Intel sdoppia il cuore di P4 e Xeon

Intel sdoppia il cuore di P4 e Xeon

Intel cancella lo sviluppo dei successori di Pentium 4 e Xeon per migrare verso chip dual core basati su un'archittetura parzialmente rinnovata. In attesa di spostare tutto sulla tecnologia del Pentium M
Intel cancella lo sviluppo dei successori di Pentium 4 e Xeon per migrare verso chip dual core basati su un'archittetura parzialmente rinnovata. In attesa di spostare tutto sulla tecnologia del Pentium M


Santa Clara (USA) – Intel ha deciso di fermare lo sviluppo del Pentium 4 per focalizzare la propria attenzione sui chip a doppio core e sul Pentium M. Le vittime sacrificali della nuova roadmap sono Tejas e Jayhawk , nomi in codice di quelli che avrebbero dovuto essere i rispettivi successori del P4 e dello Xeon.

L’annuncio non desta particolare sorpresa visto che lo scorso marzo il gigante dei chip confermò l’intenzione di abbandonare l’architettura NetBurst , alla base delle sue attuali CPU x86 server e desktop, per focalizzarsi, al suo posto, sull’architettura Banias del Pentium M e su altre soluzioni tecnologiche mirate ad incrementare le prestazioni dei suoi chip senza spingere oltre la frequenza di clock .

La stessa Intel ha ammesso di essere delusa dalla nuova generazione di P4 Prescott, chip che ereditano, in qualche caso esacerbandoli, quelli che secondo gli esperti sono i maggiori difetti dell’architettura NetBurst: elevati consumi energetici (che nei modelli più recenti hanno superato i 100 watt ), scarsa scalabilità ed efficienza. Per contro, l’architettura Banias è ottimizzata per fornire prestazioni paragonabili a quelle di un P4 utilizzando frequenze di clock e consumi nettamente inferiori.

In attesa di migrare le proprie CPU desktop verso la tecnologia alla base del Pentium M, Intel rimpiazzerà i chip a singolo core Tejas e Jayhawk con due rispettive versioni a doppio core che, stando alle indiscrezioni, dovrebbero essere basate su di una versione migliorata dell’attuale architettura NetBurst. Questi due processori, il cui nome in codice non è ancora noto, saranno l’ ultimo canto del cigno per NetBurst : con la tecnologia dual-core, che consente di integrare due chip in un solo die di silicio, Intel intende infatti estendere la vita della sua vecchia architettura quel tanto che basta per completare, entro la fine del 2007, la migrazione di tutti i suoi chip x86 verso il core a basso consumo del Pentium M.

“Velocità di clock più elevate non sono più la risposta alle necessità degli utenti”, ha affermato Kevin Krewell, editor in chief della pubblicazione Microprocessor Report . “Tejas non aveva più molto senso ormai”.

La transizione da NetBurst a Banias si accompagnerà, come si è visto nel caso di P4 e Xeon, alla migrazione dagli attuali processori a singolo core verso quelli multicore. Inizialmente il chipmaker aveva programmato l’arrivo dei primi chip dual-core durante il 2006, mentre ora ha fatto sapere di voler lanciare i sostituti di Tejas e Jayhawk già nel corso del 2005. In questo stesso anno, o quello successivo, Intel ha anche pianificato il debutto delle prime versioni a doppio core del Pentium M e Itanium .

La tecnologia dual-core, già impiegata da IBM nei processori Power e abbracciata di recente anche dai progettisti di CPU embedded ARM e NEC, consente di incrementare le prestazioni dei processori senza la necessità di portare ai limiti estremi le attuali tecnologie di produzione basate sul silicio. AMD ha già annunciato l’intenzione di percorrere questa strada con il rilascio, nel 2005, del primo Opteron dotato di due core .

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Pubblicato il 10 mag 2004
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