Internet entra nella PA italiana

Internet entra nella PA italiana

I dati dell'AIPA sono tutt'altro che freschi, si riferiscono infatti al 1999, ma anche così danno un'idea dell'aumento progressivo dei mezzi informatici e della Rete negli uffici pubblici, nelle scuole e nelle biblioteche
I dati dell'AIPA sono tutt'altro che freschi, si riferiscono infatti al 1999, ma anche così danno un'idea dell'aumento progressivo dei mezzi informatici e della Rete negli uffici pubblici, nelle scuole e nelle biblioteche


Roma – Internet si diffonde nalla Pubblica Amministrazione italiana. Stando alle cifre raccolte per il 1999 dall’Autorità per l’informatica nella PA, l’AIPA, quasi un dipendente pubblico su tre ha accesso ad Internet e utilizza la posta elettronica.

Pur essendo dati che risalgono a molti mesi fa, le informazioni illustrate dall’AIPA sembrano effettivamente confermare il progressivo aumento della penetrazione dei sistemi informativi nella PA, elemento essenziale per il miglioramento delle capacità produttive e di interfacciamento con le esigenze dei cittadini.

Stando all’AIPA, nel 1999 sono stati 195mila su 702mila i dipendenti pubblici che hanno potuto accedere alla Rete, contro i 128mila dell’anno precedente. La diffusione del computer, la cosiddetta “postazione informatizzata”, invece, alla fine del 1999 toccava 288.006 postazioni contro le 241.649 dell’anno precedente.

In crescita, secondo l’AIPA, anche la presenza della Rete e del computer nei provveditorati agli studi e nelle scuole, dove ormai 9.700 sarebbero gli istituti dotati di accesso alla Rete e al sistema informativo del ministero della Pubblica Istruzione e abilitati all’uso della posta elettronica. 1.076, invece, le biblioteche connesse.

Da segnalare che, secondo l’Autorità, nel 1999 la spesa per l’informatica nella PA è salita a quota 3.137 miliardi di lire, un aumento dell’8,6 per cento rispetto al 1998.

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Pubblicato il 24 nov 2000
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