Roma – Con sentenza n. 3867 del 19 gennaio 2004, il Tribunale di Roma ha negato il diritto all’oblio per i personaggi della scena politica italiana, ma soprattutto ha riaffermato il diritto di verità storica, quando ben documentato, anche su Internet .
Una brutta storia a lieto fine
Si è conclusa positivamente una vicenda giudiziaria iniziata nel 2001. Il deputato Giulio Caradonna, dirigente nazionale del MSI e veterano della scena politica nera italiana, ha citato per diffamazione Isole nella Rete con una richiesta di risarcimento danni di 125.000 euro a causa di un dossier antifascista pubblicato sul sito Web del centro sociale romano La Strada, ospitato sul server della associazione.
Diamo spazio e difendiamo lo spazio
Isole Nella Rete non si e` fatta intimidire. Difendendo due principi importanti in cui crediamo (la negazione del diritto all’oblio per i personaggi e i fatti della storia politica italiana e l’importanza di difendere la libertà di espressione in Rete) ha deciso di arrivare fino in fondo al processo, senza accettare il patteggiamento. Grazie all’ottima difesa dell’avvocato Pagani, il 9 marzo 2004 è arrivata la vittoria in primo grado: Isole vince, Caradonna perde ed è costretto a pagare le spese processuali (3.000 euro) alla associazione.
Vince il diritto alla verità storica
La sentenza afferma chiaramente che nessun personaggio pubblico puo’ permettersi il lusso dell’oblio per le azioni compiute in passato. Il giudice ha ribadito il diritto di cronaca, senza preoccuparsi di inquadrarlo nello specifico di Internet. La sentenza ha avuto esito positivo perchè le affermazioni contenute sul sito sono state provate da un “lavoro di documentazione serio, diligente ed accurato, consistito nella acquisizione e nella comparativa valutazione di molteplici fonti di acquisizione della notizia (quali articoli di giornale, testi e saggi storici, documenti fotografici, dispacci ANSA ed atti processuali)” prodotto da soci e simpatizzanti di Isole nella Rete.
Libertà di parola su Internet
Siamo felici di questa battaglia, vinta due volte, perchè l’antifascismo è oggi più che mai una questione di principio e non di estetica e perchè battersi per la libertà di parola (anche) in Internet è un principio e un valore politico su cui abbiamo fondato il nostro operato. Invitiamo a mantenere alta la mobilitazione affinchè sia ribadita la libertà di parola, con particolare riguardo alle caratteristiche tecnologiche intrinseche della Rete. Internet, per la sua naturale caratteristica di comunicazione flessibile e interattiva, si scontra ogni giorno di più con il castello di regole che un ceto politico spaventato cerca di usare, con l’obiettivo di ingabbiare questa creatura evidentemente troppo cresciuta a livello sociale e politicamente scomoda.
Sostenete Isole nella Rete
Approfittiamo di questa occasione – essendo la nostra un’organizzazione autogestita e assolutamente non finanziata dall’esterno – per invitare a sottoscrivere le nostre attività. Potete farlo aiutandoci nella gestione economica (Conto Corrente Postale n. 37140209 intestato a Associazione Isole nella Rete, via Crema 12 – 20135 Milano oppure Conto corrente bancario n. 3133/44 presso la Banca Popolare di Sondrio Agenzia 10 – via Solari 15, 20144 Milano ABI 05696 – CAB 01609 intestato a Associazione Isole nella Rete) oppure potete partecipare alla costruzione collettiva del server di Isole nella Rete, uno dei pochi portali di informazione italiani realmente indipendenti e autonomi.
Aprite un sito Web, richiedete una casella di posta e visitate il sito http://www.ecn.org : troverete il neonato servizio di Agenda con gli appuntamenti, numerose mailing-list e notizie. Siete tutti invitati a prendere parte al processo di comunicazione che propone di mettersi in gioco in prima persona, in maniera decisa ma cosciente, per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti.
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iene di ieri sera Frankie e Silvestri
gli autori non sono tutti concordi.Frankie ad esempio, giudica il prezzo dalla qualità, mentre Silvestri capisce che il prezzo è COMUNQUE troppo alto.Silvestri ha piedi per terra Frankie!!!! Fa i conti ricordandosi quanto si prende nella realtà, quella vera, non quella dove "si sta già bene".e questo detto con tutto l'onore, tributo, riconoscimento a te, Frankie; ma anche al grandissimo Silvestri.AnonimoRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestri
io cmq imho non sono daccordo che un minatore prende 3 euro all'ora ed un cantante prende 50 milioni o come il calciatore ne prende 200 bho a me girano le palle come un elica di un elicottero e non gli basta mai andassero a cagareAnonimoRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestri
- Scritto da: Anonimo> io cmq imho non sono daccordo che un> minatore prende 3 euro all'ora ed un> cantante prende 50 milioni o come il> calciatore ne prende 200 bho a me girano le> palle come un elica di un elicottero e non> gli basta mai andassero a cagareil minatore lo puoi fare per sempreil cantante magari riesce a lavorare e prendere soldi solo per un anno, finchè la gente ha deciso che "va di moda".allora questo magari può investire i suoi soldi e farli fruttare.è una idea, non dico sia giustissimo.AnonimoRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestr
- Scritto da: Anonimo> > > il minatore lo puoi fare per sempreSu questo avrei qualche dubbio... anche perché dopo non molti anni ti ritrovi con problemi fisici pazzeschi!> il cantante magari riesce a lavorare e> prendere soldi solo per un anno,> finchè la gente ha deciso che "va di> moda".Questo vale per parecchi cantanti.... ma ce ne sono alcuni che sono 10-20 anni che vendono CD etc... > allora questo magari può investire i> suoi soldi e farli fruttare.> > è una idea, non dico sia giustissimo.Sulla seconda parte della tua idea comunque concordo... molti cantanti vendono solo per una stagione e poi tornano nell'oscurità... il problema è che secondo me non prendono poi così tanti soldi da poter fare i famosi "investimenti". I soldi se li prendono case discografiche, SIAE, etc...Magari io sono troppo pessimista... o vedo tutto nero, ma SIAE e Major danno una mano a vedere il mondo un po' + brutto...AnonimoRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestri
quindi con il tuo ragionamento..visto che un cantante puo' sfruttare la sua fortuna solo per pochi anni..è giusto che per questo viva nel lusso per il resto della vita mentre un minatore e' solo un testa di cazzo che e' giusto si faccia il culo per riuscire a malapena a campare..questo pensi????AnonimoRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestr
Secondo me ci sono due aspetti scandalosi:- si parla di opere di ingegno, ma i ricercatori (gente che si è fatta il culo una vita e che ha dimostrato di avere una mente che lavora generalmente meglio del resto delle persone - non parlo delle cattedre raccomandate) vengono pagati a pedate nel sedere, mentre gli "artisti" sono "tutelati" da questa mostruosa macchina burocratica.- l'opera viene tutelata anche dopo 70 (SETTANTA) anni dalla morte dell'autore. Ma siamo matti? Ma quale perversa logica sta dietro a questa legge?AnonimoRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestr
-> - l'opera viene tutelata anche dopo 70> (SETTANTA) anni dalla morte dell'autore. Ma> siamo matti? Ma quale perversa logica sta> dietro a questa legge?la logica del denaro figlio mioquale altra se no ????cosa credi che impedisca alla Disney di perdere tot milionio milardi di dollari ??? Il copyright che stà sicuro varrà sempreinoltre anche ammesso che un domani i 70 anni scadano puoistar tranquillo che verranno or rinnovati o resi eterni da apposita leggina ad HOCgatsu99Re: iene di ieri sera Frankie e Silvestr
- Scritto da: Anonimo> - l'opera viene tutelata anche dopo 70> (SETTANTA) anni dalla morte dell'autore. Ma> siamo matti? Ma quale perversa logica sta> dietro a questa legge?fino non molti anni fa erano 50 gli anni in questione... per una curiosa coincidenza furono portati a 70 poco prima che un grosso editore di Milano perdesse i diritti su D'Annunzio e Pirandello (fruttano, fruttano tutt'ora parecchio)questo dovrebbe farti capire qual e' la logicaAnonimoRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestri
> io cmq imho non sono daccordo che un> minatore prende 3 euro all'ora ed un> cantante prende 50 milioni o come il> calciatore ne prende 200 bho a me girano le> palle come un elica di un elicotteroIl guadagno è proporzionale all'utilità del tuo lavoro, intesa in termini di ritorno economico prodotto.Un calciatore prende un fracco di soldi perchè alla partita ci vanno in decine di migliaia a vederli e milioni li guardano in tv.Il minatore prende un tubo perchè chiunque si può prendere e mandare al suo posto. E' un lavoro che in sè, considerato a livello del singolo, produce poco ritorno.Guardiamola da un altro punto di vista: in un match cmq il guadagno di tutti gli spettatori paganti, più la tv, ecc... sono miliardi di incasso. Ora, a chi dovrebbero andare quei soldi, se non ai calciatori? Se producono miliardi di incasso, mi sembra evidente che guadagnino miliardi, no?(All'obiezione solita sui ricercatori rispondo che non ho mai capito perchè non abbiano una roialty sulle scoperte che fanno! Sono strafavorevole ad una norma di questo tipo. Per la cronaca i più furbi hanno già capito l'antifona e si sono messi a fondare piccole società di ricerca, per cui i soldi li incassano loro direttamente e risolto il problema! Ci sono un bel po' di aziende che fanno R&S conto terzi nel campo farmaceutico ad esempio!)EklepticalRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestr
