Intel lancia il nuovo Pentium 4

Intel lancia il nuovo Pentium 4

Con qualche ritardo fa la sua apparizione sul mercato Prescott, Pentium 4 di nuova generazione che dovrà duellare con i processori desktop di AMD. All'orizzonte uno Xeon a 64 bit
Con qualche ritardo fa la sua apparizione sul mercato Prescott, Pentium 4 di nuova generazione che dovrà duellare con i processori desktop di AMD. All'orizzonte uno Xeon a 64 bit

Santa Clara (USA) – Annunciata per la prima volta circa un anno fa, e inizialmente attesa per la seconda metà dello scorso anno, la nuova generazione di processori desktop a 32 bit di Intel , nome in codice Prescott, ha finalmente imboccato la via del mercato.

I modelli di Pentium 4 Prescott annunciati da Intel sono quattro, e hanno frequenze di clock di 2,8 GHz, 3 GHz, 3,2 GHz e 3,4 GHz. Il chipmaker ha già iniziato la distribuzione delle versioni boxed dei primi tre modelli, mentre la versione con clock più elevato sarà disponibile sul mercato più avanti, nel corso dell’attuale trimestre.

I nuovi P4, compatibili con i chipset 875P e 865, saranno distinguibili dalle versioni appartenenti alla precedente generazione per l’utilizzo, nel nome del modello, del suffisso “E”: ad esempio, 3,4EGHz.

Sebbene i nuovi chip non portino il nome di Pentium 5, come qualcuno aveva invece pronosticato, rappresentano senza dubbio qualcosa più di un semplice step evolutivo dell’attuale Pentium 4, detto Northwood.

Pentium 4 Prescott Prescott adotta la nuova tecnologia di fabbricazione a 90 nanometri che, rispetto a quella da 130 nanometri delle precedenti versioni di Pentium 4, ha consentito ad Intel di incrementare in modo sostanziale il numero totale di transistor, ora di 125 milioni (contro i 55 milioni di Northwood), e di ridurre le dimensioni del chip da 132 mm a 112 mm.

I nuovi processori adottano poi una versione migliorata dell’architettura NetBurst con pipeline a 31 stadi, la tecnologia Hyper-Threading (HT), una cache di secondo livello raddoppiata (pari a 1 MB), e 13 nuove istruzioni che, affiancandosi a quelle già fornite con MMX e SSE, dovrebbero contribuire ad accelerare le applicazioni multimediali e i videogiochi. Il bus di sistema rimane a 800 MHz.

Intel afferma di essere la prima ad aver combinato la tecnologia strained silicon, circuiti a 90 nanometri, interconnessioni in rame e materiale dielettrico a bassa costante k (low-k). Oltre a questo, il nuovo processo si basa esclusivamente su wafer di silicio da 300 mm, una caratteristica che consente di incrementare il volume di fabbricazione dei chip e ridurre i costi di produzione.

“Questa nuova tecnologia di produzione, oltre ai numerosi miglioramenti apportati all’architettura, ci permette di continuare a offrire prodotti che consentono agli utenti finali di interagire con una vasta gamma di dispositivi digitali”, ha dichiarato Bill Siu, vice president e general manager dell’Intel Desktop Platforms Group. “Questi processori offrono tempi di risposta ottimizzati per le attuali applicazioni sia in ambito aziendale che domestico, e offrono ampi spazi di crescita per le tecnologie di nuova generazione”. Secondo Intel, Prescott dovrebbe fornire all’incirca le stesse prestazioni di Northwood, con un incremento a favore del primo che può arrivare al 14%. Alcuni test indipendenti riportano tuttavia che, con un limitato numero di applicazioni, gli attuali P4 possono persino fare meglio dei più giovani colleghi.

Intel ha spiegato che il suo primo obiettivo con Prescott è quello di incrementare la scalabilità dei P4: se con le attuali frequenze di clock Northwood sembra ormai vicino al proprio limite, Prescott dovrebbe supportare frequenze ben superiori ai 4 GHz. Rispetto ad AMD , che con i suoi nuovi Athlon 64 ha cercato di ottimizzare al massimo il numero di istruzioni eseguite per ciclo di clock, Intel sembra dunque aver nuovamente puntato buona parte delle sue carte sulla pura forza bruta, ossia sul numero di megahertz.

I prezzi dei nuovi P4 Prescott vanno dai 178 dollari del modello a 2,8 GHz ai 417 dollari del modello a 3,4 GHz, dunque in linea con quelli dei P4 già sul mercato: l’obiettivo di Intel è infatti quello di favorire la migrazione degli OEM verso la nuova generazione di CPU.

Con l’introduzione delle nuove CPU, Intel ha tagliato il prezzo dei modelli sul mercato di un fattore compreso fra il 15% e il 33%.

Alcuni fra i maggiori produttori di PC, fra cui HP, Dell, Gateway e IBM, hanno già annunciato l’imminente disponibilità dei primi modelli di computer desktop basati su Prescott.

In attesa che Intel lanci, durante il secondo trimestre, la versione mobile di Prescott, alcuni produttori taiwanesi di notebook hanno espresso l’intenzione di adottare gli attuali modelli desktop su alcuni PC portatili di fascia desktop replacement.

I primi modelli mobile di Prescott debutteranno alle frequenze di 3,06 GHz, 3,2 GHz e 3,46 GHz, e adotteranno un bus di sistema a 533 MHz: il loro prezzo dovrebbe andare da 234 a 433 dollari.

Ieri il colosso californiano ha introdotto sul mercato anche due nuovi modelli a 3,4 GHz del P4 e del P4 Extreme Edition: il primo ha un prezzo identico alla versione da 90 nanometri, pari a 417 dollari, mentre il secondo costa 999 dollari. Quest’ultimo, che come noto è indirizzato in modo particolare agli hardcore gamer e agli utenti più esigenti, adotta 2 MB di cache L3 integrata su chip.

Secondo alcune fonti, durante la conferenza dedicata agli sviluppatori che si terrà dal 17 al 19 febbraio a San Francisco, Intel svelerà una nuova generazione di processori Xeon che integreranno, similmente agli Opteron, un’architettura x86 in grado di “masticare” anche il codice a 64 bit. La nuova tecnologia, il cui nome in codice sembra essere CT, potrebbe essere la risposta di Intel all’architettura AMD64.

Come noto, Itanium esegue le applicazioni a 32 bit in modo assai poco efficiente: Intel ha di recente migliorato questo aspetto con il rilascio di una versione ottimizzata del software di emulazione IA-32 Execution Layer , tuttavia le performance rimangono ancora lontane da quelle di una vera CPU x86 a 32 bit.

Perché Intel intenda seguire le orme di AMD, e introdurre sul mercato chip a 64 bit più economici e, soprattutto, in grado di macinare con eguale efficienza istruzioni a 32 e a 64 bit, è presto detto: durante il terzo trimestre dello scorso anno, dunque a pochi mesi dal debutto di Opteron sul mercato, la CPU a 32/64 bit di AMD è stata venduta insieme ad oltre 10.700 server, un numero più che doppio rispetto ai sistemi basati su Itanium.

(Tutti i prezzi citati si riferiscono a quantitativi di 1.000 unità)

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Pubblicato il
3 feb 2004
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