Roma – Da molti anni i radicali si battono per abbattere l’Ordine dei giornalisti, oggetto persino di un referendum che ha fallito nel suo scopo per il mancato raggiungimento del quorum. In queste ore, esponenti della Lista Bonino tornano a far sentire la propria voce sulla questione della censura online e della nuova legge sull’editoria. Abbiamo dunque intervistato Pietro Milio, senatore della Lista Pannella da sempre contrario alle censure corporative che si è battuto in Senato per cercare di ostacolare il passaggio della nuova legge.
Punto Informatico: La nuova legge sull’editoria sembra fatta apposta per mettere sotto controllo chi fa informazione in Rete, quindi praticamente tutti i siti se non anche newsgroup ed altri ambienti dove l’informazione online si sviluppa. Come valuta la legge?
Milio: Il giudizio mio e della Lista Bonino su questa legge è decisamente negativo. Siamo di fronte all’ennesima ripetizione e riproduzione del meccanismo di concessione di contributi e di ricorso all’assistenzialismo pubblico con un obiettivo preciso: assoggettare l’informazione on line alle stesse regole stataliste, antiliberali e corporative che già limitano fortemente la libertà di stampa sui supporti tradizionali.
PI: Il segretario del sindacato dei giornalisti, Paolo Serventi Longhi, ha sostenuto che con questa legge finisce “l’anarchia” dell’informazione online. Condivide questa visione?
M: Più che l’anarchia, finisce la libertà dell’informazione online, il che è ben diverso. Internet rappresentava, parliamo ormai al passato, un territorio libero da quei vincoli statalisti che caratterizzano l’informazione off line italiana. Rappresentava nuove occasioni ed opportunità di lavoro, ma anche di vita per gli italiani. Questa legge ha voluto por fine proprio a questo. Ma il tentativo di imbrigliare l’informazione su Internet “in un solo paese” è destinato al fallimento. Tuttavia, la libera informazione on line italiana rischia di subire intollerabili censure.
PI: I radicali da decenni si battono per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti. A suo parere si può interpretare la legge come un nuovo mezzo per estendere i potere della corporazione dei giornalisti e degli editori?
M: Ma è evidente! I politici italiani, e lo abbiamo già visto sulla legge sui nomi a dominio, continuano a voler applicare all’online le logiche stataliste e corporative che hanno governato l’off line. E ‘ un vizio culturale. Ed è difficile da rimuovere. Quello che la classe politica italiana, tutta intera, da destra a sinistra, e lo posso testimoniare con cognizione di causa, sta facendo in materia di Internet è la chiara dimostrazione che manca assolutamente di una formazione liberale. Sono letteralmente terrorizzati che qualsiasi cosa possa svilupparsi e crescere al fuori del loro controllo.
PI: La petizione per l’abrogazione di questa legge lanciata da Punto Informatico e da migliaia di siti italiani ha ormai superato i 23mila sottoscrittori. Pensa che i parlamentari della Lista Bonino che verranno eletti il prossimo 13 giugno cercheranno di “far fuori” questa legge o quantomeno di riformarla? Può diventare una priorità?
M: Lo è già. I deputati radicali al parlamento europeo della Lista Bonino presenteranno infatti nei prossimi giorni un’interrogazione ai Commissari Bolkenstine e Monti per sapere se la nuova legge sull’editoria non sia contraria alle norme sul mercato unico e non penalizzi le imprese italiane dell’informazione on line e se, quindi, non si renda necessaria l’apertura dell’ennesima procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.
Intervista a cura di Paolo De Andreis
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caos totale
mi sembra , cari miei, che il caos sia totale!!!si fa bene a metterlo in piazza perche' tutti possano vedere a che punto sia arrivata la classe dirigente di questo paese.capace di negare l evidenza e di nascondere con falsa nonchalance FONDI A PIOGGIA che vengono riversati nelle tasche dell informazione filtrata dall ordine dei giornalisti.questa protesta e' sacrosanta e dopo questo bazar di dichiarazioni l appello a firmare la petizione deve essere ripreso con ancor maggior forza di prima.salutiAnonimoRe: caos totale, e dovranno tremare
- Scritto da: Sandra Manini > mi sembra , cari miei, che il caos sia> totale!!!> > si fa bene a metterlo in piazza perche'> tutti possano vedere a che punto sia> arrivata la classe dirigente di questo> paese.> > capace di negare l evidenza e di nascondere> con falsa nonchalance FONDI A PIOGGIA che> vengono riversati nelle tasche dell> informazione filtrata dall ordine dei> giornalisti.> > questa protesta e' sacrosanta e dopo questo> bazar di dichiarazioni l appello a firmare> la petizione deve essere ripreso con ancor> maggior forza di prima.> > salutiGli stiamo dimostrando cos'è il concetto di unavera democrazia.Credo che questa iniziativa diverrà una pietramiliare sul vero modo di fare politica.Dovranno tenere in considerazione il vero pareredei cittadini e non quello che viene FILTRATOtramite giornali e TG (in un vergognoso silenzio.Ciao ciao www..AnonimoRe: caos totale, e dovranno tremare
- Scritto da: www.> > > - Scritto da: Sandra Manini > > mi sembra , cari miei, che il caos sia> > totale!!!Hanno soltanto dimostrato la loro arroganzae la loro incompetenza.> > > > si fa bene a metterlo in piazza perche'> > tutti possano vedere a che punto sia> > arrivata la classe dirigente di questo> > paese.> > pienamente d' accordo.> > capace di negare l evidenza e di> nascondere> > con falsa nonchalance FONDI A PIOGGIA che> > vengono riversati nelle tasche dell> > informazione filtrata dall ordine dei> > giornalisti.gia', il contribuente paga per avereun' informazione filtrata e modificata(gli sputtanamenti di striscia la notizia sonointeressanti al riguardo).> > > > questa protesta e' sacrosanta e dopo> questo> > bazar di dichiarazioni l appello a firmare> > la petizione deve essere ripreso con ancor> > maggior forza di prima.> > > > saluti> > Gli stiamo dimostrando cos'è il concetto di> una> vera democrazia.Finora alcuni sono stati piu' uguali deglialtri :(> Credo che questa iniziativa diverrà una> pietra> miliare sul vero modo di fare politica.> Dovranno tenere in considerazione il vero> parere> dei cittadini e non quello che viene FILTRATO> tramite giornali e TG (in un vergognoso> silenzio.> E' importante e' che il cittadino _pensi_di testa sua e non si faccia imbottirela testa dalle str..te propinate attraversomezzi di comunicazione tradizionali,saldamente controllati dai soliti noti.> Ciao ciao www..AnonimoMa la multa ed il carcere???
Ciao a tutti, seguo la vicenda dall'inizio ed ho già espresso la mia opinione su tutto questo ma adesso non riesco VERAMENTE a CAPIRE ALCUNE COSE:1)Ma non vi era il rischio di 500.000 di multa e fino a 2 anni di carcere???2)Se veramente la legge fosse stata fatta solo per i finanziamenti e CHI VOLEVA POTEVA regestrarsi che c'entra il carcere e la multa (presenti nel testo della legge) essendo il tutto una scelta libera del cittadino??? 2.1)A chi la fanno la multa? a chi decide di registrarsi e poi non è iscritto all'ordine dei giornalisti? Oppure a chi cambia idea prima di pagare oppure dopo aver pagato?? (ma allora bastava la clausola "I soldi pagati non sono rimborsabili")3)Non è che per caso si sono accorti di avere una bomba tra le mani ed hanno deciso di fare marcia indietro? (a grandissima velocità!)VOTO a queste persone:STILE: -2COERENZA: -5FERMEZZA: -10VOTO FINALE: -5.66666666Adesso si che sappiamo di che pasta sono fatti i nostri politici!!!W L'italia e i suoi politici!!!!AnonimoMa loro dove stavano ?
La cosa e' davvero singolare : Bertinotti e' contrario, i DS pure, Martino e Forza Italia anche .... ma allora la legge chi l'ha fatta approvare ? LORO dove stavano quandoi la legge veniva votata ? Troppo comodo cavalcare la tigre ORA !AnonimoRe: Ma loro dove stavano ?
- Scritto da: Docet> La cosa e' davvero singolare : Bertinotti e'> contrario, i DS pure, Martino e Forza Italia> anche .... ma allora la legge chi l'ha> fatta approvare ? LORO dove stavano quandoi> la legge veniva votata ? Troppo comodo> cavalcare la tigre ORA !Tutti i politici fanno sempre cosi', pur diagguantare i benefici derivanti dalle loropoltrone.L' importante, adesso, e' ricordarsene il 13maggio.AnonimoRe: Ma loro dove stavano ?
- Scritto da: Docet> La cosa e' davvero singolare : Bertinotti e'> contrario, i DS pure, Martino e Forza Italia> anche .... ma allora la legge chi l'ha> fatta approvare ? LORO dove stavano quandoi> la legge veniva votata ? Troppo comodo> cavalcare la tigre ORA !Ovviamente adesso tutti negano, ma l'importante è che se tutti adesso hanno cambiato idea si muovano per cambiare la legge... alla fine è quello che interessa. Cambiare la classe politica credo sia una cosa più ardua :)))AnonimoRe: Ma loro dove stavano ?
- Scritto da: Docet> La cosa e' davvero singolare : Bertinotti e'> contrario, i DS pure, Martino e Forza Italia> anche .... ma allora la legge chi l'ha> fatta approvare ? LORO dove stavano quandoi> la legge veniva votata ? Troppo comodo> cavalcare la tigre ORA !la legge e' stata approvata all'unanimita' in unacommissione dove Rifondazione non ha alcunrappresentante.AnonimoRe: Ma loro dove stavano ?
- Scritto da: Peter Knurd> > > - Scritto da: Docet> > La cosa e' davvero singolare : Bertinotti> e'> > contrario, i DS pure, Martino e Forza> Italia> > anche .... ma allora la legge chi l'ha> > fatta approvare ? LORO dove stavano> quandoi> > la legge veniva votata ? Troppo comodo> > cavalcare la tigre ORA !> > la legge e' stata approvata all'unanimita'> in una> commissione dove Rifondazione non ha alcun> rappresentante.Peccato che poi,all'approvazione definitiva in parlamento NON SI SONO TIRATI INDIETRO !AnonimoRe: Ma loro dove stavano ?
- Scritto da: e' primavera svegliatevi bambineee> - Scritto da: Peter Knurd> > - Scritto da: Docet> > la legge e' stata approvata all'unanimita'> > in una> > commissione dove Rifondazione non ha alcun> > rappresentante.> > Peccato che poi,all'approvazione definitiva> in parlamento NON SI SONO TIRATI INDIETRO !Guarda che e' successo il contrario.L'approvazione definitiva e' avvenuta in commissione.Rispondo anche a ilmattìo> Magari mi ricordo male, ma non mi risulta che le> "commissioni" possano legiferare.Possono invece, quando si riuniscono in sede deliberante.Non so quali siano i casi in cui questo puo' avvenire, se non ricordo male uno dei requisiti e' che la legge sia gia' stata approvata dall'altro ramo del parlamento (ma sicuramente non basta questo).> E sempre se non ricordo male tale legge è stata> votata "all'unanimità" che a casa mia significa> "tutti".A casa mia significa invece "tutti i partecipanti al voto". Ma guarda un po' che strano ;-)Comunque la prima approvazione della legge e' avvenuta in aula.Molto probabilmente e' stata votata con molta leggerezza (tanto mica e' l'approvazione definitiva). Magra giustificazione :-(Ribadisco pero' che la nostra domanda non dovrebbe essere tanto "di chi e' la colpa?", quanto: "che intendete fare adesso che la frittata e' stata fatta?"Qualcosa si sta muovendo. Vari politici iniziano ad ammettere che il problema almeno esiste (i radicali, Bertinotti, Martino di FI) dobbiamo continuare ad insistere.AnonimoRe: Ma loro dove stavano ?
> la legge e' stata approvata all'unanimita'> in una> commissione dove Rifondazione non ha alcun> rappresentante.Boh.Magari mi ricordo male, ma non mi risulta che le"commissioni" possano legiferare.Se non vado errato una legge per passare deveavere il voto di Camera e Senato e mi pare che inqueste due "commissioni" ci siano un po'tuttiinclusa Rifondazione. O no?E sempre se non ricordo male tale legge è statavotata "all'unanimità" che a casa mia significa"tutti".é la solita legge del menga, prevista per darefondi a chi già ha i denari (testate attualmentecartacee) ma non ai poveri cristi che si autogestiscono, a proprie spese, piccole rubrichedi informazione (costituzionalmente garantita) libera in uno dei pochi spazi ancora non controllati dai big, la Rete, anche se non so perquanto ancora rimarrà tale.E se mi vengono a dire che "è sufficiente" che chivuole accedere ai fondi si registri, ricordo cheil responsabile deve essere membro dell'Ordine deigiornalisti. Non mi risulta sia tanto facileaccedervi... non basta una carta con marca da bollo. Ci sono dei prerequisiti, c'è un esame ecc.Come al solito la solita lobby elitaria.Perchè fare sta legge così di corsa?Io penso perchè così ci si ingrazia i colossidell'informazione, lasciando la patata bollentedelle successive critiche al prossimo governo, ilquale se ne assumerà le responsabilità...Tanto fra un paio di mesi nessuno si ricorderàpiù chi ha fatto cosa. Solo il cosa, da attribuiredi volta in volta al capro espiatorio di turno.Ricordo con fastidio un manifesto elettorale chediceva: "Abbiamo tolto il ticket perchè la sanitàè un diritto di tutti", solo che ci si è"dimenticati" di ricordare che a mettere il ticketsono stati gli stessi che lo hanno (solo in parte)tolto.Che schifo.AnonimoTicket
> Ricordo con fastidio un manifesto elettorale> che> diceva: "Abbiamo tolto il ticket perchè la> sanità> è un diritto di tutti", solo che ci si è> "dimenticati" di ricordare che a mettere il> ticket> sono stati gli stessi che lo hanno (solo in> parte)> tolto.> > Che schifo.Caro amico hai messo il dito in un' altra piaga !Non hanno tolto il ticket per fare un piacere aimalati, ma E' un' altro favore ad una LOBBY !Alla PIU' potente LOBBY al mondo, quella chimicofarmaceutica, e se ci sarà occasione vi darò altredelucidazioni.In una piccola sintesi:Dando le medicine gratis, se ne aumenta il consumoe quindi le ditte farmaceutiche aumentano i loroguadagni, a scapito dei nostri soldi !!!Inoltre la causa di oltre il 30% delle malatie edovuta ai farmaci, che da una parte fanno finta diguarire e dall' altra avvelenano.ciao ciao www.AnonimoServer l'impegno di tutti
Contro le minimizzazioni, contro la confusione delle dichiarazioni server l'impegno di ognuno per portare questa petizione a raggiungere tutti.Facciamo firmare tutti i nostri parenti e amici e la legge non potrà che essere cambiata.Il momento è favorevole per ottenere promesse in questo senso... se saremo centomila a fine mese nessun politico potrà disdegnare un tale bacino di voti...Vogliamo gesti concreti, chi saprà rassicurare veramente che questa legge sarà subito cambiata...Ma la lotta è dura ed è molto più ampia che solo su questa legge... ma una vittoria su questa legge è fondamentale, altrimenti la guerra è persa, definitivamente!Server l'impegno di tutti.AnonimoMa bisogna che i "big" ci siano per forza?