> Un calciatore prende un fracco di soldi> perchè alla partita ci vanno in> decine di migliaia a vederli e milioni li> guardano in tv.> Guardiamola da un altro punto di vista: in> un match cmq il guadagno di tutti gli> spettatori paganti, più la tv, ecc...> sono miliardi di incasso. Ora, a chi> dovrebbero andare quei soldi, se non ai> calciatori? Se producono miliardi di> incasso, mi sembra evidente che guadagnino> miliardi, no?Infatti le società sono sommerse dai debiti tanto da dover invocare un decreto salvacalcio....caro Ekle oggi non sei molto in forma :-(macisteRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestr
> Il guadagno è proporzionale> all'utilità del tuo lavoro, intesa in> termini di ritorno economico prodotto.Dì più precisamente che dipende da quanto fai ingrassare chi ti tiene sotto contratto, non in termini di utilità, se permetti, a livello di utilità sono molto più utile io che sono un muratore che un calciatore che si becca qualche miliarduccio all'annoPulsarRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestri
>Il guadagno è proporzionale all'utilità del tuo lavoro, intesa in termini di ritorno economico prodotto.>Un calciatore prende un fracco di soldi perchè alla partita ci vanno in decine di migliaia a vederli e milioni li guardano in tv.>Il minatore prende un tubo perchè chiunque si può prendere e mandare al suo posto. E' un lavoro che in sè, considerato a livello del singolo, produce poco ritorno.>Guardiamola da un altro punto di vista: in un match cmq il guadagno di tutti gli spettatori paganti, più la tv, ecc... sono miliardi di incasso. Ora, a chi dovrebbero andare quei soldi, se non ai calciatori? Se producono miliardi di incasso, mi sembra evidente che guadagnino miliardi, no?Spero tu abbia scritto questo senza renderti conto di quello che hai scritto..altrimenti hai pure l'aggravante!!!!AnonimoRe: iene di ieri sera Frankie e Silvestri
Beh...vuoi mettere l'arte che ci vuole per dare un calcio ad un pallone??? non c'è paragone con l'arte di un minatore no? accidenti come sei ottuso hehehesei stato comunque molto gintile amandarli solo a cagare...io avrei detto di peggio!!!!Anonimolinguaggio oscuro e incomprensibile
ciao!sono interesatissimo a vedere un esempio di questo linguaggio oscuro e incomprensibile che nasconde la cessione della proprietà intellettuale; saresti così gentile da citarcelo? uno o anche più d'uno sarebeb fantastico; credo che farebbe piacere mettere in comune questo tipo di conoscenza affinchè non accada ad altri :)ciao!AnonimoRe: linguaggio oscuro e incomprensibile
Prova ad andare p.e. sul sito della Electronic Arts per inviare una proposta di game design. PRIMA devi firmare e faxare una liberatoria che dice più o meno "capisco che ricevete migliaia di proposte al giorno e se tirate fuori qualcosa di simile alla mia non vuol dire che l'avete copiata da me, quindi non vi porterò in tribunale".Se io fossi un'azienda, sinceramente userei anch'io una clausola del genere, ma solo perchè è il solo modo che hanno le aziende di tutelarsi da infinite cause legali.Questo è solo un esempio di come le norme sul copyright siano impostate male.:>NimeAnonimoautore proprietario a prescindere.
che significa?a prescindere da che?:-/AnonimoCooscere prima di parlare...
Un autore con una semplice dichiarazione può esonerare una propria opera dal pagamento "pieno" dei bollini SIAE.. con questo metodo paga soltanto pochi centesimi di euro ogni bollino... davvero un inezia....Il mondo delle autoproduzioni musicali funziona da anni in questo modo....Inoltre se proprio un autore desidera tutelarsi ci sono metodologie davvero diverse che non confluiscono assolutamente in SIAE.La tutela è una cosa, percepire dei diritti un altra... la SIAE percepisce i diritti ogni volta che un opera viene utilizzata, dando poi i dividendi all'autore.(win) G.lucaAnonimoRe: Cooscere prima di parlare...
- Scritto da: Anonimo> Un autore con una semplice dichiarazione> può esonerare una propria opera dal> pagamento "pieno" dei bollini SIAE.. con> questo metodo paga soltanto pochi centesimi> di euro ogni bollino... davvero un> inezia....> > Il mondo delle autoproduzioni musicali> funziona da anni in questo modo....> > > Inoltre se proprio un autore desidera> tutelarsi ci sono metodologie davvero> diverse che non confluiscono assolutamente> in SIAE.> > La tutela è una cosa, percepire dei> diritti un altra... la SIAE percepisce i> diritti ogni volta che un opera viene> utilizzata, dando poi i dividendi> all'autore.> > (win) G.lucaSono assolutamente d'accordo, anzi vi dirò di più: un mio amico sta per pubblicare un libro e questo sarà privo di bollino siae. E' bastato un timbro della prefettura a tutela della sua proprietà intellettuale.ziboRe: Cooscere prima di parlare...
Il problema non è nelle alternative, che ci sono e funzionano anche meglio della siae. Il problema è nel fatto che non vengono "pubblicizzate" o presentate come alternative valide.Il primo notaio da cui sono andata non mi ha nemmeno ricevuto!! Ha detto alla sua assistente di dirmi che "l'organo competente è la siae" e di mandarmi via!!Ci ho messo mesi e mesi per raccogliere tutte le informazioni utili e verificarle, però se vai alla siae basta che paghi et violà. Peccato che poi difficilmente vedrai dei guadagni...:>NimeAnonimoRe: Cooscere prima di parlare...
- Scritto da: Anonimo> Un autore con una semplice dichiarazione> può esonerare una propria opera dal> pagamento "pieno" dei bollini SIAE.. ovvero?dacci dei dettagli!!! mi interessa moltoqualche link con spiegazioni chiare?>con> questo metodo paga soltanto pochi centesimi> di euro ogni bollino... davvero un> inezia....ma perchè bisogna comunque usarli? :-/ > Il mondo delle autoproduzioni musicali> funziona da anni in questo modo....> > > Inoltre se proprio un autore desidera> tutelarsi ci sono metodologie davvero> diverse che non confluiscono assolutamente> in SIAE.esempio?e che tutele si hanno?non volate via dopo che avete postato!!!!! :(( > La tutela è una cosa, percepire dei> diritti un altra... la SIAE percepisce i> diritti ogni volta che un opera viene> utilizzata, dando poi i dividendi> all'autore.e se uno non desidera percepire, perchè deve usare i bollini e perchè siae deve mettersi in mezzo?e l'utente che sappia che l'opera è di libera fruizione perchè deve comunque dare soldi a siae?:(ti prego illuminaci, è interessante!!!!!!!!!!!!!AnonimoRe: Cooscere prima di parlare...
> >con> > questo metodo paga soltanto pochi> centesimi> > di euro ogni bollino... davvero un> > inezia....> > ma perchè bisogna comunque usarli? :-/Certamente, i bollini sono obbligatori per legge, ma se sei iscritto li paghi qualche euro, se non sei iscritto li paghi qualche centesimo... sempliceno! 8) Per ottenere questo basta una dichiarazione semplice del tipo "Il sottoscritto ... dichiara che la presente opera non è iscritta nè tutelata ai fini SIAE." Et voilà....> > Il mondo delle autoproduzioni musicali> > funziona da anni in questo modo....> > > > > > Inoltre se proprio un autore desidera> > tutelarsi ci sono metodologie davvero> > diverse che non confluiscono> assolutamente> > in SIAE.> > > esempio?> e che tutele si hanno?> non volate via dopo che avete postato!!!!!> :((Associazioni simil SIAE non italiane che proteggono i brani in tutto il mondo attraverso un semplice deposito a volte gratuito a volte dietro un irrisorio pagamento.Anche se devo dire che una cosa buona la SIAE l'ha effettuata, ha finalmente totlo l'esame di ammissione... che era davvero obsoleto... quindi inviare le proprie opere alla SIAE risulta molto più facile.Una associazione a Modena (mentre scrivo mi sfugge il nome ma è a Vignola) tutela brani musicali senza bisogno della trascrizione su spartito musicale (come la SIAE) ma semplicemente con la presentazione di un supporto CD.> > La tutela è una cosa, percepire> dei> > diritti un altra... la SIAE percepisce i> > diritti ogni volta che un opera viene> > utilizzata, dando poi i dividendi> > all'autore.> > e se uno non desidera percepire,> perchè deve usare i bollini e> perchè siae deve mettersi in mezzo?> e l'utente che sappia che l'opera è> di libera fruizione perchè deve> comunque dare soldi a siae?> :(> > ti prego illuminaci, è> interessante!!!!!!!!!!!!!Ripeto i bollini sono obbligatori ma se un autore per un determinato spettacolo od opera rinunzia ai diritti il costo della SIAE viene notevolmente ridotto... chiaramente è l'autore che sceglie!AnonimoRe: Cooscere prima di parlare...
anche tu stai oper sfondare come autore che ti interessano i link????AnonimoRe: Cooscere prima di parlare...
Non riesco a capire - se ci sono altre alternative alla Siae per quale ragione non le addottano tutti gli autori?beh è solo una domanda magari stupida ma cui non riesco a trovare risposta.AnonimoRe: Cooscere prima di parlare...
- Scritto da: Anonimo> Non riesco a capire - se ci sono altre> alternative alla Siae per quale ragione non> le addottano tutti gli autori?> > beh è solo una domanda magari stupida> ma cui non riesco a trovare risposta.Perchè purtroppo non sono moltoconosciuti se non da addetti al settore...Io stesso prima di venire a conoscenza di alcune cose, ho pagato alla SIAE dei diritti per dei brani da me composti... a chi sono finiti quei soldi vorrei proprio capirlo...Come me migliaia di altre persone... agli uffici SIAE non ti spiegano nulla, devi informarti tramite altri mezzi.AnonimoBreak even point...
