto> d'ingegno...>Infatti in tutti i siti dove l'ho proposta arriva il troll di turno che mi risponde così...E pensare che sono sicurissimo che gli autori sarebbero felicissimi di un sistema del genere perchè a loro interessa sopratutto che le loro opere siano viste o ascoltate da più persone possibili.> Peccato che in realtà non decida> l'autore ma la lobbi monopolistica per lo> sfruttamento dei diritti, peccato che questa> lobbi guadagni pure su autori morti,> figuriamoci se accetta di rinunciare ai suoi> privilegi dopo appena tre anniNella mia proposta non sarebbe una rinucia totale ai privilegi dopo tre anni.La condivisione sarebbe sempre limitata all'uso personale, non si potrebbe scaricare un opera e poi rivenderla.Si tratterebbe di un canale, remunerato, alternativo alla televisione.>peccato che> si creerebbe un canale alternativo di> distribuzione di gran lunga più> conveniente di quello tradizionaleSiamo perfettamente d'accordo.Resto convinto che se qualche forza politica prende a cuore il progetto potrebbero esserci degli spazi di trattativaDi sicuro se continuiamo a pensare che si possa scaricare tutto gratis, creando dei danni anche agli autori, la repressione è destinata a diventare sempre più aspra.AnonimoRe: Una proposta ragionevole
- Scritto da: Anonimo> > Che succede del catalogo di> una casa discografica fallita, se nessuno lo> rileva? Che succede se una casa discografica> o una casa editrice decide di mettere fuori> catalogo un'opera, rendendola in tal modo> indisponibile persino agli studiosi? Che> succede se io sono appassionato di un genere> culturale di nicchia, che non ha> distribuzione in Italia e nemmeno nei negozi> on-line internazionali: forse che vi e' un> interesse di qualcuno a vendere cd di> folklore del Burundi o film del Madagascar> fuori dai confini di quei paesi? Succede che quelle opere risulteranno inaccessibili per sempre.E' qui che il p2p può rendere un servizio eccezionale.E' su queste basi che si può pensare ad una legalizzazione del p2p.Puniamo seriamente chi scarica il film in programmazione al cinema e legalizziamo i comportamenti "positivi".AnonimoRe: Convegno-Show Antipirateria a Napoli
- Scritto da: Anonimo> Perchè non vieni ad esporre questa> tesi semplice e ragionevole al convegno?> Il sette giugno a Napoli. Ci saranno tutti,> vittime e carnefici.> www.formarte.com> Saluti.Parli della mia proposta ragionevole ?AnonimoRe: Convegno-Show Antipirateria a Napoli
Si, parlo della tua proposta assolutamente ragionevole!!!AnonimoRe: Ma stiamo scherzando???
- Scritto da: Anonimo> > ma questo non ci deve> autorizzare a compiere quelli che a mio> avviso sono dei veri e propri furti,e la Ferrari ?AnonimoRe: ..ma nel futuro?
- Scritto da: warrior666> Un domani se dovesse diventare possibile> riprodurre praticamente a costi zero, cibo,> vestiti, automobili e quant'altro.. ne> vieterebbero l'uso per evitare che chi> detiene diriitti su queste cose non possa> mantenere il suo stato sociale di potere?> Perchè il benessere di una persona> deve valere di quello di tutte le altre?ma cosa c'entra con il p2p ?non è stato inventato il modo per fare il SIgnore degli Anelli gratis, è stato inventato un modo per copiarlo gratis.Resta il problema che se non fai l'originale è difficile copiarlo....AnonimoRe: Soluzione forfettaria impossibile
- Scritto da: maurelloIl tuo discorso fila. Anzi, filerebbe se il p2p non esistesse e noi fossimo qui a valutare se lanciarlo o meno.Ma il p2p già esiste, e funziona alla grande. Gratis.Cosa conviene alle major, lasciare così com'è e non prenderci un centesimo, o proporre un forfettario e rimediarci qualche euro?Voglio dire, personalmente io scarico per valutare. Se mi piace lo compro, altrimento lo frullo via (e dico sul serio, ho più di 500 CD a casa di cui solo 50 masterizzati e di questi 50 buoni 40 non valgono il cd vergine).Nel caso non avessi più la possibilità di valutare, credi che comprerei quello che scarico solo per valutare? Col p2p forse i miei soldi li vedono. Senza p2p i miei soldi non li vedono sicuramente.Parliamoci chiaro, il p2p non l'hanno messo su le major, e a loro non costa niente, niente manutenzione, niente infrastrutture, niente uffici, niente personale, niente ricerca per ottimizzare i formati. Niente di niente.Per le major il forfettario per il p2p sarebbe guadagno vivo al 100%, forse potrebbe diventare l'unico schema piramidale che funziona veramente!Pensiamoci (che lo sappiamo tutti che SIAE, FIMI e compagnia cantante i forum se li leggono)CiaoVanHelsingAnonimoDue conti
