Scagionato, anche se parzialmente, il telefono cellulare dall’accusa di minare la salute degli utenti per le sue emissioni elettromagnetiche. La notizia viene dall’ Istituto Superiore di Sanità , che in occasione del convegno “Salute e campi elettromagnetici” tenutosi nella capitale lo scorso venerdì, ha presentato l’esito della prima generazione di studi sulla relazione tra uso del cellulare e rischio tumori in organi e tessuti più vicini all’antenna degli apparecchi.
Le ricerche presentate dall’ISS, delle quali su questa pagine è stata pubblicata una sintesi, sono articolate in più fasi. “Un primo gruppo di studi – si legge – ha analizzato i trend temporali di incidenza dei tumori cerebrali o dei melanomi oculari in relazione alla diffusione dell’uso dei telefoni cellulari, senza osservare correlazioni tra i due fenomeni”. Alcune ricerche sono state condotte in Danimarca su utenti di telefonia mobile e non hanno evidenziato incrementi di rischio per tumori intracranici (né separatamente per gliomi, meningiomi o neurinomi del nervo acustico), né per tumori della parotide, né per leucemia.
In altri studi relativi “all’incidenza di tumori intracranici in relazione all’uso del cellulare per durate uguali o superiori ai 5 anni, non si osservavano eccessi di rischio per l’insieme dei tumori intracranici o per gliomi, meningiomi e neurinomi del nervo acustico, né sono emerse indicazioni di eccessi di rischio in relazione al tipo di cellulare utilizzato (analogici o digitali) o per particolari localizzazioni intracraniche delle neoplasie (tumori temporali o occipitali)”.
“In conclusione – conclude il dott. Polichetti dell’ISS – l’insieme dell’evidenza epidemiologica indica che l’uso del telefono cellulare per durate inferiori ai 10 anni non comporta incrementi del rischio di tumori cerebrali o di neurinomi del nervo acustico; per quanto riguarda durate d’uso più elevate, i dati sono scarsi e le conclusioni sono di conseguenza incerte e preliminari. Restano aperti diversi problemi interpretativi di questa prima generazione di studi sulla relazione tra uso del cellulare e rischio di tumori negli organi e tessuti in maggiore contiguità con l’antenna dei cellulari. In particolare non è chiara la corrispondenza tra gli indicatori di uso del cellulare sinora utilizzati (…) e dose di RF a livello degli organi d’interesse”.