Io sono un contribuente, come tutti, e vorrei sapere perchè i soldi che pago di tasse devano essere rigirati verso soggetti che, non avendo un adeguato riscontro presso il pubblico, devono sopravvivere, per forza. Ma perchè? Se non riescono ad andare avanti da soli, perchè li deve aiutare lo stato? I soldi che pago di tasse, non potrebbero essere spesi meglio e in cose più vitali, come la salute, l'istruzione eccetera? Ma chi sono i giornalisti? Inoltre, se è vero che gli aiuti alle testate cartacee, è un aiuto verso "pezzi di storia", che motivo c'è di finanziare la rispettiva sezione "on-line", nata magari 3 mesi fa? C'è proprio bisogno di un doppione su Internet della putridigia che c'è sulla carta?Buona lettura.Anonimomandiamoli a casa
propongo di stilare una lista di chi ha votato la legge e distribuirla.quelli sicuramente non vanno rieletti.chi lo fa?AnonimoRe: mandiamoli a casa
Concordo.E' possibile avere i nomi dei membri di tale esemplare commissione? Non penso che siano un segreto di stato.Potremmo mettere una bella croce sopra la rielezione di tali signori...anzi...non metterla proprio!!!AnonimoRe: mandiamoli a casa
- Scritto da: Gian Luca Beretta> Concordo.> E' possibile avere i nomi dei membri di tale> esemplare commissione? Non penso che siano> un segreto di stato.Eccoli, basta andare sul sito del senatohttp://www.senato.it/leg/13/Bgt/Schede/Commissioni/0-00001.htmIn un altro post ho messo anche il link per l'iter della legge e quello per vedere i verbali delle riunioni. Ecco l'url:http://punto-informatico.it/pol.asp?fid=35795&mid=23541AnonimoRe: mandiamoli a casa
Grazie Andrea.Provvedero' a diffonderlo a quante piu' persone posso.- Scritto da: Andrea Polci> - Scritto da: Gian Luca Beretta> > Concordo.> > E' possibile avere i nomi dei membri di> tale> > esemplare commissione? Non penso che siano> > un segreto di stato.> > Eccoli, basta andare sul sito del senato> > http://www.senato.it/leg/13/Bgt/Schede/Commis> > In un altro post ho messo anche il link per> l'iter della legge e quello per vedere i> verbali delle riunioni. Ecco l'url:> > http://punto-informatico.it/pol.asp?fid=35795AnonimoChe confusione...
>Insistendo: "Se invece periodicamente e in modo continuato ha un rapporto informativo io sostengo che è giusto registrarsi"AnonimoRe: Che confusione...
- Scritto da: K3iji> >Insistendo: "Se invece periodicamente e in> modo continuato ha un rapporto informativo> io sostengo che è giusto registrarsi" <> > In questa frase Chiti dice che e' GIUSTO> SECONDO LUI registrarsi... ma non che si> debba farlo...Adesso non arrampichiamoci sugli specchi.Leggendo l'intera intervista era chiaro che con quella frase Chiti voleva dire che e' obbligatorio registrarsi e che per lui e' giusto cosi'.L'allarmismo comunque non l'ha creato quella frase di chiti, ma la lettura della legge.Interlex e Peacelink avevano lanciato l'allarme ben prima che quella frase fosse pronunciata. Anche prima che la legge venisse approvata.Senza contare che l'OdG da comunque un'interpretazione restrittiva della legge e la loro interpretazione, in tribunale, vale tanto quanto quella di Chiti.AnonimoRe: Che confusione...
- Scritto da: Andrea Polci> - Scritto da: K3iji> > >Insistendo: "Se invece periodicamente e> in> > modo continuato ha un rapporto informativo> > io sostengo che è giusto registrarsi" <> > > > In questa frase Chiti dice che e' GIUSTO> > SECONDO LUI registrarsi... ma non che si> > debba farlo...> > Adesso non arrampichiamoci sugli specchi.> Leggendo l'intera intervista era chiaro che> con quella frase Chiti voleva dire che e'> obbligatorio registrarsi e che per lui e'> giusto cosi'.> > L'allarmismo comunque non l'ha creato quella> frase di chiti, ma la lettura della legge.> > Interlex e Peacelink avevano lanciato> l'allarme ben prima che quella frase fosse> pronunciata. Anche prima che la legge> venisse approvata.> > Senza contare che l'OdG da comunque> un'interpretazione restrittiva della legge e> la loro interpretazione, in tribunale, vale> tanto quanto quella di Chiti.???Non e' arrampicarsi sugli specchi e' italiano...ScYaOZAnonimoRe: Che confusione...
> > Adesso non arrampichiamoci sugli specchi.> > Leggendo l'intera intervista era chiaro> che> > con quella frase Chiti voleva dire che e'> > obbligatorio registrarsi e che per lui e'> > giusto cosi'.> > > > L'allarmismo comunque non l'ha creato quella> > frase di chiti, ma la lettura della> > legge.> > > Interlex e Peacelink avevano lanciato> > l'allarme ben prima che quella frase fosse> > pronunciata. Anche prima che la legge> > venisse approvata....> ???> Non e' arrampicarsi sugli specchi e'> italiano...Ribadisco, il senso dell'affermazione e' chiaro se si legge l'intera intervista.Estrapolare una singola frase e darle un significato diverso da quello originale e' arrampicarsi sugli specchi.Prendere una frase e attribuirle la reponsabilita' di tutta la protesta (quando la protesta era partita ben prima di quella stessa frase) e' arrampicarsi sugli specchi.AnonimoSmettetela di fare disinformazione e propaganda
Non cambia nulla con questa nuova legge, mi meraviglio che abbiate aspettato che ve ne sia un'altra per fomentare questo spreco di tempo: vi bastava la precedente.Due giorni fa Chiti ha scritto questo:http://www.repubblica.it/online/politica/leggeditoria/forum/forum.htmlil link che avete riportato (con del testo che non c'entrava nulla) è di sei giorni fa.Parlate di esperti nella legislazione che hanno seguito gli articoli di legge sin dall'inizio e dubitate che non sappiano scrivere in italiano.Abruzzo dice alquanto poco contro quello detto da loro.AnonimoRe: Smettetela di fare disinformazione e propaganda
- Scritto da: fc> Non cambia nulla con questa nuova legge, mie allora perche' l hanno fatta scusa?tesoro, leggiti Interlex.it oggi.O pensi che sia un sito di propaganda anche quello?> Due giorni fa Chiti ha scritto questo:> http://www.repubblica.it/online/politica/legg> il link che avete riportato (con del testo> che non c'entrava nulla) è di sei giorni fa.ah scusa e' vero, quello che dice un sottosegretario 6 giorni fa non conta, ma solo quello che dice 2 giorni fa.ma che dici!??!?!AnonimoRe: Smettetela di fare disinformazione e propaganda
> > Non cambia nulla con questa nuova legge,> mi > e allora perche' l hanno fatta scusa?Perché c'era bisogno di un'aggiornamento della legge ad oggi e su altri argomenti. > tesoro, leggiti Interlex.it oggi.> O pensi che sia un sito di propaganda anche> quello?Ho seguito l'iter dai siti del Parlmaneto.> > Due giorni fa Chiti ha scritto questo:> > > http://www.repubblica.it/online/politica/legg> > il link che avete riportato (con del testo> > che non c'entrava nulla) è di sei giorni> fa.> > ah scusa e' vero, quello che dice un> sottosegretario 6 giorni fa non conta, ma> solo quello che dice 2 giorni fa.> > ma che dici!??!?!Di certo conta, ma non è corretto riportare come di due giorni fa un testo di sei quando pure c'è un ulteririore spiegazione. Comnque, quanto è stato riportato non c'entrava nulla con il contesto in cui veniva riportato. Utile solo a creare confusione, non certo informazione.Chiti ha seguito la legge insieme al relatore citato, la pensano allo stesso modo e non sono idioti come li volete far vedere.AnonimoCi hai preso per deficienti !
> Chiti ha seguito la legge insieme al> relatore citato, la pensano allo stesso modo> e non sono idioti come li volete far vedere.Smettila di fare disinformazione come sai farenella vita di tutti i giorni.Per quanto riguarda il relatore....nei suoi atti risulta un continuo tentativo di cambiare la costituzione """""""L' ha sempre fatto come in questa legge ?Spero di no.AnonimoRe: Smettetela di fare disinformazione e propaganda
- Scritto da: fc> Non cambia nulla con questa nuova legge, mi> meraviglio che abbiate aspettato che ve ne> sia un'altra per fomentare questo spreco di> tempo: vi bastava la precedente.> > Due giorni fa Chiti ha scritto questo:> > http://www.repubblica.it/online/politica/legg> > il link che avete riportato (con del testo> che non c'entrava nulla) è di sei giorni fa.> > Parlate di esperti nella legislazione che> hanno seguito gli articoli di legge sin> dall'inizio e dubitate che non sappiano> scrivere in italiano.> > Abruzzo dice alquanto poco contro quello> detto da loro.Disinformazione e propaganda è quella di Chiti.E' inutile sta qui a discutere con uno come te che non capisce la differenza tra una legge della Repubblica italiana regolarmente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e l'intervista di un pinco pallino qualsiasi del Governo che smentisce ciò che lui stesso ha dichiarato non più tardi di tre giorni prima.Vatti a leggere il testo della legge sulla Gazzetta ufficiale n. 67 del 21.3.2001, è sufficientemente chiara per chiunque sappia leggere.Ma soprattutto impara a pensare con la tua testa, non con quella dei giornalisti che ti propinano ciò che vogliono.AnonimoRe: Smettetela di fare disinformazione e propaganda
> Disinformazione e propaganda è quella di> Chiti.Se fossero menzogne quelle del sottosegretario citato, ho si trattasse di una interpretazione personale (che risultato dopo mesi di lavoro di commissioni parlamentari!), le sue parole ad evadere la legge avrebbero responsabilità penale e discolperebbe chiunque non la seguisse.Anche il relatore della legge non può essere definito un "pincopallino qualsiasi". Ma stiamo scherzando?AnonimoRe: Smettetela di fare disinformazione e propaganda
- Scritto da: fc> Se fossero menzogne quelle del> sottosegretario citato, ho si trattasse di> una interpretazione personale (che risultato> dopo mesi di lavoro di commissioni> parlamentari!), le sue parole ad evadere la> legge avrebbero responsabilità penale e> discolperebbe chiunque non la seguisse.Belle battute.I politici hanno l'immunita' parlamentare, quelli dati erano solo pareri (non sono giornalisti, non possono fare informazione i politici) per itribunali, per i magistrati, non conta niente le interpretazioni dei vari politi (incapaci o furbastri che siano), conta solo il testo della legge.Hanno fatto una schifezza, il tempo che ci hanno impiegato, le varie e contrastanti interpretazioneche stanno danno peggiorano solo le cose.> Anche il relatore della legge non può essere> definito un "pincopallino qualsiasi". Ma> stiamo scherzando?Io spero che stai scherzando tu, nei tribunali un relatore conta meno del due di picche.Spero solo che la tua non sia finta ingenuita'.Salve DbgAnonimoSecondo te...
... da cosa e' nato tutto questo pandemonio?Proprio dal fatto che la legge e' poco chiara: c'e' voluta una mobilitazione del popolo della rete per farsi chiarire le idee dai legislatori.Non potevano redarre il decreto in maniera ottimale fin dall'inizio?- Scritto da: fc> Non cambia nulla con questa nuova legge, mi> meraviglio che abbiate aspettato che ve ne> sia un'altra per fomentare questo spreco di> tempo: vi bastava la precedente.> ....>AnonimoRe: Secondo te...
- Scritto da: ::Xavier::> ... da cosa e' nato tutto questo pandemonio?> Proprio dal fatto che la legge e' poco> chiara: c'e' voluta una mobilitazione del> popolo della rete per farsi chiarire le idee> dai legislatori.> Non potevano redarre il decreto in maniera> ottimale fin dall'inizio?Se qualcuno avesse sbagliato a redarre il testo la responsabilità è da distribuire, a chi più a chi meno, in tutto il parlamento.La verità, io ritengo, è che PI pensa con l'obiettivo di far abolire l'ordine dei giornalisti.AnonimoRe: Secondo te...
- Scritto da: fc> Se qualcuno avesse sbagliato a redarre il> testo la responsabilità è da distribuire, a> chi più a chi meno, in tutto il parlamento.Ammesso che abbiano sbagliato, visto i precedenti e' estremamente probabile che ci hanno provato di nuovo.Sono praticamente tutti colpevoli, ma la maggior parte della colpa c'e' l'ha sempre chi ha piu' potere, quindi per primo i democratici di sinistra e subito dopo forza italia, e poi a ruota gli altri.Complici sono gli editori, l'ordine dei giornalisti, i giornalisti (esclusi quei pochi che fanno il loro mestiere correndo anche dei rischi).> La verità, io ritengo, è che PI pensa con> l'obiettivo di far abolire l'ordine dei> giornalisti.Grazie!! grande idea!!!.Aboliamo l'ordine dei giornalisti, scriviamo ai radicali perche' mettano in piedi un nuovo referndum abrogativo.Salve DbgAnonimoRe: Smettetela di fare disinformazione e propaganda
- Scritto da: fc> Non cambia nulla con questa nuova leggeEd allora l'aspetto sanzionatorio a che serve?Perchè è stato inserito?Giusto cosi per fare scena?Se la legge serve a regolamentare solo la fattispecie di coloro che accedono ai finanziamenti pubblici perchè non c'è scritto in chiaro. E perchè se poi così fosse perchè solo 500.000 di multa?Saluti.Anonimosarò banale..