Ora, prendiamo l'ipotesi proposta, 10 euro al mese e valutiamo la convenienza economica del tutto, dal punto di vista degli industriali del disco.10 euro al mese=120 euro l'anno, che va moltiplicato per il numero di utenti ADSL. Dico ADSL perchè mi sembra poco sensato far pagare una tassa per chi ha il vetusto 56K analogico e il p2p se lo usa, lo usa presumibilmente con parsimonia! E peraltro usa abbonamenti gratuiti, quindi non si vede come fargli pagare l'ammenda anche volendo!Ora, gli utenti Internet italiani con ADSL attualmente sono circa 3 milioni:(Fonte: http://www.ios.it/default.php?idref=7&ida=6 )3.000.000x120=360.000.000Il fatturato del mercato italiano discografico è stato nell'ultimo anno pari a 314.000.000, però nel 2000 era 367milioni.(Fonte: http://www.fimi.it/dettaglio_documento.asp?id=424&idtipo_documento=4 )(peraltro, nota a latere, una miseria, altro che grandi ricchezze faraoniche!)Quindi, già ora, la cifra raccolta è sufficiente a malapena a compensare il fatturato discografico. Se ci mettiamo quello dei film, non ci siamo proprio lontanamente come cifra.Poi teniamo conto che una fetta di quelle ADSL è aziendale e che nessuna azienda accetterà mai un simile pagamento forfaittario.Mi pare difficile convincere qualcuno a perderci soldi, rispetto a quanto comunuque guadagna già ora! Se foste nei loro panni lo fareste? Non credo! La convenienza è tutta vostra, per loro non c'è nulla!Al massimo può tornare interessante fra qualche anno, con utenze ADSL molto superiori (ma c'è cmq un limite teorico! quando ce l'ha ogni famiglia, è finita! e per compensare tutti gli aventi diritti ci vogliono il triplo degli utenti attuali, ci avvicianiamo alla cifra teorica).EklepticalRe: Due conti
ma se, come dicono sempre loro, il loro profitti sono in discesa continua, dovrebbero approfitare e portare a casa questa "miseria"prima che sia troppo tardi per loro :)AnonimoRe: Due conti
> ma se, come dicono sempre loro, il loro> profitti sono in discesa continua,> dovrebbero approfitare e portare a casa> questa "miseria"> prima che sia troppo tardi per loro :)Il calo di profitti sta scendendo. Secondo le previsioni (e i dati), per l'anno prossimo dovrebbe tornare a 0%, stabilità di introiti.Quindi la "miseria" la guadagnano cmq.Non è sufficiente.EklepticalRe: Due conti
Ekleptical, ti lamenti solo, ma la dai un'alternativa concreta?Quella della tassazione del p2p o del servizio monitorato è l'unica strada percorribile.Ci sono sistemi p2p che permettono di tener traccia dell'attività degli utenti. Mi riferisco alle reti di Bit Torrent, nel quale un server centrale, praticamente un sito web, arbitra l'attività dei peer connessi.Se il sito fosse di una casa discografica, ecco qui un facile metodo di distribuzione, che permette di quantificare la popolarità di ogni singolo brano.10 Euro al mese non sono sufficienti? Benissimo, quelli del sito quantifichino il prezzo di un abbonamento.Nasceranno molti siti che offrono il servizio in un'ottica di mercato. Quello col prezzo/offerta migliore vincerà.E' inutile un servizio come Rosso Alice, dove ti danno WMA, un formato notoriamente a bassa qualità e te lo fanno pagare di più che comprarti un disco originale! Quello significa barare, e la gente non te lo usa!Per avere qualcosa, bisogna anche dare qualcosa, ma i la grande industria della distribuzione non sembra voler cedere di un passoSolarisAnonimoRe: Due conti