«Il produttore deve rientrare le spese prima possibile. Altrimenti l'investimento va in perdita. Per ottenere ciò, ammettendo che abbia investito 100.000 Euro in un videogioco, gli conviene vendere 1000 copie a 100 Euro piuttosto che 10.000 a 10 Euro. A vendere 10.000 copie ci vuole molto più tempo.»Chiudiamo un occhio o due sulla sintassi, ma questo conto della serva fa ridere. Se il produttore ha così tanta fretta, che giochi alla roulette. Nelle aziende, ma anche nella finanza dei titoli, gli investimenti e gli indici di ritorno "sul breve" si calcolano in unità di mesi o anni. Se i "produttori" sono così ingenui o sconsiderati o avidi da pretendere di raggiungere il break-even point in poche settimane dall'uscita del libro/disco/film, probabilmente hanno solo sbagliato mestiere... se fosse valido questo ragionamento, invece di microsoft il maggior competitor nel mercato ICT sarebbe una SAP che vende sistemi da 5 miliardi l'uno a pochissimi clienti. Invece il baco degli anni 90 è stata proprio la fissa di vendere 10.000.000 di sistemi a una manciatina di dollari l'uno... questa è una distinzione fondamentale tra il mercato di massa e quello dei beni di lusso.AnonimoRe: Break even point...
ma credi di avere chiarito o aggiunto qualcosa con le tueparole e la tua sintassi? :|AnonimoRe: Break even point...
- Scritto da: Anonimo> ma credi di avere chiarito o aggiunto> qualcosa con le tue> parole e la tua sintassi? :|di sicuro ha mostrato che l'autrice non sa nulla di economia (o non lo sa l'editore se davvero è quella la sua logica)AnonimoRe: Break even point...
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > ma credi di avere chiarito o aggiunto> > qualcosa con le tue> > parole e la tua sintassi? :|> di sicuro ha mostrato che l'autrice non sa> nulla di economia (o non lo sa l'editore se> davvero è quella la sua logica)secondo me l'autrice - al contrario vostro - sa che la pratica val più della grammatica e CONOSCE i fatti e i produttori di cui parla.e io ne ho visti proprio come li descrive lei.sono quelli i personaggi con cui si lavora per la maggior parte dei casi.AnonimoRe: Break even point...
Ed inoltre non ho mai visto 1 videogioco o altro, che dopo 3 anni costa solo il prezzo del supporto + una piccola percentuale di guadagno ( cioe' non ho mai visto un gioco vecchio di 3 anni a 8? ).Quindi il discorso dell'autrice non regge.Vogliono solo lucrarci troppo.( Inutile dire che l'autrice non sembrerebbe neanche una vera autrice di opere, ma solo una segretaria di una major..... )ryogaRe: Break even point...
- Scritto da: ryoga> Ed inoltre non ho mai visto 1 videogioco o> altro, che dopo 3 anni costa solo il prezzo> del supporto + una piccola percentuale di> guadagno ( cioe' non ho mai visto un gioco> vecchio di 3 anni a 8? ).che?ci sono decine di cartonati a 10 mila lire (5 euro!) che sono stati grandissimi giochi> Quindi il discorso dell'autrice non regge.> Vogliono solo lucrarci troppo.questo sillogismo non è che non fa una piega ... è LA PIEGA IN PERSONA > ( Inutile dire che l'autrice non sembrerebbe> neanche una vera autrice di opere, ma solo> una segretaria di una major..... )utile dire "da che pulpito viene la predica" dato che lei invece è nel settore e tu no e che lei ha veramente avuto a che fare con i produttori e con i costi.AnonimoRe: Break even point...
ci sono decine di cartonati a 10 mila lire (5 euro!) che sono stati grandissimi giochiConfermo questa frase..ce ne sono a bizzeffe a questo prezzo e anche a meno.AnonimoRe: Break even point...
Scrive l'autrice: non sono segretaria di nessuna major e non ho fatto studi di economia. Quello che ho scritto nel paragrafo in questione riguarda l'atteggiamento di *alcuni* produttori. Secondo quello che viene fuori dalle chiacchierate con loro, più tempo passa tra l'erogazione degli investimenti e l'arrivo dei guadagni peggio è.Lavoro su prodotti diversi e posso dirvi con certezza che p.e. la game industry e l'editoria a fumetti funzionano in modo completamente differente. Io ho portato un esempio preso dalla game indutry, e non pretendo che calzi con tutti gli altri modelli di businnes (visto anche che non è il mio campo).Prendete il mio contributo per quello che è: volevo solo dare info e considerazioni utili in base alle mie esperienze, non far cadere la verità universale dall'alto.:>NimeAnonimoRe: Break even point...
- Scritto da: Anonimo> Scrive l'autrice: non sono segretaria di> nessuna major e non ho fatto studi di> economia. Quello che ho scritto nel> paragrafo in questione riguarda> l'atteggiamento di *alcuni* produttori.> Secondo quello che viene fuori dalle> chiacchierate con loro, più tempo> passa tra l'erogazione degli investimenti e> l'arrivo dei guadagni peggio è.non dare ascolto a questi quattro bambocci.lavoro in una azienda e so bene che il calcolo è proprio questo.e mi stupisce che nessuno lo dica. E' uguale in tutte le aziende!!!!!> Lavoro su prodotti diversi e posso dirvi con> certezza che p.e. la game industry e> l'editoria a fumetti funzionano in modo> completamente differente. Io ho portato un> esempio preso dalla game indutry, e non> pretendo che calzi con tutti gli altri> modelli di businnes (visto anche che non> è il mio campo).sei una Signora :)sei stata gentile anche con questi incompetenti :))hai tutta la mia stima> Prendete il mio contributo per quello che> è: volevo solo dare info e> considerazioni utili in base alle mie> esperienze, non far cadere la verità> universale dall'alto.ti prego accetta da parte mia le scuse dell'umanità per i commenti del menga di questi due cosi!se ne hai altre di info, non esitare a fornirle nel forum!torna anche domani e dopodomani, tieni d'occhio il forum!!!!!AnonimoRe: Break even point...
Se ci saranno precisazioni o altre info da dare, fornirò molto volentieri il mio contributo. ^__^:>NimeAnonimoRe: Break even point...
Ti spiacerebbe dirmi cos'è per te la Mafia?Cosa comporta questa parola esattamente?AnonimoRe: Break even point...
- Scritto da: Anonimo> «Il produttore deve rientrare le spese prima> possibile. Altrimenti l'investimento va in> perdita. Per ottenere ciò, ammettendo> che abbia investito 100.000 Euro in un> videogioco, gli conviene vendere 1000 copie> a 100 Euro piuttosto che 10.000 a 10 Euro. A> vendere 10.000 copie ci vuole molto> più tempo.»> > Chiudiamo un occhio o due sulla sintassi, ma> questo conto della serva fa ridere. Se il> produttore ha così tanta fretta, che> giochi alla roulette. Nelle aziende, ma> anche nella finanza dei titoli, gli> investimenti e gli indici di ritorno "sul> breve" si calcolano in unità di mesi> o anni. Mi sembra che le idee confuse in tema di mercato le hai tu....Come fai a comparare i prodotti entertainment con prodotti finanziari?Sai quanto vive un album oggi? E un singolo? Cosa credi che i produttori hanno nuovi Beatles e PinkFloyd rinchiusi in magazzino?Oggi un disco nasce e muore in una media di 3-4 mesi.6 mesi è un buon pezzo. 12 mesi è ottimo.2 anni è eccezionale. Oltre siamo nel capolavoro.Ti dirò... molto si gioca nelle prime 2 settimane di uscita.... sia che tu lo venda a 10 o 100.Il problema del "quanto" è conseguenza del come si spartisce la torta, del fatto che i prodotti sono di bassa qualità e devi premere sulla promozione in modo esasperato e sul merchandising, etc.etc.Signori.... diciamoci la verità.... per la musica non è un bel momento, ridotta più a bene di consumo usa e getta che a opera dell'intelletto.Ben venga il P2P che contribuisce a "scremare" quello che è merce da quella che è più musica. In tal senso condivido il pensiero di Frankie Hnrg..... "se tu scarichi il mio pezzo, nulla da dire - anzi mi conosci. Se lo ascolti più di 3-4 volte e ti piace, allora è eticamente corretto che tu compri il mio disco e mi aiuti ad andare avanti".E.AnonimoRe: Break even point...
-(cut) D'accordissimo.sei un raggio di sole in questo forum annebbiato! ^__^> Ben venga il P2P che contribuisce a> "scremare" quello che è merce da> quella che è più musica. onore a te.>In> tal senso condivido il pensiero di Frankie> Hnrg..... "se tu scarichi il mio pezzo,> nulla da dire - anzi mi conosci. Se lo> ascolti più di 3-4 volte e ti piace,> allora è eticamente corretto che tu> compri il mio disco e mi aiuti ad andare> avanti".> > E.ecco ... questo dove lo hai letto?ieri Frankie sembrava abbastanza CONTRO.AnonimoRe: Break even point...