ma tutto questo mostra ancora una volta che viviamo in una società "viziata" di subdole situazioni. Così, piuttosto che creare leggi a beneficio dei cittadini, si emanano proposte "atte a regolarizzare il sistema di informazione". Ma a che pro? chi ha vantaggi da questa "regolazione"? Scusate..ma siamo in Italia, paese quasi sottosviluppato in campo tecnologico applicato alla telematica, suvvia, Internet qui è ancora considerato "pedofilia e pirati informatici", perchè ora tutto questo andirivieni di leggi per "regolarizzare l'informazione" se in questo campo (quello dell'informazione via internet, appunto)nessuno prima ad ora ha mai rivelato perplessità o dubbi al riguardo?e poi.. da questa legge si nota la totale ignoranza "de facto". Insomma.. come si aplicherebbe la legge? su quali siti? e se un sito è registrato con riferimenti stranieri, hostato su un server straniero, quale legislatura può intervenire?e con quali metodi?questo non è ridicolo, è solo patetico.per la serie.. l'italia ha scoperto l'america.. mille anni dopo però. Mi pare un pò tutto così tipicamente italiano. Mi piacerebbe avere commenti, a freddo però, da un pò tutti, addetti e non, di questo.Saluti.AnonimoRe: sarò banale.. per nulla banale
- Scritto da: Stefano> ma tutto questo mostra ancora una volta che> viviamo in una società "viziata" di subdole> situazioni. Così, piuttosto che creare leggi> a beneficio dei cittadini, si emanano> proposte "atte a regolarizzare il sistema di> informazione". Ma a che pro? chi ha vantaggi> da questa "regolazione"? Scusate..ma siamo> in Italia, paese quasi sottosviluppato in> campo tecnologico applicato alla telematica,> suvvia, Internet qui è ancora considerato> "pedofilia e pirati informatici", perchè ora> tutto questo andirivieni di leggi per> "regolarizzare l'informazione" se in questo> campo (quello dell'informazione via> internet, appunto)nessuno prima ad ora ha> mai rivelato perplessità o dubbi al> riguardo?> e poi.. da questa legge si nota la totale> ignoranza "de facto". Insomma.. come si> aplicherebbe la legge? su quali siti? e se> un sito è registrato con riferimenti> stranieri, hostato su un server straniero,> quale legislatura può intervenire?e con> quali metodi?> questo non è ridicolo, è solo patetico.> per la serie.. l'italia ha scoperto> l'america.. mille anni dopo però. > Mi pare un pò tutto così tipicamente> italiano. > Mi piacerebbe avere commenti, a freddo però,> da un pò tutti, addetti e non, di questo.> Saluti.Secondo me non sei per nulla banale, mentre i maggior parte dei post di stasera si limitano a a difendere o giustificare la parte popolitica in cui credono pur ammettendo che la legge e un errore.questo post mi sembra che si chieda cosa ne guadagna il paese in generale e sopprattutto i cittadini in termini di libertà o prestigio.ciao :)AnonimoRe: sarò banale
- Scritto da: Picar> - Scritto da: Stefano> questo post mi sembra che si chieda cosa ne> guadagna il paese in generale e sopprattutto> i cittadini in termini di libertà o> prestigio.> ciao :)L'osservazione riferita al post di Picar è giusta. Tuttavia credo che discenda da valutazioni e considerazioni su una legge che non va contro la libertà o il prestigio del nostro Paese. Ancora una volta, purtroppo, la formulazione della legge va nel solco della nostra tradizione: le nostre leggi sono stese in malo modo e rinviano con eccesso a precedenti norme. Capita anche che richiamino articoli di leggi abrogate, tanto che non si capisce più se le richiamino in vigore o cos'altro. E questo non è un problema di destra, centro, sinistra. E' un brutto aspetto di apparato burocratico stantio, che stenta a rinnovarsi. Poi, troppo spesso, i nostri parlamentari sono avvocati ed allora.....intervengono direttamente nell'estensione delle norme, che così escono a due, tre, quattro e chissà quante altre mani.Probabilmente è un difetto che diciamo tipicamente italico...però....però.....attenzione la burocrazia dell'Unione Europea sta facendo passi da gigante verso questo modo involuto di legiferare!AnonimoIntervista di Radio Radicale a Bertinotti
Ho trovato la trascrizione di un'intervista di Radio Radicale a Bertinotti. La trovate al seguente link.http://www.liberazione.it/giornale/11-04mer/CASO/CAS-1/bertinotti.htmRispondendo ad una domanda di un ascoltatore sipega che avevano approvato la legge (credo non si riferisca all'approvazione definitiva in commissione, ma alla prima approvazione che e' avvenuta in aula) perche' ritenevano e ritengono giusti i finanziamenti all'editoria on-line.Tuttavia non nega come fanno altri l'esistenza dell'obbligo di registrazione e lo definisce "norma del tutto abnorme e sbagliata che equipara i giornali on-line alla carta stampata".La domanda verrebbe spontanea: possibile che non ve ne siate accorti prima?Tuttavia ho gia' ripetuto piu' volte che non mi interessa piu' di tanto di chi sia la colpa. L'importante e' cambiare la legge.Tuttavia apprezzo il fatto che non si cerchi di nascondere la mano, quando non addirittura il sasso come prova a fare chiti facendo il gioco delle tre carte con gli articoli della legge.Qui' ci tocca a procedere per passi, prima occorre far ammettere che il problema esiste e poi trovare una soluzione.AnonimoRe: Intervista di Radio Radicale a Bertinotti
- Scritto da: Andrea Polci> Ho trovato la trascrizione di un'intervista> di Radio Radicale a Bertinotti. Puoi ben comprendere che è assai più facile rispondere da parte di chi spara sempre su tutto e su tutti, anche se furbescamente, contraddice il suo voto di approvazione. Tanto la colpa la fanno sempre ricadere sulla maggioranza e sul Governo. Da qui le difficoltà anche oggettive di Chiti.A me, per esempio, piacerebbe sentire o leggere che cosa ne pensano Berlusconi, Fini, Casini e, perchè no, anche Bossi.Ho provato a scrivere qualcosa di propriamente reverenziale sul sito del "padre padrone", ma...il fltro non mi passa le mie scritte sul muro.AnonimoRe: Intervista di Radio Radicale a Bertinotti
- Scritto da: Alberto> - Scritto da: Andrea Polci> > Ho trovato la trascrizione di> un'intervista> > di Radio Radicale a Bertinotti. > > Puoi ben comprendere che è assai più facile> rispondere da parte di chi spara sempre su> tutto e su tutti, anche se furbescamente,> contraddice il suo voto di approvazione.All'approvazione definitiva non era presente nessun esponente di rifondazione (perche' proprio non ce ne sono nella commissione).Vedi il mio posto http://punto-informatico.it/pol.asp?mid=23541&fid=35795 per alcuni link sul sito del senato.D'altra parte la legge dovrebbe essere prima passata in aula alla camera.Dico dovrebbe perche' quando sono andato a fare la stessa ricerca sul sito della camera mi sono perso nei tecnicismi.Ad esempio che significa che la commissione che discuteva in sede referente (cioe' per presentare le conclusioni all'aula) ad un certo punto ha chiesto ed ottenuto di riunirsi in sede legiferante?Forse che neanche alla camera e' passata in aula questa legge?In ogni caso a questo punto non mi interessa sapere di chi sia la colpa (o meglio, per il momento ho un'altra priorita'), mi interessa che la legge venga cambiata.E se e' questo l'obiettivo, ben venga un voltafaccia (ovvio che poi quando questa storia sara' finita me ne ricordero').Se in questo preciso momento chiti prendesse una botta in testa e se ne uscisse con "bisogna fermare questa legge liberticida", mi vedresti fare i salti di gioia perche' aumenterebbero le possibilita' che la legge venga cambiata.Questo ovviamente non cambierebbe di una virgola il mio giudizio su chiti (cioe' che se aspetta un voto da me puo' tranquillamente starsene a casa), come non ha cambiato il mio giudizio su Bertinotti o sui radicali.> Tanto la colpa la fanno sempre ricadere> sulla maggioranza e sul Governo. Da qui le> difficoltà anche oggettive di Chiti.Io posso capire la situazione di chiti, che potrebbe anche aver agito in buona fede (nel senso che si tratta effettivamente di un problema di interpretazione). Ma difendere questa legge a spada tratta fino a negare l'evidenza e fino a fare il gioco delle tre carte con gli articoli gli ha tolto ogni possibilita' di comprensione da parte mia.> A me, per esempio, piacerebbe sentire o> leggere che cosa ne pensano Berlusconi,> Fini, Casini e, perchè no, anche Bossi.Non penso che abbiano meno responsabilita' della maggioranza ma, come ho detto, in questa fase non mi interessano le responsabilita'.AnonimoRe: Intervista di Radio Radicale a Bertinotti
- Scritto da: Andrea Polci> > > > Io posso capire la situazione di chiti, che> potrebbe anche aver agito in buona fede (nel> senso che si tratta effettivamente di un> problema di interpretazione). Ma difendere> questa legge a spada tratta fino a negare> l'evidenza e fino a fare il gioco delle tre> carte con gli articoli gli ha tolto ogni> possibilita' di comprensione da parte mia.No, Chiti sapeva bene come poteva essere interpretata la legge.Non e' la prima volta che cercano di fare un legge simile, fortunatamente grazie anche a Pacelink abbiamo evitato cose peggiori.Probabilmente l'ordine dei giornalai (non e' un errore....) voleva un testo + spudorato, mentre i nostri cari politici hanno preferito una cosa + nascosta.AnonimoRe: Intervista di Radio Radicale a Bertinotti
> > > A me, per esempio, piacerebbe sentire o> > leggere che cosa ne pensano Berlusconi,> > Fini, Casini e, perchè no, anche Bossi.> > Non penso che abbiano meno responsabilita'> della maggioranza ma, come ho detto, in> questa fase non mi interessano le> responsabilita'.Spero che al momento di votare si tenga tutti conto della responsabilita' politica di chi vota certe leggi, altrimenti che si vota a fare ?io sto cercando sostegni per fare di questa legge un tema centrale della campagna elettorale nel collegio Firenze 1 dove sono candidato per la Lista Bonino, dove sia il candidato dell'ULIVO CHITI (proprio lui) e del POLO VERDINI (proprieta' del giornale della Toscana e consigliere delegato de IL FOGLIO di Giuliano Ferrara, sostengono questa legge e l'Ordine dei giornalisti. Le disponibilita' a darmi una mano sono tutte ben accolte, in particolare quelle dei fiorentini.Matteo Mecaccimmecacci@visto.comAnonimoRe: Intervista di Radio Radicale a Bertinotti
BEL RAGIONAMENTO! IN POCHE PAROLE TU DICI NON MI IMPORTA CHI ME L'HA MESSO NEL C... L'IMPORTANTE CHE LO TIRI FUORI. VERAMENTE NON PROVI UN MINIMO DI "IRRITAZIONE" (TANTO PER USARE UN EUFEMISMO) VERSO CHI TI FA UNA COSA DEL GENERE?- Scritto da: Andrea Polci> Ho trovato la trascrizione di un'intervista> di Radio Radicale a Bertinotti. La trovate> al seguente link.> > http://www.liberazione.it/giornale/11-04mer/C> > Rispondendo ad una domanda di un ascoltatore> sipega che avevano approvato la legge (credo> non si riferisca all'approvazione definitiva> in commissione, ma alla prima approvazione> che e' avvenuta in aula) perche' ritenevano> e ritengono giusti i finanziamenti> all'editoria on-line.> > Tuttavia non nega come fanno altri> l'esistenza dell'obbligo di registrazione e> lo definisce "norma del tutto abnorme e> sbagliata che equipara i giornali on-line> alla carta stampata".> > La domanda verrebbe spontanea: possibile che> non ve ne siate accorti prima?> Tuttavia ho gia' ripetuto piu' volte che non> mi interessa piu' di tanto di chi sia la> colpa. L'importante e' cambiare la legge.> > Tuttavia apprezzo il fatto che non si cerchi> di nascondere la mano, quando non> addirittura il sasso come prova a fare chiti> facendo il gioco delle tre carte con gli> articoli della legge.> > Qui' ci tocca a procedere per passi, prima> occorre far ammettere che il problema esiste> e poi trovare una soluzione.AnonimoRe: Intervista di Radio Radicale a Bertinotti
- Scritto da: Tersi Mario> BEL RAGIONAMENTO! IN POCHE PAROLE TU DICI> NON MI IMPORTA CHI ME L'HA MESSO NEL C...> L'IMPORTANTE CHE LO TIRI FUORI. VERAMENTE> NON PROVI UN MINIMO DI "IRRITAZIONE" (TANTO> PER USARE UN EUFEMISMO) VERSO CHI TI FA UNA> COSA DEL GENERE?Continuando la tua metafora...Per il momento voglio che quel coso, che fa un male cane venga tolto, ma sapere chi ce l'ha messo non mi aiuta piu' di tanto, visto che chi non l'ha fatto direttamente stava a guardare beatamente aspettando il suo turno.Poi certo che il mio giudizio verso chi mi fa una cosa del genere non e' "positivo" (anche questo un eufemismo)...Ma togliete quel coso!!!!!!AnonimoLeggi poco chiare
Come abbiamo visto tutti, i politici italiani nei loro tentativi di interpretare questa legge si stanno rendendo sempre più ridicoli. Perché le leggi (tutte le leggi) sono scritte in un modo che nessuno (tranne pochissimi esperti) riesce a capirle. Un esempio? La nuova legge sull?editoria. All?articolo 1, comma 1, dice che si intende ?prodotto editoriale? qualsiasi prodotto realizzato allo scopo di diffondere informazioni, sia su carta che su mezzi elettronici. E fin qui ci arriviamo tutti.Al comma 3 però dice che al prodotto editoriale si applicano le disposizioni dell?articolo due della legge n. 47 del 1948. Precisando poi che se la pubblicazione è periodica, allora si applica l?articolo 5 della legge n. 47 del 1948. Ovviamente, sarebbe stato troppo sforzo spiegare che cosa dice questa legge n. 47 del 1948. Se volete saperlo ve la dovete andare a cercare. Ci mancherebbe altro!La chiarezza dovrebbe essere la prima virtù di una legge, perché se non sai che cosa dice, come fai a rispettarla?AnonimoSperavo fossero diversi, Clarence ecc.
Affari italiani, Clarence e tanti altri. Speravo fossero diversi, che tenessero alla internet, e invece si schierano in senso opposto, vedi Clarence, oppure non ne parlano.Questa legge conviene a tutti loro perche' gli fara' prendere soldi pubblici, anche quelli delle mie tasse, per rimanere sul mercato.Sono veramente dispiaciuto che solo realta' storiche come Peacelink, Interlex, PI o Vita stiano dando cosi' tanto per proteggere la internet.Ciao a tutti, scusate lo sfogo.Anonimolegislatori....
Io avrei due semplice domande:1) "Lo sanno quello che scrivono nelle leggi che approvano" ???2) "Conoscono la lingua italiana ed il significato della parole" ???So gia' che la risposta non arrivera'!!!AnonimoRe: legislatori....
- Scritto da: massimo> Io avrei due semplice domande:> > 1) "Lo sanno quello che scrivono nelle leggi> che approvano" ???si bene> > 2) "Conoscono la lingua italiana ed il> significato della parole" ???si e pure bene> > So gia' che la risposta non arrivera'!!!Conoscono pure gli effetti della legge 1) tutti i siti italiani sia che si trovino in italia o al estero sono ricattabili di chiusura se non iscritti 2) i siti registrati (auturozziati) ricevono finaziamenti statali, (cioè soldi nostri che potrebbero servire per pensioni scuola sanità)molti di questi siti sono in mano a le diverse parti politiche vedi tg5.com repubblica.ite ne nasceranno altri.Loro sanno benissimo quello fanno e sono MOLTO FURBI, e conoscono bene gli italiani, una legge del genere in altri paesi neanche ci provano a farla.byezAnonimoCi tenete tanto a squalificare il .IT ????
Domanda: Se trovo notevoli difficoltà a pubblicare un sito in italia cosa mi impedisce di farlo altrove?Lo so.... non devo essere offensivo! Ma qual'è la parola educata per definire i promotori di una sciocchezza simile? Con gli stessi meccanismi che spingono le aziende italiane a spostare i loro interessi, nonchè capitali, all'estero spingono chi vuole pubblicare un sito a rivolgersi altrove.Bravi! Bravissimi! Facciamo di tutto per rimanere il paese della pizza e del mandolino perchè, come al solito, gli interessi di pochi prevalgono.Attenzione! Abbiamo voluto l'Europa unita!? Adesso bisogna pedalare........non e' così che si difendono gli interessi dell'italia contro paesi che sono sempre parecchi passi davanti a noi. Dobbiamo imitare i paesi liberali, non la Cina.AnonimoRe: Ci tenete tanto a squalificare il .IT ????
il .IT era già sputtanato da tempo - io ho due domini: il primo è .IT e per averlo ho dovuto aspettare 50 giorni, l'altro è .NET è l'ho avuto dopo 15 minuti dalla richiesta.Mai più prenderò un dominio .IT, indipendentemente da questa legge (che comunque fa schifo)ciaorosso&neroAnonimoRe: Ci tenete tanto a squalificare il .IT ????