il calo di profitti sta scendendo? Con le connessione broadband e il p2p in aumento continuo? Perfetto quindi! Significa che il p2p e internet non costituiscono una minaccia per loro! Perchè allora intestardirsi e fare legge così repressive, mi chiedo? - Scritto da: Ekleptical> > Il calo di profitti sta scendendo. Secondo> le previsioni (e i dati), per l'anno> prossimo dovrebbe tornare a 0%,> stabilità di introiti.> Quindi la "miseria" la guadagnano cmq.> > Non è sufficiente.AnonimoRe: Due conti
- Scritto da: Ekleptical> Non è sufficiente.Non sarà sufficente ma è la miglior cosa a cui possono puntare. A meno di non chiudere internet ;-)AnonimoRe: Due conti
- Scritto da: Ekleptical> Ora, prendiamo l'ipotesi proposta, 10 euro> al mese e valutiamo la convenienza economica> del tutto, dal punto di vista degli> industriali del disco.> > 10 euro al mese=120 euro l'anno, che va> moltiplicato per il numero di utenti ADSL.> Dico ADSL perchè mi sembra poco> sensato far pagare una tassa per chi ha il> vetusto 56K analogico e il p2p se lo usa, lo> usa presumibilmente con parsimonia! E> peraltro usa abbonamenti gratuiti, quindi> non si vede come fargli pagare l'ammenda> anche volendo!> > Ora, gli utenti Internet italiani con ADSL> attualmente sono circa 3 milioni:> (Fonte: www.ios.it/default.php?idref=7&ida=6> )> > 3.000.000x120=360.000.000> > > Il fatturato del mercato italiano> discografico è stato nell'ultimo anno> pari a 314.000.000, però nel 2000 era> 367milioni.> (Fonte:> www.fimi.it/dettaglio_documento.asp?id=424&id> (peraltro, nota a latere, una miseria, altro> che grandi ricchezze faraoniche!)> > Quindi, già ora, la cifra raccolta> è sufficiente a malapena a compensare> il fatturato discografico. Se ci mettiamo> quello dei film, non ci siamo proprio> lontanamente come cifra.> > Poi teniamo conto che una fetta di quelle> ADSL è aziendale e che nessuna> azienda accetterà mai un simile> pagamento forfaittario.> > Mi pare difficile convincere qualcuno a> perderci soldi, rispetto a quanto comunuque> guadagna già ora! Se foste nei loro> panni lo fareste? Non credo! La convenienza> è tutta vostra, per loro non> c'è nulla!> > Al massimo può tornare interessante> fra qualche anno, con utenze ADSL molto> superiori (ma c'è cmq un limite> teorico! quando ce l'ha ogni famiglia,> è finita! e per compensare tutti gli> aventi diritti ci vogliono il triplo degli> utenti attuali, ci avvicianiamo alla cifra> teorica).Se le cifre sono quelle che dici potrebbe anche essere che le major non ci sputino sopra...Considera che non ci sono più le spese di distribuzione, di trasporto....E quasi tutto guadagno.AnonimoRe: Perchè pagare
> gli autori indipendenti non prendono quasi> nulla dalla vendita dei loro dischiQuesta è una vaccata, assolutamente falsa.In genere il rapporto con le case indipendenti è spesso più favorevole all'artista delle major.Il limite estremo è la Warp, che ti ammolla il 50% degli introiti netti e se fai i conti che l'album medio vende un numero di copie >100mila, non sono esattamente 2 lire.Un indipendente di successo guadagna a sufficienza col CD per pagarsi l'affitto, mangiare e stare tranquilllo che non finirà sotto un ponte (che mi pare già in sè un'ottima cosa!) per un paio d'anni.Poi i concerti sono soldi in più.==================================Modificato dall'autore il 31/05/2004 18.46.32EklepticalRe: Due conti
- Scritto da: Ekleptical> Ora, prendiamo l'ipotesi proposta, 10 euro> al mese e valutiamo la convenienza economica> del tutto, dal punto di vista degli> industriali del disco.> Se consideri che ci sono praticamente spese 360 milioni di euro sono una bella somma.E' vero, esiste un limite teorico, ossia circa 15 milioni di utenze, ma penso che l'industria si possa accontentare di 1.800.000.000.000 di euro O no ?AnonimoRe: Due conti
