Isole nella Rete, questione di libertà

Isole nella Rete, questione di libertà

In una nota, la celebre associazione lancia un seminario sulla libertà di espressione politica in Rete da tenersi al prossimo Hackmeeting italiano e risponde alle accuse mosse da Caradonna, esponente missino
In una nota, la celebre associazione lancia un seminario sulla libertà di espressione politica in Rete da tenersi al prossimo Hackmeeting italiano e risponde alle accuse mosse da Caradonna, esponente missino


Roma – Pubblichiamo integralmente un comunicato stampa giunto nella giornata di ieri da Isole nella Rete :

E’ UNA QUESTIONE DI LIBERTA ‘…

Isole nella Rete, salutando felicemente la quarta edizione dell’hackmeeting italiano, propone per lo stesso un seminario sulla LIBERTA’ D’ESPRESSIONE POLITICA IN RETE invitando a partecipare tutti quei soggetti che in questi ultimi mesi si sono confrontati operativamente su questo delicato e quanto mai attuale tema.

Purtroppo, dopo il pessimo aggiornamento della legge sul copyright, la minaccia del decreto Passigli sulla regolamentazione dei domini fortunamente non approvato per mancanza di tempi tecnici legislativi e la nuova legge sull’editoria italiana che da Peacelink a Punto Informatico – passando per tutto il popolo della Rete – tanto clamore ha suscitato per i suoi appigli liberticidi abbiamo un nuovo, clamoroso, argomento d’attualità repressiva da proporvi.

Il 15 maggio 2001, giorno successivo alla vittoria elettorale della destra, l’On. Giulio Caradonna, deputato del M.S.I. dal 1958 al 1994, ha citato a giudizio il Centro Sociale La Strada di Roma e l’Associazione Isole nella Rete, per aver pubblicato un dossier sulla destra in Italia che lo definiva “capobanda dei mazzieri della sede M.S.I. di via Torino”.

Giulio Caradonna, personaggio storico della destra squadrista italiana e massone iscritto alla Loggia P2, rivendica il diritto all’oblio, dal momento che sono passati trent’anni dai fatti, esige la rimozione del sito e chiede un risarcimento di 250 milioni per diffamazione!

In risposta a questa ennesima, preoccupante minaccia invitiamo alla mobilitazione tutti coloro che hanno cara la libertà d’espressione politica in Rete, proponendo come primo momento di riflessione sul caso un dibattito all’interno dell’hackit01 che si terrà a Catania al Centro Sociale Auro dal 22 al 24 giugno (vedi anche http://www.hackmeeting.org ); dibattito durante il quale verrà denunciata questa distorta difesa della privacy di un personaggio pubblico per antonomasia le cui azioni sono state documentate negli anni da innumerevoli fonti giornalistiche.

Sarebbe un brutto segno per il futuro della Rete se in virtù di una interpretazione astratta dei “diritti della persona” si volesse negare ai cittadini – loro sì monitorati ben al di là dei loro diritti di riservatezza – la possibilità di praticare un sacrosanto diritto di agibilità politica e difesa della verità storica!

Nel frattempo, Isole nella Rete, “sito dai contenuti anarcoidi e ultraprogressisti”, al contrario di Caradonna si prefigge lo scopo di tutelare il diritto alla Memoria, e ha quindi deciso di ripubblicare il dossier all’indirizzo web http://www.ecn.org/inr/caradonna/ corredandolo di ulteriore documentazione informativa sui trascorsi del protagonista di uno dei risvolti più bui della storia della Repubblica Italiana.

E per dare il nostro piccolo contributo alla difesa della memoria, saremo presenti di persona alla prima udienza del procedimento, fissata per il 28 settembre 2001 a Roma.

Associazione Isole nella Rete

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Pubblicato il 31 mag 2001
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