> >In> > tal senso condivido il pensiero di> Frankie> > Hnrg..... "se tu scarichi il mio pezzo,> > nulla da dire - anzi mi conosci. Se lo> > ascolti più di 3-4 volte e ti> piace,> > allora è eticamente corretto che> tu> > compri il mio disco e mi aiuti ad andare> > avanti".> > > > E.> > ecco ... questo dove lo hai letto?> ieri Frankie sembrava abbastanza CONTRO.L'ho visto "ictu oculi" in una intervista TV di circa 2-3 mesi addietro. Altrimenti lo trovi ben espresso nell'intervista con rockit (PS: FHinrg è utente P2P :-P)http://www.rockit.it/pub/i.php?x=00000362AnonimoRe: Break even point...
hai detto una scemenza enorme, tu non puoi dire che una cosa e' uguale all'altra, il fattore "vendite in tempi brevi" in fatto videogiochi e' esatto per il semplice fatto che un vieogioco e' un po' come un pc..lo compri nuovo e dopo due settimane e' gia' vecchio..è impensabile avere il riscontro di un videogioco dopo sei mesi o un anno....dopo un anno e' stravecchio e puoi solo venderlo sottocosto e non mi pare sia questo l'obbiettivo di chi li produceAnonimoRe: Break even point...
- Scritto da: Anonimo(cut)> Chiudiamo un occhio o due sulla sintassi, ma> questo conto della serva fa ridere. Se il> produttore ha così tanta fretta, che> giochi alla roulette. Nelle aziende, ma> anche nella finanza dei titoli, gli> investimenti e gli indici di ritorno "sul> breve" si calcolano in unità di mesi> o anni.gli occhi li hai chiusi tutti.questa è la pura verità: è realtà!> Se i "produttori" sono così> ingenui o sconsiderati o avidi da pretendere> di raggiungere il break-even point in poche> settimane dall'uscita del libro/disco/film,> probabilmente hanno solo sbagliato> mestiere... sarà, ma li ci sono loro e ce ne sono tanti.ne ho visti molti e per alcuni ci lavoro.non è lo stesso settore, ma molto simile.>se fosse valido questo> ragionamento, invece di microsoft il maggior> competitor nel mercato ICT sarebbe una SAP> che vende sistemi da 5 miliardi l'uno a> pochissimi clienti.e infatti rulezgli altri sono dei grandi, ma quelli con i quali si ha a che fare più spesso sono i SAP ("stiamo ancora partendo" "stiamo ancora pagando" ho letto in un newsgroup non tanto tempo fa ... ^__^ )> Invece il baco degli> anni 90 è stata proprio la fissa di> vendere 10.000.000 di sistemi a una> manciatina di dollari l'uno... questa> è una distinzione fondamentale tra il> mercato di massa e quello dei beni di lusso.i CD sono stati considerati di lussoAnonimoRe: Break even point...
credo tu stia facendo un enorme confusione facendo il paragone tra riscontri prodotti microsoft e riscontri videogiochisecondo me dovresti stare zitto che stai facendo una figuraccia..poi vedi tuAnonimoE quindi ?
Non ho capito molto bene il senso di questa lettera (da che parte sta ?).A me sembra che l'autrice in questione sia soltanto poco informata (non sa quanto costano i bollini SIAE, basta andare sul sito SIAE per saperlo) e soprattutto talmente ingenua da firmare contratti capestro solo perche' non ha idea di come procedere diversamente.Rivolgersi ad un "produttore" era quasi obbligatorio fino a 10 anni fa, quando cioe' il costo di produzione era talmente elevato da non consentire ad un individuo singolo di affrontare l'investimento, ora con l'avvento di internet e delle tecnologie informatiche chiunque, anche il piu' scalcinato degli autori, puo' con pochi euro produrre qualunque tipo di opera. Se poi costasse ancora molto, si puo' comunque distribuire tutto in forma elettronica con gli opportuni mezzi di digital rights management e ottenere quasi il 100% dei profitti.In conclusione non capisco perche' dobbiamo, come al solito, rimetterci noi utenti se agli autori fa comodo mantenere uno status quo che li penalizza. Autori datevi una svegliata, i polli siete voi, noi i soldi da dare ai vostri produttori li abbiamo finiti da tempo.AnonimoRe: E quindi ?
Mi hai preceduta nel pensiero...infatti non ho ben capito il senso di questa lettera..non ho capito se è una lettera in difesa dei P2P oppure no...E' una lettera cosi' priva di significato che dubito un autrice (quindi una nel campo) possa averla scritta..Probabilmente che chi l'ha scritta conosce il nome SIAE solo per averlo letto o sentito da qualche parte....Inoltre..ammesso sia un autrice..da come parla della SIAE non mi sembra sia molto soddisfatta quindi perche' non cambia lavoro? e visto dice che "ha sentito che altri non sono pagati" beh allora si deduce che lei lo sia sempre stata, ammazza che culo!!!! heheheMah..quella è un autrice come lo sono io!AnonimoRe: E quindi ?
Caro utente non registrato (almeno metti un nick), me li dai tu 100.000 Euro (si hai letto bene, ed è pure il prezzo minimo) per realizzare un videogioco? Non tutte le opere sono a basso costo di realizzazione, sai?Poi chi ti ha detto che ho firmato certi contratti? Ho detto solo che esistono.Poi mi piacerebbe sapere che lavoro fa Miry. Magari sei veggente, Miry, visto che sembri sapere chi sono, come sono e quanto valgo solo per aver letto una mia letterina?Ah, per la cronaca. Sono stata abbastanza intelligente da non registrarmi alla siae e usare altre alternative validissime per tutelarmi. Quindi dalla siae non ho mai visto un centesimo.:>NimeAnonimoRe: E quindi ?
Non mi sembra di aver detto quanto vali......questo non credo di poterlo dire...ne di te ne di altri...ho solo detto che PROBABILMENTE non sei un autrice...(dopotutto quella non mi pare una lettera scritta da una che si proclama autrice..non che qui si pretendano lettere perfettamente scritte..ma insomma..qualcosa di meglio si da un autrice ) La parola "probabilmente" non ha un significato di certezza...in quanto al mio lavoro..faccio un lavoro normalissimo come tanti altri..pero'questo non mi impedirebbe..se ne avessi le facolta'..di essere anche una veggente...oltre a questo potrei essere mille altre cose..nessuno puo' saperlo no?Così dico che altrettanto PROBABILMENTE...con uno errore di 1 su 100...che tu potresti essere un uomo...e questo molte cose lo lasciano pensare...Questo nessuno lo sa..anch'io potrei essere un uomo..Spero che la mia risposta ti abbia soddisfatto...se così non fosse non posso farci niente..AnonimoRe: E quindi ?
Dimenticavo...qui..come tutti..sto solo esprimendo le mie opinioni che potrebbero essere sbagliate al 100%..ma il fatto che possano essere tali non fa si che io mi nasconda dietro un anonimato..quelle piccole 4 letterine che vedi...è il mio nome (vero)...Questo potremo chiamarlo il classico "coraggio delle proprie azioni"...o no???AnonimoRe: E quindi ?
> Caro utente non registrato (almeno metti un> nick), Idem, visto che dici di essere l'autrice mezionata nell'articolo, almeno dai prova di esserlo.> me li dai tu 100.000 Euro (si hai> letto bene, ed è pure il prezzo> minimo) per realizzare un videogioco? Ma stai scherzando ? Quando mai un videogioco costa cosi' tanto ? In che modo lo valuti il costo di realizzazione ? E' evidente che non conosci minimamente quello di cui parli. Un costo del genere puo' essere sostenuto solo da un produttore che deve pagare, oltre all'hardware e al software necessario, i locali e i dipendenti che lo realizzano. Un singolo o un gruppo di "amici" puo' realizzare lo stesso videogioco con un investimento di poche centinaia di euro, utilizzando hardware proprio e software opensource.Se tu fossi veramente un'autrice (o autore) queste cose le sapresti benissimo.> Non> tutte le opere sono a basso costo di> realizzazione, sai?Tutte le opere sono a basso costo di realizzazione. I costi lievitano quando ci sono in mezzo persone ed organizzazioni che non c'entrano nulla con la realizzazione ma vogliono ugualmente la loro lauta fetta di guadagni (io li chiamo parassiti).> Poi chi ti ha detto che ho firmato certi> contratti? Ho detto solo che esistono.[...]> Ah, per la cronaca. Sono stata abbastanza> intelligente da non registrarmi alla siae e> usare altre alternative validissime per> tutelarmi. Quindi dalla siae non ho mai> visto un centesimo.Se qualcuno di Punto Informatico mi legge consiglierei di verificare un po' meglio le fonti che utilizzano per certi articoli. A me sembra evidente che questa persona, ammettendo che chi ha scritto il commento sia effettivamente la persona dell'articolo, non sia un'autrice nel senso stretto del termine, quanto una dipendente o collaboratrice di una azienda che produce un qualche tipo di opera, con la quale ha una qualche forma di collaborazione che evidentemente non rende quanto sperato.E' evidente la mancanza di una conoscenza basilare del diritto d'autore e della realta' della SIAE, parla per sentito dire circa supposti mancati pagamenti agli autori da parte della SIAE nonche' di contratti capestro, non parliamo poi dell'evidente confusione circa i costi di produzione delle opere, segno che non hai mai provato a produrre qualcosa per conto proprio.AnonimoRe: E quindi ?