- Scritto da: rosso&nero> > > il .IT era già sputtanato da tempo - io ho> due domini: il primo è .IT e per averlo ho> dovuto aspettare 50 giorni, l'altro è .NET è> l'ho avuto dopo 15 minuti dalla richiesta.> Mai più prenderò un dominio .IT,> indipendentemente da questa legge (che> comunque fa schifo)> ciao> rosso&neroIo l'ho avuto in 48 ore, il .IT e in altrettanto tempo mi avrebbero dato NET COM ORG. Dipende a chi ti sei rivolto per la registrazione del dominio.La scelta del dominio dipende anche a che fine utilizzi il sito.Saluti.Biano/Nero Viola Giallo/RossoAnonimoSi è aperto il suk
Si è aperto il suk sotto l'occhio compiaciuto dell'Ordine dei giornalisti. Voi non lo sapete,lettori di www.bresciablob.com, ma sul sito che si occupa della raccolta delle firme (in data odierna 25.000) contro la recente, ambigua e liberticida nuova legge sull'editoria, si è scatenato un vero e proprio suk. Pubblicisti e giornalisti iscritti all'albo, arrapati dall'idea geniale del mercimonio, che si offrono "in affitto" al miglior offerente per firmare i siti come direttori responsabili. Improperi e querimonie da parte dei gestori dei siti, topi in fuga dalla nave che affonda. Uno spettacolo inverecondo. Nessuna linea d'azione unitaria, nessun obiettivo comune, nessun solidarismo. Spicca solo l'iscritto all'albo Michele Marziani (michele.m@esperya.com), che scrive : "Non risolve il problema, ma se non si trovassero altre soluzioni, come giornalista professionista mi metto a disposizione - GRATIS - per firmare come direttore responsabile tutti i siti senza scopro di lucro che ne avranno bisogno. Non e' granche', ma se puo' servire a dare una mano alla liberta' di opinione". da www.bresciablob.comAnonimoRe: Si è aperto il suk
- Scritto da: Rovetta Renato> Si è aperto il suk sotto l'occhio> compiaciuto dell'Ordine dei giornalisti. Voi> non lo sapete,lettori di> www.bresciablob.com, ma sul sito che si> occupa della raccolta delle firme (in data> odierna 25.000) contro la recente, ambigua e> liberticida nuova legge sull'editoria, si è> scatenato un vero e proprio suk. Pubblicisti> e giornalisti iscritti all'albo, arrapati> dall'idea geniale del mercimonio, che si> offrono "in affitto" al miglior offerente> per firmare i siti come direttori> responsabili. Improperi e querimonie da> parte dei gestori dei siti, topi in fuga> dalla nave che affonda. Uno spettacolo> inverecondo. Nessuna linea d'azione> unitaria, nessun obiettivo comune, nessun> solidarismo. Spicca solo l'iscritto all'albo> Michele Marziani (michele.m@esperya.com),> che scrive : "Non risolve il problema, ma se> non si trovassero altre soluzioni, come> giornalista professionista mi metto a> disposizione - GRATIS - per firmare come> direttore responsabile tutti i siti senza> scopro di lucro che ne avranno bisogno. Non> e' granche', ma se puo' servire a dare una> mano alla liberta' di opinione". da> www.bresciablob.comCondivido pienamente le ragioni di bresciablob. non si può andare avanti così con l'unico obiettivo della raccolta delle firme. occorre organizzarsi. e occorre soprattutto capire che all'origine di tutti i mali ci sta l'ordine dei giornalisti, questa corporazione di tipo feudale, unica nel mondo libero e democratico, che vuole imporre, insieme ai propri meschini privilegi, limiti (i suoi limiti) alla libertà di espressione. Badate bene che "occorre regolamentare" hanno cominciato a dirlo hitler e mussolini, e tra poco (vedrete vedrete...) comincerà berlusconi, che ci farà rimpiangere l'attuale normativa perlomeno ambigua, aperta a varie interpretazioni. vedrete berlusconi : "occorre mettere in condizioni di non nuocere chi rema contro, chi non ci lascia lavorare". ma se qualcuno, qualche incontrollabile, diffama? c'è il codice penale e civile come per qualsiasi cittadinoAnonimoscandaloso post di un giornalista su stampaclandes
andate sul forum di www.stampaclandestina.com per vedere cosa propone un sedicente giornalista dell'ordineAnonimoRe: scandaloso post di un giornalista su stampaclandes
- Scritto da: Chris> andate sul forum di> www.stampaclandestina.com per vedere cosa> propone un sedicente giornalista dell'ordineDicci almeno il subject.come lo trovo l'articolo di cui parli?come si chiama il sedicente giornalista?Anonimorisposte del sottosegretari Vannino Chiti
Io sono uno dei firmatari del referendum ma dopo avere letto su repubblica mi sono chiarito le idee, Vi prego visualizzare l'articolo in toto per dare modo a tutti di sapere e poter valutare la cosa.Grazie alberto--------------------------------------------------Legge sull'editoria e online. ROMA 10 Aprile 2001Il sottosegretariorisponde alle domande del forum di Repubblica.itChiti: "Si deve registraresolo chi chiede contributi""Nessun obbligo o vincolo per i siti Internetla norma non censura, offre nuove possibilità" - Nessun obbligo di registrazione, nessun nuovo vincolo e soprattutto nessun vincolo per i siti Internet. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per l'editoria Vannino Chiti, ribadisce che la nuova legge sull'editoria non deve preoccupare chi ha un sito. Rispondendo alle domande inviate dai partecipanti al forum aperto da Repubblica.it. Chiti ha cercato di fare chiarezza su una legge che, dalla sua entrata in vigore la settimana scorsa, ha messo in allarme molti utenti italiani, preoccupati di sapere se il loro sito deve sottostare alle nuove regole. Le domande che sono arrivate al forum sono di vario genere e quasi tutte sottopongono al sottosegretario il proprio caso personale. In generale, il dubbio che i naviganti hanno sollevato può essere sintetizzato così: "Ho un sito che gestisco in modo amatoriale e lo aggiorno periodicamente. Sono in regola con la nuova legge o devo iscrivermi in qualche albo o registro?"Per questo, tra le decine di quesiti inviati, è stata fatta una scelta. Le domande alle quali sono state date risposte specifiche sono quelle che rappresentavano dubbi e perplessità comuni a molte altre.Ecco le risposte del sottosegretario, precedute da una serie di quesiti che sintetizzano i dubbi della quasi totalità degli utenti."Le domande inviate - dice Chiti - fanno tutte riferimento a una presunta nuova norma, che sarebbe contenuta nella legge 62 del 2001 sull'editoria e sui prodotti editoriali, che avrebbe imposto l'iscrizione dei siti Internet. Ciò non è vero, non c'è alcun vincolo aggiuntivo di sorta da parte della legge per quello che riguarda i siti Internet, in particolare per quello che riguarda la registrazione dei siti informativi".Allora perché i dubbi sulla registrazione?"Di registrazione nella legge si parla all'articolo 16, ed è un meccanismo di semplificazione perché prevede l'equiparazione delle registrazioni attualmente esistenti con quelle nuove presso l'albo degli operatori della comunicazione. Insomma, registrarsi in quest'ultimo è la stessa cosa di registrarsi in tribunale come si è fatto finora".E chi si deve registrare?"Coloro che erano tenuti a farlo prima della nuova norma. Quindi la nuova legge non estende la platea in nessun modo".Un altro elemento di dubbio è l'articolo 1 della nuova norma, quello che dà una nuova definizione di prodotto editoriale che ora comprende anche i prodotti informativi multimediali. Chi produce questi ultimi,si deve registrare? "No. La definizione non implica l'obbligo di registrazione. E su questo non ci sono dubbi, non solo in via interpretativa, ma soprattutto in via formale. Perché la legge è, come si dice, 'non estensibile'. Cito testualmente: 'Per prodotto editoriale ai fini della presente legge', c'è scritto all'inizio. Solo ai fini della presente legge, ripeto, quindi questa indicazione sancisce in maniera esplicita e vincolante l'impossibilità di estendere la norma in via interpretativa. Pertanto le domande che nascono da questo assunto decadono perché non c'è alcun vincolo aggiuntivo di iscrizione di sorta da parte dei siti presenti su Internet".Ma c'è anche un aspetto della registrazione collegato con i contributi pubblici che un utente potrebbe ottenere, è così? "In prospettiva la legge prevede dei meccanismi di sostegno in termini di credito agevolato e soprattutto di credito di imposta anche a chi fa prodotti editoriali multimediali. E' evidente che quando sarà fatto il regolamento d'attuazione di questa norma questo aspetto sarà circoscritto. Per chi vorrà accedere a contributi è possibile che la norma preveda tutto quello che è attualmente previsto per chi già usufruisce di agevolazioni pubbliche. Quindi sarà prevista anche una formale iscrizione ai registri della comunicazione. Ma questo soltanto per chi vorrà accedere ai contributi e nei limiti in cui sarà scritto nel regolamento d'attuazione. Attualmente non c'è nessun tipo di vincolo e questo è bene sottolinearlo con chiarezza".Poi Chiti passa all'esame alcune domande del forum. Ecco le sue risposte.Ho una rivista di politica internazionale che si chiama "Acqua e Terre". Ho acquistato un dominio Internet che si chiama politicainternazionale.it. Perché quest'ultimo sia il sito ufficiale della rivista e considerato che hanno nomi diversi, devo registrare anche il nome del dominio come testata giornalistica? (Luca Laroni)"Non è obbligato. Come già detto, non c'è nessun vincolo di registrazione ma se lei volesse, può farlo in maniera autonoma. Ma ripeto ancora una volta non è obbligato, secondo me è opportuno, ma solamente opportuno, che rivista e dominio siano probabilmente registrati insieme con un nome analogo".E' possibile dal mio sito linkare dei giornali? (Stefano Negro)"Questo ancora una volta non c'entra nulla con la legge attuale. E' chiaro che se si entra in un sito diverso, evidentemente si corre il rischio di violare i diritti dell'editore di quel sito, ma questo riguarda la normativa generale, non riguarda questa norma specifica".Sono webmaster di un sito che riguarda la didattica speciale in favore di allievi disabili. A quali obblighi devo sottostare? (Renato Ceccon)"Non c'è alcun obbligo di nulla. Anzi io direi che proprio questi siti a favore dei disabili sono quelli che possono accedere più facilmente ai contributi che legge prevede".Se apro un prodotto editoriale in lingua italiana all'estero su un hosting estero, sono tenuto a rispettare la legge italiana? (Lapo Pedani)."Ripeto ancora una volta: non c'è nessun vincolo indicato da questa norma e quindi la problematica di per sé, o estero o italiano, è irrilevante".Vorrei avere informazioni sull'albo dei comunicatori. (Claudio Cerfoglia)"Il registro è previsto dalla cosiddetta legge Maccanico, la legge 249/97, ed è il registro sempre presso l'Autorità per le telecomunicazioni che ha assorbito il registro nazionale della stampa e la figura del garante per l'editoria".La legge ha intenti censori, viola le leggi sulla privacy ed è in contrasto con alcuni fondamentali principi di libertà (vari lettori)."La legge sull'editoria non ha intenti censori e non lede alcun diritto e quindi tutta la similitudine di presunta violazione addirittura della dichiarazione dei diritti dell'uomo non ha ragione di esistere".AnonimoRe: risposte del sottosegretari Vannino Chiti
- Scritto da: Alberto> Io sono uno dei firmatari del referendumGuarda che non esiste nessun referendum.Questa e' solo una petizione.Firmare per un referendum non e' di certo una cosa che si possa fare on-line.Richiede la presenza di un funzionario incaricato se non sbaglio (di solito si va a firmare in comune).> ma> dopo avere letto su repubblica mi sono> chiarito le idee, Vi prego visualizzare> l'articolo in toto per dare modo a tutti di> sapere e poter valutare la cosa.Articolo vecchio e gia' sbugiardato piu' volteVai a leggere su www.interlex.it.Chiti tra l'altro non capisce che dell'articolo 16 non frega niente a nessuno.Il problema sta tutto nell'articolo 1 comma 3 e lui si e' ben guardato dal nominarlo.AnonimoRe: risposte del sottosegretari Vannino Chiti
- Scritto da: Alberto> Io sono uno dei firmatari del referendum ma> dopo avere letto su repubblica mi sono> chiarito le idee, Vi prego visualizzare> l'articolo in toto per dare modo a tutti di> sapere e poter valutare la cosa.> Grazie albertoPovero alberto...> sito. Rispondendo alle domande inviate dai> partecipanti al forum aperto da> Repubblica.it. > > Le domande che sono arrivate al forum sono> di vario genere e quasi tutte sottopongono> al sottosegretario il proprio caso> personale. In generale, il dubbio che i> naviganti hanno sollevato può essere> sintetizzato così: Non è vero, la selezione delle domande è stata di comodo e non ha chiarito un bel nulla...Non credo che tanti esponenti politici e di altri settori abbiano "frainteso", hanno semplicemente letto la legge e capito l'unica cosa da capire: SI TRATTA DI UN BAVAGLIO BELLO E BUONO, portato avanti agitando il borsello dei finanziamenti!> "Ho un sito che gestisco in modo amatoriale> e lo aggiorno periodicamente. Sono in regola> con la nuova legge o devo iscrivermi in> qualche albo o registro?Certo sei in regola, se però intendi farci girare anche un solo banner a pagamento NON LO SEI PIU'...> "Per questo, tra le decine di quesiti> inviati, è stata fatta una scelta. Le> domande alle quali sono state date risposte> specifiche sono quelle che rappresentavano> dubbi e perplessità comuni a molte altre.... emh... avrei qualcosa da ridire: ho letto le domande del forum e questa mi sembra una semplificazione decisamente eccessiva, di comodo.> registrazione?"Di registrazione nella legge> si parla all'articolo 16, ed è un meccanismo> di semplificazione perché prevede> l'equiparazione delle registrazioni> attualmente esistenti con quelle nuove> presso l'albo degli operatori della> comunicazione. HAHHA e la chiama semplificazione HAHHAHA> Insomma, registrarsi in quest'ultimo è la> stessa cosa di registrarsi in tribunale come> si è fatto finora".??? ma chi lo ha fatto fin'ora? I siti internet?> E chi si deve registrare?"Coloro che erano> tenuti a farlo prima della nuova norma. Ah, ecco...!!! (Assurdo)ecc. ecc.. in questi giorni queste parole di questa specie di gorilla detto anche sottosegretario sono state smentite da più parti... e anche qui su PI se ne è parlato diffusamente... perché, alberto, vuoi ricominciare da capo???> "La legge sull'editoria non ha intenti> censori e non lede alcun diritto e quindi> tutta la similitudine di presunta violazione> addirittura della dichiarazione dei diritti> dell'uomo non ha ragione di esistere".HAHAHAHHHAHHHAHHASe volevano sovvenzionare, prima della campagna elettorale, i giornali e i giornalisti potevano farlo senza rompere le palle a tanta gente... ma hanno voluto esagerare, hanno voluto mettersi nella condizione di far dire all'ODG o alla magistratura chi può aprire bocca e chi no... E' semplicemente una legge scandalosa per cui ci ride dietro la francia e gli USA...Perché non rifletti?AnonimoRe: risposte del sottosegretari Vannino Chiti
