Roma – L’e-commerce funziona poco in Italia anche per i business aziendali: questo uno dei dati di maggiore interesse che emerge dall’indagine dell’ Istat realizzata per iniziativa di EuroStat.
Lo studio rivela infatti che nel 2000 solo l’11,6 per cento del campione di imprese intervistate (circa 7mila) ha utilizzato il commercio elettronico come mezzo per compiere acquisti. Una percentuale considerata deludente, visti i vantaggi che si attribuiscono a questa forma di approvvigionamento.
Il dato è ancora più significativo della situazione attuale se associato al fatto che l’acquisto online delle imprese rappresenta l’1,9 per cento del totale. Se poi si va alle vendite il quadro è sconfortante: solo il 3,6 per cento ne ha fatte online, conquistando in questo modo un fatturato inferiore all’1 per cento…
Dati più incoraggianti, invece, quelli provenienti dalla diffusione del computer. Il campione di imprese, tutte con almeno 10 dipendenti, per l’84,6 per cento si è dotato di personal computer e altre attrezzature informatiche. Ben l’84 per cento delle aziende utilizza internet e il 40,1 per cento dispone di un sito web.
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BRAVI
clap, clap, clap, clapIo avrei una proposta, fatevi dare dalla varie catene di pc i dati degli acquirenti di pc e perquiste le loro case, cosi' finalmente:1. mandate in galera 70% dei possessori di pc2. depenalizzate questo reato di pulcinella simbolo dello strapotere delle corporazioni USAAnonimoRe: BRAVI
Come sei ottimista!!!Io direi il 90% dei possessori di PC!!!Ciao!!!AnonimoCome al solito
Lo fanno ogni tre mesi qui a Bari. Chiudono un paio di laboratori, sbaracano tre bancarelle, poi domani dopo le 11:00 in via Capruzzi ci sarà il solito caravanserraglio di sempre. L'unico danno sarà che la compilation di sanremo costerà un euro in più per rifarsi della perdita di un paio di masterizzatori.AnonimoCanzoni di Sanremo?
nemmeno i baresi ed i leccesi allorahanno tutto questo buon gusto musicale...acquistare CD pirata di Sanremo???!??!BLEAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH-----------Pero' Leone di Lernia e` simpatico...Pino SilvestreAnonimoPer favore evitate la parola "pirateria"
Le case discografiche si riferiscono frequentemente alle copie illegali come "piratería". In questo modo, esprimono indirettamente che avere copie illegali è eticamente equivalente ad attaccare navi in alto mare.Se non credete che la copia illegale sia equivalente al sequestro di navi in alto mare, potreste preferire di non usare la parola "pirateria" per descriverla. E' preferibile usare termini più neutrali come "copia illegale" o "copia non autorizzata".AnonimoRe: Per favore evitate la parola
Dal Garzanti:pirateria:s.f. 1 esercizio della navigazione col fine della depredazione e del lucro privato (distinto perciò dalla guerra di corsa), le cui origini si collegano allo sviluppo dei traffici sul Mediterraneo, e che dal sec. XVIII è per lo più confinato ai mari dell'Estremo Oriente: la pirateria turca nel Cinquecento | oggi, si riferisce anche al dirottamento degli aerei: atto di pirateria aerea 2 (estens.) ruberia: è una pirateria vendere a questi prezzi 3 attività di chi trae copie non autorizzate di prodotti coperti da copyright e le commercia: pirateria discografica, informatica.AnonimoRe: Per favore evitate la parola
> 2 (estens.) ruberia: è una pirateria vendere> a questi prezzi > 3 attività di chi trae copie non autorizzate> di prodotti coperti da copyright e le> commercia: pirateria discografica,> informatica.che belloquindi secondo il garzanti il pirata-utente(vd. punto 3) non fa altro che piratare il pirata-casa_discrografica(vd. punto 2):-)AnonimoPer favore evitate...
... la parola omicidio... se di idiota si tratta solo di soppressione indebita...AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 14 03 2002
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