- Scritto da: Anonimo> Non ho capito molto bene il senso di questa> lettera (da che parte sta ?).sei il simbolo di questi tempi: una grande tristezza.Sta DALLA PARTE DEL GIUSTO. E il giusto, sta un po' qui e un po' li, ovvero DOVE C'E' IL GIUSTO.Ti sembra troppo complicato?Tu vuoi vedere i cattivi e i buoni, la destra e la sinistra, gli amici e i nemici, inter e juve.Ma la giustizia spesso è un po' dappertuto, tutti hanno dei torti e tutti del giusto.E riconoscerli ovunque, raddrizza i discorsi, i ragionamenti, la democrazia e la giustizia stessa.Lei dice "capisco i produttori quando mi chiedono la liberatoria"dice anche "non serve la siae, puoi fare con un atto notarile"dice anche "so di questi casi in cui si perde la proprietà intellettuale"ti dice anche che non è per il "regaliamo tutto" e che però il p2p di cui NON E' NEMICA, non da la possibilità di fare alcune quantificazioni utili al mercato.Obiettività, onestà intellettuale, niente farfugliamenti ... e cerca di dare una mano :) Bello!!!> A me sembra che l'autrice in questione sia> soltanto poco informata (non sa quanto> costano i bollini SIAE, basta andare sul> sito SIAE per saperlo) l'inutilità di questo fatto è fortunatamente sotto gli occhi di tutti e da te sottolineata da questa inutile puntualizzazione su un fatto inutile.>e soprattutto> talmente ingenua da firmare contratti> capestro solo perche' non ha idea di come> procedere diversamente.sei incapace di leggere, ora ce lo hai chiarito.ha detto che ALCUNI AUTORI ecc.e poi forse ti senti la maestra del diritto, ma molti principi del foro e legislatori fanno di questa oscurità il loro mestiere.Inutile dire che questi autori sono fessi. Se vuoi, ingenui. Ma forse pensano ad un mondo in cui quando fai un contratto non tenti di impalare sempre l'altro contraente. > Rivolgersi ad un "produttore" era quasi> obbligatorio fino a 10 anni fa, quando cioe'> il costo di produzione era talmente elevato> da non consentire ad un individuo singolo di> affrontare l'investimento, posso anche essere d'accordo, ma molte eccellenti opere mostrano tutto il peso che ha avuto una necessaria produzione.Molte autoproduzioni mostrano tutti i limiti.>ora con l'avvento> di internet e delle tecnologie informatiche> chiunque, anche il piu' scalcinato degli> autori, puo' con pochi euro produrre> qualunque tipo di opera.certo, e lasciare che resti sconosciuta.> Se poi costasse> ancora molto, si puo' comunque distribuire> tutto in forma elettronica con gli opportuni> mezzi di digital rights management e> ottenere quasi il 100% dei profitti.nessun utente, come sta dimostrando il p2p, vuole (e sono d'accordissimo) sottostare a delle imposizioni su ciò che acquista. il DRM è una schifezza che nessun acquirente dovrebbe accettare - QUESTA E' UNA MIA OPINIONE, NON UN FATTO .Resta comunque il fatto che se non hai investito in pubblicità la distribuzione non entra nemmeno in azione... meglio che costi zero piuttosto che poco :)> In conclusione non capisco perche' dobbiamo,> come al solito, rimetterci noi utenti se> agli autori fa comodo mantenere uno status> quo che li penalizza. ehh?????ma che diavolo dici!questo articolo è pieno di utili indicazioni per gli autori indipendenti, che non vogliono inserirsi in vecchi mercati e vecchie idee! ma anche per non perdere del tutto ... ci sono IDEE, spunti e dritte.>Autori datevi una> svegliata, i polli siete voi, noi i soldi da> dare ai vostri produttori li abbiamo finiti> da tempo.Credo che tu possa chiarirti un po' le idee.Anonimoreport
Per chi non l'avesse letto...http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=82AnonimoOpen Music Project
Grazie per la citazione e i complimenti per l'iniziativa.CordialmentePato -GK-Thematika - Open Music Projecthttp://www.onda.it/Thematika Thematika@hotmail.comAnonimosprovveduta?
non so chi sia la persona che ha scritto questa lettera ma, senza offesa, credo sia un po' sprovveduta.Non sa quanto costino i bollini siae, non sa che "le formule oscure" possono essere contestate in tribunale come clausole vessatorie .Si lamenta della SIAE, ma parla di "alcuni dicono di non aver mai ricevuto i soldi" .Personalmente consiglio di dare un'occhiata alle "feature" didistribuzione che offre internet.Noi programmatori le utilizziamo da una vita e con ottimi risultati, non vedo perche' non dovrebberlo farlo musicisti, fotografi, o altri autori.samuRe: sprovveduta?
>Le info sull'obbligo del> bollino siae in particolare mi sono state> fornite da un avvocato specializzato. E infatti sono esattel'unica eccezione che io sappai sono i CD con sopra software liberoAnonimoRe: sprovveduta?
- Scritto da: Anonimo> >Le info sull'obbligo del> > bollino siae in particolare mi sono> state> > fornite da un avvocato specializzato. > > > E infatti sono esatte> l'unica eccezione che io sappai sono i CD> con sopra software liberonon è così; con un timbro della prefettura si può essere riconosciuti come legittimi autori ed avere in futuro la possibilità di rivendicare i diritti di proprietà per evitare un abuso. Almeno è così per i libri.Ma tu, Nime, in che settore lavori e cosa fai di preciso?ziboRe: sprovveduta?
> Ma tu, Nime, in che settore lavori e cosa> fai di preciso?http://www.nikibatsprite.com ?? (presumo)AnonimoRe: sprovveduta?
- Scritto da: Anonimo> >Le info sull'obbligo del> > bollino siae in particolare mi sono> state> > fornite da un avvocato specializzato. > > > E infatti sono esatte> l'unica eccezione che io sappai sono i CD> con sopra software liberocol cavolo, solo pochi giorni fa abbiamo dovuto pagare 10000 timbri Siae per poter mandare i cd con gli update in giro, e non c'e' stato verso di fargli capire che non ne rientravano;una delle ultime multe che abbiamo preso (e si parla di milioni) e' perche' l'ufficio Siae della citta' XX ci ha fatto dei bollini che all'uffico della citta' YY ha contestato come irregolare e ci ha multati!!!!per quanto possa sembrare incredibile la multa l'abbiamo presa e su consiglio dell'avvocato ormai avvezzo a questi problemi l'abbiamo pagata e basta.certe cose devono saltare fuori , dovete capire che razza di gente e' questa.AnonimoRe: sprovveduta?
> certe cose devono saltare fuori , dovete> capire che razza di gente e' questa.Be' dai, non e' mica che siano stupidi o disorganizzati, semplicemente hanno realizzato il sogno di Toto' Riina.AnonimoRe: sprovveduta?
- Scritto da: samu> non so chi sia la persona che ha scritto> questa lettera ma, > senza offesa, credo sia un po' sprovveduta.> Non sa quanto costino i bollini siaenon se ne deve occupare, ha detto, quindi perchè dovrebbe saperlo?> non sa> che "le formule oscure" possono essere> contestate in tribunale come clausole> vessatorie .parlacene più diffusamente. ci fai qualche esempio e ci mandi qualche link?credo sia interessantissimo per tutti> Si lamenta della SIAE, ma parla di "alcuni> dicono di non aver mai ricevuto i soldi" .Eccone qui uno.Abbiamo provato in 10 gruppi.Noi ci siamo registrati e gli altri suonavano pezzi loro scrivendo nel borderò i nomi dei nostri pezzi, perfettamente, con tanto di nomi degli autori ecc ecc.NON ABBIAMO MAI VISTO UNA LIRA o un rapportino ... niente di niente. Però i proprietari dei locali pagavano la siae eccome!> Personalmente consiglio di dare un'occhiata> alle "feature" di> distribuzione che offre internet.Ovvero?> Noi programmatori le utilizziamo da una vita> e con ottimi risultati, non vedo perche' non> dovrebberlo farlo musicisti, fotografi, o> altri autori.Parlaci ESATTAMENTE di qualche soluzione, magari fai un articolo per PI, io credo sia interessante per tutti.Facci qualche esempio qui, casomai, altrimenti.AnonimoRe: sprovveduta?
stai chiedendo troppoAnonimo[OT]Vendite CD e DVD
Andate sul corriere di oggi:http://www.corriere.it/speciali/2004/Spettacoli/dvd_musicali/index.shtmlvedrete che il p2p non c'entra niente con il calo delle vendite di cdAnonimosarebbe ora di una riforma
Spero proprio che sia giunta l'ora di una riforma del diritto d'autore nel senso più ampio possibile. Si dovrebbe abbandonare il monopolio SIAE e cercare forme più intelligenti di distribuzione e di controllo... però ho la strana sensazione che non avverrà nulla di questo e quindi resteremo ancora con un sistema arretrato :(AnonimoRe: sarebbe ora di una riforma
- Scritto da: Anonimo> Spero proprio che sia giunta l'ora di una> riforma del diritto d'autore nel senso> più ampio possibile. Si dovrebbe> abbandonare il monopolio SIAE e cercare> forme più intelligenti di> distribuzione e di controllo... però> ho la strana sensazione che non> avverrà nulla di questo e quindi> resteremo ancora con un sistema arretrato :(Se nessuno "batte i piedi per terra" è normale che non cambierà nulla, qualcosa può cambiare se si fa rumore, rumore e ancora rumorePulsarRe: sarebbe ora di una riforma
Sistema vecchio e monopolistico, se io produco un'opera e decido di proporla in pubblico (per esempio su uno schermo all'interno di una fiera) sono obbligato a pagare i diritti alla SIAE. ...ditemi voi se questo non è un furto legalizzato. Quando la smetteranno questi signori di volersi imporre sempre e dovunque?AnonimoRe: sarebbe ora di una riforma
- Scritto da: Anonimo> Spero proprio che sia giunta l'ora di una> riforma del diritto d'autore nel senso> più ampio possibile. Si dovrebbe> abbandonare il monopolio SIAE e cercare> forme più intelligenti di> distribuzione e di controlloal momento non mi sembra possibile, l'intreccio frapolitici e gestori e' troppo stretto e la Siae manterra'di fatto monopolio e poteri incontrastati finche' il collegamentonon si spezza;dovremmo tirarli giu a fucilate.Anonimoda leggere subito..fai girare
ho finalmente scoperto la relazione dell'esperto che ha parlato in parlamento a favore del p2phttp://italy.indymedia.org/news/2004/04/521492.phphttp://www.yakom.it/new_p2p_ways.htmper fortuna che c'è qualcuno che ha parlato in nostra difesa !:|8)AnonimoRe: da leggere subito..fai girare
- Scritto da: Anonimo> ho finalmente scoperto la relazione> dell'esperto che ha parlato in parlamento a> favore del p2p> italy.indymedia.org/news/2004/04/521492.php > www.yakom.it/new_p2p_ways.htm E ti dirò, lo conosco, è stato mio collega e tra un'ora vado a berci una birra insieme ad altri ex-colleghi (uno dei quali è quello del ringraziamento nell'articolo in questione) :pUn MaurizioB "e chissene" ;)Saluti==================================Modificato dall'autore il 09/04/2004 21.57.59MaurizioBRe: da leggere subito..fai girare
da parte mia ti ringrazio ho salvato i link e stasera con calma me li leggo.ciao da Lara.Anonimosiae? abolirla?