Evidentemente giudichi tutti gli altri, Chiti compreso, con il tuo metro: della disonestà intellettuale. Forse sei abituato a comportarti verso gli altri così come vuoi accreditare coloro che esprimono un'opinione che non ti piace e danno una lettura della legge sicuramente più rispondente alla volontà del Parlamento che l'ha approvata di quanto non se ne possa dare collericamente, senza pacatezza e con oggettività.- Scritto da: S. Lieri> - Scritto da: Alberto> > Io sono uno dei firmatari del referendum> ma> > dopo avere letto su repubblica mi sono> > chiarito le idee, Vi prego visualizzare> > l'articolo in toto per dare modo a tutti> di> > sapere e poter valutare la cosa.> > Grazie alberto> > Povero alberto...> > > sito. Rispondendo alle domande inviate dai> > partecipanti al forum aperto da> > Repubblica.it. > > > > Le domande che sono arrivate al forum sono> > di vario genere e quasi tutte sottopongono> > al sottosegretario il proprio caso> > personale. In generale, il dubbio che i> > naviganti hanno sollevato può essere> > sintetizzato così: > > Non è vero, la selezione delle domande è> stata di comodo e non ha chiarito un bel> nulla...> Non credo che tanti esponenti politici e di> altri settori abbiano "frainteso", hanno> semplicemente letto la legge e capito> l'unica cosa da capire: SI TRATTA DI UN> BAVAGLIO BELLO E BUONO, portato avanti> agitando il borsello dei finanziamenti!> > > > "Ho un sito che gestisco in modo> amatoriale> > e lo aggiorno periodicamente. Sono in> regola> > con la nuova legge o devo iscrivermi in> > qualche albo o registro?> > Certo sei in regola, se però intendi farci> girare anche un solo banner a pagamento NON> LO SEI PIU'...> > > > "Per questo, tra le decine di quesiti> > inviati, è stata fatta una scelta. Le> > domande alle quali sono state date> risposte> > specifiche sono quelle che rappresentavano> > dubbi e perplessità comuni a molte altre.> > ... emh... avrei qualcosa da ridire: ho> letto le domande del forum e questa mi> sembra una semplificazione decisamente> eccessiva, di comodo.> > > > registrazione?"Di registrazione nella> legge> > si parla all'articolo 16, ed è un> meccanismo> > di semplificazione perché prevede> > l'equiparazione delle registrazioni> > attualmente esistenti con quelle nuove> > presso l'albo degli operatori della> > comunicazione. > > HAHHA e la chiama semplificazione HAHHAHA> > > Insomma, registrarsi in quest'ultimo è la> > stessa cosa di registrarsi in tribunale> come> > si è fatto finora".> > ??? ma chi lo ha fatto fin'ora? I siti> internet?> > > E chi si deve registrare?"Coloro che erano> > tenuti a farlo prima della nuova norma. > > Ah, ecco...!!! (Assurdo)> > ecc. ecc.. in questi giorni queste parole di> questa specie di gorilla detto anche> sottosegretario sono state smentite da più> parti... e anche qui su PI se ne è parlato> diffusamente... perché, alberto, vuoi> ricominciare da capo???> > > "La legge sull'editoria non ha intenti> > censori e non lede alcun diritto e quindi> > tutta la similitudine di presunta> violazione> > addirittura della dichiarazione dei> diritti> > dell'uomo non ha ragione di esistere".> > HAHAHAHHHAHHHAHHA> Se volevano sovvenzionare, prima della> campagna elettorale, i giornali e i> giornalisti potevano farlo senza rompere le> palle a tanta gente... ma hanno voluto> esagerare, hanno voluto mettersi nella> condizione di far dire all'ODG o alla> magistratura chi può aprire bocca e chi> no... > > E' semplicemente una legge scandalosa per> cui ci ride dietro la francia e gli USA...> > Perché non rifletti?AnonimoNO ALLA CENSURA - NO AL PANICO
Riproduco qui l'opinione di un'Associazione sulla quale non si "dovrebbero" avere sospetti di sorta e ripropongo così le mie riflessioni su una scompostezza di interventi e di male parole espresse contro chi aveva, sin dall'inizio, cercato di porre nella giusta dimensione la natura e la portata della legge, ancorchè mal formulata, COME HO SEMPRE SOSTENUTO. E ribadisco che il regolamento di attuazione potrà essere lo strumento utile, al momento, per integrarla in senso libertario, così come ha cercato di chiarire Giulietti e quanti hanno tentato di darne un'interpretazione "aperta".DA LEGGERE E DIFFONDERELIBERTA' DI ESPRESSIONE IN RETE - DOMANDE E RISPOSTEA CURA DI PEACELINK - ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO DELL'INFORMAZIONEwww.peacelink.it - info@peacelink.itINDICE DELLE DOMANDE1 - Ok, veniamo al dunque: il mio sito e' illegale ?2 - Perche' nei giorni scorsi sono stati lanciati degli appelli controla censura in rete ?3 - Se il mio sito e' ancora legale, allora perche' in questi giornic'e' stata tutta questa confusione ?4 - Devo fare qualcosa per "mettere in regola" il mio sito ?5 - Che cosa si puo' fare per prevenire l'imbavagliamento della rete ?6 - Come posso tenermi informato su quello che accade ?---------------------------------------------------------1 - Ok, veniamo al dunque: il mio sito e' illegale ?ASSOLUTAMENTE NO ! Per il momento la produzione e lo scambio diinformazioni in rete e' una attivita' perfettamente lecita, e lo sara'fino a quando saranno ancora in vigore l'articolo 21 della CostituzioneItaliana e la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.2 - Perche' nei giorni scorsi sono stati lanciati degli appelli controla censura in rete ?Ci sono stati due appelli: uno lanciato dall'associazione PeaceLink euno lanciato dalla rivista "Punto Informatico".L'appello dell'associazione PeaceLink riguardava la proposta di legge7292, una proposta di legge che avrebbe esteso gli obblighi in vigoreper le riviste cartacee (registrazione della testata ed individuazionedel direttore responsabile) a qualsiasi "periodico telematico". Ladefinizione di "periodico telematico" contenuta nella proposta di legge7292 era molto generica, e includeva di fatto qualsiasi sito webaggiornato con periodicita'.E' per questo che PeaceLink ha lanciato una campagna contro la propostadi legge n.7292, per evitare possibili interpretazioni restrittive eillibertarie della legge sulla stampa. Infatti chiunque avesse voluto"tappare la bocca" a un sito internet non avrebbe dovuto fare altro chedenunciarlo come "periodico telematico non registrato".Fortunatamente la proposta di legge e' stata bloccata dalla chiusuradelle camere, e quindi questo pericolo e' stato scongiurato.Nei giorni scorsi il quotidiano telematico "Punto Informatico" halanciato un nuovo allarme, con un appello che riguarda la leggesull'EDITORIA, che e' stata recentemente approvata. Questa leggecontiene una definizione ambigua di "Prodotto Editoriale", ed estendegli obblighi di registrazione gia' in vigore per le testategiornalistiche a tutti i "prodotti editoriali".In base a questa definizione qualsiasi sito web POTREBBE essere definitocome un prodotto editoriale, e quindi ricadere automaticamente sottol'obbligo di registrazione. Ripeto, qualsiasi sito web POTREBBE esseretrattato come un prodotto editoriale, ma non e' detto che cio' avvenga.La legge sull'editoria non e' un pericolo CONCRETO perche' introducedegli obblighi, ma e' solo un RISCHIO POTENZIALE, perche' per farchiudere un sito basterebbe dimostrare che si tratta di un "prodottoeditoriale" non registrato.Proprio per evitare i rischi derivanti da questa formulazione ambiguacontenuta nella legge sull'editoria, "Punto Informatico" ha lanciato unappello per abolire e sostituire gli articoli della legge in cui sidefinisce il "prodotto editoriale" e si obbliga tutti i "prodottieditoriali" a registrarsi come fanno le testate giornalistiche. Meglioessere chiari sin dall'inizio che pentirsi quando una legge scritta malee in forma troppo generica viene interpretata in senso repressivo.3 - Se il mio sito e' ancora legale, allora perche' in questi giornic'e' stata tutta questa confusione ?L'appello lanciato da "Punto Informatico" ha creato una vasta ondata diprotesta, che ha avuto due effetti desiderati e uno indesiderato. Ilprimo effetto (desiderato) e' stato quello di denunciare la formulazioneambigua e poco chiara della legge sull'editoria, una legge che, se maleinterpretata (sottolineo SE), potrebbe davvero diventare uno strumentorepressivo, ammesso che ci sia qualcuno cosi' spregiudicato da definire"prodotto editoriale" il sito web realizzato dalla parrocchia diVattelapesca o dall'associazione di Canicatti'. Il secondo effetto(anch'esso desiderato) e' stato quello di mettere in evidenza iltentativo di riprodurre in rete i meccanismi di divisione tra"produttori" e "utenti" che caratterizzano il mondo della carta stampatae della televisione. Questo tentativo e' ormai in atto da vari anni, esi sta scontrando con un mezzo di comunicazione fortemente libertario,dove la produzione di informazioni, articoli, dossier, analisi edibattiti non e' piu' una faccenda riservata agli "addetti ai lavori",ma e' considerata come un diritto inalienabile da parte di tutti i"produttori/utenti". E' importante che sempre piu' persone sianoconsapevoli di questo scontro tra l'informazione professionale ecommerciale (che vorrebbe rimanere anche in rete l'unica informazione"accreditata" e riconosciuta ufficialmente) e la libera informazioneprodotta da cittadini, associazioni, missionari, studenti, disoccupati egruppi di volontari.L'effetto indesiderato di questo appello e' stata la diffusione diun'ondata di panico incontrollato, con siti web che hanno chiuso ibattenti (per poi riaprire in un secondo tempo), provider che invitano a"mettersi in regola", persone allarmate che scrivono ai loro conoscentimessaggi dal subject "siamo tutti fuorilegge".4 - Devo fare qualcosa per "mettere in regola" il mio sito ?Ripeto, NON C'E' BISOGNO DI FARE ASSOLUTAMENTE NULLA. Fin quandol'articolo 21 della costituzione ci dara' la liberta' di esprimerci "conla parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione", non siamo noi adoverci mettere in regola, ma sono le leggi anticostituzionali a doveressere riscritte. Alcuni siti internet molto autorevoli che si occupanodi telematica e diritto hanno gia' pubblicato alcune "raccomandazioni" edelle "norme" per "mettere in regola" il proprio sito. Tuttavia questenorme hanno alcune controindicazioni:a) danno per scontato che la legge sull'editoria venga interpretata nelmodo peggiore possibile, cosa che non e' assolutamente sicura.b) hanno come effetto collaterale la diffusione di panico incontrollatotra chi non si e' ancora "mesAnonimosi' alla registrazione contro lo sfruttamento
Purtroppo appertengo alla categoria di persone che partite con grande slancio nella web adventure, si sono ritrovate sfruttate per colpa di una pseudo iniziativa editoriale. Nella fattispecie la mia Rivista on line (che si definisce tale senza averne il diritto) fa lavorare me e i miei colleghi come veri e propri redattori, ma poi, alla richiesta di registrazione della testata al fine dell'ottenimento del patentino di pubblicisti da parte nostra risponde con una specie di liberatoria dove ci chiede di dichiarare che siamo noi ad affittare i suoi spazi per pubblicare cose di cui ci assumiamo la totale responsabilità. Badate bene, io e i miei colleghi lavoriamo praticamente gratis. La rivista si chiama Exibart.com ed è davvero ora di dire basta a soprusi come questi. La vostra petizione non la firmo e sono anzi pienamente convinta che servano molte, molte più regole.AnonimoRe: contro lo sfruttamento non basta un sindacato?
- Scritto da: Germana Mudanò> La vostra petizione non> la firmo e sono anzi pienamente convinta che> servano molte, molte più regole.Perche' i metalmeccanici e i tessili, contro il lavoro nero, devono accontentarsi dei sindacati,mentre per i giornalisti occorre, oltre al sindacato, l'Ordine?Per quanto l'universita' sia un luogo dove prolifera il lavoro nero, non ce l'hanno neppurei docenti universitari, l'ordine.AnonimoRe: si' alla registrazione contro lo sfruttamento
- Scritto da: Germana Mudanò....omissis.....Gentile Germana La tua contrarietà alla petizione è motivata da risentimento personale, ancorchè giustificato. I problemi sindacali tuoi e dei tuoi compagni di lavoro possono essere risolti con ben altre normative vigenti, senza che ci sia l'obbligo della registrazione per tutti coloro che fanno informazione nel web, siano essi professionisti che amatori. A mio modesto parere, ancor prima della nuova legge sull'editoria, chi faceva informazione professionale sulla rete, era già tenuto a registrarsi al tribunale e rispettare le leggi che disciplinano i rapporti di lavoro subordinato o, comunque di collaborazione coordinata e continuativa, ovvero di prestazione d'opera intelletuale e professionale. Se volete risolvere i vostri problemi vi rivolgete all'Ispettorato del lavoro competente, denunciate le violazioni del vostro datore di lavoro e vedrai che anche a voi applicheranno il CCNL che vi spetta. In un sito come questo, dove il caldo ha dato un po' alla testa, affermare così "brutalmente" quello che tutti osteggiano è come andare a chiudersi nella tana del leone (affamato!). Inoltre, per ora grazie a Dio, ci sono sempre i sindacati che possono svolgere un'azione di sostegno e rivendicativa di lavoratori "sfruttati". Semmai speriamo che anche dopo il 13 maggio p.v. si possa essere sempre altrettanto garantiti nei nostri diritti e nelle nostre libertà costituzionali. Un saluto a te e ai tuoi compagni di lavoro.AnonimoRe: si' alla registrazione contro lo sfruttamento
- Scritto da: Elis> > > - Scritto da: Germana Mudanò> ....omissis.....> > Gentile Germana> La tua contrarietà alla petizione è> motivata da risentimento personale, ancorchè> giustificato...Non ho quasi nulla da aggiungere al tuo discorso.Pero' dopo i nostri contrasti in vari thread non volevo lasciarmi sfuggire un'occasione in cui andiamo daccordo.> ...> A mio modesto parere, ancor prima della> nuova legge sull'editoria, chi faceva> informazione professionale sulla rete, era> già tenuto a registrarsi al tribunale e> rispettare le leggi che disciplinano i> rapporti di lavoro subordinato o, comunque> di collaborazione coordinata e continuativa,> ovvero di prestazione d'opera intelletuale e> professionale.La questione era discussa.Comunque se la legge dicesse chiaramente (senza spazi per interpretazioni personali) che la registrazione e' dovuta solo per le imprese editoriali che fanno dell'informazione la propria attivita' principale (adesso non prendetela come una proposta di definizione, son sicuro che lascerebbe dei buchi enormi, cercate solo di capire quello che voglio dire) io resterei contrario (come sono contrario all'ordine dei giornalisti), ma sicuramente con toni molto piu' pacati.> ...> In un sito come questo, dove il caldo ha> dato un po' alla testa, affermare così> "brutalmente" quello che tutti osteggiano è> come andare a chiudersi nella tana del leone> (affamato!).E', vero ci siamo tutti un po' scaldati.Pero' non e' che siamo proprio delle furie.Come vedi siamo gia' in due a rispondere con toni piu' che pacati.Colgo l'occasione per lanciare un appello.Moderiamo i termini. Lanciare insulti a chi esprime delle opinioni diverse dalle nostre non aumenta la forza delle nostre argomentazioni.Ora la mia memoria mi abbandona pero' c'era una citazione (non ricordo di chi, Gandhi?) che diceva pressappoco:Se hai ragione non ti arrabbiare, non ne hai motivo.Se hai torto non ti arrabbiare, non puoi permettertelo.Chi conosce la citazione esatta me la puo' postare?AnonimoRe: si' alla registrazione contro lo sfruttamento
- Scritto da: Germana Mudanò> La rivista si chiama> Exibart.com ed è davvero ora di dire basta a> soprusi come questi. La vostra petizione non> la firmo e sono anzi pienamente convinta che> servano molte, molte più regole.Scusa, ma non potrei essere piu' in disaccordo!La rivista non vi riconosce come redattori?E praticamente non vi paga?Allora, la soluzione non e' una legge che imbrigli l'editoria un line.La soluzione e' che voi ve ne andiate sbattendo la porta e fondiate (E SIATE LIBERI DI FARLO, cosa di cui non sono sicuro con la nuova legge) una nuova testata!Tu sei proprio una delle persone che piu' saranno svantaggiate dalla nuova legge. A meno che, in fondo, non ti piaccia la tua situazione.AnonimoRe: La commissione che ha approvato la legge
- Scritto da: Andrea Polci> - Scritto da: Gino.....omissis.........Senti Andrea, la formulazione dell'art.1 è sicuramente infelice. Da ciò però non ne deriva tutto ciò che si è voluto e si vuol far credere o che anche, in buona fede, si teme.Ho sottoscritto la petizione, tuttavia, non sono mai stato del tutto convinto delle interpretazioni più "apocalittiche", nè me la sento di contestare in malo modo chi ha partecipazione alla formazione della legge stessa, sia pure che abbia sottovalutato il testo così come appare ad una prima sommaria e letterale comprensione.Tutto questo can can infernale da esagitati, a me sembra che dimostri che siamo ben rappresentati in Parlamento. Traiamo conclusioni affrettate, tranciamo giudizi, appezziamo le persone e quant'altro. Che cosa ci aspettiamo quindi se siamo noi per primi degli sprovveduti?Con un'azione civile di ferme rimostranze, una petizione ben formulata e ben supportata, dai toni decisi ma corretti otterremmo certamente di più e senza mandarla, anora una volta in "campagna elettorale" e farci strumentalizzare o da questi o da quello. E magari da qualche candidato profittatore come quel radicale di Firenze. Saluti.Anonimoha ragione
ha ragione. c'è un panico esagerato. sembriamo dei topi in gabbia. e lo sapevamo già che i giornalisti non sono altro che dei mercanti corporatvi che pensano solo al loro interesse. altro che libertà costituzionali.AnonimoRe: ha ragione, se fosse...