Secondo me stai facendo un errore, cioè presumere che questi soldi siano "al posto" degli altri, mentre in realtà si AFFIANCHERANNO.1° perchè se sono 3 milioni gli utenti ADSL gli altri 50 milioni continueranno a usufruire dei canali normali,2° perchè anche tra quelli che usano l'ADSL ci saranno sempre quelli che vorranno il CD originale, con scatola serigrafia, libretti, e il gusto di per sè "di averlo originale" (almeno a me piace avere le cose originali "per principio" se posso permettermele...)3° oltretutto mp3 e divx sono sempre di qualità inferiore, per cui i più esigenti (audiofili, cinefili, etc) ricorreranno all'originale.==================================Modificato dall'autore il 31/05/2004 19.01.51KenoshRe: Due conti
faccio un esempio con dati del 2000125 milioni cd vergini immessi sul mercatoquindi 125000000*0.29 = 36250000 ?soldini che la SIAE si prendere solo dai supporti vergini!!Questo nel 2000 con poca diffusione del P2P .Secondo te questa cifra ad oggi ha quanto può ammontare??e parlo solo dei cd vergini nn mettendo in mezzo i masterizzatori e DVDAnonimoRe: Due conti
> Ekleptical, ti lamenti solo, ma la dai> un'alternativa concreta?> Quella della tassazione del p2p o del> servizio monitorato è l'unica strada> percorribile.Ti dirò, io sono a posto con MTV.it, felicissimo abbonato da più di un anno e sono 7 euro ben spesi ogni mese (che dopo l'estate porterò a 13 euro).Io sono a posto così! La soluzione "alternativa" è un problema vostro! :PEklepticalRe: Perchè pagare
- Scritto da: Ekleptical> > gli autori indipendenti non prendono> quasi> > nulla dalla vendita dei loro dischi> > Questa è una vaccata, assolutamente> falsa.> In genere il rapporto con le case> indipendenti è spesso più> favorevole all'artista delle major.> > Il limite estremo è la Warp, che ti> ammolla il 50% degli introiti netti e se fai> i conti che l'album medio vende un numero di> copie >100mila, non sono esattamente 2> lire.> > > Un indipendente di successo guadagna a> sufficienza col CD per pagarsi l'affitto,> mangiare e stare tranquilllo che non> finirà sotto un ponte (che mi pare> già in sè un'ottima cosa!) per> un paio d'anni.> Poi i concerti sono soldi in più.> Attualmente la divisione viene fatta con questo procedimento dalla SIAE:La SIAE ?riscuote i compensi per diritto d'autore e ripartisce i proventi che nederivano?. Peccato che la ripartizione di questi soldi avvenga in manieraproporzionale al numero di vendite dei dischi degli iscritti, cioè secondo unapercentuale calcolata sul loro fatturato. Chi fa più soldi becca più soldi. Bello,eh? E' certo un grande aiuto per i gruppetti e i musicisti esordienti.Un'altra cosa bella sul modo in cui la SIAE gestisce i soldi. Nelle discoteche(quelle con la musica tunz-tunz, non le antiche balere), le cosefunzionano più o meno cosi': la SIAE incassa il 5% sui biglietti venduti, più unforfait sulle consumazioni. Si tratta di una cifra pari a 100 miliardi, che allafine, uno pensa, dovrebbero essere divise fra gli autori delle musiche suonatenelle discoteche. Invece non e' cosi'! la SIAE fa una specie di statistica edestina il 50% del ricavato solo agli autori che rientrano nel campione. Dei 100miliardi versati dalle discoteche alla SIAE, 50 se li dividono autori ed editori,ma non tutti gli autori ed editori dei pezzi suonati, bensì quelli che vengonosuonati di più. 30 miliardi vanno ai dischi più suonati in Italia, anche se nonc'entrano niente con le discoteche. I restanti 20 miliardi al ballo liscio (sì: ALBALLO LISCIO!). Naturalmente è solo un caso che una delle case editrici piùimportanti del liscio (si trova giusto a Faenza) appartenga alla famigliaGalletti, la cui titolare è stata per anni nella Commissione musica della Siae,dove si decide come ripartire i soldi.AnonimoRe: Due conti
> Se le cifre sono quelle che dici potrebbe> anche essere che le major non ci sputino> sopra...> Considera che non ci sono più le> spese di distribuzione, di trasporto....> E quasi tutto guadagno.credo che i negozianti non siano molto d'accordo, anche perchè vedrebbero ridursi i loro margini di guadagno a 0.quindi preventivate anche attività di lobbing da parte delle loro organizzazioni.:s