La siae dovrebbe essere un'istituzione pubblica, e invece è in pratica un'associazione privata che ha addirittura poteri sanzionatori... roba incredibile.se vi interessa ho messo in giro un piccolo saggio sul diritto d'autore che sta qui http://theforge.altervista.org/riflessioni/articoli.phpse volete andate pure, è tutto a gratis 8)theforgeRe: siae? abolirla?
Abolirla direi di no per varie ragioni che non sto a spiegare..ma sicuramente dovrebbero farla scendere di qualche gradino dal piedistallo di comando in cui è......AnonimoRe: siae? abolirla!
Sono dell'opinione che il sapore fortemente corporativo della SIAE (e da qui il richiamo al Medioevo...) e poco trasparente non deponga a suo favore. Una libera associazione degli autori, e forse anche degli editori, dovrebbe consentire agli stessi di non disperdere il frutto del loro lavoro, percependo "decime" ragionevoli e non "eternizzate" (vedi i 70 anni di diritti) e non invece realizzare un oscuro circuito di distribuzione di proventi (vedi Report di RAI3), che addirittura va a colpire le ONLUS o la riffa parrocchiale che vuole fare il ballo di beneficenza!Cosa ne pensate?SI All'Equa distribuzioneAnonimoRe: siae? abolirla?
- Scritto da: Miry> Abolirla direi di no per varie ragioni che> non sto a spiegare..ma sicuramente> dovrebbero farla scendere di qualche gradino> dal piedistallo di comando in cui> è......e perchè non stai a spiegare?se non argomenti a che serve affermare?ciaoAnonimoRe: siae? abolirla?
beh una delle ragioni potrebbe essere che ci vuole un associazione che diriga e protegga in un certo senso gli autori..il fatto che Siae lo faccia solo a parole ma anzi che non dia loro i giusti diritti è un altro discorsoAnonimoRe: siae? abolirla?
La Siae non fa niente per favorire gli artisti che non hanno grossi nomi alle spalle, se sei un artista comune, non sei tutelato, ci sono tantissimi locali che appena sentono SIAE, ti sbattono la porta in faccia e non ti fanno suonare...Ditemi voi, è giusto???tonythongRe: siae? abolirla?
- Scritto da: tonythong> La Siae non fa niente per favorire gli> artisti che non hanno grossi nomi alle> spalle, se sei un artista comune, non sei> tutelato, ci sono tantissimi locali che> appena sentono SIAE, ti sbattono la porta in> faccia e non ti fanno suonare...> Ditemi voi, è giusto???è un po' contorto.la siae punirebbe i commerciantii commercianti non farebbero più suonareè interesse comune (dei locali e dei gruppi di NON-AUTORI) non avere a che fare con empals, siae e FINANZA (perchè ragazzi, diciamocelo ... quelli la fan piano bar e cazzi vari, TUTTO IN NERO!)AnonimoRe: siae? abolirla?
- Scritto da: theforge> La siae dovrebbe essere un'istituzione> pubblica, e invece è in pratica> un'associazione privata che ha addirittura> poteri sanzionatori... roba incredibile.> > se vi interessa ho messo in giro un piccolo> saggio sul diritto d'autore che sta qui > > theforge.altervista.org/riflessioni/articoli.> > se volete andate pure, è tutto a> gratis 8)non si puo' abolirla, qualcosa occorre:andrebbe aperta la concorrenza, ma quella vera ovvero non qualcuno di loro che si separa e poi fa cartello:dovrebbe essere creata e gestita solo e direttamente dagli artisti stessi e non dai piu' grossi;vedreste come cambierebbero le cose.AnonimoPer vendere online direttamente...
Ho appena trovato uno script PHP completo, già fatto (a pagamento) per gestire un negozio online, se qualcuno vuole provare a fare a meno di discografici vari! (buona fortuna! :P)http://www.easybe.comEklepticalRe: Per vendere online direttamente...
- Scritto da: Ekleptical> Ho appena trovato uno script PHP completo,> già fatto (a pagamento) per gestire> un negozio online, se qualcuno vuole provare> a fare a meno di discografici vari! (buona> fortuna! :p)> > www.easybe.com l'idea è graziosa, ma non capisco che senso hanno i 48$molto meglio farsi direttamente un account su paypal e gestire la cosa a mano. O se proprio si vuole, pagare un qualche programmatore perché scriva uno script php analogo, non penso costi di più, ma si ha controllo sulla licenza, che si può fare open, closed, esclusiva, inclusiva, per tutti, per nessuno, ecc. ecc. ecc.avvelenatoRe: Per vendere online direttamente...
> molto meglio farsi direttamente un account> su paypal e gestire la cosa a mano. O se> proprio si vuole, pagare un qualche> programmatore perché scriva uno> script php analogo, non penso costi di> più,Di 50$? Ma stai scherzando???Si vede che non consci nessuno che programma in PHP per mestiere! Per 50$ non si alza nemmeno dal letto un programmatore (e giustamente: son giorni di lavoro, per fare una cosa fatta bene!!).EklepticalRe: Per vendere online direttamente...
buggerate italiane?AnonimoRe: Per vendere online direttamente...
- Scritto da: Ekleptical> Ho appena trovato uno script PHP completo,> già fatto (a pagamento) per gestire> un negozio online, se qualcuno vuole provare> a fare a meno di discografici vari! (buona> fortuna! :p)> > www.easybe.com Perchè pagare 48$ dollari quando su freshmeat si trovano suite complete di e-businnes a costo 0?AlphaCRe: Per vendere online direttamente...
- Scritto da: Ekleptical> Ho appena trovato uno script PHP completo,> già fatto (a pagamento) per gestire> un negozio online, se qualcuno vuole provare> a fare a meno di discografici vari! (buona> fortuna! :p)> > www.easybe.com Perchè pagare 48$ dollari quando su freshmeat si trovano suite complete di e-businnes a costo 0?AlphaCRe: Per vendere online direttamente...
> Perchè pagare 48$ dollari quando su> freshmeat si trovano suite complete di> e-businnes a costo 0?Perchè devi customizzarle per il business specifico e un musicista in genere non ha nè le competenze, nè il tempo per farlo?Se prendi un programmatori spendi infinitametne di più e anche a farlo da solo sono giorni che vanno. 50$ non mi sembrano 'sta grossa spesa, invece di perdere tempo.==================================Modificato dall'autore il 09/04/2004 14.37.42EklepticalRe: Per vendere online direttamente...
- Scritto da: Ekleptical> 50$ non mi> sembrano 'sta grossa spesa, invece di> perdere tempo.Mi sembrano invece fin troppo poco, se devo essere sincero...Mi sembra curioso (base di codice non particolarmente aggiornata?) che usino una vecchia release di MySQL, e avrai senz'altro notato che non hanno alcun esempio di 'real site' che utilizza il loro sistema.Mah... in definitiva tu spendi una piccola somma in cambio di...? Che funzioni e' tutto da verificare, mi pare.AnonimoRe: Per vendere online direttamente...
come posso diree orrendo quello script phpAnonimoLa cultura non è merce.
Secondo il mio particolare punto di vista va fatta una netta distinzione tra ciò che è diritto d'autore, che deve prevedere un equo compenso per l'autore stesso, e la speculazione contemporanea su tutte le forme d'arte. Tutte le forme d'arte, non solo la musica o la cinematografia. Personalmente considero la stessa programmazione una forma d'arte, saper creare un programma funzionante e magari anche bello graficamente mi pare tranquillamente paragonabile a qualsiasi altra opera artistica. Di programmatori Open al giorno d'oggi possiamo trovarne ovunque, idem per gli scrittori in erba che desiderino far leggere le loro opere, così come penso anche per tutte le altre forme d'arte.Penso che nessuno voglia togliere quanto è dovuto ad un artista ma essere truffati rispetto al valore reale di un opera mi pare un pò troppo. Soprattutto visto che tale guadagno non và all'autore materiale dell'opera stessa ma ad un sistema che esiste solo per far denaro e non per diffondere arte e cultura.Oggi, per caso, ho letto della volontà europea di tassare il prestito di libri in biblioteca. http://www.biblioteca.colognomonzese.mi.it/prestitogratuito/index.php?page=scenarioBeh a questo punto mi parrebbe perfettamente in linea tassarci quando canticchiamo sotto la doccia o quando, scrivendo qualcosa, facciamo una citazione. Pato -GK-Thematika - Open Music Projectwww.onda.it/thematikaAnonimoRe: La cultura non è merce.