- Scritto da: ennio> ha ragione. c'è un panico esagerato.> sembriamo dei topi in gabbia. e lo sapevamo> già che i giornalisti non sono altro che dei> mercanti corporatvi che pensano solo al loro> interesse. altro che libertà costituzionali.Se fosse panico forse avete ragione, ma ....la nostra è "indignazione" e ribellione democratica verso una legge che viola palesementela COSTITUZIONE ITALIANAAnonimoUn poca di "parcondition" per favore
Non mi trovate d'accordo sulla Vostra petizione. Già adesso ogni notiziario televisivo o virtuale dice cose diverse dalla verità.Nella Vostra proposta si otterrebbe l'anarchia informativa che non si può confondere con la libertà di dire quello che si vuole.Trovo giusto quindi quello che ha fatto questo Governo e mi sorge un sospetto nei vostri confronti di agire verso una sola parte politica.Se avete ambizioni di fare informazione dovreste agire in modo più imparziale chiedendo il parere anche dei favorevoli all'attuale legge e non lanciarvi subito in campagne sante solo perchè certe norme toccano i vostri interessi. SalutiAnonimoRe: Un poca di
Sei proprio un ingenuo. Qualche giorno fa PI aveva detto di aver richiesto i pareri a tutti "gli interessati", ma nessuno tra i "favorevoli" ha voluto affrontare il confronto su PI...Non ti viene in mente nulla?- Scritto da: Arnaldo> Non mi trovate d'accordo sulla Vostra> petizione. Già adesso ogni notiziario> televisivo o virtuale dice cose diverse> dalla verità.> Nella Vostra proposta si otterrebbe> l'anarchia informativa che non si può> confondere con la libertà di dire quello che> si vuole.> Trovo giusto quindi quello che ha fatto> questo Governo e mi sorge un sospetto nei> vostri confronti di agire verso una sola> parte politica.> Se avete ambizioni di fare informazione> dovreste agire in modo più imparziale> chiedendo il parere anche dei favorevoli> all'attuale legge e non lanciarvi subito in> campagne sante solo perchè certe norme> toccano i vostri interessi. SalutiAnonimoRe: Un poca di
- Scritto da: Arnaldo> Se avete ambizioni di fare informazione> dovreste agire in modo più imparziale> chiedendo il parere anche dei favorevoli> all'attuale legge e non lanciarvi subito in> campagne sante solo perchè certe norme> toccano i vostri interessi. SalutiE se i favorevoli a questa legge avessero chiesto cosa ne pensavano gli utenti PRIMA DI FARLA, invece?Sai perche' non l'hanno fatto?Perche' questa legge e' stata discussa tra "fratelli" massoni, in momento non meglio precisato, in qualche riunione di loggia.Perche' QUESTA e' la parte dei giornalisti che l'ha voluta: quella massonica.Adesso che facciamo, andiamo dal gran maestro a chiedere cosa ne pensa?AnonimoRe: Un poca di
- Scritto da: Arnaldo> Non mi trovate d'accordo sulla Vostra> petizione. Già adesso ogni notiziario> televisivo o virtuale dice cose diverse> dalla verità.Appunto. L'attuale sistema non garantisce un bel niente, mentre pone vincoli pesanti sulla liberta' di espressione, soprattutto se estesi ad un mezzo leggero (nel senso che non richiede risorse ingenti) come la rete.> Nella Vostra proposta si otterrebbe> l'anarchia informativa che non si può> confondere con la libertà di dire quello che> si vuole.Se vogliamo porre dei vincoli sull'informazione professionale (che poi ci sara' il problema di definire in modo non ambiguo) se ne puo' discutere. Punto-informatico ad esempio era registrato ben prima che questa legge fosse approvata, se non erro.Quello che invece non ha senso e' imporre gli stessi vincoli a chi non ha nessuna intenzione di costruire un'impresa editoriale, ma semplicemente vuole esercitare il proprio diritto di espressione attraverso un mezzo come la rete.> Trovo giusto quindi quello che ha fatto> questo Governo e mi sorge un sospetto nei> vostri confronti di agire verso una sola> parte politica.Guarda che qui' trovi gente di tutti i partiti.Questa legge non l'ha approvata solo la maggioranza. Nella commissione 1^a Affari Costituzionali del Senato la legge e' stata approvata (in via definitiva e senza passaggio in aula) quasi all'unanimita', quindi anche coi voti dell'opposizione.E' stata proposta da uno della lega e sottoscritta da parlamentari di vari gruppi politici.Quindi non venirci a dire che ce l'abbiamo solo col governo.> Se avete ambizioni di fare informazione> dovreste agire in modo più imparziale> chiedendo il parere anche dei favorevoli> all'attuale legge e non lanciarvi subito in> campagne sante solo perchè certe norme> toccano i vostri interessi.Io non ho nessuna ambizione. Non gestisco un sito.Pero' voglio essere libero di poterlo fare se ne avessi voglia.Se voglio mettere su un sito in cui ogni giorno pubblico il diario della mia giornata, nel caso qualcuno lo trovasse interessante, perche' mai dovrei registrare il mio sito presso il tribunale e trovare un direttore responsabile iscritto all'albo che me lo controfirmi?Possibile che ancora non si comprenda come con la rete la distizione tra produttore di informazione e utente diviene sfumata, quasi insignificante?Su questo sito chi e' che produce informazione, punto-informatico?Ma i messaggi sul forum non li scrive la redazione di punto-informatico. Che si fa, deve rispondere anche di questi (e ti assicuro che rispondere si, se puo' essere minimamente sensato in questo caso non lo e' in tantissimi altri, come il caso dei newsgroup).Delle opinioni espresse deve rispondere l'autore (e ci sono modi per individuarlo). Sempre, indipendentemente dal mezzo e indipendentemente da qualsiasi registrazione.Se si vuole discutere seriamente su come far si che l'autore sia sempre rintracciabile (garantendogli nel contempo il diritto alla privacy) si puo' aprire il dibattito, ma e' un discorso che va affrontanto con notevoli conoscenze tecniche.Non si puo' pensare di risolvere tutto dicendo che su ogni pubblicazione va riportato il luogo di stampa.AnonimoRe: Un poca di
- Scritto da: Arnaldo> Non mi trovate d'accordo sulla Vostra> petizione. Già adesso ogni notiziario> televisivo o virtuale dice cose diverse> dalla verità.> Nella Vostra proposta si otterrebbe> l'anarchia informativa che non si può> confondere con la libertà di dire quello che> si vuole.E' proprio vero che la madre degli imbecilli è sempre incinta! E noi lottiamo perchè anche tu possa parlare!!!!!AnonimoRe: Un poca di
- Scritto da: primodis> - Scritto da: Arnaldo> > Non mi trovate d'accordo sulla Vostra> > petizione. Già adesso ogni notiziario> > televisivo o virtuale dice cose diverse> > dalla verità.> > Nella Vostra proposta si otterrebbe> > l'anarchia informativa che non si può> > confondere con la libertà di dire quello> che> > si vuole.> > E' proprio vero che la madre degli imbecilli> è sempre incinta! E noi lottiamo perchè> anche tu possa parlare!!!!!Piano con gli insulti!Che cosa ha aggiunto questa frase alle nostre argomentazioni?Non capisci che in questo modo danneggi soltanto chi e' contrario alla legge?Se non ritenevi Arnaldo degno di una risposta sensata potevi semplicemente ignorarlo.Anonimo... guarda che si dice "par condicio" (è latino!)
AnonimoRe: Un poca di
- Scritto da: Arnaldo> Non mi trovate d'accordo sulla Vostra> petizione. Già adesso ogni notiziario> televisivo o virtuale dice cose diverse> dalla verità.> Nella Vostra proposta si otterrebbe> l'anarchia informativa che non si può> confondere con la libertà di dire quello che> si vuole.> Trovo giusto quindi quello che ha fatto> questo Governo e mi sorge un sospetto nei> vostri confronti di agire verso una sola> parte politica.> Se avete ambizioni di fare informazione> dovreste agire in modo più imparziale> chiedendo il parere anche dei favorevoli> all'attuale legge e non lanciarvi subito in> campagne sante solo perchè certe norme> toccano i vostri interessi. SalutiDicono cosi' anche in Cina .....AnonimoRe: Un poca di
> > Dicono cosi' anche in Cina .....UN POCA di volte sbaglio anch'io spesso nelgrammaticare in iTAliano, spero che questapersona non faccia il giornalista....Io non l' HO facio quindi posso anche permettermidi Sbagliare a scrivere.ciao ciao www.AnonimoAnarchia e' spesso democrazia
Alla fine il punto e' sempre quello, vietare ad una persona la possibilita' di fare una cosa, in maniera che un'altro lo faccia al posto suo (in modo da avere guadagni di potere e economici).La paura dell'anarchia a volte nasce dal piu' che lecito diritto che ci siano delle regole che difendano dai prepotenti, ma spesso, molto spesso, nasconde il tentatativo di soffocare la liberta' di molti a vantaggio di pochi (il contrario della democrazia).L'editoria, il giornalismo, ha un indice di affidabilita', di correttezza, vicino a zero, quello che conta e' lo scoop, l'audiens, ma nonostante tutto si vuole dare a loro il controllo dell'informazione. E' assurdo, se l'affidabilita' dell'informazionre e' cosi scarsa la logica vuole che si aumentino e di molto, le possibili fonti di informazione, almeno cosi si ha un contradditorio fra le varie voci, si ha la possibilita' di fornire la propria visione.E' un brutto sintomo quando dimenticando il passato, anche il recente passato, si crede ingenuamente o meno, alle buone intenzioni o interpretazioni dei vari politici.Lo sanno anche i sassi che conta solo quello che e' pubblicato sulla gazzetta ufficiale.Il resto non ha valore, e' solo una indicazione, perfino le circolari interne dei vari ministeri hanno un valore ben misero.Salve DbgAnonimoRe: Anarchia e' spesso democrazia
- Scritto da: Dbg> ..> > La paura dell'anarchia a volte nasce dal> piu' che lecito diritto che ci siano delle> regole che difendano dai prepotenti, ma> spesso, molto spesso, nasconde il> tentatativo di soffocare la liberta' di> molti a vantaggio di pochi (il contrario> della democrazia).Sono daccordo che piu' regole non significhi necessariamente democrazia.Ma dissento quando dici che anarchia e' spesso democrazia.La democrazia, come spesso accade, sta nel mezzo.Va continuamente ricercato un equilibrio tra regole e liberta'.> ...> E' assurdo, se l'affidabilita'> dell'informazionre e' cosi scarsa la logica> vuole che si aumentino e di molto, le> possibili fonti di informazione, almeno cosi> si ha un contradditorio fra le varie voci,> si ha la possibilita' di fornire la propria> visione.Pienamente daccordo.> ...> Lo sanno anche i sassi che conta solo quello> che e' pubblicato sulla gazzetta ufficiale.> Il resto non ha valore, e' solo una> indicazione, perfino le circolari interne> dei vari ministeri hanno un valore ben> misero.L'ho ripetuto fino alla nausea.AnonimoRe: Anarchia e' spesso democrazia
- Scritto da: Dbg> Alla fine il punto e' sempre quello, vietare> ad una persona la possibilita' di fare una> cosa, in maniera che un'altro lo faccia al> posto suo (in modo da avere guadagni di> potere e economici).> > La paura dell'anarchia a volte nasce dal> piu' che lecito diritto che ci siano delle> regole che difendano dai prepotenti, ma> spesso, molto spesso, nasconde il> tentatativo di soffocare la liberta' di> molti a vantaggio di pochi (il contrario> della democrazia).> > L'editoria, il giornalismo, ha un indice di> affidabilita', di correttezza, vicino a> zero, quello che conta e' lo scoop,> l'audiens, ma nonostante tutto si vuole dare> a loro il controllo dell'informazione. > E' assurdo, se l'affidabilita'> dell'informazionre e' cosi scarsa la logica> vuole che si aumentino e di molto, le> possibili fonti di informazione, almeno cosi> si ha un contradditorio fra le varie voci,> si ha la possibilita' di fornire la propria> visione.> > E' un brutto sintomo quando dimenticando il> passato, anche il recente passato, si crede> ingenuamente o meno, alle buone intenzioni o> interpretazioni dei vari politici.> > Lo sanno anche i sassi che conta solo quello> che e' pubblicato sulla gazzetta ufficiale.> Il resto non ha valore, e' solo una> indicazione, perfino le circolari interne> dei vari ministeri hanno un valore ben> misero.> > Salve> DbgANARCHIA MEGLIO DI DEMOCRAZIAse non fosse violata dagli Stati coercitivi"solo la menzogna ha bisogno del sostegno dello Stato, la verità sta in piedi da sola" Thomas Jefferson (autore della Dichiarazione d'Indipendenza usa)se ci fosse una consuetudine a produrre, organizzare, pubblicare e utilizzare le REPUTAZIONI da chiunque a chiunque su chiunque, faremmo a meno di qualunque controllo statale sulle informazioni, anche quelle a tutela degli utenti-consumatori, i calunniatori e i cialtroni sarebbero additati pubblicamente in rete, soppesati e contabilizzati in tempo reale (contapalle digitale?!) dai loro stessi ascoltatori, reputazioni reciproche tra pari, diversi standard, diversi impegni e diverse etiche in ciascuna professione, ci sarebbe una concorrenza illimitata a guadagnarsi la fiducia degli utenti (sobrietà e trasparenza), poichè non esiste nessuna Verità in tasca a nessuno, tantomeno una Verità di Stato, alcuni soggetti (individui e organizzazioni) saprebbero guadagnarsi grande autorevolezza (anzichè imporre autorità), altri risulterebbero inaffidabili, e ognuno finalmente saprebbe benissimo come regolarsi in ogni questione (patti chiari, amicizia lunga)che ve ne pare?AnonimoE' giusto che si registrino tutti! ... eccome no!
