Italia, l'e-commerce cresce col freno a mano

Italia, l'e-commerce cresce col freno a mano

Aumenta il fatturato, aumenta l'interesse da parte dei consumatori, ma molti operatori tendono a considerare l'e-commerce come un canale di vendita secondario
Aumenta il fatturato, aumenta l'interesse da parte dei consumatori, ma molti operatori tendono a considerare l'e-commerce come un canale di vendita secondario

In Italia, nel 2007, sono stati effettuati 23 milioni di ordini online, l’e-commerce italiano ha fatturato lo scorso anno 4.868 miliardi di euro. È un settore in crescita, ma esistono alcuni fattori a ostacolarne un’espansione dirompente. I dati sono stati presentati nella ricerca “E-commerce in Italia: una crescita con il freno a mano”, realizzata da Casaleggio Associati .

Su scala europea il settore dell’e-commerce può contare su un fatturato pari a 210 milioni di euro ed è ormai un canale fondamentale per il consumatore nell’ambito della vendita al dettaglio. Se il Regno Unito transa online il 6 per cento delle vendite al consumatore finale e ha fatto registrare nel 2007 una crescita del fatturato del 54 per cento, l’Italia incede più lentamente: l’e-commerce vale lo 0,49 per cento delle vendite al dettaglio e la crescita del fatturato è stata pari al 42,2 per cento, in rallentamento rispetto al 2006.

Gli ostacoli che frenano l’e-commerce italiano? Sono legati principalmente alla logistica: lo dimostra il fatto che i settori meno dinamici sono quello alimentare e quelli in generale che comportano la compravendita di beni fisici, mentre i servizi e i beni digitali godono di ottima salute.

Altro freno alla crescita dell’e-commerce è l’atteggiamento di alcune delle aziende che vi investono: tendono ancora a considerare la vendita online come un modello distributivo accessorio a quello fisico.

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Pubblicato il
12 mar 2008
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