Irdeto, società specializzata in sicurezza informatica, ha annunciato l’acquisizione di Denuvo, azienda nota alle cronache per aver perso la “corsa agli armamenti” contro la pirateria video ludica su PC. Prevedibile una “fusione” tra due tecnologie sin qui concorrenti – o al massimo complementari – con il rischio, per i suddetti pirati, di non poter più continuare a fare “business come prima”.
L’acquisizione è avvenuta per una cifra non precisata, e stando a quanto comunicano le parti interessate tutti i dipendenti Denuvo – uno staff di 45 persone sparse tra gli uffici di Australia, Polonia, Repubblica Ceca e USA – continueranno a lavorare come al solito sotto la nuova gestione.
Denuvo è stata fondata nel 2013 ed è specializzata nella fornitura dell’omonima tecnologia di manomissione pensata per proteggere le DRM dei videogiochi. Per contro, Irdeto ha uno staff di un migliaio di persone e fornisce tecnologia anti-copia da oltre 50 anni.
Per un certo periodo di tempo Denuvo si era guadagnata la nomea di protezione sostanzialmente “infrangibile”, diventando per contrappasso un autentico zimbello della scena “warez” dopo il successo di famose crew di releaser – tra cui l’italianissima CPY – nell’eliminazione del meccanismo di anti-manomissione e la successiva comparsa di un numero sempre maggiore di giochi nei circuiti del software pirata.
Grazie all’acquisizione da parte di Irdeto, Denuvo potrà ora contare sull’adozione di nuovi “strati” protettivi – una tecnologia anti-copia che nel caso in oggetto si chiama Cloakware – in grado di rendere più difficile il lavoro dei pirati. Per il momento, Denuvo si è aggiornata ancora arrivando alla release 5.0 nel tentativo di proteggere dalla copia illegale i giochi in arrivo sul mercato.
Alfonso Maruccia