L'Ordine dei giornalisti ha solo fame di soldi.E non solo quelli che cercano di farsi cadere a pioggia nelle tasche con le sovvenzioni.Se fosse solo il registrare i siti che fanno informazione, io sono contraria (sono gia' registrati tutti i domini su archivi pubblici), ma potrebbe anche passare.Quello che non va e che non viene ne' sottolineato ne' -forse- compreso da chi dice che e' giusto che siano registrati e' il fatto che per registrarli devi pagare qualcuno, quasi sicuramente completamente incompetente dell'argomento internet, perche' firmi il tuo permesso a parlare ... E questo mi lascia, ...come dire ... "senza parole"?Ma quanto costa, allora, questa registrazione?Ecco le TARIFFE MINIME per il 2001 prese pari pari dal sito dell'Ordine dei Giornalisti:-----------DIRETTORE RESPONSABILE CHE ESPLICA IN MANIERA SALTUARIA PRESTAZIONI GIORNALISTICHE AUTONOME (LOCATIO OPERIS) NON COMPORTANTI CIOE? SUBORDINAZIONE 1) Di periodici a diffusione regionale o locale e/o specializzati (aziendali, sindacali, associativi, di categoria o editati da enti pubblici e privati) a) Con tiratura oltre 400.000 copie a numero £. 2.300.000b) Con tiratura da 10.000 a 400.000 copie a numero £. 1.200.000c) Con tiratura fino a 10.000 copie a numero £. 624.000 2) Di emittenti radiotelevise a diffusione regionale o localea) Con potenziale bacino di utenza superiore a 400.000 destinatari, al mese £. 3.350.000b) Con potenziale bacino di utenza da 100.000 a 400.000 destinatari, al mese £. 2.300.000c) Con potenziale bacino di utenza fino a 100.000 destinatari, al mese £. 1.530.000-------------Dunque vediamo... un sito internet e' cartaceo o a diffusione radio?Nel primo caso che tiratura ha? Una sola copia (quella sul server) ... beh, te le cavi con 624.000 lire ad ogni aggiornamentoMilioni di potenziali lettori ... ahia! sono 2.300.000 ogni volta che aggiorni il sito.Ma no! E' da considerare diffuso tipo il brocasting radio e tv (una trasmissione ascoltata da x utenti) ... e vai che te la cavi con 3.350.000 lire al mese.-------E ricordate che questi sono i tariffari minimi ...E se guardate nella descrizione sopra secondo l'odg dovrebbero avere un direttore responsabile anche le pubblicazioni "aziendali, sindacali, associativi, di categoria o editati da enti pubblici e privati"AnonimoRe: E' giusto che si registrino tutti! ... eccome
...e oltre a quanto sopra, per registrare il periodico occorre pagare:250.000 (tasse sulle concessioni governative)60.000 + 12.000 (marche da bollo e cancelleria)Se si hanno, fortunosamente, i requisiti per dirigerselo da soli (per esempio se si tratta di un periodico tecnico o scientifico, che richiese solo l'iscrizione in un elenco speciale presso l'ordine) occorre comunque pagare in aggiunta:250.000 (tasse sulle concessioni governative)362.000 (all'ordine dell'ordine)Fonti:http://www.odg.mi.it/registr.htmhttp://www.odg.toscana.it/a.htmAnonimoComicità involontaria?
Leggete questa velina dell'Ansa.http://www.ansa.it/settori/societa/20010412144131846837.html"La Federazione nazionale della Stampa ha organizzato oggi a Roma un incontro dedicato alla ''Liberta' di informare: dov'e' apparente, dov'e' negata''"Chissà se parlano di Internet in Italia?AnonimoNon ho capito bene
Salve, ho letto con stupore casualmente queste notizie e ho subito firmato la petizione, ma non ho capito se è applicabile anche a un sito amatoriale senza scopo di lucro come il mio. Parla di vespe, passioni, storie, notizie tecniche e burocratiche, forum ecc.Sono molto preoccopato perchè se così fosse sarei costretto a chiudere.Se qualcuno lo visita e mi da una opinione sul fatto che rientri tra quelli che devono seguire questa assurda censura, mi farebbe un enorme piacere.www.vespaforever.com gianluca@vespaforever.comGrazie e spero in una gentile rispostaGianlucaAnonimoRe: Non ho capito bene
- Scritto da: Gianluca> Salve, ho letto con stupore casualmente> queste notizie e ho subito firmato la> petizione, ma non ho capito se è applicabile> anche a un sito amatoriale senza scopo di> lucro come il mio.Dipende, se lo chiedevi a chiti la settimana scorsa si (anche se non la registrazione, se non aggiorni con periodicita' il sito).Se glielo chiedi adesso, no.Se lo chiedi all'ordine dei giornalisti si.Se lo chiedi ...Insomma, dipende dall'interpretazione della legge.E' proprio questo il problema. La legge non e' chiara.> Parla di vespe, passioni, storie, notizie> tecniche e burocratiche, forum ecc.> Sono molto preoccopato perchè se così fosse> sarei costretto a chiudere.> Se qualcuno lo visita e mi da una opinione> sul fatto che rientri tra quelli che devono> seguire questa assurda censura, mi farebbe> un enorme piacere.> www.vespaforever.comIl tuo sito non funziona. Se l'hai disabilitato per paura della nuova legge, ripensaci.Leggi i consigli di interlex (www.interlex.it) e peacelink (www.peacelink.it).AnonimoNon Esageriamo
Nella rete delle reti (Internet) non pensate che un po' di sana censura, o meglio che un minimo di controllo siano doverosi?Non intendo dire che la legge è giusta, è esagerata, almeno per le cose illegali sarebbe giusto un controllo e una adeguata punizione...penso che anche a voi non faccia sapere che la pedofilia sia uno degli argomenti + ricercati sulla rete....Una legge giusta, non nessuna leggeAnonimoRe: Non Esageriamo
- Scritto da: MorfeuS> Nella rete delle reti (Internet) non pensate> che un po' di sana censura, o meglio che un> minimo di controllo siano doverosi?Controllo e censura sono sinonimi, per te?Questo messaggio che sto scrivendo ora e' controllato. Se contiene una informazione falsa o discutibile o semplicemente poco chiara, qualcuno mi rispondera'. Chi ci legge, poi, si fara' la sua idea grazie al dibattito.Questo e' il modo in cui avviene il *controllo* dell'informazione in rete.La logica della censura e' diversa: qualcuno decide, preliminarmente, che cosa rendere pubblico e che cosa no. Per esempio, stabilisce che si possano pubblicare solo giornali con un direttore responsabile. Questo qualcuno che decide lo fa *senza controllo*. Infatti decide senza confronto e senza discussione - oppure con una discussione riservata a pochi e non estesa virtualmente a tutti, come avviene in rete.Preferisci il controllo o la censura?> Non intendo dire che la legge è giusta, è> esagerata, almeno per le cose illegali> sarebbe giusto un controllo e una adeguata> punizione...Gia' ora, se per esempio in questo messaggio diffamassi qualcuno, sarei facilmente rintracciabile (con i log) e perseguibile. Le leggi ci sono gia'.AnonimoRe: Non Esageriamo
- Scritto da: MorfeuS> Nella rete delle reti (Internet) non pensate> che un po' di sana censura, o meglio che un> minimo di controllo siano doverosi?La censura la lascio volentieri alla Cina.Per quanto riguarda il controllo delle notizie su internet lo puoi fare anche da solo. Basta che sia assicurata la pluralita' dell'informazione. Ma forse il punto e' proprio questo ....> Non intendo dire che la legge è giusta, è> esagerata, almeno per le cose illegali> sarebbe giusto un controllo e una adeguata> punizione...Per esempio possiamo pensare di eliminare tutti i telefoni e i cellulari dall'Italia. Chissa' infatti per quanti loschi traffici sono utilizzati !!!> penso che anche a voi non faccia sapere che> la pedofilia sia uno degli argomenti +> ricercati sulla rete....(Presumo che manchi un "piacere" nella frase)Non credo proprio. Anzi direi che questo argomento sia la dimostrazione di quanto poco siano attendibili certe notize trasmesse dal giornalismo "ufficiale". La pedofilia, purtroppo, puo' trovare ovunque terreno fertile, e quindi anche su internet. Direi che pero' siamo molto lontani dal dire che sia uno degli argomenti piu' ricercati sulla rete.Non dico che la notizia sia stata diffusa ad arte (anche se altri fatti, compresa la legge sulla quale stiamo discutendo, starebbero ad indicare una politica diffamatoria ed oppressiva nei confronti di internet e di chi lo utilizza), pero' sicuramente e' indice di pressapochismo e di ricerca dello scoop a tutti i costi (altro che di informazione giornalistica corretta ed imparziale...).> Una legge giusta, non nessuna leggeMolto meglio nessuna legge che una legge ingiusta.AnonimoRe: Non Esageriamo
Parole sante, Tex.Penso che alcune persone facciano ancora fatica a comprendere il significato della parola censura.Applicato a questo contensto diviene uno strumento di potere nelle mani di pochi.Se l'unico problema che ti preoccupa e' la pedofilia, Morfeus,(argomento che preciso essere purtroppo importante) allora non te la cavi con la censura.Anche perche' la maggior parte dei siti che trattano questo ignobile argomento non sono in Italia.Con questa legge non si ottiene altro che imbavagliare la libertà di comunicare le proprie opinioni ad altri ESCLUSIVAMENTE nel nostro paese.- Scritto da: TeX> > > - Scritto da: MorfeuS> > Nella rete delle reti (Internet) non> pensate> > che un po' di sana censura, o meglio che> un> > minimo di controllo siano doverosi?> > La censura la lascio volentieri alla Cina.> Per quanto riguarda il controllo delle> notizie su internet lo puoi fare anche da> solo. Basta che sia assicurata la pluralita'> dell'informazione. Ma forse il punto e'> proprio questo ....> > > Non intendo dire che la legge è giusta, è> > esagerata, almeno per le cose illegali> > sarebbe giusto un controllo e una adeguata> > punizione...> > Per esempio possiamo pensare di eliminare> tutti i telefoni e i cellulari dall'Italia.> Chissa' infatti per quanti loschi traffici> sono utilizzati !!!> > > penso che anche a voi non faccia sapere> che> > la pedofilia sia uno degli argomenti +> > ricercati sulla rete....> > (Presumo che manchi un "piacere" nella frase)> Non credo proprio. Anzi direi che questo> argomento sia la dimostrazione di quanto> poco siano attendibili certe notize> trasmesse dal giornalismo "ufficiale". > La pedofilia, purtroppo, puo' trovare> ovunque terreno fertile, e quindi anche su> internet. Direi che pero' siamo molto> lontani dal dire che sia uno degli argomenti> piu' ricercati sulla rete.> Non dico che la notizia sia stata diffusa ad> arte (anche se altri fatti, compresa la> legge sulla quale stiamo discutendo,> starebbero ad indicare una politica> diffamatoria ed oppressiva nei confronti di> internet e di chi lo utilizza), pero'> sicuramente e' indice di pressapochismo e di> ricerca dello scoop a tutti i costi (altro> che di informazione giornalistica corretta> ed imparziale...).> > > > Una legge giusta, non nessuna legge> > Molto meglio nessuna legge che una legge> ingiusta.AnonimoRe: Non Esageriamo
- Scritto da: MorfeuS> Nella rete delle reti (Internet) non pensate> che un po' di sana censura, o meglio che un> minimo di controllo siano doverosi?Censura e controllo sono due cose profondamente diverse.Gia' oggi e' possibile controllare chi e' il responsabile di un sito, senza bisogno di registrazioni e direttori responsabili.> Non intendo dire che la legge è giusta, è> esagerata, almeno per le cose illegali> sarebbe giusto un controllo e una adeguata> punizione...Ma questo non c'entra nulla con la legge.La legge non aggiunge una virgola all'individuazione dei responsabili di eventuali reati commessi tramite internet.> penso che anche a voi non faccia sapere che> la pedofilia sia uno degli argomenti +> ricercati sulla rete....Questo dimostra quanta efficacia abbia avuto la campagna di disinformazione su internet condotta dalla nostra amata stampa.Oramai il binomio internet - pedofilia si e' insinuato.E' vero, la pedofilia su internet c'e', come in qualsiasi altro luogo. Ma ci sono anche gli strumenti per combatterla (secondo me, a saperli usare, ce ne sono piu' che in altri "luoghi"), senza il bisogno di inventare registrazioni assurde.Nessuno chiede che non si debba rispondere di eventuali reati che vengono commessi attraverso la rete.Quello che si chiede e' che non si utilizzi paure insensate per giustificare misure preventive che hanno l'unico effetto di limitare fortemente le liberta' di ognuno (non penserai mica che eventuali siti pedofili si registrino presso il tribunale).> Una legge giusta, non nessuna leggeNon questa legge, tanto per cominciare.Poi le leggi le faccia chi almeno sa di cosa sta parlando.AnonimoRe: Non Esageriamo
Mettiamo che sulla spinta di eventi socialmente censurabili si ficci una legge, con accordi internezionali di censura.esempio in europa non si possono vendere oggetti che riproducono si imboli del nazzismo (vedi il caso di un giudice francese contro un noto sito americano) bè ci stà che citroveremmo censurati i siti italiani che vendono minigonne perchè ritenuti immorali da da altri stati islamici.Se vogliamo essere uomi liberi dobbiamo autocensurarsi e non permettere a nessuno che lo facci per noi.AnonimoRe: Non Esageriamo
- Scritto da: MorfeuS> Nella rete delle reti (Internet) non pensate> che un po' di sana censura, o meglio che un> minimo di controllo siano doverosi?> > Non intendo dire che la legge è giusta, è> esagerata, almeno per le cose illegali> sarebbe giusto un controllo e una adeguata> punizione...> penso che anche a voi non faccia sapere che> la pedofilia sia uno degli argomenti +> ricercati sulla rete....che cazzo c'entra la pedofilia con la libertà d'opinione? possibile che abbiate le idee così confuse? possibile che non abbiate un minimo di cultura e di pensiero di base?> > Una legge giusta, non nessuna leggeAnonimoRe: Non Esageriamo
- Scritto da: MorfeuS> penso che anche a voi non faccia sapere che> la pedofilia sia uno degli argomenti +> ricercati sulla rete....E tu davvero credi a questa bufala????> > Una legge giusta, non nessuna leggeNessuna legge, quando lo scopo è censurareAnonimoLibertà di opinione
I momenti più bui della storia si sono avuti quando la censura è stata padrona dell'informazione. Nessuno può pensare oggi di imbavagliare chicchessia, nessun governo può pensare di tornare indietro. Sperando in un futuro libero davvero purtroppo devo dire che avverto una brutta sensazione nel caso berlusconi dovesse avere mano libera nel gestire la SUA Italia.Ciao AntonioAnonimoRe: Libertà di opinione
Antonio questa legge è stata proposta da un partito di sinistra e votata da tutti i membri di una commissione rappresentativa dei principali partiti.I giornali e le televisioni sono già suddivisi in base a precisi critiri politici, anche quelli non ufficialmente di parte.Io ho paura di Berlusconi quanto ho paura di questo parlamento a maggioranza di sinistra che approva una tale legge.Non lasciamo che la protesta sia cavalcata da una parte o dall'altra, non lasciamo strumentalizzareil nostro diritto di libertà di opinione mischiandola con la propaganda politica.A me, e penso a tutti quelli che hanno firmato la petizione, interessa che questa legge sia abrogata o modificata.Poi, ognuno si tenga le sue idee politiche per il resto.- Scritto da: Antonio Caprai> I momenti più bui della storia si sono avuti> quando la censura è stata padrona> dell'informazione. Nessuno può pensare oggi> di imbavagliare chicchessia, nessun governo> può pensare di tornare indietro. Sperando in> un futuro libero davvero purtroppo devo dire> che avverto una brutta sensazione nel caso> berlusconi dovesse avere mano libera nel> gestire la SUA Italia.> Ciao AntonioAnonimoAnarchia
Be rispondo ai dur che hanno risposto ai miei messaggi : da quello che ho potuto capire nelle votre vene scorre sangue anarchico, via le leggi, ognuno fa che ... vuole e si vive tutti tranquilli e beati NE SIETE SICURINon mi ricordo chi dei due ha scritto che la pedofilia non è diffusa in internet, come magari non è diffusa nemmeno la prostituzione e altre truffe che non sto ad elencare...ma tu lo usi mai Internet?Poteva essere la rivoluzione del secolo questa nostra rete, pensate che bello il mondo intero davanti ad uno schermo, dialogare e scambiarsi files con persone lontane migliaia di chilometri in TUTTO IL MONDO......e invece è diventato un affare pubblicitario, sembra che ormai chi non ha internet non è nessuno, io personalmente lavoro con il PC tutto il giorno e a casa non ho internet, non me ne faccio nulla...AnonimoRe: Anarchia
- Scritto da: Morfeus]zac[> anarchico, via le leggi, ognuno fa che ...> vuole e si vive tutti tranquilli e beati > NE SIETE SICURI]zac[Ma no che dici, via le corporazioni obsolete, via chi si arroga il diritto di decidere se io posso o non posso vedere e fare una cosa.Un conto e' che ognuno e' responsabile delle proprie azioni (e ne paga i costi), e un'altro e' dire tu questo non lo puoi fare punto e' basta.> Non mi ricordo chi dei due ha scritto che la> pedofilia non è diffusa in internet, come> magari non è diffusa nemmeno la> prostituzione e altre truffe che non sto ad> elencare...ma tu lo usi mai Internet?Ma che c'entra??? questo cose sono gia' illegali e perseguibili, credi che la pedofilia o altro sparira' da internet perche' devono registrarsi e dichiarare un direttore????Sono criminali, se ne fregano delle leggi.Si fanno un sacco di truffe al telefono, ci sono i telefoni erotici, minorenni che spendono milioni che pagano poi i genitori, che facciamo introduciomo l'ordine dei telefonisti?La TV e il cinema sono pieni di violenza, sesso, introduciamo l'ordine dei guardanti di TV?]zac[> ...e invece è diventato un affare> pubblicitario, sembra che ormai chi non ha> internet non è nessuno, ]zac[Questo e' un'altro problema.Cmq c'e' ancora spazio in internet per chi vuole essere altro che solo soldi lavoro e altro, quello spazio che la legge sull'editorio puo' (vuole) soffocare.Salve DbgAnonimoRe: Anarchia
- Scritto da: Morfeus> Be rispondo ai dur che hanno risposto ai> miei messaggi : da quello che ho potuto> capire nelle votre vene scorre sangue> anarchico, via le leggi, ognuno fa che ...> vuole e si vive tutti tranquilli e beati > NE SIETE SICURIDi che cosa stiamo parlando? Del mondo in generale o della sfera dell'informazione in particolare?Internet riguarda solo la sfera dell'informazione.Il problema e' se questa sfera debba o no essere governata con leggi censorie. Per censura si intende il filtro preliminare dell'informazione, da parte di una autorita'. Il problema principale e' che la sfera dell'informazione (pensa al mondo della scienze, per esempio) e' abituata non alla censura dell'informazione, ma al controllo tramite la discussione. La censura impedisce il controllo, perche' impedisce la pubblicazione dell'informazione e non e' soggetta a discussione.> Non mi ricordo chi dei due ha scritto che la> pedofilia non è diffusa in internet, come> magari non è diffusa nemmeno la> prostituzione e altre truffe che non sto ad> elencare...ma tu lo usi mai Internet?Pornografia e prostituzione, in rete, si trovano solo se si vanno a cercare. Io non me le vado a cercare... Mentre non posso fare a meno di vedere le riviste pornografiche esposte nelle edicole.E comunque le leggi su questo ci sono gia'.http://www.interlex.it/regole/killer.htm> Poteva essere la rivoluzione del secolo> questa nostra rete, pensate che bello il> mondo intero davanti ad uno schermo,> dialogare e scambiarsi files con persone> lontane migliaia di chilometri in TUTTO IL> MONDO...Questo e' possibile senza la censura.> ...e invece è diventato un affare> pubblicitario, sembra che ormai chi non ha> internet non è nessuno, io personalmente> lavoro con il PC tutto il giorno e a casa> non ho internet, non me ne faccio nulla...Se rendi costoso l'accesso, con il vincolo della registrazione e del direttore responsabile, lo diventera' ancor di piu', un affare pubblicitario.Internet e' una rete cui si partecipa diventandone un nodo. Non si puo' "avere" a casa :-)Per saperne trarne profitto, occorre saper cercare e sapere che cosa si cerca. Se cerchi pornografia, troverai pornografia. Se cerchi cultura, troverai cultura.AnonimoNon dategli corda...
