Intel vuole un BIOS open source

Intel vuole un BIOS open source

Il codice alla base del BIOS di nuova generazione sviluppato da Intel, e appoggiato da un nutrito gruppo di produttori, verrà rilasciato sul canale open source per spingerlo al meglio su Linux
Il codice alla base del BIOS di nuova generazione sviluppato da Intel, e appoggiato da un nutrito gruppo di produttori, verrà rilasciato sul canale open source per spingerlo al meglio su Linux


Santa Clara (USA) – Intel ha rivelato che il cuore del suo BIOS per PC di nuova generazione sarà open source. Il codice del progetto, noto come Tiano , verrà rilasciato sul portale CollabNet sotto la Common Public License (CPL), una licenza aperta adottata, di recente, anche da Microsoft e Computer Associates .

Il gigante dei chip conta di rilasciare la base di codice del proprio firmware insieme ad un kit per lo sviluppo di driver in linguaggio C che, similmente a quelli per i sistemi operativi, permetteranno ai produttori di aggiungere funzionalità o il supporto a nuovi componenti hardware.

Rendendo open source il codice alla base di Tiano, Intel spera di agevolarne la diffusione e incentivarne il supporto da parte di tutti i maggiori vendor di sistemi operativi, incluso il team di sviluppo del kernel di Linux. Nel settore open source il BIOS di Intel si scontrerà però con un altro progetto analogo, LinuxBIOS , che sostituisce il BIOS standard di un PC con una versione ai minimi termini di Linux.

Tiano, formalmente chiamato Platform Innovation Framework for EFI, si basa sull’ Extensible Firmware Interface (EFI), interfaccia standard che prevede la possibilità di integrare nel BIOS dei PC applicazioni e nuove funzionalità, come tool per la diagnostica e il ripristino dei dati, tecnologie di digital rights management, servizi di crittografia dei dati ed estensioni per la gestione dei consumi.

Intel sostiene che EFI renderà anche più facile gestire PC e server da remoto, aiutando così le aziende a ridurre i costi di manutenzione e supporto, e potrà gestire direttamente le connessioni di rete per connettersi ad una LAN o ad Internet. A tal proposito i BIOS basati sullo standard EFI saranno dotati di alcune utility di rete e, eventualmente, anche di un browser Web.

L’altra miglioria promessa da EFI è la capacità di ridurre anche drasticamente i tempi di caricamento del sistema operativo e quello di supportare, similmente a quanto succede con i computer palmari, forme di avvio istantaneo.

L’EFI avrà anche il compito di dotare il firmware del PC di un’interfaccia grafica più amichevole, facile da usare e in grado di supportare le risoluzioni video permesse dalle moderne schede grafiche. In aggiunta a questo, l’EFI fornirà un ambiente per il boot multipiattaforma capace di fornire servizi standard ai sistemi operativi.

La tecnologia proposta da Intel è simile, per certi versi, al Core Management Environment (cME) di Phoenix Technologies, primo produttore al mondo di firmware per PC. Non stupisce che, fra il lungo elenco di produttori che appoggiano Tiano, non compaia quello di Phoenix: quest’ultima, infatti, non trae alcun vantaggio dall’appoggiare uno standard aperto che rivaleggia con la sua tecnologia proprietaria.

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Pubblicato il
3 giu 2004
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