Intel spinge la visione stereo anche sui PC

Intel spinge la visione stereo anche sui PC

Il chipmaker ha rilasciato il codice di un software open source che aiuterà gli sviluppatori a creare computer in grado di percepire le immagini in modo simile all'uomo. Open Source Computer Vision Library
Il chipmaker ha rilasciato il codice di un software open source che aiuterà gli sviluppatori a creare computer in grado di percepire le immagini in modo simile all'uomo. Open Source Computer Vision Library


Milano – Grazie al rilascio nel canale open source della sua nuova libreria Open Source Computer Vision Library (OpenCV), Intel spera di accelerare lo sviluppo di computer che, dotati di due telecamere, siano capaci di vedere ciò che li circonda con una visione stereoscopica, simile a quella dell’uomo.

Questo tipo di visione artificiale è stata integrata nella nuova versione delle librerie Open Source Computer Vision (OpenCV), un toolbox costituito da oltre 500 funzioni di imaging che consentono di sviluppare applicazioni di visione artificiale, oltre ai metodi tramite i quali gli utenti possono interagire con i computer.

Il nuovo codice consentirà di utilizzare una coppia di videocamere digitali per acquisire informazioni sulla profondità e sull’immagine, permettendo di realizzare o di migliorare, secondo Intel, una vasta gamma di applicazioni di computer vision, tra cui il riconoscimento gestuale, la registrazione di oggetti e il riconoscimento facciale.

Le nuove librerie comprendono anche un’interfaccia opzionale che consente di importare le funzioni della libreria OpenCV in MatLab, uno dei tool software più diffusi per la ricerca e lo sviluppo rapido di prototipi di applicazioni nella ricerca orientata all’imaging e alla visione artificiale.

“Siamo entusiasti dell’ampio consenso dimostrato dalla comunità mondiale per la libreria Open Source Computer Vision”, ha commentato Justin Rattner, Intel Fellow e Director dei Microprocessor Research Labs di Intel. “Nel primo anno dopo il rilascio, la libreria ha registrato oltre 76.000 download di codice e ha attirato più di 2.000 utenti registrati nel proprio usergroup”.

Intel sostiene che fattori come l’arrivo di microprocessori sempre più veloci, il calo dei prezzi delle videocamere e l’incremento di banda fra periferiche e PC portato da USB 2, possano contribuire a favorire lo sviluppo di algoritmi in tempo reale per la visione artificiale da eseguire sui PC standard.

“La libreria Computer Vision – sostiene Intel – è stata concepita per velocizzare l’innovazione in questo campo fornendo codice sorgente per una vasta gamma di funzioni di visione artificiale e di imaging, tra cui il riconoscimento gestuale, la registrazione di oggetti, il riconoscimento facciale e la taratura della videocamera”.

Gli sviluppatori possono avvalersi delle librerie open source di Intel per lo sviluppo di diverse applicazioni che vanno dalla sicurezza all’esplorazione dello spazio, dai giocattoli alla produzione industriale. La visione artificiale offre i metodi necessari per migliorare la qualità delle immagini, interpretare gli eventi e monitorare le scene, ad esempio nei sistemi di sicurezza utilizzati nei parcheggi degli aeroporti.

“Le tecniche di riconoscimento facciale e corporale – ha dichiarato Intel – offrono possibilità entusiasmanti per le applicazioni di intrattenimento domestico, ad esempio per giocare una partita di calcio con una squadra virtuale”.

Intel ha spiegato che il codice sorgente di tutte le funzioni contenute nella libreria sono scritte in C e la ridistribuzione del codice sorgente è priva di royalty.

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Pubblicato il 14 dic 2001
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