Non dovete dare corda a certe persone...se rispondete a gente che non capisce neanche di cosa stiamo parlando e che spara con frasi fatte( propie della stampa )Aarchia, pedofilia ecc.voi vi mangiate il fegatolui si monta la testa.ciao ciao www.AnonimoInteressanti (e preoccupanti) approfondimenti
Sono stati pubblicati su http://www.interlex.it/Chi e' andato a leggersi la legge e vari approfonmenti i giorni scorsi ci faccia di nuovo un passaggio.Anonimowww.pazzola.wide.it
AnonimoNON FIRMA PIU' NESSUNO!
UNA KAKKA!!!!!!!adesso che non è "la notizia del giorno" non sta facendo più niente nessuno.Una grande merda.CHE SCHIFO.AnonimoRe: NON FIRMA PIU' NESSUNO!
- Scritto da: Tutti uguali> UNA KAKKA!!!!!!!> > adesso che non è "la notizia del giorno" non> sta facendo più niente nessuno.> Una grande merda.> > CHE SCHIFO.Ma che ti aspettavi che continuasse con lo stesso ritmo all'infinito?30.000 adesioni in poco piu' di una settimana mi sembrano gia' un gran risultato.Adesso il gioco si fa piu' duro. I piu' sensibili alla questione hanno gia' firmato tutti, gli altri bisogna convincerli.Poi le false rassicurazioni di chiti e compagnia giocano a sfavore, ma dobbiamo insistere e portare avanti le motivazioni della protesta fino a quando ce ne sara' ancora bisogno.Anonimoper una petizione ci vogliono 500MILA FIRME
in un giorno c'erano 6000 firme. il secondo giorno ce n'erano circa 20000Vedi un po' tu.Servono 500mila firme perché serva a qualcosa.Domani invece che essere indignati per una giusta causa, ci saranno gli indignati perché clippy non c'è più.AnonimoRe: per una petizione ci vogliono 500MILA FIRME
- Scritto da: quello di prima> Servono 500mila firme perché serva a> qualcosa.Perche' serva a qualcosa in senso formale servono 500.000 firme (e non click su un link) messe davanti ad un funzionario incaricato (di solito si va in comune).Ti assicuro che 30000 firme in una settimana e sotto periodo elettorale hanno un bel peso per una petizione, soprattutto tenendo conto di quali sono state le condizioni in cui siamo riusciti a farlo (totale silenzio stampa e senza alcuna struttura organizzativa).Quelle firme sono una dimostrazione della nostra forza e determinazione e i politici ne terranno conto (se non per ascoltarci, per decidere con quali mezzi combatterci).> Domani invece che essere indignati per una> giusta causa, ci saranno gli indignati> perché clippy non c'è più.AnonimoRe: per una petizione ci vogliono 500MILA FIRME
No, quelle occorrono per i referendum.Art.50 della Costituzione:Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alla Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.- Scritto da: quello di prima> > in un giorno c'erano 6000 firme. il secondo> giorno ce n'erano circa 20000> > Vedi un po' tu.> > Servono 500mila firme perché serva a> qualcosa.> > Domani invece che essere indignati per una> giusta causa, ci saranno gli indignati> perché clippy non c'è più.AnonimoRe: Per la libertà bisogna lottare continuamente!
Vi credevate che la libertà si conquistasse con un mezzo tecnologico? (internet)La libertà individuale va conquistata come società.Qui ci viene negata, come spesso succe, in modo subdolo, basti vedere che nella legge non compaiono mai le parole web internet ecc.E' chiaro che questa è una concessione fatta ai gruppi editoriali (levano un po di libertà a tutti per dare molto potere a pochi).Il 13 maggio dobbiamo bocciare chi ha fatto questa legge ma poi non possiamo abbassare la guardia e dovremo farci sentire ancora.AnonimoRe: NON FIRMA PIU' NESSUNO!
Magari perché dopo le interpretazioni apparse su internet (io ho letto quelle di Ciaoweb e html.it) cominciano a sorgere dei dubbi sulla possibilità che la legge non rappresenti tutto questo pericolo, non credi?Leggi Lex di Ciaoweb e, soprattutto, l'editoriale su www.html.it forse penserai anche TU che, effettivamente abbiamo corso un po' troppo con le critiche...Domenico- Scritto da: Tutti uguali> UNA KAKKA!!!!!!!> > adesso che non è "la notizia del giorno" non> sta facendo più niente nessuno.> Una grande merda.> > CHE SCHIFO.AnonimoRe: NON FIRMA PIU' NESSUNO!
A sua volta pero' leggendo le obiezioni ai recenti commenti rassicuranti (vedi su www.interlex.it), il dubbio ritorna come prima.Finche' non si avra' una circolare chiara saremo sempre allo stesso punto...- Scritto da: Domenico> Magari perché dopo le interpretazioni> apparse su internet (io ho letto quelle di> Ciaoweb e html.it) cominciano a sorgere dei> dubbi sulla possibilità che la legge non> rappresenti tutto questo pericolo, non> credi?> Leggi Lex di Ciaoweb e, soprattutto,> l'editoriale su www.html.it forse penserai> anche TU che, effettivamente abbiamo corso> un po' troppo con le critiche...> Domenico> > - Scritto da: Tutti uguali> > UNA KAKKA!!!!!!!> > > > adesso che non è "la notizia del giorno"> non> > sta facendo più niente nessuno.> > Una grande merda.> > > > CHE SCHIFO.AnonimoRe: NON FIRMA PIU' NESSUNO!
Per me quello di html.it può scrivere quello che vuole, sicuramente le mie fonti le scelgo in base a dei criteri validi e non se sa fare o meno una tablella html in notepad. Forse InterLex ne sa molto di più...non credi?- Scritto da: Domenico> Magari perché dopo le interpretazioni> apparse su internet (io ho letto quelle di> Ciaoweb e html.it) cominciano a sorgere dei> dubbi sulla possibilità che la legge non> rappresenti tutto questo pericolo, non> credi?> Leggi Lex di Ciaoweb e, soprattutto,> l'editoriale su www.html.it forse penserai> anche TU che, effettivamente abbiamo corso> un po' troppo con le critiche...> Domenico> > - Scritto da: Tutti uguali> > UNA KAKKA!!!!!!!> > > > adesso che non è "la notizia del giorno"> non> > sta facendo più niente nessuno.> > Una grande merda.> > > > CHE SCHIFO.AnonimoRagazzi, leggete l'articolo su www.bigalex.3000.it
Ragazzi...quel che sta facendo punto informatico è skifoso...loro e lapetizione...ma nn voglio appesantire sta mail con l'arikolo che hoscritto...ragazzi fatemi 1 favore...andate al mio sito(www.bigalex.3000.it)e cercate di firmare la contropetizione...conto su di voi! (leggete primal'articolo!! :P)leggete e capite quanta disinformazione sta facendo punto informatico...ilfatto è che stiamo solo noi con punto informatico...nessuno fa 1 kazzo xcontrollare la veridicità di quel che sta scritto...cazzoo!! (abbiamofirmato anke io ed altri miei amici...!!)...SIAMO DEGLI ALLOKKI...!!cmq vada sarà 1 insuccesso se nn firmate la contro-petizione..:(--BiGAlexSiTE: www.bigalex.3000.itAnonimoRe: NON FIRMA PIU' NESSUNO!
- Scritto da: Tutti uguali> UNA KAKKA!!!!!!!> > adesso che non è "la notizia del giorno" non> sta facendo più niente nessuno.> Una grande merda.> > CHE SCHIFO.Sarà forse anche perchè per due giorni il sito di PI è stato praticamente irraggiungibile.Anzi: come mai è successo?Problemi tecnici o boicottaggio?AnonimoRe: NON FIRMA PIU' NESSUNO!
> Sarà forse anche perchè per due giorni il> sito di PI è stato praticamente> irraggiungibile.> Anzi: come mai è successo?> Problemi tecnici o boicottaggio?Azz Uno prima fa una petizione di cui potrebbe fregarse (a che ne so PI e in regola con la legge)poi si boicotta e raccoglie 200.000 firme e il tutto per depistare il malumore.per fortuna ancora ce libertà di parola, ma qui ne stiamo abbusando.AnonimoRe: NON FIRMA PIU' NESSUNO!
non firma più nessuno non perchè non è più la notizi a del giorno ma perchè è una notizia FALSA !non esiste proprio la notizia...!e ve ne renderete conto dopo i regolamente attuativi.AnonimoRe: FIRMANO ANCORA!
E meno male, perché se dessero retta a te saremmo tutti con un bel cerotto sulla bocca in attesa di regolamenti che contraddicano le leggi...Ma vai a lavorare!!!Cialtrone!- Scritto da: big> non firma più nessuno non perchè non è più> la notizi a del giorno ma perchè è una> notizia FALSA !> > non esiste proprio la notizia...!> > e ve ne renderete conto dopo i regolamente> attuativi.>AnonimoRe: NON FIRMA PIU' NESSUNO!
- Scritto da: big> > > non firma più nessuno non perchè non è più> la notizi a del giorno ma perchè è una> notizia FALSA !> > non esiste proprio la notizia...!> > e ve ne renderete conto dopo i regolamente> attuativi.> Caro "big"certo che di prosciuttini sugli occhi ne hai proprio tanti, o magari sono solo molto spessi?Auguri per la tua vita AnonimoE la Carta dei Diritti dell'Uomo?
Come sono poco accorti, i nostri "amati" politici! Cosa dovrebbero fare, adesso, dell'adesione data alla Carta dei Diritti dell'Uomo? Di fatto, con la legge 62/2001, è stato mortificato uno dei principi fondamentali sulla libertà d'opinione. Quanto hanno tenuto conto del fatto che: "l'uomo può manifestare e diffondere il proprio pensiero con qualsiasi mezzo?". Hanno letto i nostri politici, almeno una sola volta, la Carta dei Diritti fondamentali dell'Uomo? E pensare che vorrebbero insegnarci la Democrazia e la Libertà! Questo provvedimento è da Medioevo, tanto vale chiudere definitivamente Internet e non soltanto i Siti LIBERI!AnonimoRe: E la Carta dei Diritti dell'Uomo?
E la Carta dei Diritti dell'Uomo? = Te la ficchi al culo.AnonimoRe: E la Carta dei Diritti dell'Uomo?
Credi non ti conosca?Ognuno si presenta con la faccia che ha, tu ti presenti con la tua caro X...Soltanto uno con la faccia da culo come la tua può scrivere certe cose!AnonimoQuesta legge ha la copertura finanziaria ??
Qualche considerazione.Se è vero che "la collocazione del server all'estero non fa venir meno la giurisdizione italiana per un pubblicazione che sia evidentemente destinata al pubblico italiano"(come leggo su "Qui succede un "quarantotto" di di Manlio Cammarata - 04.04.01), ne consegue che tutti i siti di Internet che rientrino nei requisiti, debbano adempiere a quanto previsto dalla legge. Qualcuno ha fatto i conti di quanto costerebbe il tutto alla Pubblica Amministrazione ?AnonimoIpotesi
Ipotizziamo uno scenario.La legge non viene modifica, il clamore scema e, trascorso un tempo tecnico di "insabbiamento", del quale i politici hanno una precisa percezione, partono le prime diffide e le prime multe (non oso pensare di peggio...) ai danni dei nostri siti amatoriali.Che facciamo? Sara' ancora compatto il nostro fronte?Bastera' una petizione fondata su semplici click di un mouse?E se cominciassimo ad ipotizzare, nel caso peggiore, una manifestazione reale, anche per dare visibilità del problema a chi non è in rete?