-> Beh a questo punto mi parrebbe perfettamente> in linea tassarci quando canticchiamo sotto> la doccia o quando, scrivendo qualcosa,> facciamo una citazione. Se lo vuoi sapere qualche anno fa a un gruppo di persone do mia conoscenza che una sera canticchiavano per strada un po allegrotti, li ha fermati uno della siae cominciando a fare storie.....alla fine sono riusciti ad inventare che era una canzoncina che avevano fatto loro....pensa te.....!!! :(AnonimoRe: La cultura non è merce.
- Scritto da: Anonimo>> Se lo vuoi sapere qualche anno fa a un> gruppo di persone do mia conoscenza che una> sera canticchiavano per strada un po> allegrotti, li ha fermati uno della siae> cominciando a fare storie.....> > alla fine sono riusciti ad inventare che era> una canzoncina che avevano fatto loro....> > pensa te.....!!! :(e alla fine - dopo l'etilometro intendo - chi è risultato essere più ubriaco? i tuoi amici oppure il signor siae? :PAnonimoRe: La cultura non è merce.
Esagera eh?AnonimoAutrice ???
---[SNIP]Questo comporta una spesa extra per il mio distributore a cui io autrice non ho i mezzi per sottrarlo.---Formularla meglio no eh ? :)AnonimoIl diritto d' autore un diritto di pochi
Venite a parlare di diritto d' autore in Italia???Quando ci sono gestori di locali che negano a gruppi emergenti di suonare nei locali solo perche gli si richiede "legittimamente" di versare i contributi ENPALS e far compilare i Bordearaux?Mi sembra ridicolo tirare fuori le leggi sul diritto d' autore solo per i grandi, quando a noi poveri comuni "artistelli da quattro soldi" vengono negate ogni possibilità...Se si devono mettere in pratica le leggi, allora che si facciano per tutti, e non solo a chi fa comodo.tonythongRe: Il diritto d' autore un diritto di pochi
Parole SANTE!!!già suono roba per pochi, se poi devo pure combattere con locali che non possono permettersi le gabelle!ma dove viviamo? CHE SCHIFO!kermitRe: Il diritto d' autore un diritto di pochi
ma dove viviamo? CHE SCHIFO!In Italia (ho detto tutto)Anonimocara Francesca
hai tutta la mia simpatia ;)nella tua lettera pacata hai evidenziato come la SIAE sia una specie di "virus" con cui si è instaurato un sistema che legalizza lo sfruttamento dell'ingegno da parte di non meglio precisati "manager" e produttori, che nel più frequente dei casi è gente ignorante ma piena di soldi.Sarebbe ora che un movimento popolare giudato dagli autori portasse a una RIFORMA del settore, a beneficio degli Autori innanzitutto e poi anche dei fruitori delle loro opere.Credo che a un approccio serio alla questione la Siae ricadrebbe nel novero degli "enti inutili" e sarebbe abolita, o perlomeno trasformata in una società di diritto privato a cui gli augtori potrebbero o meno associarsi, decidendo liberamente.AnonimoSIAE come semplice ufficio brevetti
mi sento molto ignorante in questo argomento quidi scusate se dico corbellerie. leggendo l'articolo e come è già stato ventilato dall'autrice, perchè non si fa ritornare(?) la SIAE ad un semplice "ufficio brevetti musicali" e lasciamo che siano gli stessi autori a GESTIRE il PROPRIO LAVORO/INTERESSI?quanti soldi risparmierebbero gli utenti in questo modo? quanto sarebbero + liberi di gestire le proprie opere gli autori?AnonimoRe: SIAE come semplice ufficio brevetti
- Scritto da: Anonimo> mi sento molto ignorante in questo argomento> quidi scusate se dico corbellerie. leggendo> l'articolo e come è già stato> ventilato dall'autrice, perchè non si> fa ritornare(?) la SIAE ad un semplice> "ufficio brevetti musicali" e lasciamo che> siano gli stessi autori a GESTIRE il PROPRIO> LAVORO/INTERESSI?perche' chi comanda non sono gli autori ma chi li sfrutta:la Siae genera una montagna di soldi che vanno in manoa pochi grossi e di cui esistono incroci politici per far siche questi siano tuttelati (i grossi);per una spiegazione sul funzionamento e sulla ripartizione dei proventi ti rimando qui:http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=82AnonimoMa la SIAE serve?
Leggendo, posso comprendere che sta SIAE e tutte le major impongono delle censure indirette (o tu paghi e dipingi, oppure tu non paghi e chiudi il becco).Percui, tanto libero lo stato non è. Con stato mi riferisco al popolo, sia ben chiaro.Percui, tu becchi gli autori che devono spendere un sacco di soldi per uno stupido bollino, il quale dovrebbe assicurare l'impossibilità per un delinquente, l'azione di copia.Ora, in tutta verità, rispondete, QUANTI AUTORI SON STATI PROTETTI?Cos'è, se è Britney allora, perchè ha i soldi, lei viene protetta e magari Egidio Gaeto (autore inventato a caso, ma con molti meno soldi) deve vedersi la sua "Creazione" scopiazzata?Sta SIAE, IMHO, è nociva quanto la pirateria su larga scala, e si tratta non certo di quella operata da 4 sedicenni che scaricano dal Kazaa di turno.Ti ingannano dicendo di proteggerti e poi non fanno nulla. Ti impediscono di esprimere le tue idee e rigirano la frittata addirittura mettendo autori e utenti contro di loro, quando invece entrambi dovrebbero essere alleati...Mah.. che mondo LAMER...AnonimoRe: Ma la SIAE serve?
no nn serve a nullaAnonimoI soldi che la SIAE mi RUBA?
Io sono un autore di software.Il software e' frutto del mio ingegno, della mia capacita',e del mio estro, nonche' delle mie idee.E guarda caso, se poi lo metto su un CD devo pagare la SIAEche prende dei soldi da me, e dai miei clienti, per proteggere i diritti di proprieta' intellettuale, che guarda caso sono MIEI.Solo che quei soldi che si prende, poi non li da' a me.Quindi a che titolo la SIAE vuole dei soldi da ME?AnonimoRe: I soldi che la SIAE mi RUBA?
- Scritto da: Anonimo> Io sono un autore di software.> > Il software e' frutto del mio ingegno, della> mia capacita',> e del mio estro, nonche' delle mie idee.> > E guarda caso, se poi lo metto su un CD devo> pagare la SIAE> che prende dei soldi da me, e dai miei> clienti, per proteggere i diritti di> proprieta' intellettuale, che guarda caso> sono MIEI.> > Solo che quei soldi che si prende, poi non> li da' a me.> > Quindi a che titolo la SIAE vuole dei soldi> da ME?Con una semplice dichiarazione da allegare al momento di richiesta dei bollini puoi risparmiarti tanti euro, in pratica rinunci ai "diritti" monetari sull'opera...Nel campo musicale questo sistema è diffusissimo nel campo dell'autoproduzione, in pratica invece di pagare i bollini qualche centinaio di euro li pagh soltanto per il loro valore "simbolico", cioè qualche centesimo di euro...Veramente molto semplice!Anche per i concerti dal vivo, se un gruppo esegue soltanto brani propri e non è iscritto alla SIAE o rinuncia per quella serata ai diritti, la cosa è simile ed eviti di versare inutili soldi.L'autoproduzione in Italia è da anni che usa questo sistema.Cordiali saluti, G.lucaAnonimoRe: I soldi che la SIAE mi RUBA?
Se fai causa alla SIAE con questi argomenti, la vinci di sicuro.AnonimoRe: I soldi che la SIAE mi RUBA?
