Intel trascinata nel boicottaggio iraniano?

Intel trascinata nel boicottaggio iraniano?

C'è anche il suo nome nella lista nera delle aziende che il ministero degli esteri iraniano ritiene debbano essere boicottate perché israeliane o sioniste
C'è anche il suo nome nella lista nera delle aziende che il ministero degli esteri iraniano ritiene debbano essere boicottate perché israeliane o sioniste

La notizia non è freschissima ma, visti i nomi in campo, solleva un certo rumore ora che va diffondendosi sulla rete occidentale: è quella di una campagna iraniana contro una serie di società che vengono definite “sioniste” e che come tali devono essere boicottate. A pensarla così è il governo di Teheran, che avrebbe trasmesso una lista delle società “in mano ai sionisti” a tutti i governi dei paesi islamici.

Viste le tensioni di questi anni in Medioriente un’azione del genere forse non è sorprendente, lo è di più che ad essere presa di mira, tra le varie McDonald’s, Coca-Cola e Marlboro, per dirne solo alcune, sia anche Intel . Il colosso dei processori è infatti una società particolarmente attiva proprio in quell’area e anche nelle zone più difficili: è di pochi mesi fa l’annuncio del varo del nuovo centro di sviluppo Intel in Palestina, nientemeno che a Gaza.

Eppure, come si evince dai servizi televisivi della tv di Teheran, proprio Intel è presa di mira in modo particolare: i pesanti investimenti effettuati nei decenni in Israele, oggi costituiscono il motivo principale per questa singolare “scomunica” iraniana.

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Pubblicato il
5 ott 2006
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