Per lo stesso motivo che un magnaccia vuole i soldi della sua protetta oppure per il motivo che certe "organizzazioni" tichiedono una tangente per protegggerti (da loro stessi ovvio)chiaro no?AnonimoProposta per la redazione
Non vivo in Italia e con la SIAE non ho a che fare, tuttavia mi risultano, (attraverso compositori che conosco) i seguenti aggiornamenti:1) i bollini non costano che pochi centesimi2) le iscrizioni stesse sono molto piu' economiche ora, avendo anche eliminato esami e tasse.3) pare stiano lavorando per apporre ulteriori facilitazioni (e mi piacerebbe sapere quali).Ora io non so nel dettaglio quanto ci sia di vero in questo pero', com'e' vero che occorre sentire entrambe le parti in un processo, che ne dite di invitare a commentare i diversi articoli, come quello appena letto dell'autrice riguardo il suo commento sul P2P, un esponente autorevole della SIAE?Il motivo per cui lo chiedo e' perche' un ulteriore sviluppo e diffusione delle varie leggende metropolitane non incentiva informazione ma dubbi, e in un momento come questo dove si cercano chiarimenti, non si raggiungerebbe lo scopo primario di PI.Non trovate?:)messalinaxxxRe: Proposta per la redazione
> son tutte belle cose, ma il punto è> che la SIAE rimane obbligatoria, e non> è costituibile una società di> autori alternativa ad essa per via di un> regio decreto che andrebbe abolito.perche'?anche la telecom era obbligatoria eppure mi sembra che vi siate saputi giostrare bene con nuove compagnie alternative.> > il punto è che non capisco> perché la SIAE debba sporcare col suo> marchio i biglietti di quando vado a teatro> a vedermi "la locandiera", "la mandragola",> o addirittura "le baccanti".in ogni paese c'e' una organizzazione per il diritto d'autore, in germania c'e' la Gema ecc...> > se ci fosse concorrenza, certe cose non> accadrebbero.ecco, invitiamola. cominciamo a costituire societa' in grado di salvaguardare il diritto d'autore e cominciamo a raccogliere firme per proporre alternative, ma prima di questo, interpelliamo un attimo qualcuno della SIAE per fare luce su TUTTA la faccenda.> > come non accadrebbe che un pub debba essere> costretto a pagare la siae anche se il> gruppo che ivi vi suona non vi è in> alcun modo affiliato.nessun gruppo e' affiliato SIAEtu volevi dire iscritto?> > > sarebbe bello se potrebbero rispondere anche> a me, o smentire le mie affermazioni.> Appoggio la proposta.magaria me non dispiacerebbe, perche' prima di dire che un'associazione "ruba" soldi, vorrei saperne tutto il possibile per poi trarre le mie dirette conclusioni.stiamo andando avanti troppo sul "sentito dire", secondo me.;)messalinaxxxRe: Proposta per la redazione
Sono d'accordissimo anch'io a interpellare i diretti interessati, che sicuramente potranno fornire informazioni più precise delle mie poichè vedono la siae dall'interno.:>NimeAnonimoRe: Proposta per la redazione
uhmpeccato che la redazione tardi a leggerci e a rispondercimessalinaxxxRe: Proposta per la redazione
si esatto sono daccordo..peccato che te la farebbero vedere per come volgiono che tu la vedi..con molto fumo agli occhistate dicendo un sacco di assurdita'..se fosse ancora vivo..sarebbe come chiedere ad Al Capone se e' mafioso!!!!ha ragione quello che dice che qui si poarla solo per "sentito dire"...di certo non c'è niente..qui tutti si dubita di quello che ha detto l'autrice..(compreso il fatto che ha detto che un videogioco puo' costare 100mila euro) bene datemi una ragione per qui questa persona avrebbe dovuto raccontare frottole..forza ditemene una sola grazie!!AnonimoRe: Proposta per la redazione
e cosa ti aspettersti da questo intervento di uno della siae? magari che confermi tutto quello che ha detto l'autrice della lettera sul p2p?AnonimoRe: Proposta per la redazione
- Scritto da: Anonimo> e cosa ti aspettersti da questo intervento> di uno della siae? magari che confermi tutto> quello che ha detto l'autrice della lettera> sul p2p?mi aspetto un dialogocosa che sembra stiate rifiutando in partenzamessalinaxxxRe: Proposta per la redazione
okn sentiamo cosa si concluderebbe secondo te se noi utenti accettassimo un dialogo con un funzionario siae.aspetto mi rispondiAnonimoRe: Proposta per la redazione
> Ora io non so nel dettaglio quanto ci sia di> vero in questo pero', com'e' vero che> occorre sentire entrambe le parti in un> processo, che ne dite di invitare a> commentare i diversi articoli, come quello> appena letto dell'autrice riguardo il suo> commento sul P2P, un esponente autorevole> della SIAE?quello che chiedi esiste e lo trovi qui:http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=82prenditi 10 minuti di tempo per leggerlo che e' molto interessante.AnonimoRe: Proposta per la redazione
ok ma e' sempre un articolo di parte.e' il concetto che sto esprimendo a non esservi chiaro.non e' corretto ne eticamente ne a livello legale fare un "processo" senza sentire entrambe le parti.questo intendo e in quanto lettrice ed artista, voglio sapere come nel dettaglio la SIAE controbatte accuse simili.messalinaxxxRe: Proposta per la redazione
ti sei definita un artistasi puo' sapere che genere di artista?semplice curiosita' grazieAnonimoAggirare i costi SIAE - Thread ripreso
> >con> > questo metodo paga soltanto pochi> centesimi> > di euro ogni bollino... davvero un> > inezia....> > ma perchè bisogna comunque usarli? :-/Certamente, i bollini sono obbligatori per legge, ma se sei iscritto li paghi qualche euro, se non sei iscritto li paghi qualche centesimo... sempliceno! Per ottenere questo basta una dichiarazione semplice del tipo "Il sottoscritto ... dichiara che la presente opera non è iscritta nè tutelata ai fini SIAE." Et voilà....> > Il mondo delle autoproduzioni musicali> > funziona da anni in questo modo....> > > > > > Inoltre se proprio un autore desidera> > tutelarsi ci sono metodologie davvero> > diverse che non confluiscono> assolutamente> > in SIAE.> > > esempio?> e che tutele si hanno?> non volate via dopo che avete postato!!!!!> (Associazioni simil SIAE non italiane che proteggono i brani in tutto il mondo attraverso un semplice deposito a volte gratuito a volte dietro un irrisorio pagamento.Anche se devo dire che una cosa buona la SIAE l'ha effettuata, ha finalmente totlo l'esame di ammissione... che era davvero obsoleto... quindi inviare le proprie opere alla SIAE risulta molto più facile.Una associazione a Modena (mentre scrivo mi sfugge il nome ma è a Vignola) tutela brani musicali senza bisogno della trascrizione su spartito musicale (come la SIAE) ma semplicemente con la presentazione di un supporto CD.> > La tutela è una cosa, percepire> dei> > diritti un altra... la SIAE percepisce i> > diritti ogni volta che un opera viene> > utilizzata, dando poi i dividendi> > all'autore.> > e se uno non desidera percepire,> perchè deve usare i bollini e> perchè siae deve mettersi in mezzo?> e l'utente che sappia che l'opera è> di libera fruizione perchè deve> comunque dare soldi a siae?> > > ti prego illuminaci, è> interessante!!!!!!!!!!!!!Ripeto i bollini sono obbligatori ma se un autore per un determinato spettacolo od opera rinunzia ai diritti il costo della SIAE viene notevolmente ridotto... chiaramente è l'autore che sceglie!AnonimoIl problema Neo è il controllo...
>Vorrei anche porre in evidenza il fatto che il P2P non permette>di calcolare con la precisione necessaria un ritorno di mercato,>per esempio sapere quante copie sono state scaricate, in>quanto tempo e in quali nazioni. Senza questi dati per una>qualsiasi azienda è impossibile decidere se investire ancora o>no, ed è a mio parere il maggiore ostacolo nella lotta tra P2P e>major.Quel che ho sempre sostenuto, il problema vero non sono i soldi, ma la volontà di mantenere il controllo su quello che viene condiviso (e quindi ascoltato, visto, letto...)JoeAnonimoproprio oggi ho parlato....
Con un cliente che che guarda caso ha una casa discografica, e mi raccontava cose veramente oscene sulla siae, ossia come riesce a spartire i soldi in modo ignobile.Ossia se io dj che lavoro in radio invece di scrivere in scaletta un titolo di un brano nel modo corretto sbaglio, i soldi che la radio pagherà non andranno all'autore, ma verranno spartiti per tutti in parti percentuali.Esempio, io passo alla radio un brano che si intitola le scarpette rosse, ma scrivo alla siae scarpette rosse senza il...non ricevero' una lira, ma verranno spartiti per tutti gli autori produttori ecc iscritti in siae, almeno io l'ho capita cosi', come ho capito che se i miei proventi sono 100 euro mi verranno assegnati altri 100 euro proprio di quei brani scritti in modo errato e non pagati all'autore, invece se ne guadagno 100.000 me ne verranno assegnati 100.000 sempre dei brani scritti in modo errato, cosi saranno 200.000 non cè male....in questo senso è sempre il piccolo a prenderlo in quel posto.qualcuno puo' confermare? non mi meraviglierei vista la tanta mer..a che circola in Italia.AnonimoRe: proprio oggi ho parlato....
C'era una volta un organizzazione chiamata con un nome ben preciso diramata in tutto il mondo..oggi questa organizzazione c'è ancora solo che non si chiama piu' come in origine ma assume svariati nomi..Te' capì?AnonimoRe: proprio oggi ho parlato....
> qualcuno puo' confermare? non mi> meraviglierei vista la tanta mer..a che> circola in Italia.sul famosa puntata di Report che parlo di Siae' c'e' proprio una sezione che parla della validita' del Bordeaux , vedi http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=82 , in pratica dice che se il Bordeaux ha anche una virgola fuori posto viene invalidato e i soldi invece di andare agli autori di quei brani va a riempire un fondo comune che andra ripartito un po' a tutti;e questo non sarebbe sbagliato, se non fosse anomalo il sistema di ripartizione che fa si che i diritti della musica da discoteca finiscono nelle tasche di chi detiene i diritti del liscio (leggete il documento del link che ho riportato per capire come funziona).AnonimoRingraziamenti e info
Salve,volevo ringraziare tutti voi per i vostri commenti, i complimenti e le critiche. Leggendo i post ho visto che alcuni hanno domande particolari. Vi invito a contattarmi via e-mail a nime@virgilio.it , vi darò tutte le info a mia disposizione per chiarire i vostri dubbi. Posterei volentieri le risposte qui ma temo che ne verrebbe fuori un romanzo.Ciao a tutti!!:>NimeAnonimoRe: Ringraziamenti e info
per chiarire i vostri dubbi. Posterei> volentieri le risposte qui ma temo che ne> verrebbe fuori un romanzo.Penso che invece sia meglio che le posti qui sai se la cosa vuole essere utile a tuttiUsiamo la disclosure che questi forum ci offrono senno'AnonimoRe: Ringraziamenti e info
Sto lavorando con alcuni colleghi per mettere in piedi un'associazione che tuteli i lavoratori creativi, sia dal punto di vista del copyrigtht che dei contratti di lavoro. Scrivere sul forum di PI le informazioni che dovremmo dare tramite il sito dell'associazione non mi sembra molto corretto nei loro confronti. ::>Nime